Oggi era una bella giornata, c’era il sole e in mattinata ho giocato in giardino con Giorgio e Olivia mentre cuocevo il mio primo pollo allo spiedo.
Ho anche chiamato un amico che è malato in quarantena e ha la madre ricoverata, entrambi Covid19 anche se il test lo hanno fatto solo a lei dopo il ricovero.
Lui sta meglio, la febbre è scesa e il senso del gusto è ritornato. Abbiamo scherzato del fatto che la sua chances di mangiare le tanto odiate verdure si fosse chiusa troppo presto.
Tre giorni fa, quando hanno portato via sua mamma, era piuttosto disperato, ma oggi le notizie erano buone. “Dicono che non desta preoccupazioni ed è stabile”, mi ha riportato. Sua madre è anziana e con qualche acciacco di troppo, ma gli ho ribadito che le statistiche lasciano comunque spazio alla speranza.
L’ho trovato bene e siccome gli voglio bene, dopo la telefonata stavo meglio anche io.
Nel pomeriggio la giornata era ancora stupenda ed ero fuori a giocare con le bolle di sapone.
Ne so fare di giganti, se mi ci metto.
Ad una certa mi vibra il cellulare, quindi leggo:
Dall’ospedale ultime news da mia madre. Ha sviluppato la polmonite e la respirazione é peggiorata. Per via del suo diabete e delle problematiche non é un soggetto candidato alla rianimazione.
Ci han detto di prepararci al peggio.
L’ho detto a mia moglie e l’ho scritto agli amici comuni.
Poi sono tornato fuori a fare le bolle.
Ci ho messo 20 miniti a realizzare che i bimbi erano andati via e stavo facendo le bolle da solo.