E’ mentre pregustavo il tepore del mio letto e la tranquillità della mia camerata che, come spesso accade, il destino ha deciso di giocare le sue carte trasformando la fine di una serata tra amici nell’inizio di un’avventura. Sulla via di casa infatti, mentre ancora io, Pence e Aethimir ridevamo per i bei momenti passati in locanda, ci siamo letteralmente imbattuti in Lettore Milos che, con fare circospetto, usciva dal tempio dalla Fonte della Conoscenza. Sapevamo che ci era stato esplicitamente chiesto di abbandonare le indagini, ma quando il chierico si è accorto di noi ha immediatamente iniziato a scappare, così di istinto abbiamo deciso di inseguirlo. La rincorsa è durata qualche vicolo, poi il chierico si è infilato in una casa di mattoni che corrispondeva esattamente alla descrizione di quella in cui la divinazione di Lord Burdeth aveva collocato la prigionia di Lettore Lucius. Quest’ultimo indizio ci ha dato la certezza che la soluzione del caso fosse vicina e quindi abbiamo deciso di agire.
Non siamo stati impulsivi, tuttavia. Invece di irrompere da soli nella casa, senza sapere cosa ci sarebbe stato pronto ad attenderci, ci siamo divisi. Pence e Aethimir sono rimasti a fare da piantone presso l’abitazione, accertandosi che nessuno ne sarebbe uscito senza che loro potessero accorgersene. Io, invece, sono rientrato alla villa e ho chiesto di vedere i lord, per informarli di quanto avevamo visto. Mi sono recato da Mastro Stonar per chiedergli di intercedere per me e chiedere udienza ad uno tra Lord Burdeth, Lord Geldor e Lord Bly, ma il mastro di casa Ruldegost non era solo in stanza. Come era capitato giorni fa, l’ho trovato intento a compiere incantesimi di teletrasporto insieme a Lord Burdeth, che portava con se il libro che avevo visto nel capanno dei nani. Quegli incantesimi, l’ultima volta, erano stati utilizzati per richiamare i nani che hanno lavorato al pozzo, quindi ho immaginato che la questione non fosse ancora conclusa nonostante quanto si sia voluto mostrare a Lord Bly. Non c’era tempo però, per pensare alla questione pozzo, perchè dovevo assolutamente raccontare ai Lord quanto avevo visto per raggiungere i miei amici quanto prima. Lord Burdeth si è dimostrato subito interessato al mio racconto e ha deciso di svegliare anche il lord reggente, a cui ho riportato tutta la storia. Per Lord Bly era tempo di intervenire, così mi è stata affidata la scorta di Masambe, Arlo e Sambril ed insieme siamo tornati alla casa.
Non ho fame, ma solo perchè ho sonno. Dalla casa non è uscito nessuno e io inizio ad annoiarmi. Per fortuna Malcer non ci ha messo molto a tornare. Ha portato rinforzi e ha detto che dobbiamo entrare e fare un macello. Era ora.
A sfondare la porta ci mettiamo un po’. Alla fine ci pensa Arlo. Secondo me, usando Sambril come ariete avremmo fatto prima, ma sul momento non ci ho pensato. Dentro la casa la stanza è buia e così Malcer accende una luce magica. Ci sono delle scale. Scendiamo. Arriviamo in una stanza con dentro molte botti vuote. C’è puzza di vino. È tipo una cantina abbandonata. Aethimir trova subito un passaggio segreto e ci infiliamo dentro. Va avanti Arlo, poi Masambe, poi Malcer e Aethimir. Io e Sambril chiudiamo la fila. Il corridoio è buio e così Arlo non vede una trappola a botola. Ci cade dentro e si spacca una gamba. Iniziamo bene. Aethimir passa alla guida del gruppo per cercare le trappole prima che scattino. Mi pare un’idea sensata. Poco più avanti il corridoio si apre in uno stanzone con due porte. Io sto ancora tirando fuori Arlo dal buco quando Aethimir si mette a tirare frecce contro il muro. E’ impazzito, penso. Invece viene fuori che nella stanza ci sono degli strani uccelli invisibili. Che poi diventano colorati. Che poi diventano piccoli e neri, ma a quello ci arrivo dopo. Ovviamente iniziamo a combatterli. Questi uccelli però sono strani. Cantano. E ti entrano nella testa col pensiero. Per un po’ io mi sono come rimbambito e ho questo uccello in testa che mi ruba i pensieri. Mi ha chiesto come mi chiamo e forse qualche altra cosa. Dopo un po’ per fortuna ci ripigliamo e li malmeniamo. Alcuni. Altri scappano diventando piccoli merli. Masambe, che ha preso la cosa sul personale, li rincorre, ma non riesce ad ucciderli tutti.
Come dicevo, questa stanza ha due porte, una dritta avanti a noi e un’altra sulla destra. Apriamo la seconda. Dentro ad un piccolo magazzino c’è un tizio che dorme. Gli siamo addosso prima che riesca a vestirsi. E lo meniamo. Il tizio si difende bene, ma non abbastanza bene. Alla fine, rovistando tra le cose del cadavere, scopriamo che era uno del culto di Cyric. Lo dice Malcer. Nel dubbio, gli rubiamo tutto quel che ha. In questo magazzino ci sono una montagna di cose utili a travestirsi. Quindi inutili, per me. Malcer la pensa diversamente, però, e si riempie la borsa di roba. Proseguiamo. L’altra porta, nella stanza precedente, conduce ad un corridoio. Dentro troviamo due ulteriori porte, una a destra e una a sinistra. In quella di destra c’è uno studio, con un sacco di libri dentro. Anche libri importanti di Waterdeep, mi pare di capire. Quelli, alla fine, se li prenderà Lord Geldor usando una strana borsa in cui ci stanno un sacco di cose senza occupare spazio. Nello studio c’è anche una lettera. Lettore Milos è in combutta con il Capitano Kherr e con un altro tizio che non so chi sia. Nessuno sa chi sia eh, mica solo io.
Nell’altra stanza, quella sulla sinistra, ci sono delle casse con due scheletri appoggiati sopra. Aethimir ha paura degli scheletri e vuole andarsene. Malcer se ne sbatte e apre le casse. Ovviamente, gli scheletri si risvegliano e ci tocca menare anche loro. Sambril mena fortissimo. Nelle casse troviamo un sacco di monete e delle pietre preziose. Un po’ di monete, io e Malcer ce le intaschiamo. Le altre andranno alla casata Ruldegost. I nostri compagni non prendono le monete, hanno paura che siano maledette. Credo. Affari loro. Il corridoio prosegue fino ad un portone molto grosso, che da su una grande sala. Non è un tempio, più un posto dove si fanno le riunioni e uno parla e gli altri ascoltano. Non è un tempio perchè le riunioni non parlano degli Dei, anche se non credo sia proprio proibito parlarne. Dentro questa stanza c’è un’altra bestia aggressiva. Questa volta è un tasso-leone-cervo. Lo meniamo facile. Malcer non ci si mette nemmeno e cerca passaggi segreti. Ce n’è uno che da sulle fogne e probabilmente Lettore Milos l’ha usato per scappare. Forse ha portato con lui anche Lettore Lucius perchè noi non l’abbiamo trovato. Malcer ha disegnato la mappa del sotterraneo.
La mappa del dungeon di Lettore Milos
Finita l’esplorazione siamo ritornati alla villa. Abbiamo fatto immediatamente rapporto ai Lord e loro sono voluti venire a vedere i cunicoli. Hanno preso i libri, tranne uno sugli elfi che si è imboscato Aethimir. Hanno trovato l’oro. Forse ce ne daranno un po’, ma non ci spero. Tutta la faccenda gli interessa molto. Io invece voglio dormire. Anche se, ad onor del vero, sarebbe ora di colazione.