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Condivido il pensiero di Gaber

dal sito di Repubblica:

Franca Ciampi: “Al sud più intelligenti”
Calderoli non ci sta: “Parole razziste”

Napoli: la first lady manifesta il suo amore per il meridione
E il ministro si infuria: “Come uomo del nord mi sento offeso”

NAPOLI – “La gente del sud è più buona e intelligente”. Con queste parole la signora Franca Ciampi ha espresso questa mattina il suo affetto per i napoletani. La coppia presidenziale durante il suo terzo giorno a Napoli ha visitato il museo di San Martino. E la signora Franca, apparsa distesa e contenta dell’accoglienza, ha ricordato il suo primo viaggio in Italia con il padre: “Da Reggio Emilia a Roma, poi Napoli e Bari. E da allora, da quel primo viaggio, amo profondamente il sud”. Ma le dichiarazioni della signora Franca hanno suscitato l’immediata reazione del leghista Roberto Calderoli. “Mi auguro sinceramente che la frase attribuita alla signora Franca Ciampi – ha detto il ministro delle Riforme – non corrisponda al vero e non sia mai stata pronunciata da parte dell’interessata che, tra l’altro, è moglie di un presidente che rappresenta tutta la nazione”. “Ciascuno è liberissimo di amare il sud – ha aggiunto Calderoli – così come è libero di amare il nord, o di amare tutto il paese, ma nessuno può sostenere la tesi che una parte della popolazione sia ‘più buona e intelligente’ sulla base della sua collocazione geografica, perché questo significherebbe cadere in affermazioni razziste”. Calderoli ha inoltre richiesto all’ufficio stampa del Quirinale una smentita ufficiale delle dichiarazioni della first lady. Da Napoli la signora Franca, ai giornalisti che le chiedevano cosa intendesse dire con la sua affermazione sulle persone del sud ha semplicemente risposto: “Intendevo riferirmi alle qualità della gente meridionale”. Più tardi, una nota ufficiale del Quirinale. “La signora Ciampi intendeva sottolineare l’affetto della gente che, a Napoli come in ogni altra parte d’Italia, circonda il presidente e la signora”.
Precisazioni che non soddisfano, ma che anzi fanno infuriare Calderoli. “L’unica cosa che mi avrebbe soddisfatto sarebbe stata una smentita, completa ed esauriente” non essendo arrivata, è la conclusione del ministro leghista, “come uomo del nord mi sento offeso, come dovrebbero esserlo i due terzi della popolazione italiana. Compresa la gente del Centro, visto che anche loro non rientrano tra i ‘più’…”.

Foto n°4 – La Vecchiaia
L'orologio non mente
* 31-12-2005, ore 23.17.

Un po’ di ordine

Oggi ho fatto le pulizie sul mio HD. In realtà non ho ancora finito, tuttavia già molti dei file doppi o inutili sono stati eliminati. Non ho quindi avuto molto tempo per scrivere qualcosa qui sopra e quindi eccomi all’incombenza della pubblicazione della foto di oggi senza troppe idee per riempire queste righe.
Meglio lasciar perdere, farsi la doccia e andare da Ambra. Magari, al mio ritorno, proverò ad essere più creativo.
Magari.

[Qui si collocano 4 ore a casa di Bri]

Eccomi di ritorno pronto ad ammettere che la mia ispirazione continua a latitare.
Io però sono sicuramente più contento di quattro ore fa.

Foto n°3 – Cobra
Botti
* Dani, Missa e la polvere pirica. Devastanti…

Buon inizio

Ore 9.00, via Temolo 4, 6° piano, Laboratorio di Biochimica e Genetica.
Manq: “Ciao Elena, buon anno!”
Elena: “Ciao, cosa ci fai qui? Ti aspettavo per il 9…”
Manq: “…”

Foto n°2 – Il Pokerino
Las Vegas ci fa una pippa
* gli elementi indispensabili al gioco: sigari economici, occhiali scuri, fiches del monopoli, cappello da riccone texano e una lama. Per la cronaca ho perso 9 dei 10 euro stanziati.

“So this is the New Year…

… and i don’t feel any different.”
Così recita la canzone dei Death Cab for Cutie che apre “Transatlanticism” e così voglio aprire il primo post del nuovo anno solare. Finita la vacanza dovuta ai festeggiamenti per il nuovo anno eccomi di nuovo qui a scrivere su questo diario virtuale. Innanzi tutto, non so come mai, l’ho ritrovato con un template diverso dal mio, ma credo che sia stato un problemino dovuto al cambio di anno e conseguente riarrangiamento dell’archivio. Analizzando questa cosa mi sono reso conto che l’attuale grafica è oggettivamente fatta male ed appare presentabile solo ed esclusivamente a 1280×1024 e a schermo intero. Le cose cambieranno presto, spero, poichè mi secca che chi viene a leggere quanto scrivo debba vedere questo schifo.
Tornando alla mia vacanza, che finirà domani mattina alle 9.00 col mio ingresso in laboratorio, devo dire essere stata piacevole. Non che si sia fatto nulla di particolare, ma è stato rilassante e rilassarmi era l’unica cosa di cui avevo bisogno quindi pollice alto per questi quattro giorni a base di playstation, scopone, briscola chiamata e tanto riposo.
Come fatto per quest’estate, pubblicherò qualche foto qui sopra durante i prossimi giorni.
Bene, la stanchezza preme ed il tempo di andare a dormire è giunto, quindi meglio chiudere qui e tornare a fischiettare “The New Year” visto che di differenze al momento ce ne sono veramente poche e quelle che si prospettano, non sono certo positive.

Foto n°1 – Il Gruppo
La cumpa di S. Piero
* In senso orario a partire dalla Bri (maglioncino bordò): Ambra, Odri, Dani, Peich, Orifizio, Aui, Simo, la Vera, la Ersaz e l’Ali (maglione rosso).

E’ Natale

Come tutti gli anni, anche quest’anno si è consumato il tipico scambio di regali prima della cena da alcuni amici dei miei. In questo modo ho potuto scartare i regali dell’Ambra, dei miei genitori e del geometra Vergani. Devo dire che sono iper soddisfatto.
Il regalo migliore sono state sicuramente le poserissime Vans* che tanto desideravo e che Bri mi ha comprato. Per lei non deve essere stato facile regalarmi una cosa che, per usare un eufemismo, non apprezza più di tanto. Tuttavia oggi scartandole mi sono trasformato nella persona più felice del mondo. Oltre a quelle, mi ha regalato anche una cornice con tre foto raffiguranti lei, me e la papera. Molto molto bella, come composizione.
Dal versante genitori sono invece giunti un po’ di euruzzi che fanno sempre comodo e, sorpresissima, due paia di boxer “oldstyle”, di quelli larghi a rigone per intenderci. Era da tempo immemore che li chiedevo, trovando io quelli aderenti di una scomodità epica. Oltretutto, a voler essere onesti, l’orlo di questi che esce dal pantalone mi piace un sacco.
Dulcis in fundo, il pacchetto del geometra Vergani #11, contenente una copia del DVD dei DogEatDog “Live in Dynamo”. Me lo sono già visto ed il commento è uno solo: enormi!
Bene, i miei regali credo si esauriranno qui, tra sta sera e domani mi arriverà qualche eventuale sorpresina dalla figlia degli amici dei miei, Roberta, e da mia cugina Chiara, tuttavia direi che il grosso è andato.
Mi attendono due giorni di panettone, spumante, mascarpone, ananas, frutta secca, monetine, mercante in fiera e tutte quelle cose che caratterizzano il natale italiano.
Tutto questo però non può iniziare senza l’appuntamento classico della vigilia: casa di Max e puntuali “scacce” della nonna, senza cui le feste non possono certo iniziare.
Auguri a tutti!
My brand new Vans
* Dio, che belle che sono…

Tutto è bene ciò che finisce bene

Facendo i debiti scongiuri sembra che la questione Capodanno sia stata risolta in modo che soddisfi tutti anche dal punto di vista della distribuzione dei posti letto. Grazie all’aiuto dell’Ali sono riuscito ad ottenere per me e Bri una cameretta con due letti singoli, uno spazio dove avere un minimo di intimità e poter passare del tempo in pace. Purtoppo non abbiamo quasi mai la possibilità di vivere situazioni di questo tipo e quindi era mio interesse riuscirci almeno l’ultimo dell’anno senza dover rinunciare all’altra parte fondamentale della mia vita: gli amici. Essere riuscito a salvare capra e cavoli mi rende molto contento, anche e soprattutto perchè ora come ora tutti risultano siddisfatti della sistemazione. Il brutto delle discussioni che si verificano in queste circostanze è essenzialmente che ognuno ha le sue ragioni e che sono tutte esattamente valide allo stesso modo. Non c’è quindi chi ha ragione e chi ha torto e per questo venirne a capo spesso crea notevoli impicci. L’importante comunque è essere riusciti a chiarirci.
Ora vado a nanna perchè domani mattina (leggasi Domenica mattina) dovrò andare in laboratorio a “passare” le cellule. Devo farlo perchè in questo modo guadagno un giorno sulla pianificazione e posso permettermi di stare a casa durante le feste. Quel che dovrò fare non richiede molto tempo, quindi la cosa non mi disturba.
L’ultima annotazione riguarda l’elenco di live show che si susseguiranno nei primi mesi del 2006: Thrice, Silverstein, MxPx, Yellowcard, Death Cab for a Cutie, Good Riddance, Lagwagon e Foo Fighters sono alcuni dei nomi delle band che passeranno dal Bel Paese. Alcune le ho già viste e quindi posso escluderle a priori, tuttavia le altre restano tante e vederle tutte sarà difficile. Peccato, perchè un concerto è lo spettacolo più bello che esista, a mio parere, e non rinuncerei mai a nessuna occasione di vederne uno.

Another brick in the wall

L’esame di Chimica Bioinorganica è andato bene.
Un altro tassello nello smisurato mosaico della mia laurea è stato messo.
Sono piuttosto soddisfatto. La cosa che più mi fa contento è l’essermi districato bene nonostante il mio orale abbia vertito soprattutto sulle questioni che reputavo di aver capito meno.
Bene, ora posso finalmente dedicarmi al Natale inteso come distacco mentale da tutto quanto. In realtà resta il lavoro in lab, ma quello al momento lo faccio talmente volentieri, da non ritenerlo nemmeno un impegno. La settimana prossima dovrei finalmente iniziare a fare i miei saggi al luminometro, sperando di riuscire a capire come funziona.
Capodanno si avvicina e a quanto pare lo trascorrerò sull’Appennino. Nulla è ancora sicuro, visto che sembra siano necessarie le catene per raggiungere la casa in cui saremo ospiti e considerato che nessuno di noi le possiede, tuttavia la Kla e l’Ali, padrone di casa, hanno garantito l’ospitalità e sapere dove andare è già un problema in meno.
L’ultimo dell’anno è una festività particolare. Non sono troppo convinto di apprezzarla, più che altro perchè mi ricorda quanto io viva nel passato e abbia paura del futuro. Riuscirò mai a crescere, maturare e smettere di essere infantile? Difficile, soprattutto fino a quando continuerò a vedere quel processo come negativo e  di conseguenza ad averne timore. A tal proposito mi sovviene “American Pie 2”, film che ho rivisto proprio l’altro giorno e che trovo veramente geniale per musiche, demenzialità mai eccessiva e “core” di contenuti. Ne resto colpito ogni volta che lo vedo.
Bene, ora credo che sia giunta l’ora di andare a rilasarmi un po’ prima di uscire. Lo farò ascoltando “1.FM-X” tramite l’iTunes che ho appena installato. Questo programma permette infatti, tra le varie cose,  di ascoltare radio on-line e tra quelle che ho sondato, la previa citata è decisamente la migliore.
Chiudo con una precisazione: il titolo scelto per questo post rende benissimo il concetto, ma non è assolutamente dettato dalla benchè minima stima verso i Pink Floyd.
Io odio i Pink Floyd.

Ogni maledetta Domenica

Non sarebbe onesto, da parte mia, ignorare l’argomento calcio dopo quanto successo ieri sera e quindi non lo farò.
Il Milan ha perso 2 a 3 lo scontro con i cugini riuscendo a disputare una delle peggiori partite di quest’anno. Vista la qualità del gioco espresso fino ad ora, non era facile fare peggio, eppure ci siamo riusciti. Siamo riusciti a perdere contro un’Inter che, pur provando a giocare la partita e riuscendoci a sprazzi, non ha mai tirato in porta. Mai. Prendere 3 gol in un contesto del genere deve far riflettere, per forza. Comunque direi che il risultato premia la squadra sul campo più meritevole e quindi non c’è nemmeno troppo da recriminare, se non per lo spettacolo obrobrioso cui ho dovuto assistere per 90 minuti. Nota folkloristica l’arbitraggio di Messina che ha rivisitato in chiave astratta il regolamento del calcio, commettendo scempiaggini da entrambe le parti.
Chiudo così, con l’immagine di Adriano che esulta*, immagine che a me fa parecchio riflettere.
Esultanza forse eccessiva...
* Passi tutto, ma esultare così dopo aver vinto un derby che ti lascia comunque a -10 dalla vetta è abbastanza esplicativo della condizione mentale dell’Inter. Credo che il loro sito oggi titoli: “Derby vinto, stagione salva!”

“Al temp da guera…”

Sabato sera tipo: birretta in compagnia.
Sulle ali dell’innovazione facciamo rotta verso il West House Cafè di Seregno, dove entriamo ed ordiniamo sulle note di una giovane band che si esibisce sul palchetto del locale.
La serata procede tranquilla sino all’arrivo del conto che, invece di 68 euro, recita 72. L’arcano si spiega facile: la lista riporta la scritta: “nelle serate live la prima consumazione è di 6 euro”, ma in realtà sullo scontrino vengono segnati i prezzi standard di ciascuna consumazione, maggiorati di un euro per ogni persona. In sostanza chi ha preso una consumazione da, esempio, 4,5 euro ne paga 5,5 e chi ne ha presa una da 6 per ottimizzare il prezzo fisso indicato sulla lista, ne deve invece versare 7. A conti fatti il disavanzo è di 4 euro. Il caos generato da questa situazione mi ha dato modo di riflettere su due principali questioni.
1- Alcuni locali truffano le persone apportando maggiorazioni non previste sui prezzi di listino. Per questa ragione posti come il West House Cafè non mi rivedranno più e non posso esimermi dal consigliare a chiunque legga queste righe di non andarci e di far cattivissima pubblicità in giro. Non c’è peggior cosa che rubare i soldi a chi non ne ha e, solitamente, i ragazzi della mia età sono studenti senza reddito che campano di beneficenza.
2- Disdegno profondamente la mentalità consumistica della gran parte dei ragazzi di oggi. Di fronte a quanto accaduto la mia personale idea era di fare una minima di casino e farci ridare i soldi, non tanto per la cifra in se visto che era irrisoria, ma più che altro per la classica “questione di principio”. E invece ti trovi di fronte a persone che ti guardano e ti trattano come fossi un pezzente. “Cazzo stai a litigare per un euro…” oppure “Mi avete rotto i coglioni, quant’è che manca che li metto io che non ho voglia di fare il lepecoso…” (cito testualmente) sono le frasi che saltano fuori in queste situazioni e la cosa un po’ mi sconcerta. In primo luogo perchè non sono uscito con la famiglia Agnelli, ma con ragazzi come me che certamente non nuotano nell’oro ed in secondo luogo perchè in questi atteggiamenti vedo tutta l’incapacità a farsi valere delle nuove generazioni.
E’ vero che non si tratta certo di milioni di petroldollari e che probabilmente anche a protestare non si sarebbe cavato un ragno dal buco, tuttavia credo che se ogni tavolata che subisce questa ingiustizia facesse almeno un po’ di rumore le cose cambierebbero, prima o poi. Il bello è poi sentire le stesse persone che fanno discorsi del tipo: “Certo che da quando c’è l’euro ci inculano soldi da tutte le parti…”. Sarà anche vero, ma probabilmente molto dipende anche dal fatto che nessuno ha detto nulla. Se una birra che prima costava 8000 lire adesso costa 5,5 euro è anche colpa nostra che abbiamo continuato a comprarle come nulla fosse. Io non credo di essere una persona particolarmente attaccata ai soldi, li reputo uno strumento atto a soddisfare i miei bisogni e quindi in quest’ottica ne faccio l’uso che ritengo opportuno. Per alcuni probabilmente li spreco e magari hanno anche ragione a pensarlo, tuttavia finchè vengono spesi per cose che mi interessano e in maniera da non restarne sprovvisto, non mi faccio remore. Ciò nonostante resto sempre ben conscio del valore che hanno e per questo mi pare illegittimo quando mi si chiede di buttarli via senza ragione, specie se in virtù di una truffa subita.
Mia nonna diceva sempre: “Nùm savem sa vòr dì fà la fam perchè al temp da guera l’em fada tùch. Mica me vialter…”. Il brutto è che anche noi abbiamo la nostra guerra, solo questa è priva persino della possibilità di ricavarci insegnamenti utili.
Bella fregatura.