Ho dormito malissimo. Nel senso, ho fatto un brutto sogno. Quando fai i brutti sogni dormi male e ti svegli più stanco di quando sei andato a dormire. Il sogno era una cosa così:
… stai sognando di combattere contro i ragni, grossi come balene, che ti mordono, e ti mordono, e sei sempre più debole, non riesci più a tenere in mano il cutlass, e c’è lì vicino Ahmal che ti critica, sta di fianco a te, e ti insulta perché non sei una brava guardia, sei inutile, guarda invece Thrur come combatte bene, lui sta salvando i tuoi amici, che se fosse per te tu li lasceresti lì a morire nelle fogne, tu pensi solo a te stesso e mangiare, e per fortuna che c’è Thrur che ci salva tutti…
Mi sono svegliato con con un mal di testa assurdo. Dev’essere per quella cosa del veleno dei ragni. Lord Naint dice che forse ci può dare un antidoto, ma ovviamente non oggi. Figurarsi. Visto che questa notte abbiamo fatto le ore piccole per aiutare i Lord, oggi giornata libera. Niente turni. Evvai. Prima di cazzeggiare però dobbiamo
1) fare rapporto a Lord Bly riguardo i tritoni
2) parlare con Lord Geldor e forse anche con Lord Bly della nostra idea dei viaggi avventurosi.
La prima cosa ce la sbrighiamo in fretta. Ci pensa Malcer. E’ lui quello che fa rapporto. Soprattutto è lui l’unico che ha capito quello che diceva il capo dei tritoni. Per fare rapporto, è abbastanza importante. L’idea dei viaggi invece l’abbiamo presentata insieme. E’ piaciuta. Sia a Geldor che a Bly. Ecco, ci hanno chiesto di non usare il nome della famiglia per la prima volta, ma per il resto sono favorevoli. Io però del traffico illegale non ho detto niente. Un po’ perchè ancora non si è deciso. A proposito, stiamo perdendo tempo. E un po’ anche perchè forse è meglio che i lord non lo sappiano. Poi si preoccupano per niente, mi sa.
Raramente ho vissuto una notte più inquieta e agitata, segno che probabilmente le mie ultime scoperte hanno gettato una cupa coltre di nubi attorno al mio animo, appesantendo il mio cuore. Ho avuto un incubo, di cui ricordo questi pochi dettagli da quando mi sono svegliato di soprassalto:
…stai sognando di essere in un bosco e che una donna ti tiene per mano, in alcuni momenti è Hathilanna, in altri momenti tua madre, e ti tiene con una mano fresca e rassicurante, e ti guida in mezzo ad alberi altissimi, fino ad una reggia in mezzo al bosco, e sai che lì potrai incontrare tuo zio, di cui tuo padre non ti ha mai parlato, ma tu sai che è un elfo antichissimo e potentissimo, e tu potrai seguirlo nelle vie degli elfi come è giusto che sia. Finalmente arrivi davanti alla porta, che è semplice e di legno come quella di una qualsiasi capanna, e quando questa si apre, ti si presenta Khelben, che esclama “Nipote mio! Mi dispiace, ma la metà elfica del tuo sangue ha tradito il clan, e l’altra metà è solo degna di essere decapitata. Laeral, uccidilo!”, e Hathilanna, al tuo fianco, è diventata Laeral, che in verità è un mostro orribile con testa di drago, che vomita fuoco su di te…
Tutto questo ha probabilmente un significato, che spero Tymora mi dia la fortuna di scoprire. Certamente oggi mi ha già dato la possibilità di aggiungere qualche tassello al mosaico che vorrei provare a comporre, ma non credo di essere stato sufficientemente lesto da cogliere l’occasione. Ho infatti avuto la possibilità di partecipare, insieme agli invitati della Casata Ruldegost, alla festa del disgelo che Mirt l’usuraio ha organizzato nella sua splendida dimora per celebrare la magnifica scultura di ghiaccio che Lady Lethlill aveva realizzato per lui. Alla festa era invitata anche Laeral Silverhand e sarebbe stata una fantastica occasione per parlare con lei, presentarmi, vedere se fosse a conoscenza della mia presenza in città o meglio ancora presso i Ruldegost e provare a chiarire alcuni dei miei angoscianti dubbi. Ma non l’ho fatto, ahimé. Il motivo è presto detto, a palazzo Laeral era sempre accompagnata dal suo sposo, Khelben “Bastone Nero” Arunsun, che nel mio sogno premonitore interpretava un ruolo a me decisamente infausto. E se davvero lui ritenesse di dovermi eliminare? Troppo rischioso introdurmi a Laeral con Khelben presente, dovrò ideare un altro modo per farlo, in maniera più discreta e meno diretta.
Alla festa erano invitate moltissime personalità di spicco Waterdhaviane. Io ho provato a riconoscerne alcune, quelle che avevo già potuto incontrare, mentre altre le ho potute vedere oggi per la prima volta e sono riuscito a risalire a chi fossero unicamente ascoltando i discorsi dei presenti o osservando con attenzione. Tra le persone che già avevo incontrato ho riconosciuto: Messer Maaril il Dragomago che avevo già incontrato in diverse occasioni, Messer Savengriff che invece avevamo incontrato durante l’asta alla Casa delle Meraviglie, Lord Maskar Wands che avevamo sempre incontrato al tempio di Mystra negli stessi giorni, ma che in realtà non aveva preso parte all’asta e Lady Cynndria Melshimber che fu ospite di Lord Corvor alla tenuta giorni fa.
Tra le persone che non avevo mai visto, invece, ho identificato: il Lord Svelato Piergeiron che era presente in compagnia della bella figlia Aleena, Lady Storm Silverhand che accompagnava Laeral e Khelben, la compagna di Mirt Asper, Durnan il gestore della famigerata taverna del Portale Sbadigliante insieme a Larissa Neathal che si dice essere la sua amante, Lord Olanthar e Lord Tertius Wands ad accompagnare lord Maskar, Lord Finn Estelmer, Lady Tehss Maerklos, Lord Rober Moonstar, Lord Khallos Melshimber che accompagnava Lady Cyndria, Lady Charrin Tesper, Lord Holver Roaringhorn, Madama Mhair Szeltune dell’Ordine dei Maghi Vigili e Protettori, Lord Kehlann Majarra, Texter il famoso paladino di Tyr, Lady Fea Eltorchul, il fondatore dei Campi Dorati Tolgar Anuvien e Lady Sylull Cassalanter.
C’erano anche personaggi che, in tutta onestà, faticavo a comprendere cosa potessero mai avere a che fare con un evento di questo tipo: il noto armaiolo Brian anche conosciuto come il maestro di spade, Shalar Simgulphin il bardo, un mago chiamato Nain Keenwhistler e un tizio che ho sicuramente già visto da qualche parte, ma di cui non riesco proprio a ricordare il nome.
Tra tutti loro c’era anche un halfling di nome Nindil Jalbuck. Anche lui, sulle prime, mi era parso fuori contesto. Poi mi sono ricordato del dialogo intercorso tra Lord Bly e Mather Ukkehmn e una luce mi si è accesa nella testa. E se quell’halfling fosse davvero uno dei Lord segreti di Waterdeep?
Non fossero bastati la gita nelle fogne e l’avvelenamento, ci si è messo anche un incubo a guastarmi la nottata e farmi svegliare madido di angoscia:
…stai sognando di essere nel Plinto, e stai mettendo su un altare un sacchetto pieno di monete, e l’altare non ha simboli o fregi, ma sai che è dedicato a Loviatar, e tu lo stai facendo per tuo fratello, quindi va bene, é giusto così, anche se la gente lì intorno ti sta guardando, e Ruf e Kyriani stanno confabulando tra di loro (ah quindi si conoscono?) e stanno commentando questa tua nuova vena religiosa, ma non fa niente, e poi vai ad un altro altare, e metti lì un altro sacchetto e innalzi una preghiera ad Umberlee (che non sapevi di conoscerne, ma è nella lingua dei tritoni, quindi sarà sicuro una preghiera vera), e va sempre bene, perché comunque lo fai per i Ruldegost, che qualcosa gli devi, e poi devi ricordarti anche di andare all’altare di Tymora eh, non che ci tieni proprio ma lo fai per Aethimir, e quindi non importa se Pence sta parlottando con un tizio col ciuffo molto lungo e stanno ridacchiando alle tue spalle, e il tizio si vede che deve andare in bagno ma si trattiene proprio per poter ridere ancora un po’ di te, e tu però l’altare di Tymora non sai dov’è, ogni volta che sei andato a bussare non c’era e alla fine avete capito che era andata via, svuotando la casa, compreso il doppiofondo segreto che avete trovato, e chissà che fine ha fatto, che dovevi occupartene e proteggerlo, ma non l’hai fatto, e alla fine è finito in quel tempio dove lo scorticano lo bruciano lo rendono pazzo e tu intanto stai bene, al caldo, pasciuto, e vedi le aquile e i golem e vedi tutto quello che offre il mondo…
La cosa buona è che oggi la giornata sarebbe libera, quella cattiva è che mi è toccato tornare al tempio di Loviatar e dedicare un’ora a Jolanda perchè mi mettesse a disposizione l’incantesimo di cui avevo bisogno per contattare Ruf. Non immaginavo che il percorso necessario ad apprendere meglio il culto di mio fratello passasse attraverso esperienze sessuali. Poco male, intendiamoci, perchè è sicuramente stato meglio questo che sorbirmi un’ora di prediche. Però c’è qualcosa nel modo di fare di Jolanda, anche a letto, che proprio non mi è affine. Questa necessità di violenza, questa continua ricerca del dolore, è proprio qualcosa che non capisco. Voleva che la menassi e l’ho fatto, per carità, ma non è qualcosa che mi ha lasciato particolari sensazioni.
Tuttavia il gioco ha funzionato e lei è stata di parola, visto che alla fine della nostra ora insieme, un ponte magico tra me e Ruf si è davvero creato e ho potuto infine comunicare con lui. Avevo pensato a lungo cosa chiedergli, sapendo delle limitazioni dell’incantesimo, e così ho inviato il seguente messaggio:
So che sei sparito. Sei in pericolo? E’ a causa delle informazioni che ti ho chiesto? Devo parlarti, dove posso trovarti? Ho bisogno di sapere!
La sua risposta, però, è stata piuttosto enigmatica:
Ho cambiato aria. Sono al sicuro. Non cercarmi, piuttosto chiedi così. Grazie. Ciao.
Insomma, ancora una volta nessuna risposta ai miei interrogativi. Inizia ad essere frustrante.