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Manq

Lettera aperta al Ministro della Difesa

Caro Ministro La Russa
Le scrivo queste righe nel tentativo di comprendere le affermazioni da Lei fatte durante la puntata di “Annozero”, in risposta all’intervento di uno studente.
Riporto il video, per completezza.

Prenda questa mia lettera per quello che è, ovvero un’innocente e sincera richiesta di spiegazioni. A tal proposito infatti, pur fermamente convinto di posizioni molto lontane dalle Sue in merito a quanto accaduto a Roma il 14 Dicembre, voglio per un momento partire dai Suoi stessi presupposti e quindi mettermi nelle stesse condizioni da cui Lei è partito quando ha avuto quello scatto in diretta TV.
I giovani studenti, in toto, hanno sfogato la loro delusione e la loro rabbia in atti di violenza.
I giovani ragazzi delle forze dell’ordine, incolpevoli, ci sono andati di mezzo.
Ok, presupposti chiari. Anche così fosse però, non ritiene che i vigliacchi, quelli che frappongono giovani ragazzi incolpevoli per evitare di essere presi a sassate dal popolo incazzato, siate Voi? Voi intesi come Governo, come classe politica di cui I’Italia bipartisan è chiaramente stufa, Voi ladri di futuro così distaccati dalla realtà da non comprendere neanche il perchè certi fatti succedono, ma semplicemente impegnati a strumentalizzarli in una direzione o nell’altra?
In sincerità sono pronto a scommettere che nessuno degli studenti in piazza, anche quelli partiti con le peggiori intenzioni fin da casa, potendo scegliere una valvola di sfogo fra Lei ed un poliziotto, avrebbe optato per il poliziotto.
Quindi, prima di dare del vigliacco a chi sta in piazza disposto a prendere manganellate che magari non gli spetterebbero pur di far sentire la sua voce, rifletta un po’ sulla posizione Sua e dei suoi colleghi, così sfacciatamente non curanti del popolo che dovrebbero rappresentare da arrivare a barattare voti e scambiarsi preferenze senza minimamente tenere conto delle persone che li hanno votati.
Ah no, mi scusi, dimenticavo che in Italia ormai deputati e parlamentari non vengono più nemmeno votati dal popolo.
Ve li scegliete da soli.
Con rispetto, ma senza la minima stima.

Manq

EDIT: ho provato a cercare il contatto per scrivere direttamente al Ministro, ma non l’ho trovato.

Identificati i Black Block presenti oggi a Roma: erano 314.

Prima di addolorare tutti con la sua dipartita, Cossiga ebbe il tempo di rilasciare un’intervista il cui testo è tutt’ora presente negli archivi del Governo Italiano.
L’intervista, datata 23 Ottobre 2008, era a cura di Andrea Cangini e di seguito ne riporto uno stralcio.

AC: Cossiga, pensa che minacciando l`uso della forza pubblica contro gli studenti Berlusconi abbia esagerato?
FC: Dipende, se ritiene d`essere il presidente del Consiglio di uno Stato forte, no, ha fatto benissimo. Ma poiché l`Italia è uno Stato debole, e all`opposizione non c`è il granitico Pci ma l`evanescente Pd, temo che alle parole non seguiranno i fatti e che quindi Berlusconi farà una figuraccia.
AC: Quali fatti dovrebbero seguire?
FC: Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand`ero ministro dell`Interno.
AC: Ossia?
FC: In primo luogo, lasciare perdere gli studenti dei licei, perché pensi a cosa succederebbe se un ragazzino rimanesse ucciso o gravemente ferito…
AC: Gli universitari, invece?
FC: Lasciarli fare. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città.
AC: Dopo di che?
FC: Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri.
AC: Nel senso che…
FC: Nel senso che le forze dell`ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano.
AC: Anche i docenti?
FC: Soprattutto i docenti.

Queste parole mi sono venute in mente oggi vedendo quanto stava accadendo a Roma. Poi ho pensato a quanto successe a Genova, ma non quando Ivan il Serbo ed i suoi amici hanno demolito una città ed uno stadio imperterriti, bensì a qualche anno prima. Per qanto mi sforzassi a riflettere non riuscivo proprio a comprendere il perchè quell’intervista mi fosse tornata alla memoria. Poi ho visto questo video e tutto è stato più chiaro.

Life on Mars?

L’articolo apparso su Science in questi giorni e di cui riporto l’immagine qui sopra ha fatto molto parlare di se. Vivendo all’estero ed essendo parte della comunità scientifica non riesco a giudicare l’impatto che la notizia può aver avuto sulla popolazione, quindi mi prendo qualche riga per parlarne. Il succo della scoperta qui riportata è che alcuni batteri possono utilizzare l’arsenico al posto del fosforo come elemento con cui costruire ciò di cui gli esseri viventi si compongono, dal DNA alle proteine.
L’arsenico esiste in natura con stato di ossidazione 3 e 5: in stato 3 è altamente tossico, in stato 5 altamente instabile in presenza d’acqua. Da quanto ho capito (non ho ancora avuto modo di leggere il paper, mi è stato presentato in un talk da un collega) questi batteri riescono a vivere proprio perchè non utilizzano l’acqua. La conseguenza è quindi che ci può essere vita senz’acqua.
La questione merita sicuramente un approfondimento ed è certamente molto interessante, tuttavia la prima cosa che ho pensato nel sentire di tutto questo è che tutti coloro che hanno insultato M. Night Shyamalan dopo aver visto il finale di Signs dovranno al regista un bel po’ di scuse.

La peggio di tutte

Silvio Berlusconi ha fatto un sacco di cose pessime che non è certo necessario stare qui ad elencare.
La peggiore di tutte però è stata l’avermi fatto apprezzare, anche solo per un breve periodo, Gianfranco Fini. Uno che dopo sedici anni di prostituzione intellettuale verso il nuovo messia venuto da Arcore capisce, come solo i grandi politici italiani sanno fare, che è il momento di cambiare aria. Scendere dal carro che fu del vincitore e scappare dalla nave che imbarca acqua. Come i topi.
La cigliegina sulla torta poi è il modo in cui sta scappando, con grandi parole di distacco e ancor più grandi azioni che le smentiscono. Tipo il voto con la maggioranza sul lodo Alfano dopo aver gridato per mesi ai quattro venti: “Legalità o morte”, o il voto con la maggioranza per la riforma Gelmini dopo aver messo la parola Futuro nel nome del nuovo partito.
Eppure sono talmente convinto che Berlusconi sia un tumore maligno al colon* di questo Paese che a Fini è bastato prenderne le distanze, come detto più che altro a parole, per tramutarsi ai miei occhi in un potenziale salvatore. E la colpa di tutto questo è mia, certo, ma anche di Berlusconi reo di avermi esasperato al punto da farmi trovare simpatico un fascista. E questa proprio non posso perdonarla al presidentissimo. Proprio no.
Chiudo citando un articoletto di Giovanni De Mauro apparso tempo fa sull’Internazionale, nella speranza di aiutare chi come me in questo momento difficile si attacca agli appigli sbagliati.

Calcolare il numero di anni in cui è stato alleato di Silvio Berlusconi (sedici). Memorizzare almeno un paio di sue frasi famose (“Mussolini è stato il più grande statista del secolo”, La Stampa, 1 Aprile 1994; “Ci sono fasi in cui la libertà non è tra i valori prominenti”, La Stampa, 3 Giugno 1994).
Elencare i nomi dei deputati per cui ha negato l’autorizzazione a procedere o all’arresto (Cesare Previti; Marcello Dell’Utri; Gaspare Giudice; Amedeo Matacena; Umberto Bossi, accusato per la frase “Col tricolore io mi pulisco il culo”).
Trascrivere i numeri di due delle leggi di cui è stato promotore (189/02, primo firmatario con Umberto Bossi della legge sull’immigrazione clandestina; 49/06 primo firmatario con Carlo Giovanardi della legge che elimina la distinzione tra droghe pesanti e droghe leggere e tra consumo e spaccio di droga).
Tradurre la frase del Guardian a proposito della sua presenza nella questura di Genova durante il G8 del Luglio 2001 (“He has never been required to explain what orders he gave”).
Esercizi da fare per resistere alla tentazione di non trovare poi così male Gianfranco Fini.

* Silvio, questo è l’unico cancro che puoi sconfiggere. Cerca di metterci meno di tre anni…

Google Hit List [Novembre 2010]

Come un pirla me l’ero dimenticata.
Poco male, era scadente. Ad eccezione della prima, che è geniale.
Ah, dimenticavo, il disco del momento è il nuovo EP degli Ataris perchè pur pensandone malissimo, non riesco di smettere di ascoltare “All Souls Day”.
Ecco la classifica.

1 – testimoni di geova cacciati da un concerto di zucchero
2 – sto una merda lontano da casa
3 – e poi ho scoperto che katy perry ha delle tette
4 – sono già sotto il piumoncino
5 – discorso complesso
6 – lo “sdoganamento” = riabilitazione?
7 – pomfi sulla pancia
8 – “ricchissima inter” delirio
9 – schemi per maxi maglia
10 – occhiali

Nota: aggiornata la sezione “musica”.

Diritto di replica

E’ una situazione strana, quella del mio Paese. Ogni giorno si fa un gran parlare del diritto di replica, ma la cosa buffa è che a richiederlo siano sempre e solo le persone che la possibilità di parlare già ce l’hanno. Le giornate trascorrono tra commenti e repliche degli stessi agli stessi, in un circolo vizioso che onestamente mi ha decisamente stancato. Ieri era Maroni che, in qualità di Ministro degli Interni, sentiva la necessità di far sentire la sua voce sorvolando sul fatto che la sua carica questa possibilità gliela fornisce a prescindere. Oggi è il comitato per la Vita a voler replicare alle storie di vita di Welby ed Englaro. Come se alla Chiesa mancasse una voce. Come se non ci fosse il Papa tutte le domeniche su tutti i telegiornali. Cosa ci sia da replicare poi ad un racconto di vita, resta un mistero. Il concetto è che questa gente sente di continuo il bisogno di dire la sua su tutto, sempre. Non conta quante volte l’abbiano già fatto e quanto spazio già abbiano, vogliono di più. Vogliono parlare sempre, vogliono spazio sempre. Si impongono. Non credo qualcuno possa affermare che Berlusconi non abbia possibilità di esprimere le sue opinioni, però è necessario che intervenga a Ballarò per farlo una volta di più.
Ancora e ancora.
Il pretesto come detto è sempre lo stesso: il diritto di replica.
Ho citato questi tre casi, ma ce ne sarebbero molti altri ed il fatto che questa maggioranza lo faccia in modo più “violento” non le da comunque l’esclusiva. Gli altri fanno altrettanto e non certo con meno frequenza.
Esistono però persone cui il diritto di replica è negato, sempre, e forse è il caso che qualcuno dia loro questa possibilità. Sempre che queste persone non decidano di prendersi da soli il diritto di replicare, utilizzando mezzi che in qualunque caso il sottoscritto non si sentirebbe di criticare.
Prendiamo ad esempio questa ragazza. Le verrà data la possibilità di replicare al suo amico carabiniere?
Oppure si potrebbe chiedere di replicare ai cittadini che hanno devoluto il 5×1000 quest’anno e che ne sono stati derubati.
Credo sarebbe anche giusto far replicare un po’ di votanti di qualsivoglia colore e chiedere loro se il Parlamento parlasse davvero in loro vece quando oggi, praticamente all’unanimità, ha deciso di non rinunciare il vitalizio. In giorni in cui non si raggiunge la maggiornaza su nulla o quasi, vedere il voto compatto di 498 deputati fa una certa impressione.
Insomma, non vado avanti con la lista perchè poi finisco per innervosirmi ancora di più, però direi che di esempi di diritto di replica mancato ce ne sono a bizzeffe, quotidianamente.
Alcuni si organizzano e salgono sui monumenti per farsi sentire, ma c’è chi pensa che andrebbero menati per questo.
Ecco, questo post è essenzialmente volto a ringraziare il signor Giuliani per aver fatto valere il mio diritto di replica.

Tell all your friends

Fermi tutti.
Shaun Cooper e John Nolan sono tornati nei Taking Back Sunday.
Spiego meglio.
I Taking Back Sunday sono tornati alla formazione che ha dato alla luce “Tell all your friends”.
Chiarisco ulteriormente.
I cinque personaggi che hanno dato alla luce uno dei dischi più belli degli anni zero tornano a suonare insieme e sono sulla via che li porterà a buttare fuori un nuovo disco nel 2011.
Esemplifico.
Notizia bomba, eccitazione alle stelle e nuovo disco già disco più atteso del 2011.
Tra l’altro Adam Lazzara piazza on-line una traccia in anteprima.

Oddio!!!!

[EDIT] Ecco l’intervista ad Adam Lazzara in cui spiega tutta la faccenda. E’ uscita tipo in primavera. Ma dove cazzo ho vissuto io??

Se ci sei, batti un colpo.

Non avevo riflettuto sul fatto che stare lontani da casa e lasciare per [troppi] giorni il post precedente come ultimo segnale di se stessi potesse dare spazio a domande di molte persone.
Non mi hanno arrestato, deportato ne messo in uno di quei posti che da queste parti furono tremendamente in voga anni fa.
Sto bene.
Se non sto più scrivendo è essenzialmente perchè lavoro tanto. Troppo. La dimostrazione è che oggi, primo giorno di pseudo relax da tempo immemore, sto aggiornando questa pagina.
Non avendo tuttavia troppi minuti a disposizione, sarò breve e mi limeterò ad uno di quegli elenchi che tanto non piacciono all’internauta medio.
– La trasmissione di Saviano e Fazio a me personalmente piace. La trovo originale, ben pensata, utile, culturalmente valida, ma non per questo inaccessibile. Ha i suoi momenti buoni e quelli meno buoni, può apparire retorica, ma è bello veder parlare in televisione di certi temi senza che lo facciano le bestie che comunemente si spacciano per nostri rappresentanti.
– Dopo due mesi e finita la speranza di riceverlo, il pacco contenente gli ultimi CD che ho comprato è finalmente giunto a destinazione. Chicche a piovere su cui non mi dilungherò, ma una roba la voglio scrivere. Una [seconda] band al mondo che nel CD d’esordio si concede il lusso di piazzare un capolavoro come questo non esiste.
– NBA2K11 è una figata stellare.
L’elenco finisce qui, perchè adesso accendo la play.

I’m a time bomb

Gli avvenimenti:
Sono solito tenere le chiavi del laboratorio insieme alle chiavi di casa, per evitare di avere diversi mazzi e quindi ridurre la possibilità di perderle. Ero altresì solito tenere il tutto legato ai pantaloni tramite un moschettone. Quest’estate, al momento di andare in ferie, ho dimenticato di rimuovere le chiavi del lab dal portachiavi. Sfiga vuole, proprio quest’anno, qualcuno ha deciso di rubarmi le chiavi.

Cosa ho fatto:
Rientrato dalle ferie ho denunciato l’avvenuto furto all’università, spiegando esattamente la dinamica dei fatti. Oggi, a quasi due mesi dalla denuncia, mi arriva una lettera in tedesco scritta dall’ufficio legale dell’Università di Colonia in cui, stando a quanto mi si traduce, servono “ulteriori accertamenti” sul motivo che mi ha indotto a portare con me le chiavi durante le vacanze. Da quel che ho capito pare vogliano accusarmi di negligenza, cosa che potrebbe portare a complicazioni anche di carattere economico.

Cosa avrei dovuto fare:
Mentire, ovviamente. Tornare dalle ferie e denunciare il furto come avvenuto fuori dall’Università, mentre rientravo a casa.

Cosa farò:
Beh, questo è presto per dirlo. Bisogna innanzi tutto verificare l’allarmismo che mi circonda, lavorando io in mezzo a paranoici di ogni sorta e non potendo comprendere di persona la questione essendo tutto formulato in una lingua a me ostile. Di sicuro se le cose dovessero mettersi male la reazione sarà proporzionale, come vogliono le care e vecchie leggi della fisica.