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Manq

Commiato estivo

Dopo un fine settimana di intensi lavori, domani sarà il grande giorno.
Da domani andrò a vivere da solo per un mesetto.
Rimettere in sesto quella casa è stata un’opera decisamente impegnativa, sporca e malconcia com’era.
Io e la Bri tuttavia ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo fatto un gran bel lavoro, rendendo il monolocale abitabile almeno per questi giorni.
Certamente nessuno di noi due è Copperfield e quindi i danni grossi e le situazioni irreparabili (tutto concentrato grossomodo nel cesso*) sono rimasti tali, tuttavia anche in quell’ambiente disgraziato adesso è possibile lavarsi e sistemarsi senza prendere troppe malattie.
Oggi è stato tempo di investimenti.
Ho comprato un fantastico set di piatti ultra style, delle posate fichissime, dei bicchieri, un tagliere, tre pentole hi-tec, uno scolapiatti, un porta posate e un fantastico scopettone da cesso da 0,99 euri, il tutto rigorosamente targato IKEA.
Ho anche fatto la valigia e traslocato di la tutti i miei vestiti stagionali.
In realtà ho dimenticato le camicie, ma farò un secondo viaggio domani con le ultime cose.
Mi aspetta un mesetto di vita strana.
L’idea di non avere internet già mi angoscia, ma non credo sarà poi un gran problema.
Ovviamente non potrò aggiornare questo mio diario, ma a settembre ci sarà modo di riportare al suo interno tutto quello che questa seppur breve esperienza sarà in grado di darmi.
Ora è tempo di fare l’ultima doccia calda e comoda e di andare.
In fondo in fondo, anche quest’anno d’estate farò una grande esperienza.
Senza muovermi da casa.
Scarico a vista
* impressionante.

Home alone

Agosto, è tempo di partire.
L’esodo vacanziero è un fenomeno che colpisce più o meno tutti in questo periodo dell’anno: amici, colleghi, parenti e conoscenti.
Purtoppo quest’anno non prenderò parte a questa folkloristica mobilitazione di massa.
Starò a Brugherio tutta l’estate.
Per motivi se vogliamo diversi, ma nemmeno poi troppo, anche i miei genitori passeranno l’estate a casa.
La prospettiva era quindi di un lungo lungo agosto insieme.
Io voglio bene ai miei genitori.
La cosa però sarebbe stata abbastanza tragica per tutti.
Inutile nascondersi, le abitudini e i ritmi sono molto diversi e stare a casa tutto il mese da soli, senza possibilità di molti svaghi visto che sia i miei amici che i loro sono in ferie, avrebbe creato più stress che relax anche in un periodo di sosta da lavoro e studio.
Oggi però è stato approvato il mio progetto di separazione: andrò a vivere per due o tre settimane nella casetta che fu di mia nonna e che sarà il mio domicilio nonappena potrò pagarmi le spese.
E’ a circa 200 metri da casa mia ed ha il posto auto interno.
E’ piccola.
E’ da pulire.
E’ vuota.
E’ la casa dove passerò agosto.
Una sorta di prologo all’indipendenza che, prima o poi, verrà.

Spot

Occhiali poser CK: 80/90 euro.
Codini: 2 euro .
Polina a righine Quicksilver: 30/40 euro.
Pantalone Skater Analog: 40/50 euro.
Scarpe DC: 50/60 euro.
Trasformare una metallozza in una fikissima Emo/Skate/Poser Girl* non ha prezzo.
Emogirl
* Manca giusto una cintura con le borchie, ma provvederò…

Google hit list [Luglio 2006]

Ormai la fine del mese è sinonimo di classifica.
Continuano ad essere gettonatissime ricerche su Tom Delonge, sull’abbigliamento scozzese e su termini legati al mio lavoro, tuttavia ormai anche “pompini” è un facile e ricorrente modo di trovare il mio blog.
Chissà poi perchè.
Da sottolineare la perseveranza del feticista che vuol vedere la Canalis mentre fuma, questa volta in formato video.
That’s all.

1 – dove comprare vestiti del punk
2 – fotomodelli iraniani
3 – grotte di realdino
4 – colonie nudiste photo
5 – bricolage
6 – kusse
7 – lasciare presupporre come lo traduco?
8 – abitanti di quartoggiaro
9 – proverbio il gioco non vale la candela medioevo
10 – idro orecchio

Un’offerta che non ho potuto rifiutare

La giornata di oggi, come da accordi con la Bri, sarà interamente dedicata allo shopping.
Per portarmi avanti con il lavoro, questa mattina sono uscito sul presto, intorno alle 11.30, diretto al mercato di Brugherio e al Carrefour di Carugate.
Le cose che volevo riuscire ad acquistare in mattinata erano: un cappello come quello che indossa Neffa nel video di “Il Mondo Nuovo”, che tra l’altro sta sempre di più diventando la mia canzone dell’estate, un cavo di rete per collegare e passare dati dal PC al Portabile, dei CD vergini per permettere a Riccardo di entrare nel magico mondo dei Coheed and Cambria, un guanto nero con le dita tagliate per stare al passo con l’ultimissima moda poser e una cornice 56×41 cm.
Di tutte queste cose ho trovato giusto i CD e il cavo, che tra l’altro devo ancora collaudare.
Uscendo dal Carrefour, detto poi Euro, sono passato di fronte all’EB Games, negozio di videogiochi dove lavora Claudio, il fratello di Roby.
Sono entrato a salutare e, tra una cazzata e l’altra, il buon Virzino mi estrae da sotto il bancone un oggetto di assoluto culto: la confezione della saga completa di Baldur’s Gate in versione DVD.
25 euri.
Tutto Agosto a disposizione.
Inutile dire come sia andata a finire.

Summertime…

…and the living is easy…
Una canzone del passato recitava così ed è difficile darle torto.
Da ieri sono ufficialmente in vacanza.
Questo non vuol dire che io sia al mare o che abbia smesso di lavorare, tuttavia la sessione estiva dell’Università si è conclusa ieri pomeriggio alle 14.30 con l’esame di Analisi dei Farmaci II, prova per altro superata con discreto successo.
Questa cosa, che per molti potrebbe non significare molto, per me invece è cruciale.
Andare in laboratorio a fare un lavoro che mi piace non pesa se una volta a casa posso finalmente spegnere il cervello e dedicarmi al niente più assoluto, anzi, è un ottimo modo per non annoiarmi.
Prendiamo oggi.
Sono arrivato in lab alle 8.30, con trenta minuti di anticipo, un po’ perchè ormai ero sveglio, un po’ perchè attendevo il risultato di un esperimento importante.
Come da copione, il risultato non è arrivato.
Pazienza, ormai ho capito che in questo lavoro ci dovrò fare l’abitudine quindi guardo avanti, si rifarà il tutto cambiando qualcosina e forse andrà meglio.
Forse no.
In ogni caso non è il momento per fasciarmi la testa visto che il problema non è dovuto a miei errori e che, soprattutto, anche stare a disperarsi non ha senso e non cambia le cose.
Via quindi a nuovi esperimenti, diversi, sperando di avere più fortuna.
Uscito dal lavoro, sono giunto a casa in poco più di venti minuti, arricchiti da una massiccia opera di “sing along” su freschi e giovani pezzi estivi.
Una volta avvolto nella privacy della mia cameretta, rigorosamente in mutande, mi sono guardato il primo Fast and Furious.
Decisamente un filmone.
Direi che sono stato seduto al compiuter anche troppo.
Vado a farmi una doccia.
Anzi, un bel bagno.
Tanto oggi ho tempo.
Fico.

And the winner is…

Sono arrivate le sentenze per gli illeciti sportivi.
Sono abbastanza vergognose.
Per carità, al Milan è anche andata bene e io non dovrò perdermi la Champion’s League l’anno prossimo, ma in tutta onestà speravo in un ripulisti nettamente più esemplare.
Con i vari ricorsi ulteriori si rischia di vedere anche la Juve in A e questo vuol dire continuare a guardare le partite pensando che ci sia qualcosa sotto.
Ogni fuorigioco non fischiato, ogni rigore dato o non dato, ogni cartellino estratto o non estratto continuerà a far pensare a qualche strano gioco di potere e non alla semplice sorte.
In poche parole, non cambierà nulla.
Peccato.
Era una buona occasione per migliorare le cose.
Non venendomi in tasca nulla tuttavia, la vivo con il distacco di chi continuerà a vedere le partite perchè ama questo sport, sebbene abbia molto riserbo nei confronti di chi lo gestisce.

Tokio drift

Sono appena stato a vedere il terzo episodio della serie Fast and Furious.
Per l’occasione ci siamo concessi la sala Mega Theatre del Warner Village di Vimercate, non tanto perchè il film la richiedesse, quanto perchè era l’unica sala dagli orari accettabili.
Il film è, come da pronostico, piuttosto pessimo.
Mi dispiace parlarne così male perchè il primo capitolo sul mondo delle corse clandestine a me era piaciuto tantissimo. Possedeva tutti gli ingredienti per inserirsi nella categoria dei cult senza sfigurare. Già la seconda prova mi era risultata abbastanza scadente, sebbene la presenza di Brian e di un filo conduttore, per quanto ridicolo, che lo legasse al precedente aveva saputo limitare i danni non poco.
In Tokio Drift vengono a mancare anche queste ancore di salvezza, lasciando così sprofondare il film nell’oblio dell’action movie di serie B.
Come detto non mi aspettavo niente di diverso da quanto visto per il 90% della durata della pellicola e quindi ho seguito la trama con visibile distacco e rassegnazione.
Questo fino alla scena finale.
La comparsa totalmente inaspettata di Dominique Toretto nell’ultima sequenza mi ha lasciato piacevolmente sopreso e mi ha permesso di valutare il tutto in maniera positiva.
Quel personaggio era ed è rimasto assolutamente geniale.
Ora credo sia giunto il momento di andare a nanna.
Domani mi attende una giornata di studio impegnativa e irrinunciabile, causa della mia latitanza alla seconda grigliata stagionale.
Peccato, la prima era stata forse la meglio riuscita di sempre e avrei replicato volentieri.
Sarà per la prossima volta.
Quello che ho appena scritto è il primo post battuto dalla tastiera del mio nuovo portatile.
Ho deciso di aggiornare da qui perchè ho cominciato le lunghe e meticolose procedure di installazione e aggiornamento dei software, che credo si protrarranno per tutta la notte e che quindi mi vedono costretto all’utilizzo di questa piattaforma.
Per il momento ho rimosso Norton e Works, discretamente inutili, installato Office 2003, installato Winrar, installato il modem, installato AVG Antivirus e iniziato l’aggiornamento online del tutto.
Sono solo all’inizio, ma già adoro questa macchina.

“Perchè adesso è notte, ma poi verrà giorno.”

Avrei mai potuto lasciare correre i primi interventi su questo blog del caro amico Manowar?
Avrei potuto sottrarmi alla diatriba con uno dei pochi personaggi che conosco che siano di destra davvero e non solo quando serve un motivo per giustificare la propria intolleranza?
Certo che no.
Ad un tale onore è doveroso rendere giustizia con un’apposita discussione, quindi colgo la palla al balzo e riparto proprio dalle ultime parole del mio metallozzo preferito.
Adesso è notte.
Già, è proprio vero.
Tuttavia soffermiamoci un momento a capire perchè è notte.
Adesso è notte perchè siamo governati (oltre che da chi ha i soldi) da chi ha il potere di bloccare il paese: tassisti, produttori di latte, camionisti, operatori di volo, ferrovieri e tramvieri.
Chiunque sia nella posizione di creare disagio al prossimo e non ha ritegno nel farlo viene ascoltato da chi ci governa, sia di destra che di sinistra, spingendo la popolazione priva di questo potere a fare altrettanto.
Nessuno è contento in Italia.
Quindi a turno ecco che ognuno bloccherà binari, aereoporti, metropolitane per ottenere che nessuno sconvolga il suo orticello.
Siamo al punto in cui Firenze viene bloccata dai tifosi per la sentenza riguardo a calciopoli.
Una roba vergognosa.
La destra sulle sommosse di piazza è sempre stata, anche storicamente, piuttosto chiara: disperdere i sovversivi e mandarli a lavorare (magari in campi dedicati).
Tuttavia oggi apro il bolscevico sito di Repubblica e cosa mi tocca leggere?
Mobilitazione generale degli avvocati.
Come?
Rileggo meglio, convinto di aver preso lucciole per lanterne, ma non è così.
E’ noto come la categoria degli avvocati non sia prettamente vicina alla politica rifondaiola eppure eccoli li, tutti belli uniti a far casotto. Partendo dal presupposto che non mi sento certamente di dire che in Italia gli avvocati siano una categoria disagiata e meritevole di protestare, la cosa che più mi infastidisce è la terribile mancanza di coerenza.
Credo sia per questo che adesso è notte, perchè non vi è più identità politica nelle persone.
A voler essere del tutto pignolo mi piacerebbe sapere che senso possa mai avere lo sciopero per un lavoratore in proprio che, quindi, non perde giornata e stipendio in virtù di farsi sentire.
Intanto il tanto agoniato, almeno da me, governo di sinistra è già agonizzante perchè quei pazzi estremisti e ottusi della sinistra radicale non sono favorevoli al rifinanziamento della missione italiana in medio oriente.
Tutti a dargli addosso quindi, sebbene siano gli unici che provano a far valere quanto promesso dall’Unione alla gente prima del 9 Aprile.
Ci si può accanire con chi cerca unicamente di tutelare le idee di chi ha dato loro il voto?
Io non me la sento.
Tuttavia il governo non è di questo parere e preferisce andare avanti con l’appoggio dell’Udc piuttosto che cercare di dare corpo a quanto detto in campagna elettorale.
Certo che anche l’Udc un pizzico di ribrezzo nel fare quello che fa potrebbe pure dimostrarlo, ma forse queste movide arraffa consensi sono proprio la volontà del popolo democristiano che, come diceva mio nonno, “purtoppo non morirà mai”.
Di sicuro se mi chiamassero adesso alle urne per via di una crisi di governo, penso defecherei sulla scheda e la spedirei direttamente a Roma.
E’ proprio vero, è notte fonda.
L’unica domanda che mi piacerebbe fare al prode e littorio Manowar è: “Sei sicuro che poi verrà il giorno?”