III ORA
E’ la volta di Pence di fare rapporto a Lord Bly, questo significa che a fare il turno delle prossime sei ore saremo io e Aethimir. Ho avuto una certa idea per cercare di scoprire se l’uomo che dorme sul carro di Dublend sia lui stesso o meno e per metterla in atto Aethimir è senza dubbio il compagno più adatto, quindi va bene così. Prima però devo scendere a parlare con Elguth, che dovrebbe farmi avere il registro con tutte le prenotazioni delle stanze in locanda.
Quando scendo, lo sguattero è giù ad aspettarmi. A quest’ora della notte la taverna è deserta e quindi possiamo discutere in pace. Mi mostra, come richiesto, il registro delle stanze e con le informazioni che ci trovo sopra posso completare la mappa che avevo abbozzato ieri.
Dublend alla fine aveva davvero preso due stanze, entrambe intestate alla moglie Dana. Le aveva prenotate con un paio di decadi di anticipo, quindi non mi spiego come Lord Bly potesse essere sorpreso dell’arrivo del vecchio in città ieri invece che oggi. Le altre persone registrate non mi dicono nulla e per il momento non ho motivo di pensare possano avere qualcosa a che fare con il nostro uomo. Attira la mia attenzione giusto l’avventore della stanza numero sette, che ha registrato la prenotazione il giorno 8 di Hammer senza un nome, ma solo disegnando uno strano simbolo sul registro. L’ho ricopiato, può sempre tornare utile. E’ interessante notare che la signora Dublend non ha fissato un periodo di permanenza definito. Pagherà la stanza di giorno in giorno, non dandoci così alcun modo di ipotizzare quanto la nostra missione potrà durare.
Tornando al piano di cui sopra, l’idea è di recarmi alla corte dei caravan insieme ad Aethimir. Io sarò travestito da guardia della casata Tesper, ma sarò anche invisibile. Il travestimento serve qualora l’incantesimo fallisse. Aethimir dovrà nascondersi tra i carri ad una distanza tale da permettergli di vedere i movimenti dell’uomo sul carro. Io mi avvicinerò di più e proverò ad attirare l’attenzione del tizio. L’idea è farlo uscire allo scoperto ed identificarlo. Il mio ruolo è quello di innescare una sua reazione ed eventualmente fuggire. Purtroppo fuori piove a dirotto e questo rovina un po’ il trucco dell’invisibilità, ma non abbastanza da far saltare tutto.
Il piano va a buon fine e riesco ad identificare l’uomo che dorme sul carro. Non è Dublend, purtroppo, ma ha tutta l’aria di essere un guerriero, probabilmente messo lì come guardia. Mentre ci apprestiamo a fare ritorno in taverna però, Dana raggiunge la piazza e con un incantesimo di ammaliamento strega le guardie. Lo fa per potersi recare al carro, prelevare il guerriero e portarlo con se in taverna. Probabilmente ci hanno davvero sentiti ronzare intorno alla loro stanza e credono di aver bisogno di maggiore protezione negli alloggi, piuttosto che al carro.
IV ORA
Rientrato in stanza faccio il punto della situazione con Aethimir. Se c’era una guardia nascosta sul carro, è probabile che sullo stesso carro ci sia qualcosa da sorvegliare. Scoprire cosa non è parte della missione, ma potrebbe darci qualche indizio su dove sia finito Dublend, così decidiamo di approfittare dell’allontanamento del guerriero per ispezionare il carro. Ci pensa Aethimir, che in queste cose è davvero un maestro. Ci mette un bel po’ di tempo e lo fa in due tornate, per essere sicuro. Non trova un bel niente. Questa cosa io davvero non me la spiego. Perchè lasciare un guerriero a dormire, nascosto, su un carro che non contiene niente a cui fare la guardia? Aethimir pensa che potrebbe essere stato incaricato di sorvegliare se qualcuno provasse ad avvicinarsi al carro, solo per vedere se ci fossero estranei “interessati” a loro. Potrebbe essere, ma mi convince poco come spiegazione. Ad ogni modo ora anche il guerriero è nella stanza con Dana e le otto ragazze. Prima che arrivasse, Pence ci aveva sentito una voce maschile ben distinta. Quindi nelle stanze potrebbe esserci pure Dublend e questa è la nostra speranza, visto che Lord Bly ha detto a Pence che se al prossimo rapporto il vecchio non salta fuori, la missione è sospesa. Da questo momento quindi, io sorveglierò la porta delle due stanze usando un gioco di piccoli specchi, mentre Aethimir scenderà in locanda a controllare se entra o esce qualcuno.
V ORA
Dalle stanze nessuna nuova. In taverna ha fatto ritorno quello che scopriamo essere Jenker, l’inquilino della stanza numero due. Si porta insieme una mezz’elfa molto appariscente, una che o è una prostituta o fa di tutto per sembrarlo. Salgono in stanza.
VI ORA
Nessun movimento dalle stanze di Dublend. Una delle porte fuori dalla mia visuale si apre ed una persona scende in taverna. Andando per esclusione, tra i vari movimenti degli avventori che ho segnato e i nomi sulla mappa, dovrebbe trattarsi del mercante, Stellan, quello che viene da Luskan e che era rientrato ieri sera. Non ne posso essere certo, ma è un’ipotesi più che plausibile.
VII ORA
Ancora niente. Cazzo. Intanto la taverna inizia ad animarsi. Klammer, il chierico di Selune che avevamo intravisto ieri, fa il suo ritorno in locanda dopo una notte passata fuori. Al contrario, Mastro Syblanius esce dalla sua stanza e scende al piano di sotto. Sembrerebbe un nano. A rientrare in taverna dopo una notte fuori è anche un personaggio interessante: un bestione di due metri dalle movenze impercettibili, avvolto in un misterioso mantello grigio intarsiato con disegni di varia natura e forma. Impossibile vederne i lineamenti, purtroppo, ma dubito fosse un umano. E’ rientrato nella stanza numero sette, quella prenotata con lo strano simbolo. Direi che la cosa è in linea col personaggio.
VIII ORA
Finalmente si apre una delle due porte che sto controllando ormai da ore. Esce Dana, sola, che scende ed io immagino sia per prendere la colazione. Aethimir confermerà questa tesi poco dopo. La cosa interessante è che il mio amico mezz’elfo è riuscito a contare i boccali portati in camera dai camerieri: erano undici. Otto ragazze, Dana e la guardia… ok, ma per chi è l’undicesimo? Per la voce maschile che abbiamo sentito? Forse Dublend è davvero nella stanza. Se è così siamo stati molto fortunati, ma da adesso dobbiamo stare ancora più attenti. Il vecchio, in fin dei conti, se è rientrato l’ha fatto eludendo la nostra sorveglianza e così come è entrato, potrebbe anche uscire. Per completezza, segnalo anche l’arrivo in locanda di un paggio recante con se decine di rotoli di pergamena destinati ad un architetto. E’ entrato nella stanza numero sei, di conseguenza l’architetto è lo gnomo.