Come tutti gli anni, anche a questo giro ho provveduto nell’esercitare il mio dovere di votante per l’evento sportivo divenuto ormai il più insulso del panorama mondiale in competizione con quella baracconata che è il mondiale per club.
L’All Star Game.
Differentemente dal passato, questa volta ho provato a seguire delle “regole”, nel costruire i quintetti, che prescindessero dal guardare unicamente al tifo e alla simpatia, anche se il grosso delle scelte è stato fatto ancora in quell’ottica.
Prima regola che mi sono imposto, ad esempio, è non avere più di un play in quintetto. Non è stato facile, perchè gran parte dei miei giocatori preferiti militano in quel ruolo, tuttavia come play “puri” lo scettro è andato a Paul per l’Ovest e a Rose per quanto riguarda l’Est. Scelte indiscutibili, direi. Dispiace l’aver dovuto trombare per l’ennesima volta D. Williams, questa volta in compagnia illustre con Curry, Rondo ed il Barone per la prima volta escluso dalle mie opzioni.
Per quanto riguarda il secondo posto da guardia, la scelta è stata decisamente complicata. Ad Ovest sono stato ad un passo dal mettere in quintetto Bryant, motivato unicamente dal fatto che quest’anno, dovesse arrivare in finale con i tre buffoni, il mio tifo andrebbe tutto a lui. Il suo posto l’ha preso M. Ellis che, per quel che mi riguarda, sta facendo bene. Ad Est invece alla fine ho dovuto cedere all’evidenza e piazzare Wade tra i convocati. Il motivo è che è semplicemente troppo forte per essere ignorato, nonostante la simpatia che provavo nei suoi confronti sia crollata a picco. L’alternativa sarebbe stata Joe Johnson e vien da se che alternativa non era.
Reparto lunghi. Ad Est è stato dominio New York, con Amar’e e Danilo che si beccano entrambe le canotte. Se la scelta del primo, numeri alla mano, non è che debba poi star li troppo a motivarla, per il secondo forse il tifo ha pesato particolarmente anche se, il Danilo di quest’anno, io lo vorrei nella mia squadra tutta la vita. Non mi si chieda di LeBron, please, perchè non lo voterei nemmeno fosse rimasto l’unico giocatore sul pianeta. Passando ad Ovest, pesa come un macigno l’esclusione di Durant. Il motivo però è che Artest è l’idolo che non posso proprio astenermi dal selezionare e Griffin è uno dei giocatori della lega che attualmente mi gasa di più. Insomma, non mi pare di aver comunque pescato male.
Chiudendo con i centri direi che Howard ad Est non ha francamente rivali, mentre ad Ovest Nenè becca la pettorina della disperazione non essendoci un solo giocatore che mi sarebbe davvero piaciuto in quintetto. A tal proposito forse sarebbe stata buona cosa da parte del sito NBA dare un po’ più di flessibilità alle scelte.
Ah, dimenticavo, la scelta del giocatore l’ho data a T-Mac. Perchè vabbè dai, io lo voterei comunque e sempre.
mmmmmm concordo quasi su tutto!!!!