Tre settimane sono sono passate e io sono tornato a casa, ma quello che si è appena chiuso è stato sicuramente uno dei migliori viaggi della mia vita.
Ci sarebbero molti modi per raccontarlo. Uno è mostrare delle foto, ma sono tante e prima che le sistemerò per bene e ne sceglierò un numero ragionevole per il consueto album fotografico passerà un po’ di tempo. Un altro è scrivrere la classica miniguida, ma anche per quello credo ci vorrà un po’ causa piccoli problemi logistici che sto incontrando misurandomi con google maps e la sua scarsa propensione a segnalare le strade guatemalteche. Un altro ancora potrebbe essere mostrare un bel filmino che riassuma i momenti migliori del viaggio, ma anche in questo caso credo servirà ulteriore tempo al sottoscritto per montare insieme i 30 giga di filmati che ha sull’hd (e poi, detto tra noi, essendo la prima volta che mi cimento in riprese di una vacanza, alcuni dei momenti salienti me li sono persi).
Insomma, ci sarebbero un sacco di maniere per poter raccontare questo viaggio come si deve, ma al momento per motivi diversi l’unica che posso permettermi è scriverne. Sono state tre settimane intense, in cui si è girato tantissimo e si è visto ancora di più. Il Messico, terra promessa da tempo immemore per il sottoscritto, è veramente bellissimo in tutti i suoi aspetti, dai paesaggi, alla storia, al mare, alla cucina, alla tequila alla gente locale e via dicendo. Il Guatemala, per quel che ho visto, non è asolutamente da meno. Anzi, meriterebbe sicuramente visite più approfondite. Fino a pochi giorni dal rientro, quando siamo giunti nello Yucatan, le zone attraversate erano quasi del tutto incontaminate, prive di turisti e di relativo caos. Meraviglioso. Chiaramente poi sul mare la situazione è cambiata, ma un po’ di relax ci voleva anche ad essere onesti.
Sicuramente un viaggio che resterà per sempre nel mio cuore.
* Uno dei posti più belli che io abbia mai visto.