Finalmente il momento era giunto e se Tymora avesse guardato a noi, avremmo potuto incontrare Lorimar. Con i miei amici ci siamo recati al tempio all’orario concordato, il sole era quasi del tutto calato. Malcer e Pence erano chiaramente sospettosi nei confronti del mercante e anche io non mi sentivo del tutto tranquillo all’idea di quello che ci avrebbe atteso. Nel tempio si stava celebrando una funzione in pompa magna e questo, sul momento, mi aveva decisamente tranquillizzato. Un chiaro segnale che la Dea della Fortuna stesse volgendo su di noi il suo sguardo mellifluo. A celebrare la funzione c’era niente meno che la Gran Sacerdotessa Halvinhar e il tempio era letteralmente stipato di fedeli. Dietro alcune colonne, Malcer ha potuto identificare alcuni uomini della scorta di Halvinar, pronti a proteggerla qualora un pericolo si fosse palesato. Ovviamente, tutti i nostri occhi erano focalizzati alla ricerca di Lorimar, tranne forse quelli di Malcer, distratti dalla vista di una bellissima chierica probabilmente proveniente da lontano, intenta come tutti ad attendere alla funzione.
Lorimar, ovviamente, non era nel tempio. Qualcosa, tuttavia, in me tendeva a credere che l’avrei incontrato e così ho deciso di uscire e cercarlo da solo, fuori dalla torre. Pochi istanti dopo aver lasciato la funzione ed i miei amici, infatti, ecco colpirmi sulla spalla alcuni sassolini spinti dalla volontà di richiamare la mia attenzione su uno dei bassi tetti delle case circostanti. Arrampicatomi, sicuro di chi avrei trovato ad attendermi, non ho però visto nessuno. Lorimar però era proprio lì, nascosto sotto i miei occhi, con una maestria che spero un giorno di poter avere anche io, ma che ora per me è al massimo un sogno. Abbiamo parlato. Egli è un mercante di avorio, materia preziosissima proveniente dal Nuovo Continente chiamato Maztica, che per fare affari non disdegna di accompagnarsi a gente poco raccomandabile. Solo ed unicamente per soldi, dice. Non è quindi malvagio come temevamo, semplicemente un mercante risoluto. L’interesse che da subito ho manifestato nei suoi confronti è stato ripagato da lui con una sorta di fiducia, che lo ha portato a volermi incontrare e addirittura ad offrirmi di aiutarlo nei suoi affari. Solo io però, perché evidentemente dei miei compari non si fida altrettanto a fondo. Avrei potuto stabilire una richiesta in oro, per i miei servigi, così come avrei potuto chiedere a Lorimar informazioni più dettagliate rispetto al chierico scomparso. Ho l’impressione me le avrebbe date. Eppure ho deciso di no, di non arrischiarmi nel chiedere cose che avrebbero potuto mettere me, i miei amici e la casata nei guai. Non ero nemmeno sicuro di voler accettare la proposta, così ho lasciato scegliere a Tymora lanciando una moneta. Che stolto, dopo tutti quei segnali me ne serviva davvero uno in più. che, ovviamente, non ha mancato di arrivare. Così sono ora ufficialmente in affari con Lorimar, che come unica condizione mi ha chiesto di non farne parola con gli altri. Mi spiace che il primo, facile incarico che il mio nuovo amico mi chieda di portare a termine dovrà essere disatteso, ma io mi fido di Malcer e Pence e non li terrò all’oscuro dell’accordo, anche se non è certamente detto che debbano sapere cosa questo comporterà in futuro. Non nei dettagli, quantomeno.
Quando anche Aethimir rientra nel tempio, la funzione è conclusa e la gente comincia a scemare via. Nemmeno il mio socio ha trovato il mercante che, a questo punto, credo abbia proprio deciso di non presentarsi. Poco male, meglio questo dell’agguato che temevo. Alla celebrazione invece era presente una donna bellissima che, dai lineamenti e dai simboli che portava addosso, non poteva che essere di Llork. Non saprei perché la sua presenza abbia destato la mia attenzione ed il mio interesse, forse perchè Llork è sulla strada nera e in qualche modo Lorimar mi ha portato a pensare agli Zenth, sta di fatto che ho deciso di seguirla fuori dal tempio. E ci sarei anche riuscito, grazie ai miei nuovi travestimenti, non fosse che Aethimir ha deciso come sempre di lasciarsi guidare dai suoi bassi istinti e così nel mezzo del pedinamento l’ha intercettata nel tentativo di fare come al solito bella mostra di sè. Il risultato? La donna si è innervosita ed ha allungato il passo continuando a guardarsi intorno sospettosa, rovinando così il mio tentativo di seguirla. Vedendo dove stava andando, ho ipotizzato potesse alloggiare alla locanda del Viaggiatore Coccolato e così ho escogitato un trucco per ispezionare le stanze occupate. Sfortunatamente ne ho dedotto che non alloggia lì, ma magari qualche informazione su di lei proverò comunque a cercarla nei prossimi giorni.
Rientrato alla villa ho incontrato Pence e Aethimir. Il primo è ormai presissimo dal suo ruolo di guardia: sta già dando suggerimenti su come migliorare i turni. Mi ha accennato di aver conosciuto un halfling di nome Beavan, particolarmente patito di buon cibo ed erba pipa. Dice che quest’ultimo gli ha consigliato una locanda ottima, chiamata il Corno dell’Unicorno, ma onestamente ero un po’ distratto e non ho capito dove i due si siano conosciuti e perché Pence ce lo stesse raccontando. Mah. Quel che conta è che Aethimir ci abbia confessato di aver incontrato in realtà Lorimar fuori dal tempio, ma che questi non volesse che lui ci mettesse al corrente della cosa. Pare che il nostro amico abbia deciso di collaborare con lui e questo mi mette un po’ in apprensione. Aethimir dice che non corriamo pericoli e che terrà noi e la casata al sicuro, ma questo implica che tra noi inizieranno ad esserci segreti e questo, per la mia esperienza, non è mai un bene. Ad ogni modo oggi Aethimir ci ha dimostrato grande lealtà ed è una cosa che non può che far piacere.
Una nota lieta: pare che Lord Bly abbia richiamato formalmente Jurisk per i suoi atteggiamenti. Era ora.