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C’era una volta uno che scriveva un blog di dubbio gusto

Si potrebbe pensare che mi stia disaffezionando a questo blog.
Si potrebbe avere ragione nel farlo.
Io potrei avere ragione nel farlo.
Ma non lo sto facendo.
Non lo sto pensando.
Non sto pensando a niente, ultimamente.
Non ne ho le forze, la voglia e probabilmente le possibilità.
In questo momento ho un mal di testa apocalittico.
Sto vivendo la serata cercando di ignorarlo, distaccandomene.
Diciamo che l’operazione non sta dando propriamente i suoi frutti.
Diciamo che poco sta dando i suoi frutti ultimamente.
Soprattutto se si toglie dal canestrello di vimini la stanchezza, prodotto di scarto della reazione chimica che è la mia vita e che, come vuole la teoria, sposta causa accumulo l’equilibrio della reazione verso sinistra.
Non so bene per quanto andrò avanti a scrivere, questo post sta prendendo i connotati di quelle belle paginette deliranti che ho sempre scritto, anche se oggi meno frequentemente di ieri.
Per evitare di essere sorpreso dalla fine del mio scritto prima di poterlo dire, lo scrivo subito: sono sinceramente contento per voi, amici. Per tutti e due.
Per altre cose sono deciamente meno contento.
La CEI oggi ha detto che vanno presi provvedimenti per la questione rifiuti.
Il papa giorni fa ha detto che è ora di finirla col precariato.
Attendo un’enciclica di Bertinotti, giusto per chiudere il cerchio.
Ecco, son bastate due righe a togliermi la voglia di scrivere.
Mavvaffanculo.

Quasi quasi inizio a tirare cocaina.

Sono morto.
Credo di essere giunto al primo vero momento di stanca da quando vivo da solo. Sarà l’allergia da controllare con gli antistaminici, sarà che non mi fermo praticamente dall’estate scorsa, sarà che il lavoro ultimamente è più pesante del solito, sarà quel che sarà.
Io però non ce la faccio più.
Ho bisogno di riposo.
Gli unici momenti in cui potrei concedermelo però sono nel week-end e, parlando in tutta sincerità, non mi pare il caso di sacrificare le uniche cose positive della mia attuale vita in virtù dei già abbastanza pesanti sbattimenti.
Forse ho solo una grande voglia di essere felice.
Comunque sia, è soprattutto per l’enorme stanchezza che mi trovo ad aggiornare queste pagine in maniera stanca e poco frequente e quindi sta sera, prima di andare a nanna presto per poi svegliarmi alle 3.00 per vedere CP3 (ok,ok questo può sembrare un controsenso con quanto detto fino ad ora, ma anche no. Decisamente no.) ho deciso di buttare giù due righe.
E visto che non so di che cosa parlare, parlerò delle classiche cose di cui parla la maggior parte dei blogger.
CINEMA:
Ho visto “Jarhead” e mi è piaciuto un sacco.
Ho visto “Babel” e mi ha fatto cagare.
Ho visto “Arizona Jr.” e l’ho trovato strano e surreale, nonchè enigmatico in certi punti.
Ho visto “The Prestige” e non è male, ma neanche bello.
Ho visto “The Illusionist” ed è scontato, ma non eccessivamente brutto.
Ho visto “A History of Violence” e l’ho trovato bello.
Il 24 andrò a vedere il quarto Indi e credo mi farò i primi tre al pomeriggio. E a me Indiana Jones non ha mai entusiasmato.
LIBRI:
Sono in pausa R.R. Martin.
Ho letto “Fuori da un evidente destino” di Faletti e devo dire che è brutto. Peggio di “Niente di vero tranne gli occhi”. Incredibile.
Ho letto “Soffocare” di Palahniuk. Figo. E’ scritto a metà tra come scrivo io e come vorrei scrivere. Grazie BU.
Sto provando a finire “Lo Scudo di Talos” di Manfredi. All’idea preferirei mangiare un secchio di letame. Liquido.
Dovrei iniziare “Il Maestro e Margherita” di Bulgakov. Un po’ lo temo, ma ho speranze di successo.
MUSICA:
“Pneuma” dei Moving Mountains è un disco della madonna.
“Remain In Memory – The Final Show” dei Good Riddance è imbarazzante.
Ok, direi che posso andarmene a letto soddisfatto e con la coscienza a posto per aver adempiuto al mio dovere di diarista on-line.
Prima però chiudo con una scoperta.
Ho visto per la prima volta “Mai Dire Martedì” e sono rimasto folgorato da lui.
Mi ha spaccato.

Ho voglia di tutto questo

Vedo che vieni verso di me
E dall’emozione io vomito
Aumenta il ticchettio del
Mio orologio biologico

Ti siedi accanto a me (la la la la laaa)
Ed io inizio a sudare
Ti giri verso di me (la la la la la la la)
Non riesco più a respirare

Ma che strano effetto mi fai teeee

Sento già i tuoi ormoni che
Che a flotte mi attaccano
E non mi riesco più a difendere
Mi esce anche il sangue dal naso

Ti siedi accanto a me (la la la la laaa)
Ed io inizio a sudare
Ti giri verso di me (la la la la la la la)
Non riesco più a respirare

Ma che strano effetto mi fai teeee

Guardo in aria e ci vedo i fuochi pirotecnici

GAMBEdiBURRO
Fuochi Pirotecnici
1999

In studio

Finalmente trovo il tempo di scrivere un po’ riguardo la due giorni di studio di registrazione che mi son fatto insieme ai miei soci.
Già, gli H’S’P sono andati in sala a registrare cinque pezzi che finiranno in un EP destinato ai futuri sposi Vergani/Bassi. Cinque pezzi di cui quattro ripescati direttamente dai gloriosi anni novanta.
In sostanza, ho vissuto due giorni in una bolla temporale.
L’esperienza dello studio di registrazione è stata fantastica da tutti i punti di vista. Mi sono divertito, ho imparato un sacco di cose grazie all’aiuto di Fra e Teo (i due fonici del Frequenze che ci hanno seguito e che meriterebbero una statua per la pazienza e la disponibilità) e soprattutto ho ottenuto un risultato inaspettato.
Ascoltando i pezzi una volta a casa devo ammettere di esserne soddisfatto. Nessuno di loro, ad eccezione forse di quello dedicato a Carlo e Sara, è venuto perfetto. Ci sono un monte di errorini ed erroroni sparsi in giro che a sentirli mi picchiano in testa terribilmente. Però sentire “Quella nuova” uscire dalle casse della mia autoradio è una bella sensazione.
Ogni volta.
Anche se si tratta di un pezzo idiota scritto da quattro adolescenti spesso ubriachi nel lontano 1998.
Perchè uno di quei quattro idioti ero io e quel pezzo, per quanto brutto, a me piace. Cosa che non posso dire di “Estate”, quindi non credo la cosa sia dovuta al fatto che il pezzo è nostro.
Anyway, pezzi a parte, stare due giorni in studio è stato veramente figo. Vedere come funziona “fare un disco” è una cosa che da sempre mi incuriosisce e adesso ne ho sicuramente un’idea più concreta. Adesso so anche che saper suonare non è poi così necessario, ad esempio.
Non avevo idea di quel che si può fare nella fase di mixaggio di un pezzo ed ora che lo so capisco molto bene come possano esserci certi gruppi in circolazione.
Ad essere onesto sono anche abbastanza soddisfatto della mia prova da singer. Di solito odio la mia voce registrata mentre in questo caso reisco quasi a sentirmi senza disprezzarmi (e questo non so fino a che punto sia un bene). “Carlo&Sara” dubito di poterla cantare dal vivo tutta di fila senza morire, è altissima, però per il resto mi pare di essermela cavata non male.
E poi le cazzate partorite su “Sombrero” mi spezzano ogni volta che le sento. Difficilmente scorderò la faccia dei miei compari e del fonico mentre le ho improvvisate registrando.
Mai riso tanto.
Adesso non so se l’avventura degli H’S’P continuerà o meno. Ci sono sicuramente un sacco di cose da fare per preparare la demolizione del matrimonio di Carlo, ma non è di questo che parlo.
Non so se continueremo a suonare o no.
Mi piacerebbe andare avanti e fare qualche pezzo nuovo.
Personalmente proverei a farci sopra anche dei testi che non mi debba vergongare solo all’idea di suonare in giro, però queste sono cose che dovremo valutare e decidere tutti insieme.
Comunque sia, questa reunion mi ha reso strafelice.
Ci voleva.

Goggle Hit List [Aprile 2008]

Questo mese credo di avere la classifica più bella di sempre.
Per questo evito commenti ed aggiungo solo una ricerca che non entra in classifica perchè troppo superiore: santachè pompini.

1 – non si vive di solo pane ma anche di pane
2 – classifica delle pillole anticoncezionali leggere
3 – macchina per fare i pompini
4 – dove comprare un ventilatore polmonare
5 – water con doccino
6 – aggettivo qualificativo per ogni mese
7 – aggiungere cuori teschi alle foto
8 – come fare soldi facili in ticino
9 – immagini di pareti imbiancate con tecniche originali
10 – tesi su torta caprese

Nota: aggiornate le sezioni “musica” e “link”

Come da pronostico

Se Dio esistesse e suonasse in una band, suonerebbe nei No Use For A Name.
Punto.
Fine della storia.
“On The Outside” è in assoluto la canzone che tira più in mezzo eseguita dal vivo.
“Coming Too Close” è da sempre il pezzo su cui mi è più difficile non piangere ascoltandolo live.
E poi loro suonano bene nonostante il posto (il Musicdrome è veramente indescrivibile), suonano tirato, suonano una scaletta di soli singoli che neanche Vasco potrebbe permettersi, suonano con attitudine.
Anche nel finale, quando fanno due pezzi a richiesta tra cui una “Don’t miss the train” di cui non ricordano pressochè nulla.
Io sarò di parte, è vero, però cazzo dal vivo sono sempre supremi.
Sempre.
Checchè ne dica il Bell’uomo, che comunque ringrazio per la compagnia e la bella serata.
Da bravo ultrafan ho presenziato anche al pre serata acustico del Quorter di Legnano, acquistando il disco nuovo e approfittando per farmelo autografare.
Come detto, io sono di parte.
Però, cazzo, gran concerto!

Ansia

La serata di festa per il mio compleanno, indetta per Sabato, sta assumendo i toni cupi della tragedia.
Si è innescato un meccanismo perverso che ha portato le mie già poco affidabili colleghe Paola e Monica a contattare alcuni miei amici.
Ori, Peich e Max, per la precisione.
Gente che dovrebbe stare in galera, per intenderci.
La cosa però non è finita qui.
La certezza matematica della totale debucle che subirò Sabato è che il tutto è foraggiato da mia madre.
Mia madre credo sia la peggio, tra tutti.
Ho seriamente paura di ciò che andrà a capitarmi. Ringraziando il cielo Peich, che insieme ad Ori è l’elemento cerebralmente più instabile, Sabato sarà per mare con la sua barchetta.
La speranza è che affondi.
E che ci siano squali nei paraggi.
E coccodrilli, murene, piranhas e magari anche il re degli animali, come accadde a Lance Murdock in una celebre puntata dei Simpson.
L’ansia che mi pervade in attesa dell’evento è decisamente a livelli preoccupanti. E’ capace di prevaricare l’angoscia scaturita dalla schiacciante vittoria di Berlusconi alle politiche unita al trionfo della Lega Nord, per dirne una.
Ignaro del mio destino quindi colgo l’occasione per dire un paio di cosette:
1- Intorno a mezzanotte, se sarò ancora vivo, l’idea è di andare a ballare un po’ di sana house. La destinazione dovrebbero essere i Magazzini Generali, ove ho scoperto non esserci selezione all’ingresso. L’alternativa è il Karma, sconfitto al momento per via del costo ingente. Chiunque abbia intenzione di aggregarsi alla serata danzante è ben accetto. Chiunque si batterà per fare in modo che io ci arrivi, alla serata danzante, è un eroe. Chiunque stia tramando nell’ombra insieme agli altri senza che io lo sappia, spero Sabato sia in barca con Peich.
2- Grazie a coloro che hanno organizzato la festa. Lo dico ora perchè non credo poi ne avrò ancora l’intenzione a giochi conclusi.
Ok, ora vado a letto a guardarmi un film nel tentativo di distogliere la testa dal mio imminente destino.

“While you’re taking your time with apologies, I’m making my plans for revenge”