Per onore e gloria del Signore del Mattino, eccomi a redigere gli appunti di questo viaggio. Stiamo iniziando a diradare le ombre che avvolgono Havertold ed il suo tetro passato ed è giusto riconoscere che in questo i tre garzoni di casa Ruldegost hanno dato un forte contributo. Nulli dal punto di vista pratico, quasi pericolosi anzi, si sono dimostrati più inclini al ragionamento e hanno saputo mettere in fila i diversi indizi che abbiamo raccolto. Anche Aethimir, odioso pusillanime, quando c’è stato da porre le domande giuste si è fatto trovare pronto. Arrivati a questo punto continuo a pensare che gli scopi della missione siano diversi per ciascuno di noi e che il ritorno in buona salute di Ramphaer alla villa non sia prioritario per nessuno, anzi. Sono tuttavia persuaso che sconfiggere la malvagità che impregna questo luogo sia diventato prioritario per tutti noi e quindi se in seguito qualche sprovveduta guardia halfling deciderà davvero di rapire il suo lord con l’aiuto di due garzoni, credo saranno esclusivamente affari loro. Prima di procedere alla descrizione delle nuove aree esplorate e della conseguente mappa, appunto qui sopra la ricostruzione dei fatti emersa dalle nostre indagini.
Ricostruzione: Renald Stetenfield gestiva questo posto ed era sposato con Marie, il cui corpo abbiamo rinvenuto nel cimitero poco fuori la struttura. Questo matrimonio ha generato due figli, Mark e Luc Stetenfield, gemelli. Fin dalla tenera età il secondo ha manifestato tendenze violente e comportamenti malsani che hanno spinto Renald a rinchiuderlo nella sua stessa struttura. Intanto, Mark è cresciuto ed è a sua volta diventato medico e direttore di Havertold, sposandosi con Lena che, stando alle manifestazioni che ci sono apparse, era anch’essa una paziente della struttura ai tempi di Renald. Ad un certo punto, non si sa ancora bene come, Luc è riuscito a scappare e rinchiudere Mark al suo posto. Sfruttando la loro somiglianza, si è sostituito al direttore ed ha iniziato a gestire questo luogo in maniera folle, introducendo le pratiche di tortura di cui siamo venuti a conoscenza. Nel pieno della sua pazzia, per ferire il fratello e vendicarsi di anni di reclusione, Luc ha violentato Lena. Da questa unione è nata una bambina, A, su cui Luc ha riversato il suo rancore. Rinchiusa nella struttura, è stata a lungo torturata, seviziata e mutilata. Stanca di sopportare tutto il dolore inferto alla figlia, Lena ha deciso di togliersi la vita. La notizia del suicidio è giunta a Mark che ha quindi dato il via alla rivolta, conclusasi con l’incendio e la distruzione di questo luogo di sofferenze. Restano tuttavia ancora alcuni punti da chiarire:
1) Lena era l’unica a sapere dell’avvenuto scambio tra Luc e Marc. Perchè non ha mai denunciato la cosa? Perchè non ha mai provato a liberare Marc? Da quanto abbiamo scoperto non era reclusa ed era fisicamente abile, ma forse qualcosa ci sfugge, qualcosa probabilmente connesso al suo essere stata paziente della struttura.
2) A quanto sappiamo, Ikam Vaas non ha giocato alcun ruolo nelle azioni di Luc e i due non hanno nulla in comune. Siamo però convinti che l’incendio, la strage ed il male che qui ristagna siano strettamente connessi col mercante ed il demone che questi venerava. Ci manca il nesso.
3) I figli del manicomio, il gruppo di reclusi che puntavano all’insurrezione, erano connessi a Luc quando era detenuto. Da quanto abbiamo scoperto, la rivolta è però stata guidata da Marc che con questi non aveva nulla a che fare. Come ha fatto Marc a far partire la rivolta e a liberarsi? Che sia stato Marc ad associarsi ad Ikam Vaas, pur di riuscire ad avere l’occasione di affrontare il fratello malvagio?
Stanze 57-80: si tratta di altre celle dell’ala maschile. La balconata di metallo, così come la scala, è soggetta a vibrazioni quando ci si cammina sopra, arrivando così ad innalzare alte nuvole di cenere. Per questo motivo, è impossibile girare questa ala del palazzo completamente. Aethimir e Pence sono riusciti a fare una veloce ricognizione utilizzando il mantello magico del mezz’elfo e in questo modo sono entrati in contatto con una nuova manifestazione di fantasmi. Da questa hanno potuto comprendere che Lena si è effettivamente suicidata e che la rivolta fu guidata da Marc Stetenfield.
Stanze 81-103: si tratta anche in questo caso di celle dell’ala femminile. Nulla da segnalare, ad eccezion fatta della cella n° 84, dove abbiamo rinvenuto qualcosa di molto strano. All’interno della sistemazione c’erano resti di un letto a baldacchino completamente consumato dalle fiamme, le cui lenzuola però non presentavano alcun segno di bruciatura. Sul pavimento, in mezzo alla cenere, erano anche presenti diversi spartiti completamente intatti. Al centro della stanza, lo scheletro di una donna giaceva sul pavimento, intento a cantare alcune melodie prive di parole. Questo scheletro è in grado di rispondere alle nostre domande annuendo o scuotendo il capo ed è grazie alle sue risposte che abbiamo potuto ricostruire i fatti riportati precedentemente. In vita, la donna si chiamava Adelaide ed era figlia di una nobile casata. Rinchiusa ad Havertold, le sue abilità canore venivano utilizzate come intrattenimento agli altri degenti. Qualcosa di più sul suo conto dovremmo poterlo scoprire presso l’archivio dell’edificio (stanza n°6).
Stanze 104-105: il refettorio e le cucine, un salone che presenta tavoli rotondi e vetrate annerite che danno sull’esterno. Qui abbiamo incontrato Ikam Vaas, ormai trasformato in un terribile allip. Lo scontro stava volgendo a nostro favore, quando Lathander ha infuso in me la sua forza ed ha scacciato l’essere immondo senza però distruggerlo, costringendoci così ad iniziare una nuova ricerca…