Forse questo 2025 sarà l’anno in cui tornerò ad usare di più questo spazio qui.
Alla fine, anche sull’onda di quanto iniziato coi propositi del 2024, ho “ripulito” un po’ la mia presenza online. Dopo un anno passato a meditare l’addio a Twitter/X ho infatti finalmente deciso di fare il grande passo e togliermi di torno. Inizialmente l’idea era di sospendere le attività mantenendo il profilo online. Idealmente, avrei dovuto lasciare con una sorta di saluto/disclaimer volto a rivendicare la decisione come atto politico contrario ad un ambiente ormai refrattario al dialogo e alla condivisione, ma dopo qualche settimana ho pensato che a nessuno potesse fregare meno di un cazzo dei miei deliri e quindi ho piallato tutto. Niente più @drmanq, insomma, con migliaia di argutissimi pensierini da 180 caratteri persi come lacrime nella pioggia.
Un po’ per mal riposto ottimismo, un po’ sperando nell’effetto placebo avevo tuttavia riaperto il profilo su blusky, quel social GIUSTO che mi si diceva ci avrebbe riconsegnato il twitter che amavamo, ma col 100% di deriva neonazi in meno. Senza stare a farla troppo lunga, non ha funzionato e ho eliminato anche quello.
Oggi quindi la mia presenza “social” è limitata a Instagram, che continuo ad usare dal giorno uno come album dei ricordi semi privato (ho il profilo chiuso e ho limato via un tot di conoscenti con cui, a mente lucida, non ho voglia di continuare ad avere rapporti di qual si voglia tipo), e Facebook.
Di quest’ultimo forse è il caso di parlare. Da anni lo sento descrivere come una landa desolata e inutile in cui pascolano solo i vecchi, ma forse all’alba dei 44 anni questo lo rende il luogo più vicino alle mie esigenze. Alla fine della fiera, è l’unico social dove ancora posso interagire con le persone, dove se scrivo qualcosa i miei contatti mi rispondono, dove esiste un gruppo di rimastoni come me con cui parlare di musica. Lo avevo grossomodo abbandonato per anni, ma oggi forse è l’unico social che può darmi quello che cerco. Ok, seppellito in un mare di merda e fake news da fare spavento, ma vale la regola del migliore degli inferni possibili.
Tutto questo per dire che levando un po’ di social dal mazzo, forse da qui in avanti mi tornerà la voglia di usare questo spazio per condividere cose con più costanza. Smetterla di aprire wordpress solo se c’è un argomento da trattare in modo ampio e ritornare anche a quelle vecchie sbrodolate di testo inconcludenti tipo questa qui.
Magari mi prendo bene e do anche una rinfrescata all’ambiente, vedremo. Non vorrei essere davvero troppo ottimista in questo Make blog great again. Che poi again, vabbè.
Ovviamente continuerò ad usare la newsletter solo per spammare i post che davvero mi piacerebbe qualcuno leggesse, quelli in cui mi parlo addosso è giusto rimangano ad uso e consumo esclusivi di chi passa di qui.
Tipo: ieri ho corso i miei primi 10km di fila. Ci ho messo 55 minuti esatti.
Quando, un anno fa, ho deciso di provare ad iniziare a correre per tenermi un po’ in forma ero convinto mi ci sarebbe voluto tantissimo anche solo per correrne 5, di km. Pur continuando a detestare la disciplina e vivendola come un sacrificio, riconosco che il traguardo di ieri mi ha dato non poca soddisfazione.
Un po’ come l’aver finalmente deciso di prendere tutti i libri di G.R.R. Martin e farli sparire.
Piccole cose per sentirsi meglio.