Film
Acculturamento forzato
Approfittando del fatto che sono a casa con la schiena bloccata mi sono guardato Paranoid Park.
Dopo la visione del film ci ho riflettuto un po’ sopra ed ho concluso che non sto bene.
Ho trascorso l’intera durata della pellicola a cercare di capire di che marca fossero i vestiti dei protagonisti.
Ho evidentemente qualche problema.
Il film in se invece non mi è parso eccezionale, anche se curato.
In più ci ho letto una criminalizzazione dell’ambiente “skater” americano che, ovviamente, mi ha lasciato un po’ disgustato.
Forse però l’ho interpretato male.
Non posso escludere che la chiave di lettura fosse opposta a quella che io ne ho tratto, ma alla fine il cinema è ciò che arriva a chi guarda e non ciò che si propone chi gira, indi ho ragione io.
La cosa migliore del film, tuttavia, è la scena finale.
Non tanto per i fotogrammi in se.
Più che altro perchè è girata sulle note di “Angeles” di Elliott Smith.
E non aggiungo altro.
Manq’s Awards 2008
Visto che il nostro premier si è preso un’oretta per dichiarare agli italiani cosa di buono è successo in questo 2008, mi pare giusto fare lo stesso. D’altra parte il maxiriepilogo di fine anno è una tradizione longeva per questo blog e quest’anno non sarà da meno.
Oltretutto io non ho nemmeno da rimproverare “la sinistra ecologista” poichè tutto ciò che non mi è piaciuto in questi dodici mesi non è certo colpa loro. Ecco, si potrebbe precisare che anche l’assenza del nucleare in Italia non è colpa dei comunisti, ma di un referendum indetto sull’onda della paura post Cernobil che ha visto la mobilitazione dell’intero Paese, ma questo probabilmente al Silvio non l’hanno detto. Comunque non ci sono problemi, visto che il Governo ha deciso di defecare sull’espressione del popolo sovrano e avviare la costruzioni di impianti nucleari sul territorio nazionale.
Con tutto che non sono certo contrario al nucleare, l’idea di ribaltare le decisioni popolari senza chiedere nulla a nessuno un po’ mi spaventa in vista, soprattutto, di altri referendum del passato.
Comunque sia, non è di questo che volevo scrivere.
Il fatto è che ultimamente di tempo per me stesso in cui dedicarmi a questa pagina ne ho sempre meno e quindi quando mi trovo a poterlo fare, diventa difficile restringere il campo ad un unico tema.
Tonro quindi alle classifiche.
Anche in questo 2008 mi prendo una pagina in cui valuto il meglio ed il peggio dei [pochi] ambiti culturali di cui mi occupo.
Analizzando gli ultimi mesi devo riconoscere di aver trascurato soprattutto l’ambito musicale, ascoltando veramente pochi CD e vedendo ancor meno concerti. La cosa mi spiace moltissimo perchè la musica resta sempre la mia maggior passione e vorrei dedicarle molto più tempo. Poche volte mi è capitato di chiudere un anno senza innovare quasi per nulla il panorama dei miei ascolti. Parte della colpa però la imputo a “Dedication.it“, la webzine che seguo da anni e da cui solitamente traggo utili consigli per nuovi ascolti. Ultimamente però le recensioni dei dischi coprono un panorama sempre più spesso distante dai miei gusti ed il loro numero è notevolmente diminuito. Non conoscendone altre, mi ritrovo sempre più povero di consigli ed imbeccate utili.
Speriamo in un 2009 migliore da questo punto di vista.
Ok, lascio spazio alle classifiche.
Di quel che è stato quest’anno a livello personale non sento di dover scrivere nulla, se non che mi ha dato veramente moltissime soddisfazioni, lavorative e personali, insegnandomi che anche quando le cose vanno male può essere che sia semplicemente un passaggio necessario a farle andare meglio di prima.
Sarò mica diventato ottimista?
Naaaa…
Miglior Disco:
1° “Lost in the Sound of Separation” – Underøath
2° “Finch (EP)” – Finch
3° “Pneuma” – Moving Mountains
* ho volutamente escluso “How to Ruin Vergani’s Wedding” degli H’s’P per evidente superiorità sui concorrenti.
Peggior Disco:
1° “Machine 15” – Millencolin
2° “Weezer (Red Album)” – Weezer
3° “Remain in Memory – The Final Show” – Good Riddance
* ho volutamente escluso “Chinese Democracy” dei Guns’n’Roses per evidente superiorità sui concorrenti.
Miglior Concerto:
1° Finch@Astoria 2, Londra
2° Coldplay@Datch Forum, Assago
3° Canadians@Bloom, Mezzago
Peggior Concerto:
1° Jimmy Eat World@Musicdrome, Milano
2° Funeral for a Friend@Rolling Stone, Milano
3° Hexes@Astoria 2, Londra
Miglior Libro:
1° “Soffocare” & “Survivor” (exequo) – Chuck Palahniuk
2° “A Storm of Sword” (Tempesta di Spade+I Fiumi della Guerra+Il Portale delle Tenebre) – George R.R. Martin
3° “Terrore” – Danila Comastri Montanari
Peggior Libro:
1° “Lo Scudo di Talos” – Valerio Massimo Manfredi
2° “Bar Sport” – Stefano Benni
3° “Fuori da un Evidente Destino” – Giorgio Faletti
Serie TV rivelazione:
Life
Serie TV delusione:
Scrubs
Dicembre
Come è facile intuire, non ho più molto tempo per scrivere.
Dicembre è iniziato ormai da diversi giorni e l’ultima mia notizia rimane la google list di Novembre.
Non ci siamo.
Ho così deciso di prendermi qualche minuto per scrivere il blog questa sera in cui non intendo metter piede fuori di casa, dedicando a me stesso diverse ore di meritato riposo.
Sarà un post multitematico, perchè non ho un particolare argomento da trattare e al contemo ho diverse cose di cui vorrei scrivere.
Andrò in rigoroso e confuso ordine sparso.
Per prima cosa non posso non dedicare qualche riga al mio aver finalmente finito i nove libri fino ad ora pubblicati da R.R. Martin in italiano per quel che riguarda “Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco”. Questo vuol dire aver terminato il “salvagente” dei libri ancora da leggere.
Spiego meglio il concetto.
Quando nel Febbraio 2007 decisi di iniziare a leggere l’opera, sapevo benissimo quanto mr. George fosse lento nel dare alla luce i propri scritti. Per questo la decisione fu quella di non leggere tutti e nove i capitoli in un colpo solo, ma di affrontare la saga con calma, in modo da non trovarmi a dover attendere il nuovo capitolo in uscita con il sangue agli occhi.
Ci ho provato, ma ho fallito.
La verità è che questi libri sono, purtoppo e per fortuna, una droga da cui è impossibile staccarsi troppo a lungo.
Ora non mi resta che attendere che Martin si degni a buttar fuori “A Dance with Dragons”, libro che a quanto disse lui sarebbe dovuto uscire nel 2005.
Ho finito l’ultimo libro da meno di una settimana, e già non ne posso più di aspettare.
Cambio discorso va, che se no inizio a parlare della trama e non amo rovinare le sorprese ad ignari possibili lettori.
Mercoledì sono stato al cinema a vedere “Max Payne”.
Il film non è fatto molto bene e la cosa mi ha stupito, essendo il videogame dalla trama più cinematografica che abbia mai avuto modo di giocare. La storia è confusa, il film è lento e per 4/5 della pellicola il buon Max non spara a nessuno. Trattandosi della trasposizione di un videogioco in cui, al primo livello, si stermina l’intera popolazione tossicodipendente di NY c’è per forza di cose qualcosa che non torna. Di positivo però questo film alcune cose le ha. In primis vengono riproposti, per quanto male o eccessivamente in breve, un bel po’ delle ambientazioni del videogioco e soprattutto la sua atmosfera noir. Oltre a questo è da sottolineare come nel film Max Payne, quando è ferito, cammini esattamente come il personaggio del videogame quando si trovava a corto di energia. Voto dieci, infine, alla scena del tipo sul ponte sospeso all’interno del Ragnarock: identica al gioco. Tutto questo per dire essenzialmente una cosa: del film potevo fare a meno, ma il videogame adesso me lo rigioco tutto dal principio.
Mulo permettendo a partire proprio da questa sera.
Al momento ho il terribile dubbio di aver dimenticato parte delle cose che volevo scrivere.
Pazienza.
Intanto il Natale incombe e quest’anno, dopo anni, ho tutta l’intenzione di godermelo al meglio.
Ho sempre amato il Natale.
Anche per questo ho deciso di “prendere in prestito” una vecchia idea di Max e rendere più natalizia la grafica del mio blog compatibilmente con la penuria di tempo e voglia necessari a fare una cosa carina.
Il risultato è qui in alto.
Spero di scrivere qualche altro post prima del consueto maxiriepilogo di fine anno, ma non garantisco nulla.
A Natale entreranno in casa mia Leo Messi e soci, quindi di tempo a disposizione non ne avrò più.
Per nulla.
Ordine
E’ troppo tempo che non scrivo un sano post per punti.
I post per punti sono la linfa vitale di quasi tutti i blog.
Sicuramente di tutti quelli che valgono, e il mio per me vale molto.
Quindi post per punti sia.
– In televisione non c’è mai un cazzo, ma riescono comunque a mettere i bei film solo nelle sere in cui ci sono le partite.
“Point Break” è un film della madonna.
– Serata di campionato, Milan ancora assolutamente discutibile. Però senza Pirlo si vince. Mi accontento.
Domenica sera c’è il derby. Me lo vedrò dal terzo anello blu di S.Siro, biglietto già acquistato. Sono già in ansia.
Per quel che riguarda il fantacalcio, tutto lascia presagire l’ennesima giornata no.
– Sto leggendo “Bar Sport” di Benni. Non mi fa ridere. E’ grave?
– Martedì prossimo provo la sortita al forum con Ciccio. L’obbiettivo è vedere i Coldplay senza spendere miliardi.
– Ho fame.
– Ieri ho seguito la puntata di “Otto e Mezza” con ospite Alemanno.
Alemanno, secondo me, è un pupazzo dentro cui si cela Guzzanti (figlio) che fa l’imitazione di non ricordo chi.
Come tutti i pupazzi non fa ridere e fa un po’ pena.
– Questo week-end ho mangiato come un maiale. Ottima la sagra della patata, meno quella del gorgonzola.
Pregevole la gita a Faggeto Lario con annesso agriturismo, nonostante la carestia di salsiccette.
– In questi giorni continuo ad interrogarmi sul perchè l’antitrust non faccia nulla nei confronti della Carfagna.
La sua legge sulla prostituzione è concorrenza sleale.
Un’altro conflitto di interessi irrisolto.
– Ho ordinato un po’ di cd.
– Sono innamorato. Di nuovo.
– Sono stressato. Di nuovo.
– Ho bisogno di staccare dal lavoro.
– Sto provando a scaricare “Gomorra” e “Il Divo”. Io di film ne scarico parecchi e MAI mi è capitato di fare così fatica.
In rete ci sono solo fake. Io, che sono solito lasciarmi andare alla cultura del sospetto, ci vedo una cospirazione.
Non ce n’è, i post a punti sono sempre bellissimi.
Ordinati come piace a noi Italiani.
Prossimamente
E c’è chi dice che non c’è mai niente da andare a vedere al cinema.
Per entrambe le pellicole, ovviamente, poltrona già prenotata.
Perchè?
Perchè il primo è tratto da un capolavoro assoluto della letteratura moderna, ovvero “Soffocare” e perchè il secondo a quanto pare ripropone quasi per intero il cast dell’ultimo vero cult movie della cinematografia.
Tra l’altro dare delle motivazioni per la visione di questi film mi pare oltremodo superfluo.
Quasi quasi inizio a tirare cocaina.
Sono morto.
Credo di essere giunto al primo vero momento di stanca da quando vivo da solo. Sarà l’allergia da controllare con gli antistaminici, sarà che non mi fermo praticamente dall’estate scorsa, sarà che il lavoro ultimamente è più pesante del solito, sarà quel che sarà.
Io però non ce la faccio più.
Ho bisogno di riposo.
Gli unici momenti in cui potrei concedermelo però sono nel week-end e, parlando in tutta sincerità, non mi pare il caso di sacrificare le uniche cose positive della mia attuale vita in virtù dei già abbastanza pesanti sbattimenti.
Forse ho solo una grande voglia di essere felice.
Comunque sia, è soprattutto per l’enorme stanchezza che mi trovo ad aggiornare queste pagine in maniera stanca e poco frequente e quindi sta sera, prima di andare a nanna presto per poi svegliarmi alle 3.00 per vedere CP3 (ok,ok questo può sembrare un controsenso con quanto detto fino ad ora, ma anche no. Decisamente no.) ho deciso di buttare giù due righe.
E visto che non so di che cosa parlare, parlerò delle classiche cose di cui parla la maggior parte dei blogger.
CINEMA:
Ho visto “Jarhead” e mi è piaciuto un sacco.
Ho visto “Babel” e mi ha fatto cagare.
Ho visto “Arizona Jr.” e l’ho trovato strano e surreale, nonchè enigmatico in certi punti.
Ho visto “The Prestige” e non è male, ma neanche bello.
Ho visto “The Illusionist” ed è scontato, ma non eccessivamente brutto.
Ho visto “A History of Violence” e l’ho trovato bello.
Il 24 andrò a vedere il quarto Indi e credo mi farò i primi tre al pomeriggio. E a me Indiana Jones non ha mai entusiasmato.
LIBRI:
Sono in pausa R.R. Martin.
Ho letto “Fuori da un evidente destino” di Faletti e devo dire che è brutto. Peggio di “Niente di vero tranne gli occhi”. Incredibile.
Ho letto “Soffocare” di Palahniuk. Figo. E’ scritto a metà tra come scrivo io e come vorrei scrivere. Grazie BU.
Sto provando a finire “Lo Scudo di Talos” di Manfredi. All’idea preferirei mangiare un secchio di letame. Liquido.
Dovrei iniziare “Il Maestro e Margherita” di Bulgakov. Un po’ lo temo, ma ho speranze di successo.
MUSICA:
“Pneuma” dei Moving Mountains è un disco della madonna.
“Remain In Memory – The Final Show” dei Good Riddance è imbarazzante.
Ok, direi che posso andarmene a letto soddisfatto e con la coscienza a posto per aver adempiuto al mio dovere di diarista on-line.
Prima però chiudo con una scoperta.
Ho visto per la prima volta “Mai Dire Martedì” e sono rimasto folgorato da lui.
Mi ha spaccato.
Waste of time
Checcazzo.
Avrei dovuto essere a letto da almeno un’ora.
Sono cotto da almeno cinque.
Le quattro cose che mi devo portare in montagna sono ancora lì ad aspettare che le metta nello zaino.
I piatti che ho detto avrei lavato un paio d’ore fa sono ancora lì che mi guardano dal lavandino.
Con in sottofondo l’ultimo Coheed and Cambria e l’ultimo Linea 77 me ne sono stato al pc a buttare via il tempo.
Due dischi carini, entrambi meglio dei predecessori al primo giudizio.
Ieri sera sono andato al cinema a vedere “Non è un paese per vecchi”.
Bello.
Sbadiglio.
Perchè non me ne vado a dormire?
Internet è un pusher privo di scrupoli, ti da ciò che vuoi e non si prende responsabilità.
La colpa resta a te, che sei troppo debole per dire di no e che assecondi le tue dipendenze fino a star male.
Ultimo sorso di Santal Nature Mix Blu.
Domani mattina lab meeting alle nove.
Checcazzo.
Pop art
Eccomi di nuovo online.
La rivoluzione è alle porte, il tutto avverrà in circa trenta ore, e quindi non mi sembra il caso di iniziare fin da subito a parlarne.
Questo post tratterà di cinema.
Anzi, tratterà di Mulholland Drive.
La precisazione è d’obbligo in questo caso. Stimolato da una discussione fatta con alcuni colleghi in settimana ed avendo già da tempo promesso alla Bri che le avrei fatto vedere la sopracitata pellicola, ieri sera ho finalmente trovato le forze per dare al film di Lynch una seconda visione.
Ricordo ancora come finì la prima.
Ero a casa da solo, era un Sabato pomeriggio, e sentendo provenire un po’ da tutte le direzioni ottimi commenti a quest’opera decisi di noleggiarla dietro casa al negozio di Fiore, noto anche per i velocissimi tempi di sviluppo fotografico.
Per la cronaca, quel negozio è ormai chiuso da anni.
Vedere Mullholland Drive da solo è stata un’esperienza sicuramente interessante.
Ricordo ancora che allo scorrere dei titoli di coda fu difficile frenare l’istinto di estrarre il DVD appena noleggiato e spezzarlo a metà.
I tempi sono decisamente cambiati, però.
Ora sono più grande, più maturo e credo persino meglio disposto nei confronti dell’arte in generale.
Devo ammettere infatti che tutta la parte visionaria in cui viene rappresentata la riscostruzione mentale che Betty fa della sua vita ormai distrutta da dolore e senso di colpa è ben concepita.
Anche la Bri si è appassionata alle vicende, convinta dapprima che dietro tutto ci fosse un’associazione mafiosa e poi che questa fosse in realtà una setta satanica.
E poi è arrivato il finale.
Il mostro, la scatola, i due vecchi e l’esclamazione “silenzio” prima dei titoli di coda.
A quel punto, tutto è stato chiaro.
Talmente chiaro, che oggi ho chiamato Max ed ho acquistato una copia di Mullholland Drive in DVD.
Perchè alla fine del film, ieri, ho capito che a non spezzare il DVD anni fa feci un grosso errore ed ora è il tempo di rimediare.
Credo che ne incornicerò i frammenti e me li appenderò in casa come fosse un quadro pop.
Come dicevo, sono sicuramente meglio disposto verso l’arte oggi.
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