Per onore e gloria del Signore del Mattino, eccomi a redigere gli appunti di questo viaggio. Il portale è stato finalmente sconfitto, ma questo non è bastato a rimuovere il male che infesta Havertold e ho paura che non avremo una seconda occasione.
Lo scheletro ritrovato nell’antro lungo la parete scoscesa della scogliera apparteneva a Vix, ennesimo paziente della struttura la cui vita però è risultata molto antecedente alle drammatiche vicende che hanno portato alla fine della storia che stiamo ricostruendo. Il giovane provò a fuggire quando Renald era il direttore dell’ospedale a causa delle barbarie che il dr.Klein gli infliggeva. Giunto alla scogliera, non ebbe il coraggio di gettarsi a mare e morì di fame e stenti nascosto nella grotta in cui l’abbiamo rinvenuto. È bastato portare le sue spoglie nel mare per congedarne lo spirito e infliggere così il colpo di grazia al portale dei sotterranei, ormai definitivamente rimosso. A questo punto non restava che perlustrare l’ultima stanza di questo nefasto luogo.
Stanza S6: si tratta di un laboratorio segreto dove fin dai tempi di Renald venivano eseguite le pratiche più estreme rivolte ai pazienti di Havertold. Al suo interno abbiamo trovato un tavolo operatorio, una scrivania e diversi volumi. L’aura di profonda malvagità che infesta questa stanza ci ha subito atterriti, ma non c’è stato nemmeno il tempo di comprendere cosa stava succedendo che l’ennesima manifestazione non morta è piombata su di noi. Questa volta si trattava del colosso che, nelle apparizioni, stava a guardia di Luc. Sconfiggerlo non è stato semplice, ma ancora una volta grazie alla forza infusami da Lathander sono riuscito ad avere la meglio. Eliminato il non morto avremmo dovuto perlustrare la stanza, ma una nuova manifestazione malvagia ci ha attirati altrove: la pendola, fino a quel momento ferma, aveva ripreso a suonare.
Stanza 3: tornati nel grande atrio dell’ingresso, ecco pararsi di fronte a noi la fonte della corruzione che stiamo cercando di epurare. Sulla pozza di sangue che avevamo trovato ora giace il corpo martoriato di uno dei due Stetenfield, probabilmente Marc. La pendola, dopo aver battuto diversi colpi, ha iniziato a far ruotare le proprie lancette vorticosamente indietro nel tempo, come a volerci riportare al momento in cui tutto è degenerato. La cosa più agghiacciante però è stata la comparsa nella stanza di una gigantesca creatura di pura malvagità, le cui sembianze di allip si fondevano con quelle di uno dei gemelli Stetenfield. La lotta con questa stirpe del male è stata tremendamente dura. L’essere ha da prima richiamato a se diverse ombre, che ci hanno ancora una volta indeboliti fino allo stremo, ed in seguito ha iniziato ad infliggerci colpi durissimi. Malcer, come sempre incosciente, ha evocato una di quelle grosse creature a più braccia. Pur figlia di un’idea folle, l’evocazione ha saputo tener testa ad alcune delle ombre e all’oscura creatura che le governava, proteggendo il gruppo da una fine ben peggiore mentre io, ormai completamente debilitato, facevo appello alle ultime energie rimaste per invocare ancora una volta Lathander e disperdere almeno una parte di quelle infami manifestazioni. Nonostante gli sforzi, lo scontro non stava volgendo a nostro vantaggio. Mentre mi muovevo per la stanza alla ricerca di un qualcosa che potesse aiutarci ad avere la meglio, ho notato che tra le braccia del cadavere di Stetenfield giaceva una borsa di cuoio, così mi sono chinato a raccoglierla. D’istinto vi ho frugato all’interno, cercando qualcosa che potesse aiutarmi a dissipare il male, ma non ho trovato nulla. Pochi istanti dopo, Lord Ramphaer mi ha raggiunto, identificando nella sacca l’oggetto che i Ruldegost sono venuti fino a qui a cercare. Come ovvio, tanto gli è bastato per decidere di abbandonare la nostra sacra missione e fuggire all’esterno del palazzo, seguito ovviamente dal suo manipolo di vili garzoni.
Ora siamo fuori. Ho ceduto la borsa ai miei “compagni” perchè, debilitato come sono, ho davvero avuto il timore che se non l’avessi fatto mi avrebbero probabilmente ucciso o gettato da solo in pasto alle creature che infestano Havertold. A quanto pare il piano è di riposarci, raccogliere le idee e le forze e decidere se fare rientro a Waterdeep o provare a porre fine a queste empie presenze. Non ho dubbi su quale sarà la scelta del gruppo e credo davvero di non potermi permettere di contraddirli, ma certamente l’abbandono della missione non passerà sotto silenzio una volta sarò nuovamente tra amici. I Ruldegost hanno tradito la mia fiducia e questo non sarà dimenticato.
Forse è finalmente giunta l’ora di lasciare questo empio e pericolosissimo luogo e tornare alla sicurezza delle nostre mura domestiche. L’artefatto che la famiglia Ruldegost inseguiva con tanta bramosia è ora, apparentemente, nelle nostre mani e quindi per noi non v’è ragione di restare a rischiare ulteriormente la vita, specie dopo aver già perso quella di due compagni. In questa notte di riposo decideremo cosa fare, ma non c’è modo in cui possano convincermi a rientrare là dentro domani. Per quanto mi riguarda, la nostra avventura ad Havertold finisce questa notte.
Nota: nella stanza del sotterraneo celata dal portale ho rinvenuto uno strano artefatto, simile ad una verga o ad una custodia rigida per pergamente. Sulla superficie reca una scritta in rune elfiche:
Sincrono / Asincrono
Ancora una volta abbiamo portato a termine la missione che i Ruldegost ci hanno assegnato, anche se questa volta è stato molto più difficile e rischioso delle precedenti. La borsa che Bly tanto desidera è ora in mano nostra e, riportandogliela, non potrà non riconoscere una volta ancora la nostra abilità. Sono tuttavia curioso di vedere come evolveranno le cose tra la casata e gli Spazzasterco. E’ evidente che Zulgos non prenderà bene il fatto che ce ne andremo senza finire di rimuovere il male da questo posto e questo, probabilmente, avrà un peso negli accordi che Bly e la casata cercheranno di mettere in piedi con la gilda per la questione delle Colline dei Ratti.
In tutta onestà c’è una parte di me che resterebbe a finire il lavoro. Ho visto cose in quelle stanze che devono essere ricacciate nell’abisso da cui provengono e ci sono certamente ancora anime che meritano il riposo eterno e che invece resteranno intrappolate a questo piano a causa del nostro fallimento. Nella stanza sotterranea che abbiamo aperto ho trovato un diario che spero mi aiuti a fare chiarezza su quanto è accaduto in questo posto e, forse, potrà essere utile ai fratelli di Zulgos che torneranno, spero, a finire l’opera da noi iniziata. Dal canto mio, io rientro a casa con qualche oggettino interessante che sono riuscito ad infilarmi in tasca nella distrazione generale, non ultimo questo volume che illustra come creare un golem…
Sono stanco. Ho fame. Ho finito tutto il cibo che avevo in tasca. Non mi era mai successo. Qui stanno pensando se dobbiamo andarcene o restare a fare il culo ai mostri. Non lo so. Per me se rientriamo ad Havertold ci restiamo, ma forse no. Magari muore solo Zulgos. Sarebbe perfetto. La mia idea per rapire Ramphaer era buona, ma non credo riusciremo a farlo e forse non vale la pena. Abbiamo ritrovato l’artefatto, ci daranno una ricompensa.
Però la borsa al momento ce l’ho io. E gli altri dormono…