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La scienza

Alla fine, la scienza è semplicemente questo.
Curiosità e gusto per le sfide.
La faccia del bambino alla fine del filmato dice tutto.

Grazie a Bazzu per la segnalazione (ah, se vuoi provarci io ci sto).

In da showa!

Gli H’S’P, nella fattispecie composti da me e Bazzu, hanno preso parte all’iniziativa “Singing in the shower”.
Di cosa si tratta? E’ semplice: cover di pezzi più o meno noti eseguite in combo chitarra acustica e voce e registrate rigorosamente in presa diretta. L’idea del progetto è nata da Robi (Burro) ed ha preso piede violentemente, tanto da incuriosire anche noi.
Esiste un canale youtube, questo, ed ormai le partecipazioni si contano copiose. Tutti bravi, tutti belli.
Ecco, tutti tranne noi, che però non volevamo proprio mancare. Abbiamo così deciso di registrare una personalissima cover di “Sul sedile con te” degli Impossibili e quello che ne è uscito è ascoltabile nel video qui sotto.
Personalmente l’arrangiamento folkeggiante che abbiamo dato al pezzo piace molto. A convincere meno, per usare un eufemismo, sono la qualità di registrazione (più da “singing in the cellar”), l’intonazione del sottoscritto soprattutto nel finale e qualche altro dettaglio non proprio trascurabile.
Però ci siamo divertiti parecchio e, fosse per me, replicherei con altre tracce quanto prima.

NBA All-Star Game 2011

Come tutti gli anni, anche a questo giro ho provveduto nell’esercitare il mio dovere di votante per l’evento sportivo divenuto ormai il più insulso del panorama mondiale in competizione con quella baracconata che è il mondiale per club.
L’All Star Game.
Differentemente dal passato, questa volta ho provato a seguire delle “regole”, nel costruire i quintetti, che prescindessero dal guardare unicamente al tifo e alla simpatia, anche se il grosso delle scelte è stato fatto ancora in quell’ottica.
Prima regola che mi sono imposto, ad esempio, è non avere più di un play in quintetto. Non è stato facile, perchè gran parte dei miei giocatori preferiti militano in quel ruolo, tuttavia come play “puri” lo scettro è andato a Paul per l’Ovest e a Rose per quanto riguarda l’Est. Scelte indiscutibili, direi. Dispiace l’aver dovuto trombare per l’ennesima volta D. Williams, questa volta in compagnia illustre con Curry, Rondo ed il Barone per la prima volta escluso dalle mie opzioni.
Per quanto riguarda il secondo posto da guardia, la scelta è stata decisamente complicata. Ad Ovest sono stato ad un passo dal mettere in quintetto Bryant, motivato unicamente dal fatto che quest’anno, dovesse arrivare in finale con i tre buffoni, il mio tifo andrebbe tutto a lui. Il suo posto l’ha preso M. Ellis che, per quel che mi riguarda, sta facendo bene. Ad Est invece alla fine ho dovuto cedere all’evidenza e piazzare Wade tra i convocati. Il motivo è che è semplicemente troppo forte per essere ignorato, nonostante la simpatia che provavo nei suoi confronti sia crollata a picco. L’alternativa sarebbe stata Joe Johnson e vien da se che alternativa non era.
Reparto lunghi. Ad Est è stato dominio New York, con Amar’e e Danilo che si beccano entrambe le canotte. Se la scelta del primo, numeri alla mano, non è che debba poi star li troppo a motivarla, per il secondo forse il tifo ha pesato particolarmente anche se, il Danilo di quest’anno, io lo vorrei nella mia squadra tutta la vita. Non mi si chieda di LeBron, please, perchè non lo voterei nemmeno fosse rimasto l’unico giocatore sul pianeta. Passando ad Ovest, pesa come un macigno l’esclusione di Durant. Il motivo però è che Artest è l’idolo che non posso proprio astenermi dal selezionare e Griffin è uno dei giocatori della lega che attualmente mi gasa di più. Insomma, non mi pare di aver comunque pescato male.
Chiudendo con i centri direi che Howard ad Est non ha francamente rivali, mentre ad Ovest Nenè becca la pettorina della disperazione non essendoci un solo giocatore che mi sarebbe davvero piaciuto in quintetto. A tal proposito forse sarebbe stata buona cosa da parte del sito NBA dare un po’ più di flessibilità alle scelte.
Ah, dimenticavo, la scelta del giocatore l’ho data a T-Mac. Perchè vabbè dai, io lo voterei comunque e sempre.

Life on Mars?

L’articolo apparso su Science in questi giorni e di cui riporto l’immagine qui sopra ha fatto molto parlare di se. Vivendo all’estero ed essendo parte della comunità scientifica non riesco a giudicare l’impatto che la notizia può aver avuto sulla popolazione, quindi mi prendo qualche riga per parlarne. Il succo della scoperta qui riportata è che alcuni batteri possono utilizzare l’arsenico al posto del fosforo come elemento con cui costruire ciò di cui gli esseri viventi si compongono, dal DNA alle proteine.
L’arsenico esiste in natura con stato di ossidazione 3 e 5: in stato 3 è altamente tossico, in stato 5 altamente instabile in presenza d’acqua. Da quanto ho capito (non ho ancora avuto modo di leggere il paper, mi è stato presentato in un talk da un collega) questi batteri riescono a vivere proprio perchè non utilizzano l’acqua. La conseguenza è quindi che ci può essere vita senz’acqua.
La questione merita sicuramente un approfondimento ed è certamente molto interessante, tuttavia la prima cosa che ho pensato nel sentire di tutto questo è che tutti coloro che hanno insultato M. Night Shyamalan dopo aver visto il finale di Signs dovranno al regista un bel po’ di scuse.

La rivincita dei nerd

C’era un po’ da aspettarselo.
Se si decide di dare il premio Nobel per la medicina a colui che ha inventato la FIVET non ci si può non immaginare che dalle parti del Vaticano la cosa venga presa maluccio. Ed infatti non sono mancate le risposte polemiche da parte di prelati, filosofi, bioeticisti, luminari e dell’ a me tanto caro comitato Scienza e Figa Vita.
Per quel che mi riguarda trovo la cosa abbastanza divertente perchè, dal mio punto di vista, è inusuale veder rosicare tutta quella masnada di braccia rubate all’agricoltura. Non so. E’ quello spirito peccaminoso ed immorale che ti fa godere quando finalmente qualcosa va di traverso a quelli che la mandano sempre di traverso a te. Quella pruriginosa soddisfazione che ti da vedere qualcuno che finalmente decide di non piegarsi a novanta ogni volta che questa gente apre la bocca. Insomma, quel gusto di rivincita che si prova quando nei film il buono finalmente spacca il culo ai cattivoni prepotenti, con l’unico rammarico dato dal fatto che in questo caso il film dura da sempre e che da domani i cattivoni prepotenti saranno di nuovo li a spadroneggiare.
Già perchè adesso che il Silvio ha deciso di bestemmiare in pubblico sarà necessario ripareggiare i conti con l’amico Vaticano concedendo qualcosina. Come sempre. Qualche bella leggina ad hoc e pace fatta.
Chissenefrega se stiamo parlando di un adultero blasfemo che da vent’anni combatte la legalità (e non lo dico io eh, ma Fini, l’uomo che gli è stato più vicino da che è in politica), perchè finquando questo farà i Family Day, firmerà le leggi 40, aizzerà putiferi intorno ad eventuali casi Welby o Englaro, finanzierà le scuole private e si straccerà le vesti in nome dei crocifissi nelle aule tutto sarà concesso.
Come a dire, sia fatta la volontà di Dio, anche se poi ad attuarla è il diavolo.
Ecco perchè, oggi, sono così contento del Nobel a Edwards. Non solo perchè da scienziato non posso non riconoscere la grandezza di un personaggio che ha reso possibile la nascita di più di 4 milioni di bambini (un po’ più dello Spirito Santo, da che ne so io) curando di fatto una patologia tremenda come l’infertilità, ma soprattutto perchè da cittadino laico troppo spesso intrappolato ai piedi del Vaticano una rivincita ogni tanto da gusto.
E adesso forza Internet!

Sono permaloso

Scrivo un blog per pura passione e per sfogare in parte la mia voglia di notorietà.
Di conseguenza sono contento se qualcuno legge quello che scrivo e lo apprezza, così come lo sono ancora de più se magari qualcuno ha anche voglia di divulgare quello che pubblico.
La prima reazione nel vedere l’immagine che avevo creato sul caso delle liste Formigoni pubblicata su un sito abbastanza conosciuto e rinomato come Giornalettismo.com quindi mi aveva fatto un gran piacere.
Davvero.
Una sorta di riconoscimento del fatto che qualcuno l’aveva apprezzata al punto da ripubblicarla. Leggendo l’articolo, però, non era segnalato in nessun posto che l’immagine arrivava da qui e questo oltre ad andare contro le Creative Commons del mio sito (cosa di cui però non sono sicuro perchè di queste cose non me ne intendo), ha arrecato un brutto colpo al mio ego.
Di conseguenza ho deciso di scrivere al sito e richiedere che la cosa venisse precisata.
Non avendo ricevuto risposta, ho pensato di organizzarmi per i fatti miei.
Spero nessuno si offenda, il mio è un gesto privo di cattiveria e vuole avere unicamente valore simbolico. Se i gestori di Giornalettismo.com volessero utilizzare l’immagine che avevano scelto in precedenza per me non ci sarebbe nessun problema, è facilmente reperibile al nuovo link che ho messo qui sopra.
Magari precisando da dove arriva, questa volta.
A chi come me dedica tanto tempo a curare un blog privo di scopi di lucro, ma unicamente per passione un po’ di riconoscimento può far piacere ogni tanto.
La pagina del sito in questione ora (e fino a che non cambieranno il link) è come la vedete affianco.

Una rete per la rete

Centrale, nel dibattito politico italiano, è il DDL intercettazioni, anche detto legge bavaglio.
Nell’ultimo periodo non si sente che parlare di questa legge e le mobilitazioni per fermarla sono state molteplici. La stampa tutta, o quasi, ha sollevato clamore attorno alla questione e l’opinione pubblica si è schierata con i giornalisti nel tentativo di tutelare il proprio diritto all’essere informati.
Da qui una lotta serrata fatta di continui cambiamenti, modifiche e rimescolamenti.
Cose che sanno tutti.
Quello che non proprio tutti sanno invece è che lo scorso 21 luglio il Presidente della Commissione Giustizia della Camera, On. Giulia Bongiorno, ha dichiarato inammissibili gli emendamenti presentati dall’On. Roberto Cassinelli (PDL) e dall’On. Roberto Zaccaria (PD) al comma 29 dell’art. 1 del c.d. DDL intercettazioni. Questo vuol dire che nel sopracitato DDL resta la norma che obbliga anche i blog a pubblicare entro 48 ore le rettifiche.
Resta quindi il tentativo di uccidere la rete intesa come unico elemento capace, attualmente, di far valere la propria libertà di opinione ed espressione.
Da cittadino, prima che da blogger, questa cosa mi da un certo qual fastidio.
Da blogger non professionista e intutelato invece, l’essere equiparato nei doveri e nelle sanzioni ad un giornalista mi da profonda preoccupazione.
Scrivo tutto questo perchè non sono convinto che la stampa ed i giornalisti solleveranno un nuovo polverone per salvare il web, soprattutto non dopo essere riusciti nell’impresa di salvare loro stessi.
E’ bene, a mio avviso, che quante più persone si rendano conto di tutto questo.
A tal fine smetto di scrivere e lascio alcuni link utili allo scopo, nella speranza che chiunque si trovi a passare da queste parti non solo si informi, ma abbia anche a cuore la possibilità di diffondere il messaggio e informare a sua volta.
C’è un tasto, qui in basso, che permette di spargere la voce ad esempio su Facebook. Per una volta potrebbe essere intelligente premerlo.
Ecco i link, buona lettura.
L’appello su Facebook.
Lettera aperta a Fini e Giglioli.
La Stampa.
Repubblica.