Quest’estate io, la Polly e Puffo abbiamo deciso di farci un bel giro della Sicilia: il connubio di natura e storia, il cibo squisito, il mare da urlo. Tutti gli ingredienti necessari per un tour di quindici giorni variegato e appagante sotto ogni punto di vista.
Peccato non ci abbiano fatto partire.
Dopo 5 ore in coda al porto di Genova in attesa di imbarcarci sul traghetto, abbiamo appreso che a causa di un mare troppo mosso la Polly, al quinto mese di gravidanza, avrebbe potuto correre dei rischi per se stessa e per la piccola Olivia. La nostra ginecologa sostiene che in anni di carriera non le sia mai capitato di veder negato l’imbarco in nave ad una propria paziente, ma il capitano del traghetto è stato irremovibile e quindi siamo rimasti a terra. Per gentile concessione di tutti gli dei tirati in ballo dal sottoscritto, GNV ci ha rimborsato l’intero costo del biglietto. Avendo poi noi prenotato tutti gli alberghi con booking.com siamo riusciti anche a rientrare di tutte le spese di alloggio, esclusa la prima notte a Palermo.
Poteva andare meglio, ma anche molto peggio insomma. Come direbbe un mio caro amico: “Nella sfiga, siamo stati fortunati”.
La domanda ora è: dove puoi andare se ti saltano le vacanze l’11 di Agosto, hai al seguito una donna incinta e un bambino di due anni e non vuoi ipotecare casa?
In Europa Centrale.
L’organizzazione, per ovvi motivi, è stata lampo: aperto chrome, in un tab definivamo con google maps spostamenti in automobile che fossero fattibili nelle nostre condizioni e nell’altro sondavamo booking.com per alberghi accettabili in quel contesto. L’idea era di aggiungere tappe fino a che avessimo avuto mete interessanti in zona, per poi rientrare a casa senza rinunciare del tutto alle vacanze, ma possibilmente risparmiando un po’ di soldi rispetto al piano originale.
Ne è uscito un tour di sette giorni tutto sommato godibile, che mi ha portato a visitare città dove non ero mai stato, città dove ero stato troppo giovane per poterle ricordare e città dove sono stato tantissime volte, ma mai sufficientemente sobrio.
Prima tappa del nostro giro improvvisato è stata Innsbruck, città che non avevo mai visto. Che dire, è carina. Ci abbiamo passato una notte, dedicando il pomeriggio e la sera dell’arrivo alla visita del centro città. A mio avviso più che sufficienti. Il mattino dopo invece siamo andati all’Alpenzoo, per intrattenere un po’ il piccolo. Come parco non è per nulla male, ammetto, e la visita non mi è pesata nonostante sia una di quelle cose che se non avessi un figlio non considererei nemmeno. 24 euro per tre ingressi (Giorgio pagava 2 euro), giusto come ulteriore riferimento per valutare una possibile visita.
Lasciata l’Austria, siamo arrivati a Monaco di Baviera, città in cui sono stato moltissime volte, ma che Polly non aveva mai visto. Girarla in famiglia è certamente diverso dal venirci con gli amici e in estate è sicuramente altra cosa rispetto all’inverno o al periodo dell’Oktoberfest, quindi è stata comunque per tutti una nuova e piacevolissima esperienza. Abbiamo potuto girare il centro storico e i giardini senza farci mancare visita nelle birrerie più famose come la storica HB, la Löwenbräu e la Augustiner: posti dove oltre a bere è possibile mangiare specialità tedesche a prezzi tutto sommato onesti. Posto che in Germania dove mangi, mangi male, lì almeno è folkloristico.
In Germania mangi male ovunque tranne a Norimberga, terza tappa del nostro tour. Su booking abbiamo trovato un’imperdibile offerta last minute per l’Hotel Victoria, ottima sistemazione in pienissimo centro storico. La cittadina è sublime e la si gira comodamente a piedi, ma come dicevo il vero plus lo costituiscono le famose Salsiccette di Norimberga (Nürnberger Rostbratwurst), da accompagnare rigorosamente all’insalata di patate fredde e ad una buona birra. Sull’euforia per la visita ad un sito medioevale così ben conservato è iniziata una mini vacanza nella vacanza dedicata ad alcuni castelli: il primo è proprio quello di Norimberga, che vale la visita se si è appassionati. Puffo è abbastanza fomentato dalle storie di draghi e cavalieri che gli racconto, quindi ha apprezzato e la cifra per entrare non è così impegnativa.
Prima di arrivare a Stoccarda quindi, abbiamo inserito altre due tappe di carattere storico: la prima è Rothenburg ob der Tauber, un piccolissimo centro famoso per un dolcetto tipico e immangiabile, ma che io avevo letto essere stata l’ispirazione per il disegno del centro di Mêlée, da cui iniziano le avventure di Monkey Island. Per me quindi tappa imperdibile, ma devo dire che anche la Polly, che in un primo momento aveva ovviamente pensato fossi scemo, ha tutto sommato apprezzato l’idea.
La seconda tappa invece l’abbiamo fatta a Harburg, cittadina famosa per un altro castello. Abbiamo fatto la visita guidata e devo dire che è stata molto piacevole: il castello è ben conservato e le guide in costume hanno fatto la gioia di Giorgio. Arrivati a Stoccarda in serata, abbiamo avuto tempo giusto per una visita al centro storico. Non ho idea se la città abbia altro da offrire, noi siamo rimasti giusto il tempo di dormire e ripartire, direzione Lago di Costanza. Lungo il tragitto, abbiamo fatto sosta all’ultimo castello, Schloss Lichtenstein, anche questo ben curato e visitabile, ma con l’aggiunta di essere collocato sul cucuzzolo di un monte, mostrando così un panorama davvero suggestivo a chi si ferma. Tanti castelli, lo so, ma come dicevo a noi piacciono. Se non siete appassionati, fra tutti forse selezionerei quello di Norimberga, perchè non ci si deve andare apposta.
Il Lago di Costanza in Agosto è super affollato di turisti, quindi abbiamo trovato da dormire poco fuori, nella ridente Ravensburg, proprio nei giorni in cui il centro era animato da un simpatico mercatino dell’usato. Se lo chiedete a me, il lago d’estate è di una tristezza apocalittica e quello di Costanza è decisamente meno bello di uno qualsiasi dei laghi del nord Italia. La cosa migliore di questa tappa è la carne che ho mangiato da Tiffany’s, ma tenete presente che il nome suggerisce qualcosa sul conto che vi arriva a fine cena.
Lasciamo infine la Germania alle spalle per approdare niente meno che in Liechtenstein, Stato che mai in vita mia avrei pensato di visitare e che invece si è rivelato un’ottima sosta prima del rientro a casa. Vaduz, la capitale, non ha molto da offrire oltre al castello reale, ma spostandosi a Malbun è possibile soggiornare in un bel contesto alpino, fresco e rilassante. Noi siamo stati ospiti dell’hotel Vögeli Alpenhotel, dove abbiamo anche cenato con dell’ottimo cervo e una fonduta da urlo. I prezzi sono altini, ma calcolando che l’alternativa è la Svizzera, non c’è davvero da stare a farsi troppe remore.
In conclusione quindi il giro salva estate 2017 è stato meglio di quanto sarebbe lecito aspettarsi da 7 giorni organizzati alla spera in Dio nel cuore di Agosto. Non una vacanza che rifarei, ovviamente, ma un’occasione per visitare posti che altrimenti forse non sarei riuscito a vedere.
Team: Manq, la Polly e Puffo
Durata: 7 giorni
Km percorsi: 1500 indicativamente.
Mezzo di locomozione: la nostra auto.
Spesa: 700 euro (Ad adulto, indicativamente e compresa la quota bimbo).
Sponsor*: Nurnberger.
VALUTAZIONE:
*Con Sponsor si intende il o i prodotti che si sono distinti per presenza costante durante il viaggio. Nessuno mi ha mai dato un euro per viaggiare, mai.