Capita che tipo tu sei in un paese straniero e via dicendo.
Cioè può capitare, mica dico che deve capitare a tutti, però può succedere che uno, chessò per lavoro, deve andare a finire da qualche parte lontano da casa.
E allora ti metti sull’aereo e parti ed intanto pensi a tutte quelle menate dell’integrazione, del fatto che sei un immigrato e cose così. Pensi che alla fine è meglio cercare di fare il possibile per farsi accettare perchè se chi ti ospita fa altrettanto tutto fila come si deve. Cioè, almeno così mi si dice che le cose dovrebbero funzionare ed infatti probabilmente è così che funzionano. Sta di fatto che però io sono arrivato in Germania cinque mesi fa o giù di lì e ad integrarmi ci ho anche provato. Nel senso, ci vado a bere la birra con gli altri e tutto il resto, provo a stipulare un buon rapporto con i colleghi e via dicendo, però non è che proprio tu ti senta a casa tua in questo posto qui. La gente è carina e simpatica, mica dico di no, però c’hanno sempre un po’ quel fare che loro sono perfetti e tu mica tanto. E non è vero per niente, se si va a guardare, però loro sono così e tu non sei come loro ed il gioco è fatto. Ci si trovano a loro agio a sentirsi meglio di te e quindi tu magari non vuoi creare casini e ce li fai sentire, meglio di te. Ok, li compatisci, ma mica è necessario proprio che lo dai a vedere no? Il risultato, al loro occhio soprattutto, è che gli stai dando ragione e questo fa andare avanti le cose come dovrebbero. Ad incasinare tutto però ci si mette la coppa del mondo. Nel senso, io mica l’avevo prevista questa variabile qui nel mio schema di comportamento. Così succede che l’Italia qui non è troppo ben vista, ma mica la squadra e basta, proprio l’Italia come paese e l’italiano come persona. Cioè, capisco anche io che la storia della competizione non remi proprio a favore di una simpatia teutonica nei nostri confronti. Vabbè, il 2006, il 1982 e il 1970 ce li ricordiamo noi come se li ricordano loro. E capisco pure che noi siamo il paese di Berlusconi e delle sue minorenni e via dicendo. Insomma, posso capire che ce l’abbiano su con noi questi qui e che lo scontro sportivo di solito porti a galla le questioni. Io stesso non è che se proprio devo descrivere il mio Paese ed i suoi abitanti ci vado giù leggero. Insomma dai, l’italia è un po’ uno schifo e se è così è colpa degli italiani, mica degli alieni. Però oh, sa il cazzo com’è, se lo dicono loro a me un po’ di fastidio mi si genera. Diciamo che proprio mi gira il cazzo ecco.
Comunque sia per come si era arrivati a questo mondiale io lo sapevo che avremmo fatto una figura di merda. Quindi succede che vedi la prima partita e con il Paraguay fai zero a zero mentre loro massacrano l’Australia con quattro sberle e via dicendo. Il giorno dopo non è che puoi scappare all’ironia del tedesco medio. Loro sono molto ironici, dicono, più ironici di noi, ovviamente. Quindi loro vincono, tu succhi e via con le battute e i caroselli. Perchè alla fine noi l’ultima volta avevamo rubato. Conta poco che su sette partite l’unica degna di nota è quella in cui gli abbiamo fatto il culo, perchè noi non abbiamo meritato e quindi dobbiamo stare zitti, che poi siamo mafiosi mangiaspaghetti e via dicendo. La roba va avanti come deve essere quindi, con loro che vincono e noi a casa. Così iniziano a chiederti ogni minuto se guardi ancora il mondiale, perchè qui loro mica lo guardano perchè gli piace il calcio. Lo guardano perchè gioca la Germania. Poi ti dicono che da loro non si può affiggere la bandiera teutonica perchè si passa subito per nazi, perchè i nazionalisti sono tutti nazi e loro nazi non lo sono più e stanno cercando di cambiare la loro immagine nel mondo, ma il mondo continua a giudicarli solo per Hitler e cose così. Però alla fine della fiera quando ci sono i mondiali tutti in strada a gridare “Deutschland über alles” pittati come indigeni perchè si può fare ed in queste occasioni non si è mica nazzi se lo si fa. E ci si può ubriacare come merde e tirare bottiglie di birra da un lato all’altro della strada perchè c’è la nazionale in tele e quindi si può. Se lo fai un altro giorno sei un ubriacone incivile e loro cercano di combattere quest’immagine che li vuole tutti ubriaconi incivili, perchè loro non sono così come il mondo li dipinge. Mica come noi mandolinai pizzaioli.
Vabbè cosa stavo dicendo? Ah sì, dicevo che quindi appena siamo usciti tutti lì a tirarci il culo e noi lì a farcelo tirare. Un po’ perchè hanno ragione quando ci dicono che siamo scarsi, un po’ perchè alla fine cerchi di integrarti e un po’ perchè non è mica morto nessuno. E allora succede che ti becchi i caroselli, gli insulti e tutto il resto ed inizi a pensare che ok l’integrazione, ma se per caso dovessero perdere magari poi il culo potresti pensare di farglielo anche tu. E così tipo inizi a guardare le partite con quella partecipazione che non è proprio quella di chi ama il calcio e lo sport, ma che è più quella del tifoso. E allora succede che magari sotto casa tua c’è un locale che trasmette le partite in public viewing e che ti cucchi i loro cori contro l’Italia, l’Argentina e la Spagna per diciamo un paio d’ore. E succede che tu te ne stai buono chiuso in casa perchè l’integrazione viene prima di tutto e non è certo il calcio che deve guastare un meccanismo di inserimento già magari complicato di per se. E mentre pensi tutto questo succede anche che tipo Puyol incorna di testa a cento all’ora e la spara in porta. Così niente, capita che ti ritrovi affacciato a gridare “Rete” e “Vamos” a quelli di sotto che, però, di cantare hanno appena smesso. E poi capita che magari qualche spagnolo decida di uscire a fine partita a festeggiare e che i locali decidano di dimenticarsi quanto sportivi e ironici sono e inizino a tirare bicchieri e bottiglie verso le auto. Robe così, che poi magari arrivano gli sbirri e se la prendono con gli spagnoli, che non è ora di stare in giro a fare casino e via dicendo.
Comunque questo l’ho scritto mica per dire niente eh, perchè mica credo che siamo migliori di loro noi. Però, ecco, neanche peggiori forse.
E forse non so se è vero, ma potrebbe essere che questo post l’ho scritto così perchè ho iniziato a leggere “Il giovane Holden”.
Nota: aggiornata la sezione “letture”.
1- i tedeschi odiano gli italiani non le italiane..li considerano sbruffoni,saccenti e zarriii..per quanto sia una parola intraducibile!
2- credono che durante le partite di calcio italiano ci siano guerriglie di mafia o lanci di pizza a scelta..
3- il giovane holden mi ha fatto cagare..
4- ti hanno rotto il cazzo sul calcio perchè tu ci tieni
5- l’integrazione è difficile pure a Milano..tanto
6- la Germania è meglio dell’Italia solo perchè l’Italia è proprio una merda a livello socio-politico.burocratico..ma non è il paradiso e se te ne stai tranquillino te lo ammettono pure loro!
1- Questo probabilmente perchè l’80% dei tedeschi è figlio dei nostri bagnini della riviera. :D
2- Già perchè qui son tranquilli…
3- Sono ai primi capitoli. Al momento niente di che, ma com’è scritto mi piace.
4- Mica vero. Qui usano il calcio per tirare fuori un nazionalismo spiccio e, diciamocelo, ridicolo che altrimenti non possono accennare a mostrare a causa dei trascorsi storici. Sembra assurdo, ma è così. Quindi quando parlano di calcio in realtà si affermano come ariani superiori, la loro è solo una scusa.
5- Mai detto il contrario.
6- Meglio dell’italia non so ancora dire. Per certe cose senza dubbio sì, per altre senza dubbio no. alla fine tirerò le somme. Che loro ammettano di non vivere in paradiso è vero, ma non ammetteranno mai di essere ugali agli altri. Almeno i tedeschi che conosco io.
secondo me l’apoteosi l’ho sentita in irlanda da compagna d’uni tedesca che un giorno mi fa:”mi manca il mio cibo(tedesco)”io la guardo e rido di gusto e lei continua a sostenere sia il cibo migliore del mondo io continuo a ridere..
hai mai provato a insultare gli ebrei davanti a un tedesco?io l’ho fatto, la risposta è stata :”io nn posso dire nulla perchè sono tedesco!”
A me fanno troppo ridere..Si prendono troppo sul serio e invece, per quanto ho capito io fin’ora, sono più che infallibili, ma sono riusciti a trasmettere al mondo quest’idea di perfezione e rigore. Al contrario noi siamo visti come dei cazzoni che riescono a votare ancora Berlusconi e ad avere la mafia, intanto loro non è che stiano poi benissimo, ma questo non passa.
Grazie a dio non hanno vinto e qui mi sbilancio su un argomento a me estraneo ma sarebbe stata dura sopportare il loro spocchio,che non credo sarebbe stato solo momentaneo come mi è stato riferito.
Cavoli, l’argomento è molto stimolante.
L’Italia non è una merda, tutt’altro! Io trovo che l’Italia sia stupenda.
Non parlo delle solite cose, tipo il cibo, il mare e le canzoni napoletane.
Parlo invece delle potenzialità di un popolo da sempre orientato, tra le altre cose, alla creatività artistica e alla curiosità scientifica. Il vero problema è che troppo spesso le persone che avrebbero la potenzialità di mandare a casa tutta la feccia che ci gira attorno, si rassegnano all’idea di essere dei mediocri. Non lo siamo! (Mi ci metto anche io).
Con questo atteggiamento passivo e remissivo l’italiano, da sempre, pone le basi affinchè personaggi grotteschi ma scaltri si propongano come guida del paese.
Gli stranieri non sanno, o fingono di non sapere, che l’Italia non è tutta fatta di figuri come Lapo Elkann, Minzolini, Provenzano e Gilardino. Noi siamo Leonardo da Vinci, Carlo Rubbia e Roberto Baggio!
io i tedeschi li brucerei viviiiii