Sanremo 2022
Mi sono accorto che ogni anno faccio il solito disclaimer: non seguo Sanremo in termini di show televisivo, che anzi mi dà abbastanza sui nervi, ma mi piace ascoltarmi i pezzi in gara e buttare giù un’opinione al primo ascolto per ognuno di loro.
Quest’anno non fa eccezione, se non per il fatto che:
1) C’è in gara Dargen D’Amico, che qui si ama abbastanza.
2) Sto giocando il Fantasanremo.
Per chi non avesse familiarità con il mio modo di approcciare la questione, per me Sanremo è La Canzone di Sanremo™ (da qui CdS™), archetipo che non ha senso di esistere mai, ma che in quel contesto trova la sua collocazione naturale. Potrei provare a spiegarvi in cosa consiste, ma sarebbe più noioso delle canzoni stesse, cosa davvero indicativa, quindi mi limito a puntare il dito quando lo riconosco in scaletta.
Vedo che quest’anno la playlist Spotify è di 25 pezzi e tiro un enorme sospiro di sollievo, dovrebbe essere più semplice del previsto.
Bando alle ciance quindi, iniziamo.
1) Brividi, di Mahmood e BLANCO
Minchia! Si parte subito con la CdS™ e la piazza il duetto che tanti danno tra i favoriti. Devo dire che mi sarei aspettato tutt’altro. Ovviamente, come vuole l’archetipo, è una palla al cazzo tremenda e il tentativo darle un sapore 2022 è davvero goffo e appena abbozzato. L’anno scorso Fedez e la Michielin ci avevano investito almeno mezzo neurone, per dire. Cmq oh, se vincesse non credo sorprenderebbe qualcuno. Nota a margine: si parte subito anche col CAPSLOCK, vero e sottostimato cancro della musica contemporanea.
2) O Forse Sei Tu, di Elisa
Va beh ma è meraviglioso, altra contender che si presenta con la CdS™! Quest’anno è gara vera e autentica. Non saprei dire se questa sia meglio della precedente, ma a me Elisa piaciucchia e credo ci si potesse aspettare qualcosa di meglio da lei.
3) Ciao Ciao, di La rappresentante di lista
Non fa ridere che questo didascalicissimo e derivativissimo utilizzo di suoni che hanno almeno 50 anni ci faccia però pensare: “Oh, finalmente qualcosa di attuale!”? A me sì. Poi oh, il pezzo è carino ed entra in testa subito, tutto sommato per me promossa.
4) INSUPERABILE, di Rkomi
Toddiocris, che monnezza. E’ tutto sbagliato, non saprei neanche da dove cominciare.
5) DOMENICA, di Achille Lauro
Boh, i giovani è evidente abbiano la tastiera incastrata sulle maiuscole. Ci sta, anche mio figlio di 6 anni quando scrive ai nonni lo fa in CAPSLOCK. Ma sto pezzo non l’ha già portato le edizioni scorse con un testo diverso? No dai, sono ingiusto. Diciamo che ha preso spunti dalle sue robe precedenti e le ha ulteriormente ripulite e ammosciate. Magari ‘sto giro riusciamo ad evitarci le sbrodolate su quanto è punk, ma visto che il paradigma di trasgressività ed eccesso nostrani sono i Maneskin non posso escludere nulla. Non fa cagarissimo, però.
6) Dove Si Balla, di Dargen D’Amico
LA CASSA DRITTA A SANREMO. Ti amo Dargen. “Ma vai a capire perchè si vive se non si balla” questo gioca un altro sport, testo perfetto per il contesto e sparato in faccia con un fucile che fa PAPARARA-PARARA-PA-PA. Fatelo vincere.
7) farfalle, di sangiovanni
Guarda che alternativo, questo non mette le maiuscole manco quando servono e per questo quasi quasi lo prendo in simpatia. Mi sbilancio e ci vedo la CdS™ travestita da ragazzino, un po’ come il meme di Steve Buscemi con lo skate. Fa cagare, ma almeno ha un suo senso logico.
8) Ti amo non lo so dire, di Noemi
Qui invece è CdS™ al 100% e quindi al momento per me la conta è 4/8. Se la media tiene, siamo tornati a livelli che non si vedevano da un po’. Sì, la statisticha è più interessante di quel che sto ascoltando. Sorry Noemi, ma è un po’ troppo anche per te ‘sta roba.
9) Perfetta Così, di Aka 7even
Io questo non ho idea di chi sia e fino al ritornello avrei detto: “ma sì dai, ci sta” invece poi diventa una monnezza. Amen. Ma senza Sanremo uscirebbero pezzi del genere? Seriamente dico.
10) Ovunque Sarai, di Irama
Forse LA CdS™ più CdS™ fino ad ora e questo non è e non sarà mai un pregio musicalmente parlando. Ci sta mettendo un po’ troppo ad aprirsi, però, e inizio ad avere paura che Irama stia soffrendo di un qualche dolore lancinante decisamente più fisico che emotivo. Forse con un brufen in corpo veniva meglio.
11) Inverno dei fiori, di Michele Bravi
Questo, poraccio, mi fa una tenerezza infinita. Qui piazza un anonimissima CdS™ che davvero non ha nessun motivo per farsi commentare o ricordare, ma non me la sento di accanirmi per quello che dicevo all’inizio, quindi approfitto per spingere l’unico pezzo di Michele Bravi che merita: I Puffi sanno con Cristina D’Avena.
12) Miele, di Giusy Ferreri
Per me sì, daje Giusy. Fiero di averti messa in squadra al fanta.
13) Ogni Volta E’ Così, di Emma
Scolliniamo nella seconda metà della scaletta. Altra testa di serie che gioca sul sicuro della CdS™ però non so come dire, mi sembra quella a cui calzi meglio in termini ti target e resa. E’ una lagna eh, mica lo nego.
14) CHIMICA, di Ditonellapiaga e Donatella Rettore
Altra cassa dritta, ennesimo tentativo di cavalcare il trend “scongeliamo una mummia e facciamoci un pezzo caciarone”. Boh, non è che sia tremendissima, ma nel suo campionato mi pare non tenga il passo. Il bridge è carino, ma lo hanno buttato al cesso con quel che viene dopo.
15) Duecentomila ore, di Anna Mena
Non è il Festivalbar zia. Almeno 3 mesi in anticipo per un pezzo con Cuba Libre nel testo, fa l’effetto delle luminarie di Natale a ottobre. Indifendibile.
16) Sei tu, di Fabrizio Moro
Altra CdS™. La migliore fin qui? Ma sì dai. Potrebbe essere una cover, quindi direi che è perfetta.
17) SESSO OCCASIONALE, di Tananai
Il TITOLO TRASGRESSIVO come selling point mi fa sempre effetto poverata. Il pezzo non saprei, è certamente roba che mai nella vita, ma forse è meno peggio di tanta roba che circola. Il testo mi fa un po’ effetto GAMBEdiBURRO, non me ne vogliano le stese. Forse non lo insulto per quello.
18) Virale, di Matteo Romano
Mi dicono che questo arriva da Tik Tok e ci sarà pure un motivo se non ho un account su Tik Tok e piuttosto che farmene uno mi farei mangiare dai cani. Non skippo a metà pezzo solo per senso del dovere.
19) Abbi cura di te, di Highsnob e Hu
Qui avevo una certa curiosità, lo ammetto. Mi sarei potuto aspettare qualunque cosa, ma un pezzo di Fedez da uno che è in causa con Fedez no. Poi ci mettono pure il carico della tipa che biascica, che se c’è un trend del rap/trap che mi sta sul cazzo è proprio la tipa che biascica e il gioco è fatto. Terribile.
20) Apri tutte le porte, di Gianni Morandi
E’ partita e per i primi 10, 15 secondi ho pensato: “Ma perchè mi parte la pubblicità che sono abbonato Spotify Premium?”. Ecco, diciamo che poi non migliora.
21) Tuo padre, mia madre, Lucia, di Giovanni Truppi
Questo me lo hanno spinto in tanti, lo approccio da iper ignorante. Sanremo meets IL CANTAUTORATO. Capisco perchè goda di credito, cioè no, non lo capisco, ma non voglio star qui a fare pistolotti a nessuno. Not my cup of tea può andare come commento? Dai, accendiamolo. Però il pezzo dovrebbe anche finire che, voglio dire, è durato pure troppo.
22) Tantissimo, di Le Vibrazioni
Sono volato su Marte. Davvero.
23) ORA E QUI, di Yuman
Non ho cazzi di verificare, ma sembrerebbe la prima CdS™ in CAPSLOCK. Al netto del valore musicale, questa cosa di Zarrillo di reinventarsi con un nuovo nickname, all’età che ha, andrebbe apprezzata.
24) Lettera di là del mare, di Massimo Ranieri
Sto ancora ascoltando Yuman, quindi cazzeggio un secondo sperando di distrarmi. Ma che cazzo vuol dire Lettera di là del mare? Va beh. Ecco che inizia, direi CdS™ anche questa. A me interessa solo se ad una certa attacca a gridare stile PERDERE l’AMORE, apice dello screamo italiano. ECCOLOOOH. Direi non un pezzo indimenticabile, ma meglio di metà buona della roba sentita fin qui.
23) Voglio amarti, di Iva Zanicchi
Iva la chiude con l’ultima CdS™ (NdM: il conto dice 11/25, sconfitta anche quest’anno), ma c’è qualcosa che non funziona. Boh. Mi pare che il suo stile di canto non c’entri nulla con la produzione della base, non so come dire, mi sembra un mashup. Uno strazio di mashup, ma non credo fosse lecito avere aspettative su Iva Zanicchi dai. L’ho presa al Fantasanremo, ma solo nella speranza di portare a casa il bonus IVA AL 22.