Diario dall’isolamento: day 50
La fase 2 pare sia ufficiale, si parte il 4 Maggio.
La differenza sostanziale è che si dovrebbe tornare al lavoro, ma le scuole restano chiuse. Il che è una scelta giusta, per me, solo mi aspettavo una soluzione per chi deve rientrare in azienda e non sa dove mettere i bambini.
Io, ad esempio, sono in casa da 50 giorni. Salvo uscite singole una volta a settimana per la spesa e in sicurezza non ho avuto altri contatti con l’esterno e così i miei figli, che hanno avuto contatti solo con me.
Da quel che capisco non posso portare i miei figli dai nonni perché sono una categoria a rischio, però potrei assumere qualcuno che venga a casa mia a tenermeli mentre sto al lavoro.
Questo qualcuno potrebbe convivere con una persona ad altissimo rischio (es. personale ospedaliero) senza che io lo sappia, alzando notevolemente il rischio.
Senza contare chi i nonni non li ha e non ha neanche da farsi venire il dubbio.
Capisco il momento sia complicato, capisco che tutti debbano sacrificarsi, ma non sarebbe meglio restare lucidi, valutare meglio i rischi ed evitare sacrifici non necessari? Anche perché, magari sbaglio, ma dubito ci siano babysitter a sufficienza per coprire la necessità. Come si fa?
Non so, per me il Governo una risposta in tal senso dovrebbe darla. Anche solo “Cazzi vostri”, ma che sia chiara e schietta, non queste orecchie da mercante.
Poi va beh, leggo che la CEI ha denunciato un’evidente violazione della libertà di culto (non si può riprendere a dire messa) e almeno so dove catalizzare il mio risentimento.
Se tutto continua secondo i piani (quindi, ad occhio, se ci va di gran culo), la vita vera riaprirá a Giugno.
Crescendo smetti di avere aspettative esaltanti per le feste o l’estate, ma questa quarantena ci sta pompando a mille per tutto quel che faremo appena si potrà.
Sarà bellissimo restare delusi come quando eravamo ragazzini.
(In un mondo giusto sarei il Mogol dell’emo)