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Falsa partenza

Ancora una volta il primo concerto dell’anno non soddisfa.
Non siamo certo ai livelli dell’anno scorso, per carità, però la performance degli Alkaline Trio di questa sera lascia decisamente l’amaro in bocca.
Matt Skiba dal vivo è impresentabile.
Io l’ho visto tre volte e non mi è mai capitato di vederlo suonare nè cantare in maniera decente.
La prima volta non ero lì per loro, quindi ho sorvolato.
La seconda volta hanno piazzato una scaletta da brividi e ho sorvolato.
Questa sera non ci sono attenuanti, nemmeno il consueto show del batterista che da solo vale il prezzo del biglietto.
Non hanno fatto “Hell yes”, non hanno fatto “Warbrain” e non hanno fatto “Back to hell”.
Hanno fatto “Radio”, ma da come l’hanno suonata sarebbe stato meglio evitarla.
Insomma, come al solito scrivendo la valutazione del concerto viene fuori in maniera lucida: un live abbastanza orribile.
Non si inizia certo bene.
A giudicare dalla mia agenda però (che sarà online nella sezione musica con l’aggiornamento consueto di fine mese) di occasioni per rifarsi ce ne saranno abbastanza da qui alla primavera.
Speriamo bene.
A sto giro, mi sa che mi toccherà pure andare ad un festival metal.
Vedremo.
Intanto sta sera forse era meglio andare a sentire gli Helmet.
Ma anche no.

Acculturamento forzato

Approfittando del fatto che sono a casa con la schiena bloccata mi sono guardato Paranoid Park.
Dopo la visione del film ci ho riflettuto un po’ sopra ed ho concluso che non sto bene.
Ho trascorso l’intera durata della pellicola a cercare di capire di che marca fossero i vestiti dei protagonisti.
Ho evidentemente qualche problema.
Il film in se invece non mi è parso eccezionale, anche se curato.
In più ci ho letto una criminalizzazione dell’ambiente “skater” americano che, ovviamente, mi ha lasciato un po’ disgustato.
Forse però l’ho interpretato male.
Non posso escludere che la chiave di lettura fosse opposta a quella che io ne ho tratto, ma alla fine il cinema è ciò che arriva a chi guarda e non ciò che si propone chi gira, indi ho ragione io.
La cosa migliore del film, tuttavia, è la scena finale.
Non tanto per i fotogrammi in se.
Più che altro perchè è girata sulle note di “Angeles” di Elliott Smith.
E non aggiungo altro.

A volte è bello sbagliarsi

Per una volta non voglio fermarmi a riflettere su cosa c’è dietro.
Non voglio occuparmi dell’operazione mediatica, dell’imbonimento collettivo e della propaganda gratuita.
Per una volta voglio chiudere anche gli occhi sulla stampa che sta ribaltando la realtà dando il merito a chi non spetta.
Per una volta voglio fare l’italiano medio ignorante.
Kakà resta.
Ha vinto il cuore.
Il più forte che c'è!
*Siam venuti fin qua
siam venuti fin qua
per vedere RESTARE Kakà!

NON si vende Kakà

E’ fatta.
Kakà è un giocatore del Manchester City.
Nessuno ancora lo dice, molti ancora non vogliono crederci, tantissimi ancora sperano che la trattativa possa fallire.
Io no.
Io ormai sono conscio che il più forte di tutti ha già firmato.
Prove ovviamente non ne ho, ma ci sono troppi indizi per essere trascurati:
1- I bookmakers inglesi aprono le scommesse sul trasferimendo quotandolo a 3.16. Ieri era a 1.10. Oggi l’avvenimento non era più scommettibile. I bookmakers inglesi sono onniscenti.
2- Chiunque abbia visto giocare Kakà questa sera (eccezion fatta per quel beota di Serena, il commentatore di Premium) non ha potuto non vedere come cercasse solo ed esclusivamente il gol, ignorando i compagni ed andando sempre al tiro. Voleva segnare. Voleva salutare con un gol. Secondo me aveva pure una sottomaglia particolare, ma questo non posso dimostrarlo.
3- Il Milan per la prima volta ha dichiarato di essere disposto a cederlo. Non era mai accaduto. Questo vuol dire che per la prima volta i soldi sono arrivati davvero.
4- Il modo in cui i compagni l’hanno salutato a fine gara è stato più che eloquente. Ed è stato tremendo.
Alla luce di tutti questi fatti, io penso che l’affare sia già bello che chiuso.
E sono disperato.
Al momento non mi interessa discutere la scelta della società, di come tanto con i soldi presi non compreranno nessuno, non mi interessa nemmeno ricordare a tutti il presidentissimo che, dopo la finta offerta del Real e prima delle elezioni, diceva: “Kakà non se ne andrà perchè nessuno al mondo può venire e offrirgli più del Milan.”.
Al momento voglio solo rammaricarmi per la perdita del più grande di tutti.
Io ero troppo piccolo per apprezzare appieno Van Basten, ma quando si è ritirato ho pianto.
Oggi emotivamente sono su quei livelli lì.
In un mondo dove ormai dovunque guardo vedo solo dello schifo, lo sport che più amo si impegna a non essere da meno.
Non sono cose belle, queste.
Ora mi restano solo due speranze.
La prima è che Pato vinca quanto ha vinto Kakà prima di essere venduto.
La seconda è che qualcuno ci liberi di Ancelotti e Sedorf.
Anche gratis.
Anche con la violenza.

NBA All-Star Game 2009

Come ogni anno, ecco la consueta votazione dei miei due quintetti personali per la gara delle stelle.
a sto giro ci sono state diverse difficoltà nel selezionare i giocatori.
A ovest ad esempio ho dovuto lasciar fuori Brandon Roy e Kobe che non potevano certo ambire a togliere spazio al Barone e a CP3. Oltretutto, per quanto io sia calabrone nell’anima, non me la sono sentita di dare a Chandler il posto che nella mia selezione è made in China ormai da diversi anni.
Ad est in compenso tutto è stato più facile e l’unica esclusione pesante è stata quella di Wade.
Ah, ovviamente il voto al giocatore è andato al Mago, che quest’anno sta giocando decisamente forte. Tempo un paio di stagioni e quella merda di Bosh se la mangia.
Ora resta solo da trovare il sito web pirata su cui vedere l’evento in streaming.
Chiederò ad Ivano, che lui di ste cose ne sa.

19/01/2009
Errata: ho deciso di apportare due modifiche last minute: fuori Arenas per Wade e fuori Marion per Pierce. Il primo lo cambio solo causa infortunio, il secondo invece è stato una brutta dimenticanza.

I quintetti del Manq

Sui giovani di ieri, i giovani d’oggi ci scatarrano su.

Gli afterhours andranno a Sanremo.
Ho da sempre ritenuto gli afterhours dei buffoni.
Non ho mai ritenuto un reato andare a Sanremo. Tuttavia mi riempie di una certa soddisfazione vedere lo sgomento sulle facce di tutte quelle persone che li hanno idolatrati e che adesso si sentono traditi. Perchè anche di gran parte di quelle persone, in fondo, ho sempre pensato quello che pensavo degli Afterhours. Per quei fan sì che andare a Sanremo è reato. E’ sinonimo di quell’orribile cosa che è la “commercializzazione”.
Molti daranno loro degli incoerenti.
Molti altri diranno che la canzone fa schifo.
Io, probabilmente, farò entrambe le cose.
Premetto che, come già anticipato, a mio modo di vedere l’andare a Sanremo è una cosa che non toglie nulla alla carriera di un artista. E’ un’occasione che capita spesso a chi, come gli afterhours, fa musica da vent’anni (more ro less). Capita perchè i tempi cambiano e adesso gli addetti ai lavori sono i giovani di dieci, quindici anni fa e quindi è normale che i canoni di selezione, i gusti e le scalette si rinnovino anche in un carrozzone statico e a dir poco vintage come può essere Sanremo.
E’ normale che una cosa del genere possa capitare e siccome l’invito è foriero di entrate facili, è altresì normale che di fronte ai soldi nessuno tenda a girarsi dall’altra parte.
E allora perchè mi accanisco?
Perchè questa cosa può farla chiunque, tranne chi fonda una carriera facendo dell’essere underground il suo motto e soprattutto, permettendosi di criticare chi invece non è perfettamente inserito nel loro concetto di “alternativismo”. Se passi una vita a insegnare in giro cosa vuol dire essere alternativo poi a Sanremo non ci vai, altrimenti io ti do del ridicolo.
Com’era la lezioncina?
“Domenica in barca a vela e lunedì al Leonkavallo?”
Mavaffanculo.
Pensavo che qualora avessi deciso di scrivere di Sanremo mi sarei dedicato a quell’ipodotato di mente chiamato Povia.
Quello che è stato gay, ma che è “guarito”.
E che cura avrà mai usato?
Supposte?
Credo che in un qualunque paese civile ci siano persone che la pensano come lui. Tuttavia in qualunque altro paese civile un’affermazione del genere verrebbe ritenuta potenzialmente offensiva e non verrebbe permesso al primo lobotomizzato di passaggio di andare in diretta nazionale, davanti a milioni di persone a gridare questa cagata.
Per evitare di offendere la sensibilità altrui.
Un po’ come se andassi io a Sanremo a cantare una canzone con delle bestemmie dentro (pezzo per altro che in un passato neanche troppo remoto credo di aver interpretato insieme ad una notissima band brianzola). Per quanto milioni di italiani bestemmino cotidie, si riterrebbe offensivo quel tipo di messaggio e non si potrebbe tollerare che questo finisca in diretta TV.
Perchè non si tollerano le bestemmie in tv, mi pare.
E allora perchè a Povia è concesso insultare la gente?
E non mi si parli di minoranze, perchè credo che in Italia oggi ci siano molti più gay che persone che arrivino a sentirsi offese da un moccolo.
L’unica, minuscola, soddisfazione è che quantomeno Povia dimostra cosa vuol realmente dire essere di CL, altro che DJ “Rotten” Francesco.
Se quest’anno a Sanremo ci fossero stati i Finley, avrei consumato 100 ricariche per farli vincere.
I Finley sono dei fighi.

* ho realmente faticato a scegliere il video da linkare. “Sole di Settebre” spacca, ma anche “Domani” e “A Occhi Chiusi” sono ottime.

 

“Sono stato di CL prima di te, sono stato più cattivo io.” [cit.]

In questi giorni di vacanza avrò acceso la TV (per guardare i programmi intendo) si e no due volte.
Una delle due è stato poco fa.
Su All Music c’era un’intervista a Dj Francesco aka Francesco Facchinetti aka DJ Facchinetti aka l’unico italiano con una lista di nomi e pseudonimi paragonabile a quella di Prince.
Non è da me guardare certe interviste, però l’ho beccata all’ultima domanda e me la sono ascoltata.
In 30 secondi di risposta il nostro eroe prima accosta Giovanni Paolo Secondo (aka Santo Subito aka Wojtyła aka il pontefice una volta conosciuto come Karol) ad una rock star per le sue capacità comunicative.
Poi cita Don Giussani.
Ma solo io non sapevo che il “Capitano uncino” è un CLlino?
Ok, non ha detto esplicitamente di essere di CL, però chi altri potrebbe mai nella vita citare Don Giussani senza essere di Comunione e Liberazione?
Comunque in seguito all’intervista mi sono documentato e il buon Francesco ha pure fatto uscire un libro in cui si definisce: “un punk in seno a CL”.
Un punk?
Dj Francesco sarebbe un punk?
Non voglio fare del campanilismo, per carità, però questa cosa mi infastidisce più che altro per una ragione.
Si tenta di far passare il concetto per cui dentro CL c’è di tutto: c’è gente normale, ci sono i giovani e ci sono pure i ribelli.
Non è così e io posso dirlo con cognizione di causa.
Allora che senso ha tutta questa voglia di camuffarsi?
Mistero. [cit.]

Google Hit List [Dicembre 2008]

Come da pronostico non ho avuto molto tempo per scrivere in questo mese.
La colpa è tutta della playstation.
E di Luca Scarpetta.
Ho letto, anzi divorato, “Il Mercante in Fiera”, ultimo libro del sopracitato autore.
E’ bellissimo e lo consiglio veramente a tutti.
Il motivo per cui mi è piaciuto così tanto una delle chiavi di ricerca che vanno in top-ten.
Ah, Natale è passato indi la grafica torna come prima.

1 – babbo natale pirla
2 – odio il mio paese
3 – frasi simpatiche sui menomati
4 – etichette per bottiglie fatte in casa
5 – costretta a dare il culo..racconti
6 – accoppiare camicie e cravatte
7 – microfiche gazzetta dello sport
8 – vin diesel salva famiglia dopo un incidente stradale
9 – significato del quadro che cade
10 – se ad un concorso e non so rispondere posso alzarmi ed andarmene?

Nota: aggiornata la sezione “musica”

Un saluto

Mi prendo due righe per salutare Elena alias “Rianna” che oggi ha trascorso il suo ultimo giorno nel lab. Rugarli.
Elena è stata la mia tutor e mi ha insegnato molto di quello che so oggi.
Lavorare con lei è stato molto bello e se si considera che quando sono arrivato lì c’era solo lei, beh, da Gennaio ai miei occhi sarà tutto diverso.
In bocca al lupo Rianna!

Manq’s Awards 2008

Visto che il nostro premier si è preso un’oretta per dichiarare agli italiani cosa di buono è successo in questo 2008, mi pare giusto fare lo stesso. D’altra parte il maxiriepilogo di fine anno è una tradizione longeva per questo blog e quest’anno non sarà da meno.
Oltretutto io non ho nemmeno da rimproverare “la sinistra ecologista” poichè tutto ciò che non mi è piaciuto in questi dodici mesi non è certo colpa loro. Ecco, si potrebbe precisare che anche l’assenza del nucleare in Italia non è colpa dei comunisti, ma di un referendum indetto sull’onda della paura post Cernobil che ha visto la mobilitazione dell’intero Paese, ma questo probabilmente al Silvio non l’hanno detto. Comunque non ci sono problemi, visto che il Governo ha deciso di defecare sull’espressione del popolo sovrano e avviare la costruzioni di impianti nucleari sul territorio nazionale.
Con tutto che non sono certo contrario al nucleare, l’idea di ribaltare le decisioni popolari senza chiedere nulla a nessuno un po’ mi spaventa in vista, soprattutto, di altri referendum del passato.
Comunque sia, non è di questo che volevo scrivere.
Il fatto è che ultimamente di tempo per me stesso in cui dedicarmi a questa pagina ne ho sempre meno e quindi quando mi trovo a poterlo fare, diventa difficile restringere il campo ad un unico tema.
Tonro quindi alle classifiche.
Anche in questo 2008 mi prendo una pagina in cui valuto il meglio ed il peggio dei [pochi] ambiti culturali di cui mi occupo.
Analizzando gli ultimi mesi devo riconoscere di aver trascurato soprattutto l’ambito musicale, ascoltando veramente pochi CD e vedendo ancor meno concerti. La cosa mi spiace moltissimo perchè la musica resta sempre la mia maggior passione e vorrei dedicarle molto più tempo. Poche volte mi è capitato di chiudere un anno senza innovare quasi per nulla il panorama dei miei ascolti. Parte della colpa però la imputo a “Dedication.it“, la webzine che seguo da anni e da cui solitamente traggo utili consigli per nuovi ascolti. Ultimamente però le recensioni dei dischi coprono un panorama sempre più spesso distante dai miei gusti ed il loro numero è notevolmente diminuito. Non conoscendone altre, mi ritrovo sempre più povero di consigli ed imbeccate utili.
Speriamo in un 2009 migliore da questo punto di vista.
Ok, lascio spazio alle classifiche.
Di quel che è stato quest’anno a livello personale non sento di dover scrivere nulla, se non che mi ha dato veramente moltissime soddisfazioni, lavorative e personali, insegnandomi che anche quando le cose vanno male può essere che sia semplicemente un passaggio necessario a farle andare meglio di prima.
Sarò mica diventato ottimista?
Naaaa…

Miglior Disco:
1° “Lost in the Sound of Separation” – Underøath
2° “Finch (EP)” – Finch
3° “Pneuma” – Moving Mountains
* ho volutamente escluso “How to Ruin Vergani’s Wedding” degli H’s’P per evidente superiorità sui concorrenti.

Peggior Disco:
1° “Machine 15” – Millencolin
2° “Weezer (Red Album)” – Weezer
3° “Remain in Memory – The Final Show” – Good Riddance
* ho volutamente escluso “Chinese Democracy” dei Guns’n’Roses per evidente superiorità sui concorrenti.

Miglior Concerto:
1° Finch@Astoria 2, Londra
2° Coldplay@Datch Forum, Assago
3° Canadians@Bloom, Mezzago

Peggior Concerto:
1° Jimmy Eat World@Musicdrome, Milano
2° Funeral for a Friend@Rolling Stone, Milano
3° Hexes@Astoria 2, Londra

Miglior Libro:
1° “Soffocare” & “Survivor” (exequo) – Chuck Palahniuk
2° “A Storm of Sword” (Tempesta di Spade+I Fiumi della Guerra+Il Portale delle Tenebre) – George R.R. Martin
3° “Terrore” – Danila Comastri Montanari

Peggior Libro:
1° “Lo Scudo di Talos” – Valerio Massimo Manfredi
2° “Bar Sport” – Stefano Benni
3° “Fuori da un Evidente Destino” – Giorgio Faletti

Serie TV rivelazione:
Life

Serie TV delusione:
Scrubs