E’ un blog fiacco, questo qui.
Potrei dire che quando uno ha una vita spumeggiante come quella che ho io da queste parti non è che poi ci sia così tanto di cui scrivere. Ed infatti lo dico.
Tirando due somme due, a trent’anni farsi un anno affareinculo lontano da tutti è una gran rottura di coglioni.
A venti probabilmente è diverso.
A venti sicuramente è diverso.
Sei giovane, hai voglia di divertirti e i tuoi coetanei sono giovani ed hanno voglia di divertirsi. Sei studente in mezzo a studenti. Vivi, esci, vai alle feste, limoni. Non perchè tu sia particolarmente brillante, ma perchè è quello l’ambiente. Tutti con le stesse esigenze. A trent’anni invece la solfa è diversa. La gente ha una sua vita e tu, come è giusto, non ne fai parte. Certo ogni tanto esci, qualcosa si organizza, ma sono momenti estemporanei. E poi parliamone: quando capita ti ritrovi in una stanza con diciamo un rapporto 1:5 tra conoscenti e sconosciuti, ognuno con i propri interessi, ognuno con la propria vita, forzati assieme dall’unica esigenza di non restare soli. Ne nascono anche discussioni fighe eh, per carità, lungi da me criticare lo scambio culturale. Però anche dopo aver scoperto cosa pensano quindici persone di cui non mi frega un cazzo rispetto ad uno dei tanti temi che possono essere tirati in ballo non è che ci si senta poi così euforici. La serata passa, la compagnia è anche piacevole, ma non è niente che valga lo stare assieme alle persone di cui ti frega realmente qualcosa.
Capiamoci: sarebbe un modo figo per scappare dalla routine quotidiana, relazionarsi con qualcuno di diverso e allargare i propri orizzonti. Una tantum. Dopo mesi di socializzazione forzata uno si trifola anche i coglioni.
In sintesi quindi, se scrivo sporadicamente e perloppiù di attualità invece che della mia vita è solo perchè non c’è nulla di interessante da scrivere.
Di conseguenza, sono il primo a soffrire della cosa.
Forse anche l’unico.
Fai un figlio, che ti passa… :-)
Non posso, al momento. La mia ragazza ha già preso l’abito di nozze e non può prendere nemmeno un etto fino a Maggio… :D
ahhhhhhh vedi allora!!!!Ditemi tutti i matrimoni per l’anno prossimo che così mi organizzo!!! che bello!! Mi sa che tu rispetto a Peich vorrai rimanere più in Europa centrale rispetto a quella dell’est.
nota musicale:
groovebox sta cambiando e ci aranno elle novità fighissime.
Io ho trent’anni, sono giovane e ho voglia di divertirmi. Soprattutto, non ho nessuna intenzione di sposarmi!
Devo infierire? Parigi è bellissima e i NOFX sono l’equivalente di Vasco Rossi nel mondo del punk… altro che Rolling Stones! :-)
…però in merito al post “agli animalisti” ti do ragione! Basta, non rompo più i coglioni.
Ehi Stella, che piacere!
Risponderò ai tre punti:
1- Anche io ho voglia di divertirmi a trent’anni, ma mi diverto in maniera diversa da come facevo a venti. E sono contento che sia così. Il limite grosso dell’esperienza che sto vivendo è che, a mio parere, si presta meglio ad un periodo diverso della vita di una persona come me. Una che di sposarsi alla fine è contenta, per capirci, perchè lo vede come l’inizio di una nuova fase.
2- Parigi è bellissima, indiscutibile, però non fa per me. Sui Nofx invece vaneggi. :P
3- Beh dai, almeno quello.
4- Non rompi affatto i coglioni, è un piacere.
A presto!
A trentanni ci si diverte e non poco.
Non vado tutti i venerdì e sabato ad ubriacarmi come una spugna, ma cerco di divertirmi in modo alternativo. Mi rendo conto che non riesco a stare al passo dei ventenni, abbiamo diversi obbiettivi nella vita.
sui NOFX ..no commenti.
L’unico neo è che sono un precario come un ventenne mentre mio padre alla mia stessa età aveva una casa di proprietà 2 figli e un auto e riusciva ad arrivare alla fine del mese.