Per onore e gloria del signore del mattino, eccomi a redigere gli appunti di questo nuovo giorno. Il rientro a Waterdeep, una volta giunti i cavalli, è stato rapido e tranquillo. Sono stato accolto alla tenuta della famiglia Ruldegost insieme ai miei compagni di viaggio e devo riconoscere che l’accoglienza riservatami è stata ben oltre l’onorevole. Dopo avermi permesso di rinfrancare il corpo e lo spirito con un bagno e del buon cibo, le più alte cariche della famiglia mi hanno convocato per rendermi i loro onori: Lady Kara, Lord Bly, Lord Burdeth, Lord Geldor e perfino Lord Ramphaer, che tuttavia non celava un profondo nervosismo. Tutti si sono detti profondamente grati a me e alla chiesa di Lathander per le imprese di Havertold. Mi è stata nuovamente garantito che in un futuro molto prossimo la casata si farà carico di inviare una nuova spedizione, questa volta più nutrita e preparata, presso quel luogo di malvagità per porre definitivamente fine alla corruzione di cui è intriso. Anche questa volta sarà Ramphaer a guidare la truppa, probabile motivo del suo malessere odierno. Proprio non ce lo vogliono, a Waterdeep, Lord Ramphaer e continuo a pensare che un eventuale disgrazia sarebbe accettata dal resto della famiglia con cuore leggero. Approfittando della presenza di Burdeth nella stanza, ho provato a raccogliere qualche informazione ulteriore sulla borsa, ma senza grande successo. Ciò che ho capito, però, è che gli effetti di un’eventuale improvvido utilizzo si sarebbero dovuti manifestare immediatamente. Non essendo successo, desumo di non avere più nulla da temere.

Finiti i convenevoli, mi sono trattenuto a parlare con i soli Bly e Kara, le persone più rilevanti nella casata. Questo è stato il momento in cui i Ruldegost hanno tirato fuori maggiormente le questioni politiche a cui sono legati. E’ emerso che avermi affiancato i tre garzoni non fosse che un esame cui la casata li sottoponeva e di cui io ricopro il ruolo di esaminatore finale. In quanto tale, sono stato chiamato al giudizio. Di Pence non ho potuto dire che bene: non sarà la mente più fine della città, ma come guardia del corpo di Ramphaer ha effettuato un egregio lavoro, anche nelle situazioni più complesse. Un po’ più di diplomazia mi è servita per parlare di Malcer, uomo di cui ancora oggi fatico a fidarmi. Anche nel suo caso però, negare una certa utilità alla missione sarebbe stato poco sincero. La persona su cui proprio non ho potuto far buon viso a cattivo gioco è Aethimir, che non ho evitato di descrivere come “un peso per la missione”. Sebbene pensassi che l’essere schietti si sarebbe rivelato controproducente, ho motivo di credere che la mia sincerità sia stata apprezzata dai Ruldegost. Se le motivazioni dietro questa richiesta di valutazioni mi erano oscure mentre mi trovavo alla villa, mi sono diventate cristalline nonappena raggiunto il mio tempio ed avuto l’onore di essere ricevuto a colloquio dall’Alta Radianza in persona.

Per una volta, devo riconoscere la mia ingenuità. Per giorni ho ritenuto prive di qualsiasi senso le illazioni che Malcer mi rivolgeva, secondo cui tra il mio culto ed i suoi Lord ci sarebbero stati accordi ben al di sopra della spedizione ad Havertold. Capisco perchè Malcer potesse vedere nella mia onesta inconsapevolezza una subdola mancanza di sincerità. Ora però i tasselli mancanti sono tutti al loro posto. La sacerdotessa infatti mi ha chiarito che l’appoggio dei Ruldegost per il culto può essere fondamentale nel tentativo di conquistare la posizione che ci spetta, scavalcando il culto di Tyr e facendoci carico della gestione della Città dei Morti. Per arrivare a questo dobbiamo, come dicevo, assicurarci l’appoggio di alcune famiglie importanti, tra cui certamente quella dei Ruldegost. La cosa non sarà gratis. L’aiutarci nella spedizione di Havertold era chiaramente una mossa volta ad ottenere in cambio un qualche favore, che ora so essere la nomina di una persona fidata come leader della Gilda degli Spazzasterco. Ruolo che, al momento, sarebbe mio. Poco conta, a quanto pare, che i Ruldegost si siano almeno fino ad ora guardati bene dal portare a termine il loro impegno nei nostri confronti. Noi di Lathander pagheremo comunque il prezzo pattuito ed è per questo che vengo destituito con effetto immediato dalla carica di capo gilda. Al mio posto pare si voglia cercare di far eleggere o Malcer o Pence. Oltre al danno, la peggiore delle beffe. Perchè l’elezione avvenga serve il voto favorevole di cinque personaggi chiave, che parlando con Bly ho inteso essere già persuasi della cosa. Per quanto mi riguarda, invece, Lady Ghentilara è convinta io debba partecipare più attivamente alle questioni politiche ed è in quest’ottica che ora, libero da titoli ingombranti, potrò essere più utile alla chiesa.

Se è la politica che mi chiedono, quindi, è bene inizi a giocare da subito. E’ per questo che ho pensato di convocare Malcer e Pence in un’udienza privata:

Caro Malcer, sono Zulgos.
Nonostante il nostro recente rientro, molto resta da fare e come sempre il tempo è tiranno.
Ti chiederei la cortesia di recarti presso le Spire del Mattino perchè devo discutere con te un argomento tanto importante, quanto delicato con la massima urgenza.
Preferisco descrivere i dettagli a voce, ma ti anticipo trattarsi di un’ottima opportunità, io credo, se intenderete coglierla.
Estendi l’invito anche a Pence.
Oltre all’urgenza, è suggerita anche discrezione. Ne potrebbe andare del vostro futuro.
Certo di un sollecito riscontro

Zulgos Elberad

Divisore

Il mio istinto mi suggeriva che, questa volta, la mia visita a Palazzo Waterdeep non sarebbe stata legata alle attività della casata, ma piuttosto alle mie frequentazioni private. Tymora evidentemente ha infuso in me un sospetto fondato, anche se quanto è emerso mi ha gelato il sangue nelle vene. A palazzo, oltre al magister incaricato di interrogarmi, ho trovato ad attendermi Lady Laeral, che tuttavia non ha voluto interloquire con me, limitandosi solo ad ascoltare le mie deposizioni.

Mi è stato chiesto di chiarire i miei rapporti con Lorimar, colui che credevo essere un mercante di Baldur’s Gate e che invece pare sia niente meno che un esponente dei famigerati Ladri dell’Ombra. Durante l’interrogatorio ho spiegato come l’ho conosciuto e come io mi sia offerto di collaborare con lui per mansioni del tutto lecite. Alle ulteriori domande dei magister ho anche riferito cosa sapessi in merito a quella terribile gilda di assassini, riferendo di quanto avevamo scoperto sul conto del Capitano Kherr al tempo delle nostre ricerche per conto del culto di Oghma. Per quanto Malcer mi abbia suggerito di far trapelare in qualche modo il nome della casata in questa storia, ho preferito non seguire il consiglio e citare come unica fonte delle mie conoscenze sull’argomento Ruf di Vico del Topo, l’informatore di Malcer che credevamo scomparso proprio a causa delle rivelazioni sui Ladri dell’Ombra.

Senza cedere alle ipotesi di complotto cui Malcer è senza dubbio più prono del sottoscritto, c’è effettivamente da segnalare l’interconnessione di alcune circostanze, tutte gravitanti nell’orbita della terribile gilda di ladri. Il fatto che Bly abbia di colpo annullato, perentoriamente, le nostre ricerche di Lettore Lucius una volta emerso il coinvolgimento di Kherr è ora quantomai sospetto, soprattutto alla luce dei sordidi intrallazzi cittadini del suo amico e confratello Mather Ukkem. Dubito infatti che, se davvero sono tornati in città, i Ladri dell’Ombra non siano coinvolti in una compravendita di schiavi come quella che abbiamo sventato. Malcer salterebbe subito alla conclusione che Bly stesso sia un Ladro dell’Ombra, ma per me non è così. Certo però il lord reggente di casa Ruldegost sa qualcosa in più di quanto dice. Anche l’apparente scomparsa di Ruf, a questo punto, non può che essere legata alla faccenda, per quanto la sua presenza alla festa di Mirt mi suggerisce non abbia paura, ma solo voglia di non farsi trovare da noi.

L’Araldo, dopo le rivelazioni pubblicate il giorno XXIII, pare abbia chiuso. Anche questo non stupisce, ma potrebbe essere interessante sapere di più da Carson Innes. Malcer mi ha confidato di sapere come rintracciarlo e dal canto mio non dovrebbe essere complesso introdurmi nottetempo nella sede del quotidiano a fare qualche ulteriore ricerca. Se fino ad oggi la questione dei Ladri dell’Ombra non mi aveva per nulla coinvolto, ora che so di averne frequentato uno il mio senso del dovere é mutato ed intendo fare chiarezza.

Sono anche andato a trovare Padre Anoter al tempio di Tymora perchè ritengo di non essere stato sufficientemente intraprendente nell’ultimo periodo e di conseguenza ho chiesto che mi venisse dato modo di espiare la mia colpa, magari attraverso una qualche azione specifica che solo il sacerdote può indicarmi. Attenderò un riscontro da parte sua, ma per rimarcare la mia assoluta devozione ho lasciato in offerta 100 m.o. al tempio.

Restano due ultime annotazioni da fare. La prima è che insieme a Malcer abbiamo portato ad identificare gli oggetti ritrovati ad Havertold. Ci costerà 250 m.o., ma almeno sapremo le loro arcane potenzialità. La seconda annotazione riguarda il futuro del nostro gruppo. A quanto pare io, Malcer e Pence abbiamo iniziato a dare nell’occhio. La cosa non stupisce, visto quanto scoperto, ma resta che per Lord Bly non sia più possibile permetterci di girare insieme per la città. Questo ci mette di fronte a due possibilità. La prima è lasciare la nostra amata Waterdeep. La casata ci invierebbe a Riatavin, la cittadina dove Lord Bly stava gestendo gli interessi politici della casata. Con ormai tutti i lord rientrati dall’Amn, credo che per i Ruldegost sia importante avere un contatto stabile nella cittadia e in quella regione del Faerun. Lì potremmo gestire gli interessi di Bly continuando a lavorare insieme. L’alternativa é restare in città, ma con mansioni singole ed indipendenti. Per capire di che incarichi si tratti, Lord Bly e Lord Geldor ci convocheranno a colloquio singolarmente.

Dalle loro proposte, ora più che mai, dipende il nostro futuro anche se non credo possano in alcun modo spingermi a lasciare casa per trasferirmi nell’Amn.