E così è arrivato il giorno dell’asta. Con i preparativi ci siamo mossi decisamente bene e quindi oggi non c’è che da concludere alcune faccende, iscriversi all’evento e sperare che tutto vada nel migliore dei modi.
La sveglia è all’alba, come di consueto, e per prima cosa io e Pence ci siamo recati da Fatna a ritirare il lassativo, che ci è stato consegnato senza alcun problema. Un giorno forse imparerò ad essere meno sospettoso di chi si fa pagare tutto in anticipo. Recuperata la pozione, stando al piano non restava che procurarsi l’incantesimo di silenzio, che ho deciso di chiedere proprio a Lord Burdeth. Ho ottenuto di farmi ricevere alla tenuta intorno alla nona ora sperando fosse dell’idea di aiutarci, visto che in fin dei conti stavamo lavorando per lui. Ci restava tuttavia del tempo a disposizione prima che io potessi incontrarlo e così ho deciso di accompagnare Pence ad acquistare il pesce per il pranzo di oggi. Mi piace sempre un sacco stare con Pence. Lui ha viaggiato e sa milioni di cose riguardo a tutto. Oggi, per esempio, mi ha dato un po’ di consigli rispetto all’appuntamento che avrò domani sera con la bella sconosciuta. Dice che devo presentarmi con un regalo, ma onestamente non so cosa potrei portarle. E poi c’è sempre quella cosa per cui non mi va di pagare per le donne, neanche sotto forma di galanterie. Però un braccialettino di cuoio potrei anche prenderlo, giusto per fare il gesto. Vabeh, deciderò domani e comunque non è tempo di divagare. Acquistato il pesce e rientrati alla villa, ho ottenuto udienza presso Lord Burdeth che non solo mi ha concesso l’utilizzo di una potente bacchetta magica capace di lanciare l’incantesimo silenzio, ma si è anche dimostrato interessato alla mia propensione all’utilizzo della trama. Questa cosa è sicuramente importante perchè se dopo Lord Geldor riuscissi a farmi notare anche da Lord Burdeth, il mio cammino fuori dall’anonimato e dalla servitù potrebbe subire una netta accelerata.
A questo punto tutti i preparativi erano stati portati a compimento senza problemi e quindi non restava che iscriversi all’asta. Abbiamo iscritto solo me, facendo risultare Pence un mio accompagnatore. Aethimir sarebbe rimasto fuori ad aspettarci perchè essendo lui incaricato di occuparsi del recupero del libro era opportuno non venisse visto in nostra compagnia onde evitare collegamenti. Ci siamo iscritti poco prima della decima ora e così, fino all’inizio dell’asta, abbiamo sostato in taverna al Boccale Fiammeggiante, mangiando, bevendo e parlando del più e del meno.
L’asta è iniziata puntualmente alla quattordicesima ora e i presenti iscritti erano dodici, oltre al sottoscritto. C’erano Mastro Wesley di Villa Bladesemmer, Sulphon il Sapiente, Messer Savengriff, Mastro Reoke Segymn, Messer Maaril il Dragomago, Madama Jalarra Sakrel, Lady Fea Eltorchul, Padre Elegul Anoter, Sorella Edrianna Hemmeret, Mastro Dwangen di Villa Eirontalar, Messer Arkiem Arren e Messer Algorind di Tyr, che avevamo incontrato ieri, quando è venuto ad iscriversi. Tutte persone che non avevo mai visto prima, forse di alcuni avevo sentito parlare. Io mi sono sistemato vicino a Sorella Edrianna e sono immediatamente rimasto stregato dalla sua bellezza smisurata. E’ una fedele di Sune e abbiamo chiacchierato per tutto il pomeriggio. Mi ha anche invitato al tempio per spiegarmi in cosa constino i dettami di amore libero della sua religione e credo ci andrò. Lo so, inizio ad avere troppe distrazioni femminili, ma tanto so già che non batterò chiodo. E comunque sto solo cercando di fare un po’ di esperienza nel corteggiamento, il mio obbiettivo ultimo resta sempre la stessa donna. Solo che lei ancora non ne ha idea.
Ad ogni modo l’asta è andata avanti senza problemi ed è stato molto curioso veder “duellare” tutte queste persone facoltose a colpi di monete d’oro. Io e Pence però siamo rimasti concentrati perchè, per quanto divertente, eravamo sempre e comunque lì per lavorare. Durante i primi lotti ho studiato le offerte dei presenti e cercato di elaborare una strategia. Ho anche rilanciato a vuoto qualche oggetto, per dissimulare interesse. Quando è stato il momento di battere il libro a cui noi puntavamo quindi ero pronto e deciso. Ho aspettato che i pretendenti sfoltissero. Inutile rilanciare quando si è in tanti, si aumenta solo la velocità con cui sale il prezzo. Così sono intervenuto unicamente nel finale, a contendere l’acquisto a Madama Jalarra Sakrel, e sono riuscito ad aggiudicarmelo per 75 monete d’oro e una di rame. Rilanciare di una di rame è stata un po’ la mia firma per tutto l’evento. Abbiamo quindi ottenuto il libro senza dover ricorrere a metodi illegali. Certo, questo mi è costato 25 monete d’oro in più di quel che Lord Burdeth ci ha dato e a queste vanno aggiunte le 5 spese per il lassativo, ma ho l’impressione che rientrare di 30 monete sarà più semplice che derubare Madama Jalarra Sakrel. In questo i fratelli di Rungar, il cui ingaggio è già stato pagato coi soldi risparmiati sul brandy, potranno sicuramente tornare utili.
In mattinata, mentre i miei amici s’impegnavano nel compimento degli ultimi preparativi, sono tornato al tempio di Tymora al fine di rintracciare “il mio amico” Lorimar. Non l’ho incontrato, ovviamente, ma mi sono tuttavia imbattuto in un’altra stravagante ed interessantissima conoscenza. Al tempio infatti ho avuto modo di interloquire con Shabra, che a me sì è presentata come la Regina Mendicante. Costei, che all’apparenza appare essere una sporca senza tetto, in realtà è la persona più devota a Tymora che mi sia mai capitato di incontrare. Vive la sua vita in base a quel che la fortuna le porta e in questo riesce a venire in contatto con tutto ciò che di rilevante avviene in città. Le ho parlato di Lorimar, chiedendole se sapesse di chi si tratta e dove poterlo trovare, ma non ha saputo aiutarmi. In realtà in merito ha pronunciato anche parole sibilline, avvisandomi di stare in guardia e di “riflettere sulla possibilità che non sia per forza un bene quando incontriamo una persona, specie se questa ancora non ha chiaro il ruolo che vorrà ricoprire negli eventi attuali”.