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Politica

Politica/Informazione – Split post

Side A – Politica
Pur essendo in Germania non posso fare a meno di seguire quanto sta avvenendo nella mia cara Italia riguardo le prossime elezioni amministrative. In particolare, ovviamente, mi riferisco a quanto accaduto alla lista Formigoni in quel della Lombardia e alla lista Polverini in Lazio. Lo dico subito: trovo che non dare la possibilità ad un numero elevato di persone di esercitare il proprio diritto fondamentale sia quanto di più antidemocratico possa esistere. Per questo sono molto più che solidale nei confronti di tutti i cittadini incazzati che, se le cose andranno come dovrebbero andare, saranno costretti ad un voto di ripiego o, come farei io al loro posto, ad un’astensione forzata. In quest’ottica farebbero davvero bene a farsi sentire, questi cittadini. Il problema però è che gli unici colpevoli di questo mezzo disastro sono gli esponenti stessi delle liste in questione e nessun altro. Non ha colpa chi ha notato le scorrettezze fatte nel presentare le liste nè tanto meno chi ha deciso di attuare la legge e, a problema riscontrato, prendere i dovuti provvedimenti. Le migliaia di persone che potrebbero non riuscire a votare dovrebbero prendere i loro rappresentanti ed esigere non solo delle sentite e profonde scuse, ma anche che i colpevoli di questo crimine contro i loro diritti paghino di conseguenza. Invece no, in Italia è tutto buono per fare casino e quindi via ai proclami di rivolte di piazza ed anacronistiche marce su Roma. Si grida al complotto, alla congiura, con una faccia tosta che solo la nostra classe dirigente può ostentare in certe occasioni. E ovviamente tutti dietro a dar ragione a chi sbraita, nessuno che si prenda la briga di dire: “Cazzo, ma pare possibile che io debba perdere il voto perchè un cazzone qualsiasi va a mangiarsi un panino invece di fare quello per cui lo pago profumatissimamente?”. Tutta la gente che c’era in piazza oggi, per esempio, avrebbe dovuto tirare pomodori al grido di: “Non siete nemmeno in grado di farvi votare.” invece di osannare i loro stessi carnefici. Io, almeno, avrei reagito così. E’ anche vero che è difficile che ci sia qualcuno, oggi, per cui mi dispiacerebbe perdere la possibilità di votare. Ah, ho appena appreso che la lista Polverini è stata riammessa. Domani probabilmente toccherà a Formigoni. Quanto ho scritto resta comunque valido, per quel che mi riguarda.

Side B – Informazione
Oggi è stato anche il giorno in cui, tramite il bell’uomo, sono venuto a conoscenza di un esperimento mediatico molto interessante di cui riporto a lato unicamente la parte video. L’intero post è leggibile qui. La notizia su cui verte il documento in questione è che Barak Obama farebbe i suoi comizi in playback, con tutte le implicazioni del caso. Ovviamente la notizia è una bufala, ma non è qui la questione. Il punto sta nel fatto che il post che ho linkato era null’altro che un tentativo di dimostrare che internet non è affatto luogo ove si possono mescolare con facilità notizie vere e notizie false. Il tutto è stato fatto in risposta ad un articolo del Corriere in cui si diceva come la rete, per due italiani su tre, non sia affidabile. Direi che il loro esperimento è riuscito. La cosa buona della rete, infatti, è che è accessibile a tutti e che, di conseguenza, tutti possono “controllarne” i contenuti. Se si diffonde una notizia falsa quindi saranno moltissime le persone a sottolineare come questa lo sia. Esattamente come accaduto nei commenti del post in questione. A meno di un complotto globale che spinge l’intero pianeta a mentire, difficilmente si possono pubblicare notizie false e dar loro risalto senza venir sbuggerati. L’esperimento è stato riporposto in piccolo proprio da Ale che, nonappena ha pubblicato la notizia (al momento presa per buona) si è trovato di fronte a diverse persone che gli hanno segnalato come si trattasse di un falso. La rete funziona bene perchè è di tutti, non c’è un caporedattore, un padrone o un vertice cui rendere conto. E, cazzo, cercare di far passare tutto questo come negativo è ovviamente il gioco di chi un potere sovrano ce lo metterebbe di corsa. E’ tuttavia importante sottolineare come l’informazione on-line sia utile solo se sfruttata e sempre l’esperimento in questione offre la dimostrazione di quanto ho scritto. Appena vista la notizia sul wall del bell’uomo, oggi, ci sono cascato come una pera, ma ho comunque deciso di controllare le fonti. Ho così cercato in google se c’era tracca di questa notizia su altri siti ed ho anche cercato sul sito della Casa Bianca la fantomatica lettera di scuse citata nel video in questione. Questo perchè, come reazione alle notizie che mi interessano, ho l’abitudine di approfondirle e verificarle. Se non avessero immediatamente detto tutti che era un falso, ci sarei comunque arrivato io tramite ricerca. Questo vuol dire informarsi ed è una cosa che con la TV non si può fare e, purtroppo, lo si può fare sempre meno anche con i giornali. Ecco perchè la rete da fastidio a molti ed ecco perchè c’è una campagna in atto per fare in modo che la gente vi riponga sempre meno fiducia. La rete è un contraddittorio continuo, la TV no. Semplice e facile.

Sono un immigrato

La questione casa qui inizia a diventare un problema.
Il grosso difetto dell’intimissimo nido in cui io e Polly viviamo ora è che se uno dei due ha intenzione di guardare un film l’altro deve fare altrettanto.
Sentire un cd? Uguale.
Chiamare casa? Idem.
L’unica cosa che si può fare “da soli” è navigare in internet, anche perchè c’è un solo cavo di connessione ed un solo posto per piazzare il PC. Mentre uno naviga l’altro può stare a letto a leggere, oppure a letto a dormire, oppure a letto a fare quello che vuole. L’importante è che stia sul letto e non si alzi, perchè di spazio non ce n’è.
Perfino andare al cesso diventa parte della vita di coppia.
La cosa in settimana non è più di tanto un problema, visto che in casa alla fine ci si sta giusto la sera. Il dramma è tipo la Domenica, quando qui non ci sono aperte neanche le chiese e, col clima che ci si ritrova, le motivazioni per uscire vengono meno. Il Sabato è diverso. In giro si può stare, c’è vita e fare due passi per il centro è piacevole. Oltretutto gran parte del pomeriggio la passiamo nella lavanderia a gettoni, luogo sempre foriero di gioia e gaudio (specie quando parte l’asciugatrice) e quindi veramente il problema qui è unicamente domenicale. Con tutta probabilità non avere neanche le partite da guardare aggrava di non poco la situazione.
Ad ogni modo il problema c’è e va risolto.
Questo è il principale motivo per cui ci stiamo sciroppando visite continue ad appartamenti in affitto, nella speranza di trovare quello che faccia al caso nostro.
E’ bene precisare che, fino ad ora, tutti facevano al caso nostro. Ad eccezione del primo, che era un incrocio tra una discarica ed un set porno, noi abbiamo sempre concluso la visita con la frase: “siamo molto interessati, vi preghiamo di tenerci presenti al momento della decisione”. Non che si sia particolarmente schizinosi, quindi. Il problema è che evidentemente siamo noi a non fare al caso di chi affitta. Non mi si fraintenda, lungi da me parlare di razzismo (in Germania poi, tzè), ma inizio a pensare che l’essere immigrati non ci aiuti. Alla fine di ogni visita ci viene infatti fatto compilare un foglio su cui l’affittuario in uscita richiede di annotare nomi, età, introito mensile e numero di telefono ed in base a queste informazioni il padrone di casa, che non è mai colui che fa visitare la casa, sceglierà il vincitore. Senza neanche guardarti in faccia, solo sulla base di quelle poche informazioni. Ora, se mi fermo ad analizzare le voci, scopro che:
– solitamente siamo i più anziani sulla lista. Per queste cose dovrebbe essere un pregio visto che l’età è inversamente proporzionale all’attitudine a fare casino o danni.
– solitamente siamo quelli con il reddito più alto. Questo anche perchè non è che stiamo cercando tra le ville, ma tra appartamenti che solitamente vanno a studenti. Anche in questo caso quindi, dovremmo avere la preferenza per noi.
– siamo una coppia. Questo potrebbe non essere indicativo, ma in realtà qui pare conti molto perchè limita, agli occhi degli affittuari, il via vai di gente nonchè il casino che potrebbero fare due ragazzi/ragazze che dividono un appartamento, ma che hanno vite private separate. Anche in questo caso quindi, tutto dovrebbe andare bene.
A questo punto rimangono due scelte: o il nostro numero telefonico suscita parecchie antipatie, oppure forse i nostri nomi suonano meno bene di quelli teutonici nelle orecchie dei padroni di casa. Non avendo prove in merito però, mi limito a pensare che siamo stati unicamente molto sfortunati e che dobbiamo solo insistere. Oggi intanto ci è toccato riconfermare il loculo dove stiamo ora anche per Aprile, visto che l’alternativa al momento è il marciapiede. Attualmente saremmo disposti anche a pagare doppio affitto un mese, se trovassimo qualcosa di più grande da Aprile, ma questo non pare aiutarci.
Vedremo.
Il concetto è che, per il sottoscritto, non è facile vivere non sapendo dove andrà a dormire tra qualche settimana e questo lo spinge ad avere un po’ il Cristo rotante.
Oltretutto pure la Polly inizia ad essere demoralizzata, ma per quel che la riguarda il grande problema è soprattutto non avere un forno. Puntualizzo inoltre che il suo di Cristo è bello stabile e temo tutto questo non basti a cambiare le cose.
In any case la vita prosegue. Sta sera io e la Polly ci spareremo un’altra cena thay, cucina che ormai ci ha conquistato, prima che io me ne vada a tentare di entrare al live dei Fightstar. Lei andrà a vedere l’ennesimo appartamento, per la prima volta senza di me. Che sia la volta buona?
Intanto, usando sempre Pozzetto come metafora della vita, siamo passati dal “Ragazzo di campagna” a “Casa mia, casa mia”.
Chiudo sottolineando come, sebbene fortemente tentato, non etichetterò questo post con “l’Italia è una merda, ma…” perchè non ho affatto la certezza che in Italia per una coppia straniera le cose sarebbero più facili e, anzi, se penso a certi discorsi anche solo del sindaco del mio paese mi girano ancora di più i maroni.

Leonida

Ci sarebbero molte cose da scrivere su quanto accaduto ieri a Milano.
Alcune sono divertenti, altre sono serie. Tutte meriterebbero un posticino qui sopra.
A me però preme esporre la riflessione che mi sono trovato a fare meditando sull’accaduto.
E’ stato un passaggio logico irrazionale, quasi surreale, ma mi sono trovato ad accostare il tutto a questa scena.
Come nel caso del film, il messaggio da trarre è questo:

Se sanguina è umano. Se è umano può essere sconfitto.

Il mio sacco da boxe

La giornata odierna, lavorativamente parlando, è iniziata una merda.
Nell’attesa che tutto quello che avevo fatto ieri e che ho dovuto rifare questa mattina venga pronto e mi consenta di fare tutto quello che avrei dovuto fare oggi e che mi terrà in lab fino a non so che ora, scrivo due righe sul blog e mi sfogo un po’.
Sarà un post di quelli che scrivo di getto, forse anche un filo incazzoso, sicuramente non troppo meditato.
Lo dico perchè dopo l’ultima discussione col BU ormai scrivere qui mi da ansia da prestazione.
Vado per punti, perchè alla fine è il modo migliore di scrivere pagine di questo tipo:

– Aprendo la Repubblica, oggi, la prima notizia che ho letto è stata questa. Niente di nuovo. Niente di inaspettato. Però se nessuno parlasse mai di ciò che non è nuovo o inaspettato in Italia non si parlerebbe più di mafia, corruzione in politica e sconfitte europee dell’Inter. Questo può anche essere l’obbiettivo di molti, ma non certo il mio e quindi qualcosa in merito la dico lo stesso, a costo di risultare noioso. La prima cosa che ho pensato leggendo la notizia è stata: “La solita manovra abbuonisci Vaticano e non pensanti annessi”. Ad essere onesto è la seconda cosa che ho pensato, la prima non si dice. Poi però qualcosa in me dev’essere scattato, anche in virtù di quanto accaduto ultimamente con la storia dei vaccini per l’H1N1, e ho spostato la mia riflessione su un altro piano. La notizia linkata riporta il blocco della messa in commercio della pillola RU 486, di conseguenza immagino che qualche ditta farmaceutica ci perderà un po’ di soldi. Leggendo qua e la in internet quello che sono riuscito a capire è che il farmaco è prodotto da una ditta francese, tal Exelgyn Laboratoires. Sono così, per pura curiosità, andato sul loro sito a guardare chi fosse a distribuirli in Italia e con somma sorpresa ho notato che siamo l’unico paese tra i citati col bollino arancione a non avere un distributore assegnato. Con tutta probabilità gli accordi per distribuire in Italia i prodotti della Exelgyn dipendono molto dalla decisione di poter commerciare o meno questo farmaco, è comprensibile. La domanda è: siamo realmente sicuri che il piano su cui si giochi la partita sia quello etico? Inizio a sentirmi un po’ ingenuo a pensare che la RU 486 sia rea solo di spostare voti. Forse dovrei iniziare a riflettere su quanti soldi potrebbe spostare. Chiunque abbia più di due neuroni e voglia utilizzarli per documentarsi infatti capisce al volo che non c’è nessuna reale questione etica di conflitto del farmaco con la vigente legge 194 e che, soprattutto, anche se ci fossero state delle contraddizioni in termini non è mai stato un problema per chi ci governa e legifera in materia ignorarle. La legge 40, per fare un esempio, con la 194 ci fa proprio a pugni, eppure è ancora lì.

– La seconda notizia che ho letto oggi sfogliando Repubblica è stata questa. Per educazione e rispetto nei confronti di chi legge tralascerò ancora una volta il mio primo pensiero in merito. Potrei anche non aggiungere nulla, avendo dedicato gran parte del mio precedente post a Paolo Brosio e al suo incontro con la Madonna. Evidentemente per ritrovare la fede oggi è necessario pippare o sottoporsi a rettoscopie. Se così è, temo resterò agnostico ancora a lungo.

– Dopo due notizie del genere ho preferito lasciare Repubblica e leggere l’ansa. Nessuno credo ritenesse il Giornale un reale organo di informazione e non serviva certo questa notizia per spostare l’opinione di nessuno. Come per il primo punto però, una riflessione è d’obbligo. Il tipo che si è auto-minacciato è accusato di diversi reati e va bene, ma di questo non mi interesso, mi preme piuttosto sapere se è o meno plausibile che venga radiato dall’ordine dei giornalisti. Perchè se così non fosse credo sarebbe molto, ma molto grave. Per un giornalista esiste colpa più grave dell’inventare le notizie?

– Ne ho anche per la pagina di gossip: il nuovo look di Rihanna è una merda.

A questo punto ho chiuso i giornali e quindi chiudo anche il post. Avrei voluto scrivere un pezzo sulla “nuova moda geek”, argomento che ultimamente è molto in voga nella blogosfera, ma non ero dell’umore adatto.
Forse lo farò nei prossimi giorni.

Croce e delizia

Ci ho provato, lo giuro, a non scrivere nulla riguardo la decisione della corte UE in merito ai crocifissi nelle aule.
Ci ho provato perchè non mi andava di infervorarmi nuovamente in una delle discussioni più antiche, inutili e paradossali del nostro paese.
Oggi però sono costretto a cedere ed i motivi sono essenzialmente due.
Il primo è che scriverò dei crocifissi per distogliere la mente ed evitare di parlare del caso Cucchi, in particolare delle dichiarazioni in merito rilasciate da Giovanardi. Voglio evitare di parlarne perchè in quel caso la rabbia sarebbe difficile da controllare e mi troverei inevitabilmente a scrivere cose tipo: “Giovanardi sei un pezzo di merda e spero che ti capitino cento volte le sofferenze che quel ragazzo ha passato nelle sue ultime ore di vita”, oppure a palesare alcuni miei pensieri riguardo le forze dell’ordine: insomma cose che non voglio scrivere per non avere problemi.
Il secondo motivo, ben meno difficile da spiegare, è che il mio caro amico Manowar non ha mancato di sinsigarmi sulla questione in mattinata, portando alla mia attenzione la performance della Santanchè a Domenica 5.
Siccome non so per quanto questo filmato resterà visibile in rete, ne descrivo il contenuto: la signora in questione ha dichiarato in TV che “Maometto era un pervertito pedofilo in quanto aveva diverse mogli tra cui l’ultima di soli nove anni di età”. Con molta simpatia, Manowar aggiungeva nel suo messaggio: “è la volta buona che la gambizzano :P”.
Dal canto mio, mi sono limitato a rispondergli: “Speriamo”.
Ci sono molte cose buffe da sottolineare in tutta questa vicenda e quasi quasi è bene andare per punti:
– Ho imparato che in televisione è possibile bestemmiare reiteratamente tutte le religioni fuorchè il cattolicesimo.
– Ho imparato che nel farlo è possibile sparare puttanate colossali quali il concetto di pedofilia contestualizzato a più di mille anni fa, quando nessuno prendeva in moglie una diciottenne, o il concetto di perversione associato alla poligamia. Quest’ultimo è ancora più assurdo, se vogliamo, perchè stando alla legge naturale che tanto cara risulta ai fondamentalisti cattolici quando si parla di omosessualità o fecondazione in vitro, beh, è proprio la monogamia ad essere una perversione in quanto certamente non “naturale”.
– Ho imparato che tra la gente che conosco ci sono un sacco di persone che difendono il crocifisso. Le stesse persone che bestemmiano ogni tre parole. Le stesse persone che, quando si era a scuola, lo staccavano dalla parete o lo appendevano al contrario (non scherzo). Le stesse persone che difendono la famiglia e vanno a troie (di qualsovoglia genere). Le stesse persone che difendono la vita e poi fanno pestare a morte ragazzi in carcere. Vabbè, quelle persone lì, insomma.
– Ho imparato che c’è un sacco di gente dalla spiccata ironia, in questo paese, come dimostrano ad esempio questo link e quest’altro.
– Ho imparato che l’educazione dei ragazzi dipende da quel che c’è affisso alle pareti e non da quel che gli si dice.
– Ho imparato che i comandamenti proibirebbero di idolatrare i simboli, ma che i comandamenti sono più che altro una traccia come il codice dei pirati.

Ho anche imparato che mentre noi ci facciamo le seghe su problemi del cazzo, in America stanno facendo la rivoluzione.

W l’Italia

In giorni in cui non ho un carica batterie per il PC a casa non posso dilungarmi nello scrivere un post.
Però una roba al volo la voglio dire.
L’Italia è l’unico paese in cui la sinistra mette alla gogna una persona perchè va con i trans mentre la destra ne difende le libertà sessuali.
Cazzo.
Sarà che sto per emigrare e quindi guardo le cose in maniera distaccata.
Sarà che ormai mi sento “distaccato” dal mio paese anche senza il bisogno di emigrare.
Però l’Italia è un paese unico.

Lettera aperta a Silvio

Purtoppo per te, caro Silvio, coi consigli hai esagerato.
La conseguenza è che poi, alla fine, Obama te l’ha fatta sotto il naso soffiandoti il premio Nobel per la Pace.
Sei stato un po’ ingenuo, in effetti.
Scusa, rifletti un secondo, saresti mai andato a consigliare alla dirigenza dell’inter che acquisti fare per rafforzare la squadra o come disporre gli undici in campo per coniugare spettacolo e risultati?
Oppure insegneresti mai a Franceschini/Bersani/Marino come si costruisce una coalizione solida sostituendo i politici con i burattini?
No.
Ovvio che no.
Dispensare saggezza ai propri rivali è controproducente.
Eppure in questa circostanza ti sei fatto proprio infinocchiare per benino.
Lo so, lo so, è impossibile resistere allo charme di quell’americano giovane e abbronzato che pare piacere proprio a tutti. E lo so che non pensavi potesse costituire per te una minaccia visto che anche io, quando ho letto della sua vittoria, ho avuto qualche minuto in cui ho pensato: “Che cazzo ha fatto Obama per vincere il Nobel?”.
Tuttavia pare che oggi il nostro comune amico Barack incarni la voglia di cambiamento, di innovazione e di progresso cui tutto il mondo tende e quindi credo che questo premio sia più che altro un proposito, un’investitura a quello che per tutti può essere l’uomo chiave per la risoluzione di molti dei problemi del mondo.
Non per quello che ha fatto, ma per quello che ha detto e convinto di poter fare.
Se ci riuscirà o meno non è dato saperlo, però oggi in molti credono in lui e chi più di te, che stando ai sondaggi riscuoti ancora più consensi di lui, può comprendere cosa voglia dire sentirsi addosso la fiducia della gente?
Bon dai, peccato.
Immagino che ci sarai rimasto male, ma oggi come oggi questa sconfitta non è nemmeno la peggiore delle tue sfighe, quindi non pensiamoci più.
Mi spiace più che altro per i giovani volenterosi di Silvio per il Nobel, loro ci credevano parecchio.
Prima, subito appresa la notizia, ho scritto anche loro una lettera di cordoglio e gliel’ho spedita usando il form online del sito.
Te la leggo:

“Sono seriamente costernato per la vittoria di Obama su Silvio.
Cioè, vi pare giusto?
Cioè, mica è il miglior presidente degli USA degli ultimi 150 anni lui.
Nixon era meglio, per fare un nome.
E poi oh, il nostro comitato per Silvio era decisamente più figo.
Noi avevamo anche le canzoncine.
Obama mica ce le ha, le canzoncine.
Per me gliel’hanno dato solo perchè è nero.
Siamo al paradosso per cui adesso essere abbronzati è diventato pure un punto a favore.
Secondo me, li in Norvegia, son tutti comunisti.
Oppure è solo colpa delle gazzette della sinistra che, manipolando l’informazione, proiettano all’estero un’immagine irreale di quelli che sono i fatti.
Comunque non dobbiamo mollare.
E’ vero, il Nobel ormai è sfumato, ma c’è ancora San Remo e secondo me lì Obama perde sicuro.
Mica c’ha Apicella, lui.
Saluti colmi di stima per quel che avete fatto e continuerete a fare.
Let’s go Silvio!

Manq”

Ho lasciato anche il mio indirizzo email e il mio numero di cellulare così, se vogliono contattarmi per sfogarsi un po’, possono farlo.
Mi pareva doveroso.
Va bene dai, quasi quasi torno al lavoro.
Stammi bene e, mi raccomando, su con la vita che non è mica morto nessuno…

E poi dicono che in Italia non c’è un problema di informazione

Ieri c’è stata la prima puntata di Annozero.
A me Santoro non è mai piaciuto perchè lo trovo la copia “sinistroide” di Ferrara e chi mi conosce sa bene che non è un complimento.
Ieri sera però è andata in onda la prima puntata e c’era curiosità per via della questione Travaglio, ancora senza contratto Rai non si capisce bene per quale motivo.
L’intervento di Travaglio è stato il seguente:

La parte sulla “Bicamerale ad ore” mi ha spaccato.
A parte le battute però, non credo di essere lontano anni luce dalla comprensione dell’intervento riassumendolo in questa frase: “Mignotte e cocaina sono un lasciapassare per il potere perchè fanno gola sia a destra che a sinistra.”.
Si può essere d’accordo o meno, ma il senso mi pare sia quello.
Questa mattina ho scelto di leggere le notizie che i giornali davano in merito.
Come consuetudine, sono partito da Repubblica.

Al via l’Annozero delle polemiche – “Diversi per una democrazia più forte”
[…]
Marco Travaglio legge il suo editoriale come faceva nelle edizione dello scorso anno, ma questa volta ancora senza un contratto che lo lega a Rai2. E cita i verbali di Gianpaolo Tarantini, l’imprenditore barese che portava le escort a casa di Berlusconi: “Ho capito che con la cocaina e le ragazze mi sarei fatto largo nella società”, disse l’industriale al pm. Travaglio legge nel dettaglio degli incontri di Berlusconi con le ragazze, compreso quel 17 dicembre in cui il premier non andò al Quirinale adducendo uno “strappo muscolare”. Poi ricevette due ragazze, “forse erano fisioterapiste”, ironizza Travaglio.
[…]

Dopo aver letto l’articolo, mi è parso evidente che mancasse almeno una parte del concetto espresso da Travaglio.
Ho quindi optato per provare ad informarmi ulteriormente ed ho aperto il Corriere della Sera.

L’incipit di Santoro contro Berlusconi – “Non ci sto a sentirmi in nomination”
[…]
Marco Travaglio, nel corso del suo editoriale a metà puntata, ha ripercorso le vicende di Giampaolo Tarantini che «ha messo su una bicamerale a ore». Il giornalista ha letto i verbali delle deposizioni di Tarantini, «della sua voglia di conoscere il premier» e delle spese che Tarantini ha sostenuto. E conclude: «Berlusconi ha detto durante la conferenza stampa con Zapatero di non aver mai pagato una donna – aggiunge -. Si sentiva con lui (Tarantini) dieci volte al giorno, e poi Berlusconi dice di non conoscerlo, ‘Tarantini o Tarantino”?. Forse si riferiva a Quentin Tarantino. Il film è infatti “Pulp Fiction” ed è molto Pulp».
[…]

Da quanto scritto, anche in questo caso, non mi pare venga fuori il concetto espresso dal giornalista ieri sera nel suo intervento. La descrizione è vaga, le citazioni decontestualizzate e buttate lì senza spiegarne il significato (si veda appunto la bicamerale ad ore).
Non pago, decido di completare la mia rassegna stampa andando sul sito del Giornale.

Annozero mette alla gogna Il Giornale – Per Santoro abuso di Servizio Pubblico
[…]
Quindi MarcoTravaglio. Mescola frasette su ragazze e festini, Silvio e Massimo, infine il favoloso gioco di parole su «pulp»e«palp». Bravissimo,un genio bollito, con la maionese sarebbe anche gradevole.
[…]

Ora, senza voler entrare nel merito del fatto che tutto l’articolo è scritto con toni e modi che col giornalismo non hanno nulla a che vedere, mi pare incontestabile che anche qui l’intervento di Travaglio venga citato e descritto in maniera che non faccia minimamente intendere al lettore quello che in realtà è stato detto.
Com’è possibile che dopo aver letto i tre principali quotidiani del paese e aver constatato che tutti e tre riportano la notizia, mi è stato impossibile apprendere il concetto che Travaglio ha voluto comunicare?
E’ normale che le tre testate giornalistiche di maggior rilievo non facciano cronaca, ma opinione travestita più o meno bene da cronaca?
Come diavolo può fare un cittadino che non abbia voglia di buttare una mattinata di lavoro (come ha fatto oggi il sottoscritto) per farsi un quadro generale di quel che avviene nel suo Paese?
E, ripeto, si parla di una notizia che tutti e tre i giornali hanno riportato. Figuriamoci il delirio sui fatti che da molte testate vengono omessi.
E poi dicono che in Italia non c’è un problema di informazione.

Pallone vs. Palle

Volevo scrivere qualche parola, diverse in realtà, sulla cancellazione della puntata di Ballarò prevista per questa sera, rea di poter intaccare l’audience della Tv di Stato.
Penso tuttavia che desisterò, per due principali motivi:
1- So che Feltri ha pronto un editoriale in cui sviscera il Manq Sexy Gate, con tanto di documenti top secret. Non posso permettermi uno scandalo del genere a pochi mesi dall’inizio della mia convivenza con la Polly e oltretutto per me querelare il Giornale sarebbe economicamente infattibile, quindi è meglio che la smetta di parlar male del nostro Presidente.
2- La scelta di Rai Tre di proiettare “La Caduta – Gli ultimi giorni di Hitler” al posto della trasmissione di Floris ed in seguito “Correva l’anno – Le donne e la guerra” dice più di quanto avrei mai potuto scrivere io. E lo dice meglio, con più ironia. Tanto di cappello quindi a quella cha da domani, per editto presidenziale, sarà rinominata Rai Radio Londra.
Una cosa però devo proprio dirla, perchè non me ne capacito.
Perchè è stato montato tutto sto polverone inutile?
E’ Martedì.
C’è la Champions.
Chi potrebbe preferire Vespa al calcio?
E poi questa sera ci sono troppe partite imperdibili: il ritorno in champions del Milan, la Juve, il nuovo Real dei fenomeni, il nuovo Chelsea del maiale, il nuovo Manchester senza C. Ronaldo, il Bayern e via dicendo.
Anche il fatto che sia stata cancellata la puntata di Matrix prevista per la seconda serata è assurdo.
Ci stiamo forse dimenticando che a quell’ora vengono trasmessi i gol e, soprattutto, che ci sono da ascoltare le mirabolanti disquisizioni degli esperti di QSVS?
Naa, sono seriamente convinto che tutto questo polverone sia inutile.
Anzi, per avvalorare la mia tesi torno davanti al televisore, perchè dopo essere passati in vantaggio con un gol in fuorigioco, essere stati schiacciati per novanta minuti e aver preso un gol da polli, pare che i ragazzi si siano ricordati di saper giocare a pallone e che Seedorf e  Pippo abbiano costruito un gol della Madonna.

Ah, sì, prima o poi tornerò a scrivere d’altro. Ho in previsione di parlare di qualche disco nei prossimi giorni. Però la politica è troppo scoppiettante attualmente per essere ignorata. E poi, finchè posso, ne approfitto…

Non ci sono più parole

Il Presidente del Consiglio, invece di andare dal Presidente della Repubblica, va a puttane.
Oltretutto simula una malattia per poterlo fare.
Qualunque persona con una dignità propria si sarebbe dimessa.
Lui ovviamente no.
Però, cazzo, esigo almeno l’intervento di Brunetta.