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Test

Grazie a Dietnam ho trovato questo simpatico test. E’ sostanzialmente identico a quelli che girano per mail, se non fosse per il fatto che:
1- Non mi è arrivato per mail
2- Le domande sono realmente diverse dalle classiche “ti sei mai ubriacato?” o “pizza o spaghetti?”.
Ho deciso di farlo, ma senza ammorbare nessuno via mail perchè faccia lo stesso.
Cominciamo.

Parli ancora con la persona a cui hai dato il tuo primo bacio?
No. In realtà non ricordo nemmeno come si chiami. In realtà non era nemmeno stato un vero bacio, trattavasi più di “unione di labbra” da gioco “obbligo o verità” quando ancora era un gioco casto e puro.
Molto tempo fa.
Esperienza discutibile.
Lei però non era male.

Che musica sentivi quando facevi le elementari?
Queen e Vasco soprattutto. Direi che “Alba Chiara” è stata la mia canzone delle elementari, con un lieve distacco su “One Vision”.

Sei contro i matrimoni tra persone dello stesso sesso?
Assolutamente no, anzi finchè matrimonio rimarrà sinonimo di diritti sociali direi che sono schifato che non venga data questa possibilità. Se ci si decidesse ad approvare le coppie di fatto potremmo finalmente fregarcene di cerimonie inutili e anche il Vaticano potrebbe smetterla di ammorbarci con la sacralità del matrimonio.

Sei triste in questo momento?
Non più del solito, il che non vuol dire no.

La maggior parte degli amici che hai ora sono vecchi o nuovi?
Credo di avere amici sia nuovi che vecchi. Certo, non sono tutti amici allo stesso modo, ma sono comunque includibili nella categoria.

Possiedi mobili di Ikea?
Il cestino e credo il letto.

Hai mai fatto qualcosa di vendicativo nei confronti di qualche collega?
No, non sono vendicativo e, soprattutto, adoro i miei colleghi.

Sei mai stato in terapia?
Purtoppo no, ma credo sia noto a tutti quanto mi piacerebbe andarci e quanto io ne abbia bisogno.

Hai mai giocato al gioco della bottiglia?
Si, ma non in maniera professionistica.
Diciamo che è capitato.

Ti è mai piaciuto qualcuno senza che tu glielo abbia detto?
Ovvio. Non sono certo il tipo che ci prova. Non sono nemmeno quello che muore dietro alle persone però, non ne ho voglia. Solo una volta sono stato cotto di una persona senza che questa ne sia venuta credo mai a conoscenza, ma erano altri tempi.
Terza media forse. Ricordo che mi ero fatto in bicicletta da casa alla Madonna del bosco con l’oratorio per vedere questa povera ragazza.
Un cretino.

Sei mai stato in campeggio?
Odio il concetto di tenda. Tuttavia ci sono stato più volte in bungalow. So che per i fedelissimi del campeggio non è la stessa cosa, ma per me lo è.

Hai mai avuto una cotta per un’amica di tuo fratello/sorella?
Sono figlio unico.

Sei mai stato in una spiaggia per nudisti?
Ci sono passato una volta da piccolo, tipo in quarta elementare. Eravamo in colonia in Toscana. Uno di quei campi estivi organizzati dal comune, la colonia più bella della mia vita. Era in un agriturismo toscano e ci avevano portato sulle rive di un torrentello. Non so se fosse una spiaggia per nudisti, ricordo però che c’erano diverse persone nude e che ci hanno portato via imbarazzati.

Hai mai mentito ai tuoi genitori?
Diriei di si, ma mai per nulla di serio.

Hai mai avuto un taglio di capelli così brutto da dover indossare il cappello per un mese di fila?
Si, anche qui alle elementari. Mi avevano tipo rapato a zero lasciandomi il ciuffo lungo da tirare in piedi col gel.
Me ne vergognavo tantissimo.
Da lì in poi ho avuto altri mille tagli imbarazzanti, ma non me ne sono mai vergognato.

Qual è l’ultima volta che hai dormito per più di 12 ore?
Dodici ore? Mah, forse quando andavo in vacanza al mare con gli amici.

Dov’eri il Capodanno del 2006?
A S. Piero in Bagno, un locus amenus nei pressi del Monte Fumaiolo.
A casa della Kla e dell’Ali.
Capodanno Estremo.

Da dove hai preso l’idea per il tuo nickname?
Dal fatto che tutti mi hanno sempre chiamato “Màncu”. Ho solo trovato un modo idiota per scriverlo.

Hai mai pianto per la morte di una celebrità?
Copiosamente alla morte dei Blink 182.

Di che colore è la biancheria che hai addosso?
Righe. Alla faccia della Bri e del suo odio per queste mutande.

Indossi sempre il reggiseno?
Non lo metto, mi stanno ancora su bene anche senza.

Cos’hai fatto stamattina?
Lavorato e studiato.

Cosa ha posto fine alle tue ultime amicizie?
Non averle curate e aver constato che anche dall’altra parte non ci fosse voglia di fare questo sforzo.

Hai mai spiato qualcuno per cui avevi una cotta?
Direi di no.
Però ho spiato tanta gente per cui non provo nulla.

Qual è stato l’ultimo concerto a cui sei andato?
BoySetsFire al Transilvania.
Bello.

Qual è stato l’ultimo programma che hai visto in televisione?
Il Tour de France che sto seguendo adesso.
Vai Gibo!

Cosa ti ferisce?
Mi feriscono un sacco di cose anche se non credo di darlo molto a vedere.

Prendi medicine?
Ormai non tantissime. Antistaminici più che altro.
Una volta ero dipendente da Aulin.

Che maglietta hai addosso?
Sono a petto nudo per via del caldo.

Qual è il tuo negozio preferito?
Assolutamente il Virgin Megastore di Piccadilly Circus. Tuttavia amo molto anche i negozi di vestiti dove abitualmente compro.
Adoro comprare vestiti.

Qualcuno che non vedi da un po’ e che ti manca?
Bazzu, più che altro perchè non è stata mia scelta non vederlo più. Tutti le altre persone uscite dalla mia vita non le vedo più perchè non ho interesse a vederle, quindi in realtà non mi mancano.
Certamente capita che abbia voglia di rivederle, ma credo che sia solo per sguazzare un po’ nella malinconia.

Ti importa cosa pensano le persone di te?
Dipende da chi sono le persone.
Sono sconosciuti? No.
E’ gente a cui tengo? Allora si.

Usi un PC o un Mac?
Ho un PC a casa e, tra poco, un PC portatile.
Odio i Mac.
In laboratorio ci sono solo Mac.

Usi il mouse o la tavoletta grafica?
Mouse. Non ho motivo di utilizzare tavolette grafiche.

Qualche sito dove vai ogni giorno?
Diversi Blog, qualche forum in cui però non posta più nessuno, Repubblica, Libero e un paio di webzine di musica.

Sei un esperto di computer?
No.
Diciamo che sono un utilizzatore consapevole.

Che tipo di carne preferisci mangiare?
Quella cotta alla brace e senza sale.

Che scarpa infili per prima?
Essendo una procedura mattutina, non ho ricordi a riguardo.
Lo faccio mentre ancora dormo.

Parlando di scarpe, ne hai mai tirato una a qualcuno?
Si, ma non era mia.

Quali gioielli indossi 24 ore su 24?
Gioielli è una parola grossa. Diciamo che, finche non l’ho perso durante la vacanza più brutta della mia vita il primo anno di università, portavo al collo un pipistrello di plastica regalatomi in ospedale quando mi hanno aperto.
Era un portafortuna.
Ora ho sempre addosso i miei braccialetti a sferette metalliche, riminiscenza di una gioventù punk.

Hai dei cereali in casa?
Non più, rubavano minuti di sonno.

Hai mai molestato sessualmente qualcuno?
Credo di aver molestato la Bri.

Sei mai stato molestato?
Sì.
Dalla Bri.
Più volte.

Hai mai visto la/il tua/o migliore amica/o nuda/o?
Amiche, manco a dirlo, no.
Per gli amici è diverso.
E’ un avvenimento epocale vederli vestiti.

Cosa ami fare nel tempo libero se rimani a casa?
Navigare in internet e ascoltare musica.
Quando non dormo.

Si riaprono i contatti con l’esterno

Back on the net.
Dopo una settimana esatta, l’Infostrada ha riallacciato la mia linea telefonica e con lei è tornato il tanto atteso accesso ad internet. Senza poter accedere al blog mi sentivo a disagio. Non ho mai così tanta voglia di scrivere come quando non ne sono in possibilità.
In questa settimana sono successe molte cose, ognuna delle quali forse avrebbe ottenuto una paginetta propria su questo sito se ne avessi avuto le possibilità. Così non è stato ed ora sono nelle condizioni di dedicare a questi argomenti solo poche parole.
Ora il problema è scegliere quali e credo che per certe questioni sarà tutt’altro che facile. Come spiegare tutto ciò che mi è passato per la testa riguardo l’immediato dopo cena di Venerdì scorso?
Pensieri contrastanti, riflessioni, paure.
Speriamo vada tutto a finire per il meglio.
Per non parlare del fatto che ha chiuso uno dei locali chiave della mia vita: le Grotte di Realdino. E’ strano ricordare come ai tempi del liceo andarci fosse l’evento, mentre ultimamente passarci la serata era più assimilabile ad una tortura. Eppure il locale è sempre rimasto uguale a se stesso.
Noi no, evidentemente.
Sebbene uno dei sogni ricorrenti fosse vincere abbastanza soldi per comprare quel pub e raderlo al suolo, ora che ha chiuso sono dispiaciuto.
Sono schiavo della malinconia.
Più faccio mente locale più mi vengono alla mente cose accadute in questi giorni di cui vorrei parlare, come il live dei BoySetsFire di Lunedì, senza dubbio il concerto più HC che io abbia mai visto. Mai stato al cospetto di cotanta attitudine, mai visto un gruppo dare così tanto per un pubblico di sì e no cinquanta persone. Stima a profusione per loro.
Fa caldo.
Stare al computer ancora mi diventerebbe un peso.
Per questo dovrò esimermi dal parlare di Pessotto, se non facendogli un “in bocca al lupo” carico di stima, della nazionale che senza sapere bene come si ritrova ai quarti di finale, del “NO” che vince, ma non convince al referendum pur guadagnandosi il mio voto e del lavoro che assieme ai primi risultati porta un carico ancor più gravoso di impegno.
Non è detto che non torni magari nei prossimi giorni su questi temi, ma anche così non fosse non mi spiacerebbe più di tanto.
Non amo scrivere a freddo.

Foto del giorno n°10 – Last but not least
Maledetta Sterla
*In un’immagine, il meglio ed il peggio di Londra.

Febbre mondiale

Ci siamo.
Sta per iniziare il Campionato del Mondo di Calcio.
Questo significa prevalentemente due cose: partite e scommesse. Per non trovarmi impreparato ai blocchi di partenza sono già stati investiti i 15 euro guadagnati dalla vittoria del Barcellona in Champion. Quattro le scommesse fino ad ora effettuate, le rivelerò solo dopo che sarà noto il loro destino.
Oggi sono tornato ad essere scaramantico.
Leggendo il blog dell’amico e anonimo Dietnam ho appreso che è possibile guardare le partite dei mondiali in rete, senza l’ausilio di Sky, utilizzando questo programma e scegliendo uno di questi canali.
Tentare non nuoce.
Tutto è pronto.
Si comincia.
Solo alla fine di questa partita potrò iniziare a pensare all’imminente partenza.
Ora devo pensare a Wanchope.

Sublime

Ieri sera io e la Bri siamo andati alla serata Chuck Norris organizzata al Goganga di Milano.
Sebbene io abbia perso quasi totalmente la voglia di leggere uno dei blog più chiacchierati della rete dopo i primi 5 o 6 giorni dall’esserne venuto a conoscenza, ho deciso di andare al party per conoscere Dietnam, co-autore di Roundhouse Kicks, ma soprattutto blogger da me linkato per la sua pagina personale.
Il posto non è niente male, un po’ troppo fighetto forse, ma nulla di eccessivo.
Menzione assolutamente d’onore per il Basito, cocktail pestato simile al mojito da cui si discosta solo per la vodka al posto del ruhm ed il basilico al posto della menta. Me l’hanno servito con tanto di pomodorino pugliese.
Sublime.
Anche la musica non era male. Tutto indie ben selezionato che per le due orette che ho passato nel locale non ha pesato troppo e si è lasciato ascoltare, regalando perfino qualche chicca ignota che mi piacerebbe risentire.
Conoscere Dietnam mi ha fatto piacere. E’ bello parlare con qualcuno di cui quotidianamente ti ritrovi a leggere la vita.
L’incontro rende i blog entità meno astratte.
In conclusione non aver visto “Il codice Da Vinci” mi è pesato meno passando la serata in questo modo. La voglia di vedere questo film resta alta e l’ultimatum lanciato alla Bri è per domani sera.
No way out.
Resta solo una cosa da fare prima di chiudere: parlare di “We Don’t Need to Wishper”.
Non è facile.
Non lo è per nulla.
L’attesa per questo lavoro è stata spasmodica e l’adorazione che provo per Tom Delonge non è quantificabile. Con questi presupposti restare delusi non è affatto improbabile.
Solo che deluso non è il termine adatto.
Deluso è quando ti aspetti qualcosa di bello ed ottieni una cosa che non ti piace.
In questo caso non mi aspettavo nulla, ero solo terribilmente curioso. L’anteprima datami da “The Adventure” mi aveva colpito in positivo: singolone finto, lento, plasticoso, ipermelodico e terribilmente orecchiabile.
Tamarro.
Molto tamarro.
Come piace a me.
Purtoppo o per fortuna, il disco è tutto così. Letteralmente. Effetti e riff di chitarra si trascinano identici per tutte dieci le tracce dando al tutto uno scorrimento quasi cinematografico. Facendo un paragone azzardato è come sentire un CD di musica classica. In quest’ottica diventa vitale ascoltare il tutto dall’inizio alla fine, senza interruzioni. Devo ammettere che la cosa non è facile perchè la traccia numero due, “Distraction” è decisamente la più brutta del disco e compromette pesantemente le possibilità di proseguire nell’ascolto. Se si ha la forza di superarla però si può essere oltremodo sicuri del fatto che da lì in avanti sia tutta discesa.
Ora sono curioso di vedere cosa mai potranno propormi dal vivo. Con soli dieci pezzi all’attivo mi aspetto qualche sorpresa.
Vedremo.
Concludo scrivendo l’unico fact su Chuck Norris che ho pensato ieri sera. Non fa ridere, non è immediato, ma a me piace molto e lo trovo piuttosto azzeccato alla serata.
Ne vado discretamente fiero.

“Chuck Norris non ascolta Indie perchè sa già dov’è l’Arca perduta.”

Another brick in the wall

L’esame di Chimica Bioinorganica è andato bene.
Un altro tassello nello smisurato mosaico della mia laurea è stato messo.
Sono piuttosto soddisfatto. La cosa che più mi fa contento è l’essermi districato bene nonostante il mio orale abbia vertito soprattutto sulle questioni che reputavo di aver capito meno.
Bene, ora posso finalmente dedicarmi al Natale inteso come distacco mentale da tutto quanto. In realtà resta il lavoro in lab, ma quello al momento lo faccio talmente volentieri, da non ritenerlo nemmeno un impegno. La settimana prossima dovrei finalmente iniziare a fare i miei saggi al luminometro, sperando di riuscire a capire come funziona.
Capodanno si avvicina e a quanto pare lo trascorrerò sull’Appennino. Nulla è ancora sicuro, visto che sembra siano necessarie le catene per raggiungere la casa in cui saremo ospiti e considerato che nessuno di noi le possiede, tuttavia la Kla e l’Ali, padrone di casa, hanno garantito l’ospitalità e sapere dove andare è già un problema in meno.
L’ultimo dell’anno è una festività particolare. Non sono troppo convinto di apprezzarla, più che altro perchè mi ricorda quanto io viva nel passato e abbia paura del futuro. Riuscirò mai a crescere, maturare e smettere di essere infantile? Difficile, soprattutto fino a quando continuerò a vedere quel processo come negativo e  di conseguenza ad averne timore. A tal proposito mi sovviene “American Pie 2”, film che ho rivisto proprio l’altro giorno e che trovo veramente geniale per musiche, demenzialità mai eccessiva e “core” di contenuti. Ne resto colpito ogni volta che lo vedo.
Bene, ora credo che sia giunta l’ora di andare a rilasarmi un po’ prima di uscire. Lo farò ascoltando “1.FM-X” tramite l’iTunes che ho appena installato. Questo programma permette infatti, tra le varie cose,  di ascoltare radio on-line e tra quelle che ho sondato, la previa citata è decisamente la migliore.
Chiudo con una precisazione: il titolo scelto per questo post rende benissimo il concetto, ma non è assolutamente dettato dalla benchè minima stima verso i Pink Floyd.
Io odio i Pink Floyd.

Piccola aggiunta

Eccomi qui, prima di andare a nanna, a sistemare il mio diario virtuale.
Purtoppo attualmente il tempo che ho a disposizione per scrivere è molto limitato, ma cercherò di rimediare in futuro.
Intanto ho finalmente apportato una modifica interessante al template di questo blog, introducendo i Links.
Questa scelta era voluta da un po’, sebbene in realtà non avessi granchè da linkare, tuttavia la casua scaturente è avvenuta oggi.
Ambra ha aperto un “fotolog”, una sorta di blog fotografico, ed io le ho promesso che l’avrei pubblicizzato attraverso questo mio spazio.
Spero solo che quello spazio non venga riempito di mie foto.
Odio le mie foto.

Stranger than fiction

Un mio amico mi ha dato l’indirizzo di un blog intitolato “primadipartire“. Chi lo scrive è un ragazzo più o meno mio coetaneo che si è tolto la vita Lunedì, dopo aver discusso con il mondo per mesi della sua decisione irrevocabile.
Leggendo il blog dal principio c’è diverso materiale su cui riflettere.
Non so se la mia curiosità nei confronti di questa vicenda sia pessimo “voyerismo” o tentativo di comprendere la psicologia di una persona tanto diversa da me.
Sono discretamente turbato.

PS: Leggendo il blog sopracitato ho notato diversi commenti di una “Bri” che tende ad esprimersi come la mia Bri. Che sia lei? Mah… forse sono solo allucinato… però…

Cult

Ogni generazione ha i suoi cult.
La mia ne ha molti, più o meno rappresentativi della mia persona.
Uno di questi, forse il meno generazionale, ma sicuramente quello che maggiormente delinea il mio indice di deviazione, è Dawson’s Creek.
Fin dalla prima volta che iniziarono a farlo su Italia 1, ricordo che era il Mercoledì in prima serata, ne ho seguito per filo e per segno tutte le vicende restandone affascinato.
Non so se fossero più i dialoghi filosofico/demenziali, le storie fantaromantiche o i personaggi stereotipati, sta di fatto che questa serie mi ha preso come mai nessuna del suo genere (neanche la storica Beverly Hills 90210).
Ora che lo stanno riproponendo dalla prima puntata, ho deciso di registrarmi tutti gli episodi.

Joy: “Non possiamo più dormire insieme Dawson.”
Dawson: “Perchè?”
Joy: “Perchè siamo cresciuti. Io ho il seno e tu i genitali!”
Dawson: “Io li ho sempre avuti i genitali!”
Joy: “Sì, ma non così grossi!”
Dawson: “… e tu come lo sai?”
Joy: “Mani lunghe. Lascia perdere Dawson, buonanotte.”

A proposito di cult. Ormai sto diventando dipendente da un giochino on-line chiamato OGame in cui ci si occupa di gestire un impero galattico in guerra. Non è nulla di che, ma è peggio di una droga.