Viaggi che prima o poi
Quando smetti di scrivere dei viaggi che hai fatto ed inizi a scrivere di quelli che vorresti fare, significa che butta male. Ci sono delle ragioni per cui, se penso al mio prossimo viaggio, non riesco a collocarlo nel tempo nonostante fare itinerari, preventivi e fogli excel* ultra dettagliati sia uno dei miei passatempi preferiti.
Se mi chiedete il modo più giusto per spendere i soldi, viaggiare è la risposta. Vedere posti nuovi, provare ad assaporarne la cultura e a viverla per quanto possibile è l’unica cosa per cui non ho mai sentito di aver buttato via un solo euro.
Questa estate le mie vacanze saranno molto più tradizionali del solito (che non vuol dire brutte) e così mi sono ritrovato a fantasticare dei viaggi che mi piacerebbe fare in futuro. Diciamo i primi 5 della mia personale e ben più lunga lista di desideri.
Come ogni lista, è soggetta ai mutamenti nel tempo, ma per il momento questa è ed è su questa che si lavora.
In rigoroso ordine decrescente di preferenza.
CINA
Ad oggi la destinazione che mi affascina di più, sotto moltissimi punti di vista.
Ci sono le città, la natura, tantissima storia, una cultura completamente diversa, cibo super caratteristico: mi incuriosisce a 360°. Certo, dire “la Cina” non è che abbia molto senso, si tratta di un territorio vastissimo ed impossibile da visitare tutto, certamente non in un solo viaggio. Però credo che si possano fare degli itinerari “umani” che permettano di vedere molto di quello che mi attrae. Spulciando in rete ho trovato dei tour operator locali a cui, nel caso, mi appoggerei.
A differenza di molti, non ho particolare interesse per la regione Tibetana (che pure deve essere un bello spettacolo), io mi concentrerei maggiormente sulle grandi città e sulla regione sud/orientale. Diciamo che un tour che mi piacerebbe fare è questo, a cui andrebbe integrata solamente Hong Kong per essere grossomodo perfetto.
Ci sono però un po’ di fattori che rendono questo sogno non proprio prossimo alla realizzazione. Il primo è ovviamente il prezzo, che non è assolutamente proibitivo, ma nemmeno qualcosa che puoi fare senza pensarci. Poi c’è la questione bambini, sia per quanto riguarda il cibo che per eventuali esigenze sanitarie. Anche qui, non che sia infattibile, ma muoversi in un Paese in cui non capisci nulla della lingua (nemmeno quella scritta, cosa da non sottovalutare) e in cui farsi capire potrebbe essere altrettanto complesso rende tutto molto molto più difficile da organizzare. Il terzo fattore limitante è che alla Polly non interessa per niente e questo è chiaramente lo scoglio più grande da superare, visto e considerato che si tratterebbe di spenderci un bel po’ di soldi.
So essere snervante però, quindi nulla è perduto.
ARGENTINA
Dei cinque viaggi, con ogni probabilità questo è quello che non farò mai. Prima di tutto il costo: volendo fare le cose per bene è davvero proibitivo e purtroppo ho già usufruito del bonus “viaggio di nozze”. Poi c’è la questione logistica: troppe cose da vedere, che vuol dire molti giorni, e necessità di andarci quando qui è inverno, cosa che di solito si sposa poco bene con le esigenze lavorative.
Butta male insomma.
Talmente male che non ho mai nemmeno preso in considerazione l’idea di andarci, è l’unico dei viaggi su questa lista per cui non ho mai messo giù un’idea di preventivo, un draft di itinerario. Nulla. E’ la prima opzione a cui penso quando fantastico di vincere la lotteria però, quindi è giusto sia in lista.
Che dire sul posto? Basterebbe usare Google, cercando Patagonia o Terra del Fuoco per restare a bocca aperta. E poi c’è Buenos Aires, la Bombonera, le cascate dell’Iguazú… la carne alla griglia.
Mai dire mai.
OCEANO INDIANO
Qui il titolo è troppo vago, alla fine intendo un’opzione tra Seychelles, Maldive e Mauritius.
Io nell’oceano indiano non ci sono mai stato e prima o poi in uno di quei paradisi vorrei proprio passarci del tempo. Tra le tre opzioni le Seychelles sono la mia preferita, perchè offrono spiagge paradisiache e possibilità di girare un pochino, tra le isole e all’interno della stessa. Guardando un po’ in giro è anche possibile sistemarsi in b&b a prezzi non proibitivi, evitando così di farsi spennare da un resort. Le Maldive questa opportunità non la danno, per esempio, e gli atolli sono spesso un po’ troppo piccoli per essere sicuri di non annoiarcisi a breve. Mauritius offre invece moltissimo in tema “versatilità”, ma come mare resta sotto entrambe le altre possibilità e quindi, essendo di vacanza di mare che si parla, finisce anche all’ultimo posto in classifica. Poi certo, come cadi cadi in piedi, ma già che siamo qui a sognare facciamo tutti i distinguo possibili.
Le difficoltà nel mettere in piedi questo viaggio sono unicamente di tipo economico. I voli aerei tendono a costare tantissimo, specie nei periodi buoni, e anche vitto e alloggio costituiscono una spesa non indifferente. Escludendo quei pacchetti che cercano di propinarti in viaggio di nozze e accettando l’idea di spendere per una settimana di mare quello che spenderesti per fare altri viaggi ben più corposi, il tutto però è abbastanza fattibile. Volendo uno ci potrebbe aggiungere una notte a Dubai e togliersi lo sfizio di vedere pure quel circo lì.
Opzione overwater? Beh, ovvio. Tanto siamo qui a sognare, che mi frega. Togliermi lo sfizio di farci anche solo una notte sarebbe tanta roba.
ISLANDA
L’islanda doveva essere il viaggio del 2014, ma alla fine era saltato tutto per mille motivi che non sto qui a spiegare. Da allora, la voglia di andarci non è scesa di un millimetro.
Certo, bisogna essere disposti ad alcuni compromessi come per esempio accettare il fatto che possa piovere, che non faccia per forza caldo o che alla fine della fiera si tratta di una vacanza all’insegna del trekking, ma sono ultra convinto che paesaggisticamente l’isola ripaghi di tutto con larghi interessi.
Logisticamente ed economicamente tra le cinque è una delle più semplici da organizzare: non è una meta economica, quando mai, però può essere visitata in meno giorni senza troppe rinunce (io ai tempi ne avevo messi in conto una decina) ed il costo dei voli è significativamente inferiore a quello delle destinazioni concorrenti. Non vedo particolari problematiche legate all’andarci con bambini piccoli, oltretutto, il che rende la possibilità meno fumosa.
Quali sono i problemi, allora? Beh, la stagione. Ci sono due cose che mi piacerebbe assolutamente fare se andassi in Islanda: vedere l’aurora boreale e vedere le balene. Entrambe queste attività non sono fattibili in agosto, o per lo meno l’estate non è il periodo migliore per farle. Come rinunce non sono sufficienti a squalificare il viaggio, ma certo tolgono un po’ del suo appeal per quanto mi riguarda.
Dovessi scommettere oggi, comunque, questo è tra i cinque il più prossimo alla possibilità di concretizzarsi.
PERU
Va beh, il Perù è in lista per il Machu Picchu.
Vedere quelle rovine in quota è una cosa da fare, prima o poi, nella vita. Ho però l’impressione ci sia grande probabilità di un nuovo “effetto Guatemala”. Quando ho organizzato il mio viaggio in Messico, per me il Guatemala era solo Tikal. Poi però mi sono documentato e più leggevo, più tempo in Guatemala volevo passare, anche a costo di limare qualcosa del tour messicano. Alla fine estesi il viaggio di una settimana pur di non rinunciare a nulla e la decisione resterà una delle migliori della mia vita.
Per il Perù vale lo stesso discorso: più leggo in giro più cose vorrei vedere. Lima, il Lago Titicaca, le linee di Nazca, il canyon del Colca e tanto altro che ancora magari nemmeno conosco.
In questo caso i problemi organizzativi sono di tipo economico, considerato che anche questo viaggio tende ad essere piuttosto costoso sulla carta. Inoltre, viste le tante escursioni a piedi da mettere in conto, non è luogo consigliabile per bimbi piccoli e quindi non ipotizzabile nel prossimo futuro.
Insomma, queste sono le cinque destinazioni in cima ai miei desideri, ma la lista è ovviamente ben più lunga ed in continuo sviluppo (leggi: si allunga). Dieci anni fa in cima a questa lista c’erano probabilmente Messico, Hawaii e California quindi sono fiducioso di poterla limare ancora, con tempo, impegno e qualche sacrificio.
* i viaggi si pianificano su excel. Sempre.