Diario dall’isolamento 2: day 12
Non è che ci siano poi chissà quante cose di cui parlare. Fortunatamente, forse.
Ad ogni modo, le cose che faccio in questo lockdown oltre a lavorare non sono tantissime.
Sto seguendo il mercato NBA perché la stagione inizia tra un mese e sarà una preseason spumeggiante. Per esempio c’è questa voce che vorrebbe Westbrook a Charlotte, che incidentalmente é simultaneamente la mia squadra del cuore e una franchigia clamorosamente refrattaria ai giocatori buoni. Non sono il primo tifoso di Westbrook, ma ammetto che anche solo la possibilità mi abbia messo un certo brividino (minimo mentre scrivo starà firmando per qualche altro team, ma va beh). Contestualmente la stessa squadra di cui sopra ha la terza scelta assoluta al draft. Ok, è uno dei draft meno farciti di talento della storia recente e gli Hornets non sono propriamene i migliori nello sfruttare le pick alte (tipo). Però è comunque una buona, buonissima scelta. Non fosse che uno dei papabili sia LaMelo Ball. Non sto ad ammorbarvi coi dettagli perché se seguite l’NBA li sapete e se non la seguite non vi interessa. In sintesi sembrerebbe il classico giocatore che magari è forte sul serio, ma quasi certamente é anche una grana da gestire. Proprio per questo potrebbe andare con una scelta alta, ma non altissima. Tipo la 3.
Ora, io ne ho viste passare troppe per pensare positivo, quindi la mia previsione è che se va alla 1 o alla 2 (anche se alla 2 dovrebbe andare quasi certamente Wiseman) il dubbio resta, ma se lo scegliamo noi quasi certamente sarà un bluff. Pescato alla 4 o alla 5 invece è probabile si dimostri un Magic più forte entro Febbraio.
Pessimismo cronico a parte, la situa potrebbe essere Westbrook e LaMelo più spazio salariale che si libera a fine anno per la scadenza di Batum (maledetto lui e i suoi 27 e passa milioni a stagione), con Rozier ragionevolmente sacrificato sull’altare del numero zero e Zeller affanculo da qualche parte (maledetto pure lui).
Non male.
Tra le altre news dal basket americano impossibile non seguire la pagliacciata che stanno tirando insieme il Barba e i Nets. Premesso che ‘sti giocatoroni che chiedono di andarsene perché non sono stati capaci di rendere vincenti le squadre in cui militano mi sono da sempre stati sulle balle (esiste la free agency per quello, non rompi il cazzo a chi ti ha coperto d’oro), Brooklyn era già prima la franchigia su cui avevo preventivato di investire le mie gufate per il 20/21, un po’ per quel pagliaccio di Durant e un po’ per quell’altro pagliaccio di Irving.
Adesso sono curioso di capire come si svilupperà la cosa perché nella peggiore delle ipotesi (che comunque fatico a capire come possa configurarsi) i pagliacci diventeranno tre, trasformando i Nets nella squadra più odiosa ogni epoca. Nella migliore uno tra KD e KI, dopo essere giunto con mille proclami e la voglia di New York, verrà spedito in Texas come un pacco Amazon arrivato guasto. L’idea, per quanto improbabile, che possa essere Durant mi riempie lo stomaco di farfalle.
Ora alcune altre notizie meno interessanti per me, ma decisamente rilevanti per la lega.
I Bucks si sono liberati di quella pippa di Bledsoe per prendere Holiday da New Orleans e ci hanno messo l’ulteriore carico Bogdanović dai Kings. Dopo due fallimenti clamorosi nelle ultime due stagioni, senza se e senza ma, hanno deciso di fare all-in nel tantativo di vincere senza smantellare il nucleo composto da Giannis, Middleton e coach Bud. Se me lo chiedete, quell’asse ha già dimostrato di non avere i numeri per arrivare in fondo e Middleton non sta propriamente meritando il peso, la considerazione e i dollari che i Bucks gli hanno messo addosso, ma vogliono comunque provarci una terza volta prima di vedere cosa deciderà Giannis per il futuro. Viste le rivali, a questo punto speriamo ci riescano.
Infine, parliamo del mio idolo Chris Paul, aka CP3. Coi quaranta milioni all’anno firmati a Houston due anni fa ha probabilmente messo una croce sopra al potersela giocare per il titolo fino alla fine del contratto, quando probabilmente sarà ormai troppo oltre con gli anni per poterlo fare in ogni caso da protagonista. Per il giocatore che è, sinceramente, credo sia un gran peccato. In ogni caso quest’anno ai Suns potrebbe portare all’esplosione di Booker e di Ayton, togliendosi di nuovo qualche soddisfazione.
Io ci spero.
Chiudo qui, mi tengo le altre attività del lockdown per i prossimi post nella speranza di continuare a non avere argomenti.