Vai al contenuto

How to ruin Vergani’s wedding

Da poco rientrato da una bella serata e a poche ore dalla levataccia per il matrimonio del geometra Vergani avrei potuto tranquillamente andare a letto senza passare dal PC.
Invece sono qui, con ancora addosso i jeans ed il braccialetto fluo, con l’unico obbiettivo di aggiornare la pagina musicale del blog.
Perchè?
Perchè oggi “esce” il CD che abbiamo realizzato per il Vergani’s Wedding.
A parte la musica, sono fiero al mille per cento di come il tutto è venuto fuori: grafiche, video e contenuti extra del DVD sono assolutamente fantastici.
Soprattutto alla luce del fatto che abbiamo realizzato tutto da soli e che nessuno di noi aveva mai provato a fare qualcosa anche solamente di simile.
Ne vado molto fiero.
Per quel che riguarda la musica, beh, non è mai stata al centro di questo “progetto artistico” e non ha mai avuto la pretesa di piacere a chi che sia.
In molti casi non piace nemmeno a noi (io ad esempio odio “Estate”).
Però questo CD è l’immortalizzazione di un quantitativo ingente di divertimento e questo a noi nessuno potrà mai toglierlo.
Oltretutto, grazie alle magie del recordin and mixing, alcune tracce riescono persino a piacermi.
“Carlo e Sara” secondo me è un bel pezzo, nonostante l’intro acustica barbaramente rubata ai Murder, We Wrote e per altro suonata peggio.
Ma anche le altre le ascolto sempre volentieri, perchè ci sono legato e perchè credo di aver ascoltato anche di molto peggio durante la mia esistenza.
Ecco, magari nulla peggio di “Estate”.
E’ un peccato che proprio quest’anno abbiano segato il Festivalbar.
Forse è un segno.
Forse è l’ennesimo segno del fatto che il tempo passa inesorabile e che certe cose sono da lasciare dove sono, nel passato.
Eppure ogni tanto rispolverarle è bello.
E poi, a me mi ha sempre attratta la musica ben fatta come quella del Festivalbar…

Nota: aggiornata la sezione “musica”

Google Hit List [Giugno 2008]

E’ comprensibile.
Se inizi a trascurare il tuo blog non puoi certo biasimarlo quando lui, per ripicca, inizierà a trascurare te fornendoti classifiche di fine mese poco interessanti.
Purtoppo però al momento di tempo per queste pagine proprio non ne ho. Un indice di quanto questo non sia il classico “tanto per dire” è che ieri, Domenica, avevo 38 e passa di febbre ed ero al lavoro.
Oggi pure.
Domani spero quantomeno di non avere più la febbre.
Oltre al lavoro, mi sono tenuto occupato nelle operazioni di completamento del regalo alla futura coppia Vergani-Bassi, dedicando a questa cosa gli unici momenti liberi che ho a disposizione: le notti.
Con zero riposo, un mucchio di lavoro ed una dieta stile bambino del Biafra beccarsi la febbre era effettivamente il minimo potesse capitarmi.
Chiudo questo post di autocommiserazione con la classifica dovuta, anticipando che per questo mese la pagina “musica” del blog verrà aggiornata il 6 Luglio.
Ah, quasi dimenticavo, ieri ho realizzato che Capezzone adesso è parte del Popolo delle Libertà.
Uno spot alla politica italiana.

1 – ho voglia di stare in silenzio a riflettere
2 – è una bella sorpresa proiettare un dvd al mio ragazzo?
3 – cosa fare per ringraziare i dei
4 – test perchè non ho ancora trovato un ragazzo?
5 – la monarchia rappresenta la storia
6 – martin cannas programma naba
7 – naturismo agriturismo
8 – zanzare in alaska
9 – valentino rosso è diabetico?
10 – camping+tenda+nuda

Nota: aggiornata la sezione “musica”

Un’immagine di me che non ricordavo

In questi giorni l’Estate mi ha preso di sorpresa.
Io me ne stavo tranquillo per i fatti miei e lei una mattina di questa settimana è arrivata così, senza preavviso e con tutta l’intenzione di restare. Approfittando della partecipazione ad un congresso tenutosi praticamente in Duomo, ieri ho deciso di uscire e farci due passi, con l’Estate.
Io e lei soli.
Ho camminato per un bel po’, immerso in odori, colori e sensazioni che se arrivano di punto in bianco come è accaduto quest’anno ti lasciano realmente senza via di scampo. Credo ne sia stato vittima anche Bazzu, seppur in posti e contesti totalmente diversi.
Sta di fatto che ieri mi sono immerso in questa cosa e mi ci sono perso dentro per un bel po’, tra negozi e gente evidentemente sorpresa alle spalle dalla bella stagione come il sottoscritto.
Ed è così che ad un certo punto, camminando, mi sono visto riflesso in una vetrata.
Stavo sorridendo.
A quel punto ci ho riflettuto un bel po’ su è ho capito che sto bene.
Sto dannatamente bene.
Come non mi capitava da molto tempo.
Molto più di quanto si potesse pensare.
Molto più di quanto io stesso avrei potuto dire.
Camminando ho potuto apprezzare questo mio momento, ma ho potuto anche apprezzare il nuovo Alkaline Trio. Devo confessare di aver detto al BU una mezza cazzata: “Agony & Irony” è un gran disco.
E’ pop in modo imbarazzante, ci sono pezzi come “Over and Out” che potrebbero essere stati scritti davvero dai Finley, però entra in testa e non ne esce più.
Dalla mia, perlomeno, non è ancora uscito.
La canzone che meglio può descrivere questo momento però, è assolutamente “I’m yours” di Jason Mraz. Pezzo esagerato, ora come ora capace di rappresentarmi meglio di qualunque fotografia.
E poi Cuba si avvicina e io ne inizio a sentire il profumo, il gusto.
Cazzo.
Ieri io, Missa e Bazzu abbiamo mixato il video di “Carlo e Sara”. Questo sarà invece senz’ombra di dubbio il Video of the Season.
Capolavoro.
E fanculo alla modestia, tanto non mi è mai appartenuta.

Fuck armageddon, this is hell!

Vedere i Bad Religion dal vivo è un’esperienza da fare.
Io l’ho fatta sta sera ed è stato molto bello.
Si sta parlando di un gruppo che suona da quasi trent’anni con la stessa convinzione, lo stesso apporccio e la stessa attitudine.
Una band il cui leader, quando non è in tour, insegna “Scienze della Vita” all’Università della California.
Gente con una certa età.
Però sta sera han tirato un’ora e mezza quasi di musica con poche pause e tantissima carica.
Hanno letteralemtne spaccato.
Chissenefrega se su CD non li ho mai ascoltati, i Bad Religion sono una delle icone di quel che da sempre sento più vicino come cultura musicale e quindi dal vivo prima o poi dovevo assolutamente vederli.
Ora che l’ho fatto so che ripeterei la scelta ancora e ancora, se ricapitasse l’occasione.
E non è detto che non inizi a dar loro anche qualche ascolto su disco.
Alla fine hanno dei pezzi decisamente giganteschi.

… and there will be sorrow no more…

Qual’è il colmo per un ministro alle pari opportunità?

“Cosa farebbe se lei dovesse avere un figlio omosessuale?”
“Gli direi di vivere la sua condizione in sobrietà e di non rivendicare diritti.”

Risata.
Non è una barzelletta.
Gelo.
Il Ministro alle Pari Opportunità chiede ad una minoranza che di opportunità non ne ha di “non rivendicare diritti”. Questo già farebbe molto ridere. Il fatto che poi il Ministro in questione sia Mara Carfagna e che nella stessa frase parli di sobrietà è addirittura da spanciarsi.
Io, se non fossi italiano, probabilmente avrei le lacrime agli occhi per le risate.
Purtoppo però vivo qui e sta cosa mi lascia a dir poco sgomento.
Già in settimana avevo avuto modo di scontrarmi con la cultura oppressiva e omofoba del mio amato Paese (con la maiuscola, mica che Manowar passi di qui e mi si incazzi) scrivendo una lettera abbastanza dura alla redazione del Corriere della Sera Milano riguardo un articolo uscito Mercoledì scorso.
Manco a dirlo, nessuno mi ha risposto.
Non ci contavo, mi premeva unicamente non lasciar correre la cosa senza manifestare dissenso, tuttavia è bene rendere noto che al dissenso civile nessuno ha dato ascolto nè risposta.
E si parla del Corriere, non del Giornale.
Con il Giornale non mi sarei mai sognato di dissentire, quella testata è fatta apposta per scrivere certe cose.
Dal Corriere però certe affermazioni non le accetto.
Anyway il discorso principale riguarda il caos scoppiato ancora una volta nei confronti del gay pride.
Anzi no, riguarda l’idiozia del nostro Ministro alle pari opportunità che sempre in merito al suo rifiuto a patrocinare la manifestazione ha partorito altre perle come: “non c’è discriminazione nei confronti dei gay” o ancora: “Roma è la capitale della cristianità, quindi il gay pride è oltremodo provocatorio.”.
Lasciando stare la seconda affermazione, che è addirittura incommentabile, mi soffermerei sulla prima.
Non c’è discriminazione nei confronti degli omosessuali.
Mi pare ovvio.
Ma se loro non sono discriminati, chi lo è?
Le donne?
Ok, diamo per buona che lo siano le donne (e se ne potrebbe parlare anche di sta cosa…). Sicuramente la donna media, quella che non può restare incinta perchè se no perde il lavoro e che per fare carriera deve farsi due volte il culo che si farebbe un collega uomo (realtà queste purtoppo ancora drammaticamente reali) sarà felice di essere rappresentata e tutelata da una che nella sua vita per andare avanti non ha dovuto che mostrare le tette.
Io, fossi donna, ne sarei onorata.
Esattamente come, da cristiano, ringrazierei il signore tutte le mattine per questo nuovo baluardo della fede che ha mandato tra noi a fare le sue veci.
C’è da restare senza parole.

A.A.A. Concertari cercasi.

Ho una certa voglia di andare ad un festival.
Questo festival.
L’evento ha una line-up della madonna, per quel che mi riguarda, racchiudendo gruppi che ho visto milioni di volte e che rivedrei ancora milioni di volte, gruppi che amo e che non ho mai visto, gruppi che mi incuriosiscono pur non avendoli mai realmente ascoltati su disco e gruppi che vorrei vedere per poterne parlare male con ulteriore verve.
Ora elencherò i principali motivi per cui andrei ad Interlaken:
Venerdì 13:
– Enter Shikari
– In flames
Sabato 14:
– Zebrahead
– Donots
– Die Ärtze
Domenica 15:
– Biffy Clyro
Senza contare appunto tutte quelle band che mi gusterei volentierissimo, ma che oggettivamente non valgono un viaggio di duecento e passa km, ovvero: Millencolin, Nofx, Offspring, Coheed and Cambria, The Donnas, Sick of it All e Hundred Reasons.
Eviterei volentierissimo di spararmi il terzo live dei Rise Against nel giro di dodici mesi, avendoli trovati osceni sia quando li vidi per scelta che quando li vidi per costrizione, e mi eviterei altresì volentieri la combo From First to Last + Bullet for my Valentine.
Essendo poi io estremamente onesto, guarderei volentieri pure i Linkin Park.
Ora passiamo alle cose più serie.
Potrebbe essere che qualcuno, leggendo queste righe, sia colto dal desiderio di dire: “Cazzo, io ci volevo troppo andare, ma non sapevo a chi chiedere”.
Ecco, in quel caso “Chi” sono io.
Disponibile per fare uno, due o tre giorni, l’unica cosa che non mi andrebbe è di fare solo il Sabato.
Oltretutto i Linkin Park, ultimo gruppo d’interesse per il sottoscritto, finiranno di suonare alle 20.30 (orario svizzero), indi non si prospetta nemmeno un massacro per il rientro.
Insomma, il tutto molto fattibile.
Molto più di molte altre date che ho visto sul territorio nazionale.
La speranza è di trovare qualche commilitone.

Google Hit List [Maggio 2008]

Mese non troppo soddisfacente, quello di Maggio, dal punto di vista delle googolate.
Pare che questo mese il mio blog sia stato rifugio soprattutto per pervertiti, pugnettari e compagnia bella. Una delle ricerche tra l’altro non ho potuto non metterla in classifica, perchè vorrei conoscere colui che l’ha fatta.
E vorrei conoscere la mamma.
Curiosità enorme invece suscita la numero uno, non tanto per la chiave in se, quanto per il fatto che 43 persone siano arrivate grazie a lei.
Quarantratre.
Inizia Giugno ed inizia il mio mese di sport e regime alimentare.
Se tengo duro merito una statua.

1 – uomo del mio tempo spiegazione
2 – i pompini di mia madre
3 – periodi dell’anno in cui ci sono le zanzare in alaska
4 – come costruire uno scolapiatti
5 – programma che da vestita rende nuda la persona
6 – colonna sonoro dell’otto per mille in televisione
7 – immagine insalivazione
8 – redditi 2005 brugherio
9 – diabete come metafora
10 – diversivi

Nota: aggiornata la sezione “musica”

All’altare 2.0

Mi si è cancellato il post.
Devo riscriverlo.
Era lunghissimo.
Recitava più o meno così:

Domani la Paola si sposa.
E’ bene fare subito gli auguri a lei e Sazzu, tuttavia non è per quello che sto scrivendo.
Il fatto è che quando gli amici iniziano a sposarsi è segno che anche tu dovresti iniziare almeno a pensare di fare altrettanto e questa, attualmente, per me non è una bella cosa.
Mi si dice che gli uomini hanno paura ad impegnarsi.
Bah.
Io mi impegnerei volentieri, se ne valesse la pena.
Il problema è essere messo nelle condizioni per farlo e, attualmente, la mia situazione è decisamene all’opposto. Questo non è un gran male se si considera che per un’amica che si sposa ne rimangono tanti con cui passi il tempo a dire cazzate, bere birra e realizzare CD celebrativi per nozze altrui, tuttavia la riflessione nasce e, come sempre, lascia qualche piccola traccia di se.
Tutto qui.
Non mi sentirei a posto con me stesso però se non utilizzassi questo post per dare spazio anche alla mia anima frivola, così ho deciso di rivelare in anteprima le mie scelte stilistiche per l’evento che tra poche ore avrà inizio.
Come tutti i bravi allenatori che si rispettino però, lascerò ancora qualche dubbio irrisolto così da creare curiosità e tensione nell’avversario.
Psicologia non è proprio la parola esatta, ma è la prima che viene in mente (cit.).
Inizio dal basso.
All star. Nere, basse e, per imposizione materna, nuove di pacca. Odio le all star nuove, spero di sporcarle un po’ nel tragitto verso la chiesa.
Dai fianchi in giù sarò avvolto in un meraviglioso paio di Volcom blu scuro, forse addizionati di spilletta o forse no, dipenderà dall’umore.
In vita il primo ballottaggio: cintura bianca Atticus con fibia (80%) vs. cintura Famous con borchie nere, ma stinte (20%)? La prima non ha il posto titolare assicurato perchè è larga e mi fa cadere i pantaloni (taglia 32, per altro, non oso pensare dopo il mese di piscina che mi appresto a fare in preparazione a Cuba…). Io odio perdere i pantaloni quindi se domani riesco a fare un buco all’attuale favorita il discorso si chiude facile.
Camicia. Nonostante chiunque abbia provato in qualunque modo e maniera a farmi desistere dall’intento, domani saranno maniche corte. In lizza ci sono una Billabong bianca con stampa appena accennata sul retro (tamarra oltre misura) e una Vans a righe grigio fumo nuova di pacca (in netto vantaggio). Valuterò domani.
Non poteva mancare la giacca da cerimonia. Anche questa è nuova per imposizione materna ed è grigio fumo. Modello di sartoria, decisamente ben fatta, portata a casa ad un prezzo ridicolo, per il tipo di indumento di cui si parla. Anche in questo caso potrebbero subentrare decorazioni tonde affisse sul bavero, ma come nel caso dei pantaloni è tutto legato all’umore.
Il delirio sarà però la scelta della cravatta: nera, rossa, rossa a righe regimental, rosa a righe regimental o rubata dalla scorta del papi? Scegliere ora è impossibile, rimando la decisione a domani.
Per chiudere, gel abbondante e Ray-Ban a goccia.
Anche se diluvia.
Sarò un figurino.
E vorrò sentire tutti i detrattori ritrattare dopo avermi visto, perchè so che lo faranno.
Se non con me, comunque in cuor loro.
Ora è il caso che vada a dormire se voglio alzarmi domani.
Sebbene in Inghilterra non accettassero scommesse sulla mia latitanza dalla funzione, ho deciso di sorprendere tutti e di andarci. Questo perchè non credo di morire a voler fare un bel gesto nei confronti di un’amica che ci tiene.
Credo che però resistere non sarà facile.
Spero almeno che non celebri il pelato.
O un polacco.
Il peggio sarebbe funzione polacca e omelia del pelato.
Oppure un pelato polacco.
Vabbè, in fin dei conti ai miei occhi non è che ci sia poi sta gran differenza.
Chiudo con un comunicato stampa: le grafiche del CD di prossima uscita “How to ruin Vergani’s wedding” sono state ultimate e, senza falsa modestia, spaccano il culo.
Ultimamente traggo notevole soddisfazione dai lavori in cui mi cimento, tuttavia non è questo il post in cui parlerò di questa cosa.
Non è ancora tempo.