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Notte fonda

Volevo scrivere un bel post prima di partire.
Lo giuro.
Eppure adesso che mi trovo di fronte al monitor costretto ad interloquire con le mie idee, sento queste mie intenzioni pretenziose sfuggire da me come scarafaggi alla luce. La causa di tutto questo credo stia nell’aver impiegato una buona mezz’ora ad aggiornare il template del blog. Nuovi link da aggiungere, vecchi ed inutilizzaati collegamenti da rimuovere, nuovo disco del mese da scegliere e presentare. Da quando “hosto” il blog su un server esterno a blogger.com le operazioni di restyling si sono tramutate in massacranti epopee e questo, in accoppiata alla mia perenne disattenzione, mi causa enormi problemi.
Prendiamo il caso odierno: avevo scelto come disco del mese “False Cathedrals” degli Elliott, fresco di acquisto e già consunto dalla vagonata di ascolti. Gli Elliott tuttavia pare non abbiano un sito internet di alcun tipo e siccome non amo fare le cose in maniera approssimativa, ho deciso di esautorarli e rimpiazzarli con i Dillinger Escape Plan. Quale passaggio logico mi abbia portato a sostituire un gruppo come gli Elliott con quella macchina assassina che sono i DEP non mi è tutt’ora chiaro, ma forse è meglio così.
Buttati quaranta minuti per questa faccenda sono passato all’aggiornamento dei link. Sono molto lieto di presentare a tutti il blog della mascotte ufficiale del laboratorio in cui lavoro: Capitan Falcon. Io non sto bene di testa, questo è assodato, tuttavia mi consola sapere che anche le persone con cui lavoro non siano proprio ciò che si suol dire normali. Oggi Paola ha deciso di creare questa mascotte che, sulla falsa riga del nano di Amelie, dovrà essere portata da ciascuno di noi in giro per il mondo. L’idea è molto carina, niente da dire, ed anche il pupazzo in se è riuscito bene, però a 26 anni suonati giocare a costruire amici immaginari non penso sia ascrivibile alla sfera delle così dette normalità.
Sistemate tutte queste cose ho dato il via all’aggiornamento del template.
Esattamente 40 millisecondi dopo aver premuto il pulsante “Ripubblica l’intero blog” mi sono reso conto di aver dimenticato di aggiungere il neonato blog di Aledoni alla mia lista di consigli.
Bestemmie come a piovere non hanno posto rimedio alla situazione, come ovvio che fosse.
Per questo motivo mi ritrovo ancora qui alle 3.11 di notte, a 49 minuti esatti dal suono della sveglia che mi ricorderà l’imminente partenza per il Regno Unito.
Mi si chiudono gli occhi.
Non ho tempo per dormire seriamente.
Devo pubblicare le googolate di Giugno.

Una valida alternativa alla TV

Se utilizzata come si deve, Internet è una grande risorsa. Questa sera ad esempio mi sono ritrovato a casa con nulla da fare. La giornata al lavoro è stata letteralmente massacrante e quindi i buoni propositi di studiare l’articolo da presentare Giovedì mattina ai colleghi sono svaniti nonappena messo piede fuori dal laboratorio. Trovare qualcosa di anche vagamente valido da guardare in TV è ormai impossibile e così, dopo aver ascoltato qualche bomba di calcio mercato e aver assistito al divertentissimo siparietto della telefonata di Berlusconi a Ballarò, sono rimasto privo di occupazione. Mi sono così affidato alla rete. Sabato sera scorso ho installato sul mio computer SopCast, un programma di TV streaming che mi ha permesso di guardare i secondi due quarti di Cavs-Pistons dopo che quel vecchio di Simo mi aveva allontanato dalla sua taverna causa sonno. Anche questa sera questo programma si è rivelato quantomai comodo. Spulciando tra i suoi canali infatti ne ho trovato uno che trasmetteva la versione originale di Grindhouse, il film di Rodriguez e Tarantino uscito ad Aprile. Questa versione comprendeva due film, “Planet Terror” di Rodriguez e “Death Proof” di Tarantino, con in più 4 fake trailer di altri improbabili film, la cui regia è stata curata dallo stesso Rodriguez, da Rob Zombie, da Edgar Wright e da Eli Roth. In sostanza la pellicola vuole rappresentare una tipica serata al Drive-In in cui vengono trasmessi B-Movie horror/splatter anni settanta e mi sbilancio subito dicendo che il progetto è riuscito in pieno. Il tutto infatti è realizzato con maestria e dovizia di particolari: c’è l’ effetto rovinato sulle pellicole, c’è lo stile di ripresa dell’epoca, c’è una colonna sonora fatta ad hoc e ci sono perfino chicche come le finte ombre della gente che passa davanti al proiettore e la pellicola che ad un certo punto si inceppa e prende fuoco.
Solo questo varrebbe la visione del film.
La pellicola si apre con il primo trailer: “Machete”, diretto da Rodriguez. E’ bastato questo perchè tutta l’opera si accattivasse le mie simpatie. Una stigmatizzazione perfetta degli action movie anni 70 che personalmente mi ha spaccato dalle risate. A seguire parte il primo lungometraggio: “Planet Terror”, dello stesso Rodriguez. L’opera vuole essere un manifesto del genere splatter e ci riesce al 100% (almeno dal mio profano punto di vista) combinando ondate di sangue palesemente finto a battute demenziali perfette per il contesto. Voto 10 a Rodirguez, quindi per entrambe le sue parti.
A questo punto, prima dell’inizio di “Death Proof”, passano gli altri tre fake trailer: “Werewolf women of the S.S.” di Rob Zombie, “Don’t” di Edgar Wrigh e “Thanksgiving” di Eli Roth.
Il primo ed il terzo sono assolutamente geniali.
Il film si conclude con il secondo lungometraggio, diretto questa volta da Quentin Tarantino. La visione in lingua originale non mi ha permesso di cogliere appieno quello che rende i film di questo regista geniali, ovvero i dialoghi, quindi non mancherò di ripropormelo in italiano quanto prima per poterlo valutare appieno. Posso però dire che Kurt Russell ha dato veramente una grande prova di se.
Dopo aver visto l’intera opera per come era stata pensata non credo sia stata una buona idea quella di spaccarla in due per l’uscita nelle sale. Da quanto ho capito, il film come l’ho visto io è stato un colossale flop ai botteghini americani e questo probabilmente ha protato al cambio di strategia. Il “Death Proof” che gira adesso nei cinema italiani è una versione extended di quello che ho visto io, ma perde i trailer che non credo verranno accorpati nemmeno a “Planet Terror”, quando e se uscirà. Anche li mettessero però, a mio avviso visti separatamente i due episodi perdono di significato, non riuscendo a trasmettere l’idea del tributo a quel certo cinema anni settanta cui tutto ruota attorno.
La speranza è che prima o poi possa uscire un DVD in italiano della versione originale.

Project: WC

A Maggio avevo ripreso un ritmo decisamente buono di pubblicazioni sul blog. La cosa mi faceva molto piacere e speravo di poter insistere su quella strada, eppure è già dieci giorni che non pubblico nulla, classifica delle googolate a parte. Il motivo principale di tutto questo è che sono stato molto impegnato nel fare diverse cose. Tutto ciò riguardo cui avrei voluto scrivere inoltre non mi sembrava fosse così importante da necessitare per forza di cose uno spazio su questo diario, si trattava di faccende del tutto marginali che sarebbero potute essere raccontate in poche righe.
In effetti, già che sono qui a scrivere, potrei anche elencarle prima di passare al tema centrale del discorso.
Lo faccio:
– Ho rivisto American Pie 1 e 2. Definitivi. Credo siano i due film più intelligenti mai girati sui giovani della mia generazione.
– Sulle ali dell’entusiasmo da primi stipendi sto continuando a comprare CD. Il criterio della scelta è di abbinare qualcosa di nuovo, qualcosa che mi ha appassionato recentemente, qualcosa che ho amato in passato e, possibilmente, qualche chicca. La chicca dell’ultimo ordine è “Short Music for Short People”.
– Sono andato in gita con i miei colleghi. E’ stata una bella Domenica, divertente e soddisfacente sia dal punto di vista paesaggistico che da quello enogastronomico. Senz’altro da riproporre.
– Per una volta che la Bri aveva acconsentito ad accompagnarmi al cinema, non abbiamo trovato uno spettacolo che fosse uno ad orari decenti. Se mi girano le scatole, a vedere “Zodiac” ci vado questo Mercoledì alle 19.00 uscito dal lavoro. Da solo.
– In rete ho trovato l’ennesimo filmato sull’11 Settembre. Come sempre, mi ha lasciato senza fiato.
– LeBron James è Dio.

Bene, ora che ho finito con l’elenco puntato è giunto il momento di parlare di ciò che sta occupando gran parte dei miei pensieri: casa mia.
Il meccanismo che mi vede proiettato alla vita da single (in senso mi auguro unicamente domiciliare) si è innescato ed inizia ad ingranare. Devo ammettere che sono molto eccitato e spaventato all’idea del cambio di domicilio. E’, credo, il mio più grande desiderio nonchè la mia massima aspirazione già da qualche anno e sapere di essere ad un passo dall’arrivarci è a suo modo angosciante. Sono felice, però.
Nell’analizzare la questione non riesco a non riflettere su come sia impossibile andare a vivere da solo per qualunque giovane i cui nonni non abbiano lasciato libero un appartamento, loro malgrado convocati da Mrs Death.
Anche senza affitto o mutuo infatti, l’impresa è tutt’altro che facile da approcciare nonappena si compie il primo passo verso l’arredamento. Personalmente ora mi trovo di fronte alla scelta del bagno e la sfida appare titanica.
Un esempio? Castorama, non certo l’emporio di Philippe Starck, mi ha chiesto uno stipendio per un box doccia.
Surreale.
Ciò nonostante sto comunque provando a progettare una roba decente. Per il momento l’unica certezza, se così si può dire, sono water e bidet, entrambi prodotti Ideal Standard. Avrei individuato anche la rubinetteria che fa per me, ma questa va ancora sottoposta alla prova prezzo. Mi piacerebbe avere un bagno dai mobili bianchi laccati, come le ceramiche, in contrasto con delle piastrelle per pavimento e 3/4 parete molto colorate. Al momento la mia idea è di metterle rosse, ma è giusto un’idea.
Voglio un lavabo da appoggio.
Sabato mattina ho un appuntamento con l’idraulico incaricato di fare i lavori. Insieme andremo dal suo fornitore di mobili da bagno per vedere cosa mi propone e, soprattutto, a che prezzo.
I media non fanno che ripetere che i ragazzi ormai sono mammoni e stanno in casa fino ai trent’anni.
Io ora so perchè e li capisco.

Finalmente è finito il week-end

Da Sabato mattina ad oggi sono stati tre giorni di lavoro durissimi al MEETING ON THE MOLECULAR MECHANISMS OF NEURODEGENERATION.
Non nego di averne tratto delle soddisfazioni, ma è la stanchezza a farla da padrona adesso. Domani forse potrò riflettere sul fatto che, a tre mesi dalla laurea, ho già partecipato a due congressi con due diversi poster, il secondo dei quali affisso come primo nome. Non fosse stato sufficiente il congresso a rendere ardua questa tre giorni, ci si sono messi anche gli imbianchini ed il lavoro che consegue al loro arrivo.
Sono veramente esausto. Ieri mi sono addormentato che il sole era ancora alto, oggi farò più o meno la stessa cosa.
Devo riposare, domani sera vado ospite all’anteprima nazionale del terzo capitolo de “I Pirati dei Caraibi” e non sarebbe buona cosa addormentarsi in sala.
Prima di andare a dormire butto lì un po’ delle mie frasi sconnesse.
In camera mia hanno iniziato a farsi vive le zanzare ed io ho iniziato la mia lotta impari nei loro confronti. Vinceranno anche quest’anno, ma non mi arrenderò certo senza combattere.
Il mio “Family Day” alternativo non ha avuto conseguenze: chimica batte sfiga tanto a zero. Evviva.
Valentino Rossi, con le dichiarazioni di ieri, mi ha ufficialmente rotto il cazzo.
E’ iniziato il giro ed ho scoperto che il mio beniamino è ancora in gara pronto ad alzarsi sui pedali. Vai Gibo!
Milano è una città bellissima. Andando in centro per tre giorni mi sono sentito un turista. E’ preoccupante pensare di non aver mai visitato come si deve questa città solo perchè è a pochi minuti da casa. E poi cazzo, il Duomo. Basta lui.
Questo giochino è una droga: Bibble Fight.
Ho nuovamente un bancomat.
Vado a dormire.
Ho sete, però.
Vado a farmi una birra.

Prisco Mazzi always rulez!

Mi è arrivata questa mail da pris_maz@poliziadistato.it:

Avviso
Sono capitano della polizia Prisco Mazzi. I rusultati dell’ultima verifica hanno rivelato che dal Suo computer sono stati visitati i siti che trasgrediscono i diritti d’autore e sono stati scaricati i file pirati nel formato mp3. Quindi Lei e un complice del reato e puo avere la responsabilita amministrativa.
Il suo numero nel nostro registro e 00098361420.
Non si puo essere errore, abbiamo confrontato l’ora dell’entrata al sito nel registro del server e l’ora del Suo collegamento al Suo provider. Come e l’unico fatto, puo sottrarsi alla punizione se si impegna a non visitare piu i siti illegali e non trasgredire i diritti d’autore.
Per questo per favore conservate l’archivio (avviso_98361420.zip parola d’accesso: 1605) allegato alla lettera al Suo computer, desarchiviatelo in una cartella e leggete l’accordo che si trova dentro.
La vostra parola d’accesso personale per l’archivio: 1605
E obbligatorio.

Grazie per la collaborazione.”

Fenomenale.

Lezione di musica per alieni

Oggi in internet dilaga la diatriba dell’alieno.
Di cosa parlo? Ne più nè meno di una catena di S.Antonio il cui testo preferisco non citare, bensì riassumere.
In sostanza la richiesta è di spiegare ad un ipotetico alieno cosa sia il rock, utilizzando 25 tracce.
Ovviamente 25 tracce sono pochine, quindi il lavoro è stato difficile. Oltretutto essendo io la persona più indecisa del mondo, rileggendo la classifica porterei già milioni di correzioni. Preferisco quindi mettere quella che mi è uscita di getto, che alla fine è la più rock’n’roll visto che è la più spontanea.
Per come ho inteso io al cosa, queste 25 tracce devono essere riassuntive del rock, non dei miei gusti, quindi non è detto che mi piacciano tutte.
Tutto è nato da qui, indi grazie per l’idea.

01. Rock Around the Clock – Bill Haley and the Comets
02. The Beatles – Hey Jude
03. Nirvana – Lithium
04. The Get Up Kids – I’m a Loner Dottie, a Rebel…
05. Clash – I Fought the Law
06. The Hives – Walk Idiot, Walk
07. At the Drive-in – Napoleon Solo
08. Beck – Looser
09. Pink Floyd – I wish you were here
10. Vasco Rossi – Bollicine
11. Rolling Stones – Paint It, Black
12. Mötley Crue – Dr. Feelgood
13. Black Sabbath – Paranoid
14. Coldplay – Fix You
15. Metallica – Battery
16. Blur – M.O.R.
17. Guns’n’Roses – Paradise City
18. Blink 182 – What’s my age again?
19. The Cure – Boys don’t cry
20. Andrew W.K. – Party Hard
21. Minor Treat – Out of Step
22. Marylin Manson – The Dope Show
23. Ramones – Do you wanna dance?
24. Orchid – Destination blood
25. Stunned Guys – Bim Bum Bam

Rileggendo la lista, direi che il rock non è che mi piaccia poi molto…

Fotografia soprattutto, ma anche altro

Ieri sono andato a fare una gita fotografica insieme a Bazzu e Max. La scusa per la scampagnata l’ha data proprio il primo dei miei due soci, che ha deciso di acquistare una Canon 350D per provare a coltivare questa sua passione. Max è già da un po’ invece che possiede lo stesso strumento, tanto da avere addirittura due ottiche diverse. La pecora nera del gruppo in sostanza ero io, l’unico dotato di compatta.
Esticazzi.
La mia macchina infatti ha dato prova di se già in diverse occasioni e quindi ho pensato bene di poter aderire all’iniziativa senza alcun timore reverenziale. Il pomeriggio è stato molto divertente e, grazie a mio cugino Valerio, anche abbastanza profiquo. Fosse stato per noi infatti, il soggetto più interessante emerso sarebbe risultato essere una centrale dell’AEM che, con tutto il rispetto, non era certo bellissima. Valerio invece ci ha consigliato qualche meta più interessante, tra cui abbiamo scelto Trezzo e Crespi d’Adda. Approfitto anche per ringraziare i miei zii che ci hanno ospitati in casa nonostante l’improvvisata, offrendoci deliziosi stuzzichini e ottimo vino friulano.
Le foto che ho realizzato ieri le ho aggiunte all’album on-line di questo sito, qui.
A me piacciono.
Anche ai miei colleghi piacciono e siccome anche loro si dilettano in maniera del tutto amatoriale con la macchina fotografica, stiamo meditando di presentare qualche scatto ad un concorso indetto dalla Fnac. La voglia di competizione è grande in me un po’ in tutto quello che faccio, ma soprattutto non facendo il fotografo per vivere posso permettermi di sentirmi dire: “Lei è un incapace.” senza sentirmi un fallito.
Parlando della pagina dedicata alla fotografia di manq.it ho deciso di spostare il link alla suddetta più in alto nella sidebar, in attesa di trovare una sistemazione ancora migliore. così comunque dovrebbe risultare un po’ più visibile.
Aggiornare il template di questo sito è ormai impresa titanica. L’operazione richiede diversi minuti e spesso si conclude con un lavoro approssimativo e contenente diversi errori. Per questo ho deciso che il “disco del momento” diverrà “disco del mese”, così da permettermi di rinnovare l’ambiente ogni trenta giorni senza che la cosa disturbi il mio senso di coerenza.
Direi che è tutto.
No, non lo è.
Ho finalmente realizzato il test che misura quanto la gente mi conosce.
Dieci domande sono effettivamente troppo poche per valutare in maniera corretta, ma almeno il tutto risulta veloce e divertente.
Forse l’ho fatto un po’ troppo difficile.
Io, rifacendolo, ho ottenuto un punteggio di 98 su 100.
Enjoy!

Il dannato jet lag mi perseguita

Mi sono svegliato.
Non riesco più a dormire.
Tanto vale sfruttare questo momento per scrivere due righe.
Grazie all’aiuto di Max e di Beo, ho iniziato a lavorare alla sezione foto di questo sito. Ho creato la pagina delle foto di New York, per iniziare a familiarizzare col mezzo. E’ stata un’operazione lunga, ma tutto sommato decisamente semplice. Il problema più grosso è stato scremare le foto per non doverne “uploadare” troppe. Ho deciso che non ritoccherò le foto che pubblicherò in queste sezioni per due essenziali motivi: non ne sono capace e non amo le manipolazioni. A questo punto il difficile sarà creare una pagina in cui ci siano link a tutte le sezioni fotografiche che genererò. L’idea che ho in mente è tutt’ora ampiamente oltre le mie conoscenze informatiche, tuttavia fino a questa mattina lo era anche creare la pagina che ho linkato poc’anzi e quindi è poco logico non essere ottimisti.
Oggi ho ripreso a lavorare e devo ammettere che la vacanza, per quanto fisicamente stancante, ha non poco disteso la mia mente.
Ho ripreso con nuove energie, approcciando un esperimento che fino ad ora non mi è mai venuto. Non so se questa volta le cose andranno diversamente, non credo, però lo spirito è quello dei tempi migliori e questo è già un bel risultato.
Sono quasi alla fine de “Il grande inverno”, secondo libro della saga di R.R. Martin. La faccenda inizia a farsi molto appassionante. Se dovessi esprimere un commento su due piedi direi pollice alto per Tyrion Lannister e pollice verso per Sansa Stark, ma è decisamente presto per formulare delle simpatie. Inoltre vista la facilità con cui i protagonisti muoiono da un momento all’altro, preferirei non affezionarmi a nessuno.
La Bri sul suo blog ha postato una sorta di classifica riassuntiva del viaggio a NY. L’idea mi è piaciuta molto e non è detto che faccia anche io una cosa del genere prossimamente.
La Betta sul suo blog ha postato un link ad un test che ha generato per vedere quanto la gente la conosca veramente. L’idea mi è piaciuta molto e non è detto che faccia anche io una cosa del genere prossimamente.
I post che scrivo di notte sono sempre drasticamente frammentati e sconclusionati.

Potevo forse esimermi?

E’ abbastanza curioso come tutti gli imput che mi arrivino per scrivere qualcosa qui sopra ultimamente riguardino soprattutto la politica in tutte le sue forme.
In realtà mi piacerebbe scrivere anche di altro, ma sono sincero se dico di non avere molto di interessante da comunicare.
Forse una cosa di cui scrivere prima di darmi alla “res publica” c’è.
Da Lunedì a Mercoledì sarò a Salsomaggiore Terme per una convencion Telethon. Dovrò presentare un poster con i miei dati insieme ad Elena. La stesura del manifesto è stata compiuta un po’ di corsa, ma il risultato finale a mio parere è buono nonostante qualche leggero inestetismo. Speriamo vada bene, sono un po’ agitato all’idea di spiegare il mio lavoro alla comunità scientifica, mi rilassa unicamente sapere che il mio poster probabilmente non se lo filerà nessuno.
La cosa più bella è però poter dire la frase “dal 12 al 14 sono via per lavoro”.
Tra poco arriverà la Bri ed insieme andremo al Magnolia di Milano per il “Nerd Party” quindi è bene non perdere altro tempo e andare al cuore del motivo per cui, uscito dalla doccia, mi sono messo a scrivere sul blog.
Oggi, in giro per la rete, ho visto molti diari tra quelli che sono solito leggere linkare o copiare le “10 ragioni per dire NO al matrimonio omosessuale”. La fonte originale è Craigslist, ma il documento è stato tradotto in italiano da Queerblog. Le ho trovate drammaticamente divertenti, un po’ come il filmatino in Flash che ho linkato Lunedì scorso.
E pensare che l’omofobia nella sua scempiaggine non è nemmeno la peggiore delle nefandezze con cui mi tocca quotidianamente convivere, se vogliamo è addirittura una di quelle che meno mi tange.

  1. Essere gay non è naturale. I veri italiani rifiutano ciò che è innaturale, come gli occhiali, le scarpe, il poliestere e l’aria condizionata.

  2. Il matrimonio gay spingerà le persone a essere gay, allo stesso modo in cui far andare in giro persone alte vi fa diventare alti.

  3. Legalizzare il matrimonio gay aprirà la strada a ogni tipo di stile di vita folle. Le persone vorranno sposare i propri animali domestici, perché ovviamente un cane ha una personalità giuridica e i diritti civili per sposarsi.

  4. Il matrimonio eterosessuale esiste da moltissimo tempo e non è mai cambiato minimamente; le donne sono ancora una proprietà del marito, le nozze sono decise dai genitori, il padre ha diritto di vita e di morte sui figli, i neri non posso sposare i bianchi e il divorzio non esiste.

  5. Il matrimonio eterosessuale perderà valore se sarà permesso anche ai gay di sposarsi. La santità dei sette matrimoni di Liz Taylor verrebbe distrutta.

  6. I matrimoni eterosessuali sono validi perché sono fertili e producono figli. Le coppie gay, quelle sterili e le persone anziane non devono potersi sposare, perché i nostri orfanotrofi sono vuoti e il mondo ha bisogno di più bambini.

  7. Ovviamente i genitori gay tirerebbero su figli gay, proprio come da genitori eterosessuali nascono soltanto figli eterosessuali.

  8. Il matrimonio gay è vietato dalla religione. Dunque in una teocrazia come la nostra i valori di una religione devono essere imposti all’intera nazione. Ecco perché in Italia c’è una sola religione e tutti i bambini devono essere battezzati alla nascita.

  9. I bambini non saranno mai sereni ed equilibrati senza un modello maschile uno femminile a casa. Per questo nella nostra società quando un genitore è da solo, o perché è vedovo o perché è stato lasciato, gli vengono tolti anche i figli.

  10. Il matrimonio gay cambierà i fondamenti della nostra società e noi non potremmo mai adattarci alle nuove norme sociali. Proprio come non ci siamo mai adattati alle automobili, al lavoro in fabbrica e all’allungamento della vita media.

Cambio

Questo è uno degli ultimi post che scriverò dal PC di casa.
Mi sto infatti apprestando ad una piccola rivoluzione domestica che porterà il sopra citato PC ad essere abbandonato ed affidato in gestione ai miei. Continuerò ad utilizzarlo unicamente per scaricare e guardare la TV, operazioni che non posso fare con il portatile.
Non mi va di intasare il PC con cui lavoro.
Continuare a passare file da l’uno all’altro mi sta facendo impazzire, nonchè accresce le possibilità di perdere roba importante.
Perchè il mio piano prenda forma sono necessarie solo poche operazioni preliminari.
La prima consta nel procurarmi un router aDSL wireless, perchè condividere la connessione sui due PC utilizzando il cavo di rete è scomodo. Max in questo mi è stato prontamente d’aiuto segnalandomi una vantagiosa offerta.
La seconda cosa da fare è trasferire definitivamente tutte le mie cose sul portatile, operazione che ha già avuto inizio ieri. Ho già spostato documenti e musica, ovvero il grosso della roba.
La terza ed ultima operazione sarà la formattazione del PC di casa e la successiva installazione di tutto ciò che può servire ai miei genitori per utilizzarlo.
Fatto questo, la mia rete senza fili domestica dovrebbe essere a posto.
Ho anche trovato un modo facile ed indolore per collegare il portatile allo stereo, in modo da non dover rinunciare alla qualità audio senza privare mia madre della possibilità di vedere ed ascoltare “Friends”.
Vedremo come verrà il lavoro una volta concluso.
Tutto questo fermento tecnologico ha fatto anche sì che installassi Miranda, una piattaforma facile e veloce capace di gestire contemporaneamente i contatti di MSN e ICQ. A questo punto non potevo esimermi dal crearmi un contatto MSN, così sono diventato reperibile a chiunque cerchi manq@hotmail.it.
Vado a farmi una doccia.
Poi esco.