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Diario dall’isolamento: day 27

Una cosa bella di questo periodo disastroso sono gli artisti che fanno live sui social e suonano un po’di pezzi, spesso in acustico.
Andare ai concerti è una delle poche attività sociali a cui pur invecchiando non ho rinunciato e devo dire che è una cosa che mi manca tanto. Sono stato ben più di un mese senza andarci, ovviamente, il problema non è l’astinenza forzata, ma se devo pensare a un modo per buttarmi alle spalle tutto sto casino e sfogare tutto quello che mi si è accumulato tra le viscere, non ce n’è uno migliore che accalcarsi sotto ad un palco e cantare tutti insieme urlando come matti.

Oggi Simon dei Biffy Clyro ha fatto un po’ di live su FB in acustico. Ha suonato l’ultimo singolo, che chitarra e voce viene fuori benissimo e si dimostra ampiamente meglio di grossomodo tutto Ellipsis e pure Christopher’s River che aspetto di sentire dal vivo da più o meno sempre.
Ci siamo visti il concertino tutti e quattro, coi bimbi un po’ rapiti e un po’ intenti a ballare musica che avevano in testa e che non aveva tanto a che fare con quel che usciva dallo stereo.
È stato bello, quindi oggi chiudo il post coi Biffy Clyro e mi gioco un pezzo che dice circa così:

I am hopin’
Through the dark clouds
Light shall break and
Bring a bright sky

Ecco, magari.

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