Tempi maturi
Eccomi qui.
Ultimamente non ho un minuto libero tra studio, lavoro ed impegni vari. Viene da se che la prima attività ad aver subito gli effetti negativi di questa situazione è stata, mio malgrado, la stesura del blog. Mi piacerebbe poter dedicare alla scrittura un tempo maggiore, ma al momento la cosa è impossibile e ciò mi rattrista un bel po’.
Adesso però vediamo di scrivere qualcosa che non suoni come una lagna.
Il mio contratto con l’Istituto Neurologico Besta sta per terminare. Un anno è passato piuttosto in fretta e la prima cosa che mi viene in mente pensandoci è che si avvicina il tempo della Tesi. Il mio progetto è di entrarci per Settembre e proprio oggi ho mandato la prima di una serie di e-mail al primo di una serie di laboratori. E’ un laboratorio del Besta ed ho avuto modo di conoscere il tecnico che lo gestisce lavorando qui. Vedremo cosa mi farà sapere. Il mio problema è che non riesco a vedere la tesi imminente come è in realtà e questo perchè gli esami mi sembrano non finire mai. Non nego che col passare degli anni ho iniziato ad odiare il mio corso di laurea per una serie interminabile di motivi. In me non è cambiata la passione per le Biotecnologie, continuo ad esserne affascinato e continua a piacermi studiarle. I problemi sono altri, alcuni dipendenti da mie scelte sbagliate. In primis l’idea di rimanere al vecchio ordinamento si è rivelata un autogol. 30 esami, perloppiù divisi in moduli, da sostenere in 5 anni sono troppi. Almeno per me. Se ci si aggiunge che molti di questi accavallano grandi parti di programmi e alcuni sono esami molto poco attinenti con quello che alla fine andrò a fare, ecco che si capisce facilmente perchè la mia passione stia scemando. Dopo 5 anni dover ristudiare per l’ennesima volta la pompa Sodio/Potassio, i recettori canale e la struttura dei Neuroni credo sfinirebbe anche la Montalcini. Col senno di poi avrei forse dovuto scegliere il nuovo ordinamento e la branca Medica invece di quella Farmaceutica. Sarei stato probabilmente meno preparato, ma la cosa non credo avrebbe creato troppi problemi visto che ampio margine della mia preparazione sarà unicamente volta a mio piacere personale poichè non attinente a quello che farò nel mondo del lavoro. Sempre che io lo trovi un lavoro nel mio ambito di studio.
Se avessi fatto quella scelta ora sarei un Laureato Base sulla strada per la Laurea Specialistica. La differenza è enorme. Averi già conseguito un risultato, un punto di arrivo che si sarebbe trasformato in un nuovo punto di partenza. Così invece il traguardo appare sempre e comunque lontano, nonostante io proceda verso di lui. Per dirla in tre parole: mi sto sfinendo. Ad accrescere il rammarico si aggiunge il fatto che la mia scelta è stata influenzata anche (non solo, chiaramente, però sarebbe ipocrita dire che la cosa non abbia avuto un peso nella scelta) dall’idea di continuare a studiare con coloro che preferivo tra i miei compagni dei primi anni. Questo non perchè non li reputi più persone in gamba, quanto perchè alla fin della fiera con loro non ci ho più studiato salvo in casi eccezionali e quindi mi sono ritrovato comunque da solo. Non so bene come sia successa questa cosa, un po’ per scelte differenti all’inizio del terzo anno, un po’ per il lavoro più avanti, i nostri cammini non sono più sovrapponibili e ora li vedo e sento soltanto le rare volte che si tengono delle Esercitazioni Pratiche oppure le ancor più rare volte in cui riusciamo ad accordarci per uscire.
Pacco.
Vabbè, volevo scrivere qualcosa di bello ed invece mi sono lasciato andare alla depressione. Pazienza, sarà per la prossima volta, che sperò verrà presto.