Teschio Nero raramente sbaglia. Il colosso di cadaveri uscito dalla Città dei Morti deve essere un diversivo per distrarre le forze del bene e permettere al malvagio Demilich di compiere il suo rituale. Anche Bastone Nero è d’accordo con Teschio Nero, ma il suo ruolo è di difendere la città e non può permettere che il cimitero ambulante e i teschi di fuoco distruggano Waterdeep. Teschio Nero ammira l’animo nobile e lo spirito di sacrificio di Khelben, è certamente un ottimo capo tribù. Solo non si spiega perchè non voglia che la tribù di Waterdeep lo riconosca come capo, mettendo insieme tutta quella pantomima dei capi segreti. Misteri di città.
Se Bastone Nero deve restare a proteggere la città, saranno Teschio Nero e i suoi seguaci a recuperare la pietra del drago che può distruggere il Demilich. Devono solo riuscire a trovarla. Victor, la finta gnoma, crede che questa pietra che i maghi chiamano filatterio si trovi alla sorgente del fiume di Skullport, ma non ne è sicuro. Malcer allora usa un potente incantesimo per teletrasportare il gruppo dove la pietra è custodita, dimostrando che Victor aveva ragione.
Il fiume nasce da un lago sopra il quale convergono cinque fulmini: uno rosso, uno blu, uno bianco, uno verde e uno nero. Secondo Teschio Nero e i suoi compagni, la pietra prismatica sta dove si incrociano i fulmini, ma potrebbe essere protetta. Per capirlo, Malcer usa una divinazione chiedendo: “Cosa protegge la pietra Occhio di Drago prismatico?” e il Toro Alce gli risponde così:
Lo Scudo di Melair sovrapposto al Mantello di Sargauth intrecciato al Potere della Terra, sulla verticale della Scintilla, sotto la custodia della Guardia del Drago, celano la pietra più dura dei reami.
Lo scudo di Melair è una magia di protezione che evita a queste grotte di crollare, c’è scritto nel libro che abbiamo trovato. Il Mantello di Sargauth è un’altra magia di protezione creata dai Netheresi, dice Victor. Queste due magie dovrebbero essere legate in qualche modo al Nodo della Terra che c’è sotto Waterdeep e che a quanto pare è esattamente sotto la Scintilla che sta sulla torre di Khelben.
Non si sa cosa possa essere la Guardia del Drago, ma Teschio Nero pensa sia qualcosa con cui dovrà combattere. Ci spera, più che altro, perchè i nemici da combattere sono nemici che si possono sconfiggere.
Malcer usa un’altra divinazione per capire come distruggere i fulmini che proteggono il filatterio:
L’essenza degli Antichi Poteri è racchiusa negli Occhi del Drago. Liberandola tornerà allo stato pristino.
Malcer dice che ogni fulmine origina da una pietra Occhio del Drago di colore diverso, che va distrutta. Così Teschio Nero e compagni si recano alla sorgente del primo fulmine, quello bianco. C’è una statua di ferro che protegge la pietra, ma viene sconfitta facilmente e la pietra distrutta. Il fulmine bianco scompare, ora ne mancano solo altri quattro.
Mentre i nostri eroi sono impegnati a distruggere il filatterio di Shradin nelle profondità di Skullport, la minaccia non morta si abbatte su Waterdeep con enorme violenza. Lo scontro è terribile e le perdite incalcolabili, soprattutto tra le guardie cittadine e i Cavalca Grifoni, che nonostante lo sforzo e i grandi mezzi messi in campo paiono avere la peggio nei confronti dei Teschi.
Un’ulteriore tremenda notizia però giunge dalla città: qualcuno è riuscito a fare irruzione nella torre di Khelben e sigillarsi al suo interno. Gli Arpisti della Sala del Crepuscolo che hanno avuto immediatamente visione dell’accaduto hanno potuto riconoscere un bimbo di otto anni impadronirsi della torre, ma i nostri amici ormai sanno che di quel corpo sta disponendo Shradin.
Sono quattro gli Eroi che accorrono alla torre per provare a fermare il Demilich. Ce la faranno?