L’ora di pranzo si avvicina e, in tutta onestà, mi piacerebbe proprio potermi sedere al tavolo dei Lord e gustare con loro lo squisito pesce di Pence e il vino che ho procurato. Purtroppo però sono solamente un garzone e questi, al momento, non sono altro che sogni. E’ preferibile distrarsi, quindi, e per farlo non c’è cosa migliore che svolgere le mansioni assegnateci, visto che il duro lavoro è l’unica possibilità che abbiamo per cambiare il nostro status sociale.
Lord Geldor ci ha chiesto di recuperare qualche informazione riguardo al culto di Loviatar presente in città. Lui non sa del mio profondo legame con quel culto né che mio fratello Judath sia diventato un accolito dopo la terribile malattia che lo ha colpito in gioventù. D’altronde nessuno, tranne Pence e Aethimir, sa di questa cosa e io faccio di tutto perché la situazione resti immutata. Ogni volta che mi reco al porto per far visita a Judath cerco di passare inosservato e, soprattutto, cambio abiti e movenze in modo da non essere riconoscibile. Oggi quindi, spacciandomi per un artigiano, mi sono recato al tempio nascosto, ho portato un po’ di denaro a mio fratello e gli ho parlato della strana richiesta del mio Lord. Il culto di Loviatar non è certo ben visto e l’interesse di Lord Geldor nei suoi riguardi un po’ mi spaventa. Sebbene prima o poi riuscirò a portare mio fratello fuori di lì, per ora è bene che lui e i suoi confratelli non abbiano problemi e, soprattutto, che non sia io a creargliene. Di contro è vitale che io porti qualche informazione ai miei Lord, sia per adempiere al compito, sia per evitare che si rivolgano ad altri togliendomi la possibilità di gestire la cosa in prima persona. A casa Ruldegost interessa soprattutto sapere se qualche personaggio in vista di Waterdeep sia fedele del culto ed è proprio questo che ho chiesto a Judath. Se una notizia deve trapelare, ho pensato fosse buona cosa che il culto stesso scegliesse quale. Minor danno loro, massimo guadagno mio. Come ovvio che sia Judath non si è sentito di darmi quel tipo di informazione senza consultare i suoi superiori, lui non è nella posizione di valutare cosa si possa o meno dire in giro. Il problema adesso sarà capire come interfacciarsi con i superiori senza far trapelare l’identità di Lord Geldor e soprattutto il mio legame con Judath. Ho preso tempo, vedremo cosa riuscirò ad inventarmi.
Uscito dal tempio ho raggiunto i miei due soci al Grifone di pietra, una taverna nel quartiere del porto dove ci eravamo dati appuntamento. Mentre ero via loro hanno provato ad ottenere qualche informazione riguardo i recenti attacchi dei Diavoli del Mare, ma a quanto pare anche al Porto non si hanno notizie di attacchi dal mese di Ches. Abbiamo così deciso di provare a chiedere qualche informazione a taverne più vicine a villa Ruldegost, per capire se l’attacco di ieri notte sia o meno un evento isolato.
Prima di andare a fare domande in taverna però, abbiamo deciso di tornare alla Villa, dove il pranzo era quasi alla fine. Io ho esigenza di parlare con Lord Geldor quanto prima, per capire meglio il suo interesse nei confronti del culto di Loviatar, così ho chiesto a Danblian di venirmi a cercare non appena il Lord si sarà liberato. Mentre eravamo alla villa siamo riusciti a vedere chi fossero i partecipanti al pranzo con Mirt. Ad intrattenere il mercante c’erano Lord Naint, Lord Parbrym, Lady Trethma e Lady Hammalara, anche se ad interloquire con l’ospite erano soprattutto Lord Geldor e Lady Lethlill, l’artista di casa Ruldegost. Di cosa stessero discutendo, ovviamente, non ci è dato sapere. Sia io che Aethimir, però, abbiamo notato come l’opera dei nani che stanno riparando il pozzo sia stata tenuta nascosta agli occhi di Mirt, confermando l’ipotesi che questi lavori compiuti così in segretezza celino qualche mistero. Ad onor del vero Aethimir è in realtà convinto che il reale segreto sia la visita di Mirt, giunto senza scorta e accompagnato da un unico servitore. In entrambi i casi, c’è sicuramente sotto qualcosa riguardo cui al momento non abbiamo nemmeno le basi per formulare ipotesi.
Lasciata di nuovo la Villa, ci siamo diretti alle taverne di Maergourn prima e Dacer poi cercando di racimolare qualche informazione riguardo l’attacco, ma non ottenendo nulla. Da Dacer, tuttavia, l’oste sosteneva come le dicerie su recenti attacchi da parte dei Diavoli del Mare siano solo pettegolezzi alimentati dall’Araldo. Questa rivelazione, di per se stessa inutile, ci ha fatto venire in mente che forse è proprio alla sede dell’Araldo che dovremmo chiedere per ottenere qualche informazione in più. Certo, senza rivelare troppo.
Ora ci stiamo dirigendo verso la sede del giornale, ma sulla strada abbiamo incontrato di nuovo Mirt che, lasciata Villa Ruldegost, si sta facendo scortare a casa da quattro delle nostre guardie. Con lui, però, c’è anche Lady Lethlill.