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La mattina io, solitamente, leggo il giornale per farmi un’idea di quel che succede.
Di norma visito Repubblica.it e do una scorsa ai titoli della homepage, aprendo solo gli articoli che attirano il mio interesse. Se la notizia è particolarmente succulenta e non ho troppo da fare al lavoro magari apro anche il Corriere ed il Giornale, giusto per capire un po’ come la notizia è stata recepita e riportata dalle varie parti.
In questi giorni l’attenzione della stampa è sicuramente incentrata sulle riforme finanziarie. Il dibattito investe gli ormai arci noti condoni che il nostro governo attua per rientrare di una parte (minima, stando alle cifre) di quanto sottratto al fisco utilizzando vari metodi di evasione. Tremonti ha ribadito più volte di stare lavorando per combattere in profondità questa piaga e io non ho le basi per poter sostenere che questo non sia vero. Da totale ignorante in campo economico, lo dico senza sarcasmo, trovo che alcuni dei procedimenti vadano nella direzione opposta (come l’innalzamento del limite per il pagamento in contanti da 100 a 5000 euro) se non addirittura verso una sensazione di impunità percepita quantomeno da chi, come me, in quanto dipendente assiste alla cosa da spettatore. I vari condoni come i patteggiamenti infatti lasciano l’impressione che, superato il disagio morale, l’evadere le tasse non porti ad alcuna conseguenza punitiva. Il caso di Valentino Rossi è solo uno degli esempi più eclatanti in merito, con il pilota che versa 20 milioni di euro a fronte dei 112 richiesti (ecco la fonte). D’altra parte è viva convinzione del nostro premier che, se sottoposti ad una pressione fiscale valutata come “scorretta”, i cittadini siano “moralmente autorizzati ad evadere, per quanto possibile, le tasse”, quindi per quel che mi riguarda la lotta all’evasione potrebbe essere sostenuta in termini sicuramente più decisi.
Dico tutto questo perchè questo clima di lassismo nei confronti del problema è facilmente percepibile girando per il paese, quando ci si scontra contro il muro insormontabile del “neraccio”. Alcune volte non ci si fa nemmeno caso, come quando il barista non consegna lo scontrino del caffè o il parrucchiere non rilascia la fattura. Altre volte ci si scontra con la propria morale o i propri bilanci di fine mese, come quando il dentista chiede il 20% in meno per l’apparecchio del bambino o il muratore fa lo stesso per la facciata della propria palazzina. Sono tanti soldi, il risparmio è cospiquo e quindi non sempre è facile restare sulla retta via, ma c’è chi comunque ci riesce.
Ultimamente però stanno via via diventando sempre più comuni situazioni ancora più estreme. Parlo di quando ci si decide a comprare casa e ci si va ad informare presso l’agenzia. Non è insolito, anzi è veramente comune, che ci si ritrovi di fronte alla richiesta di pagare un’ingente parte del valore dell’immobile in nero. La cosa se vogliamo tragicomica è che in questi casi l’acquirente non trae nemmeno vantaggio dall’infrazione, perchè non ci risparmia nulla. L’affare è solo per chi vende. Gli agenti immobiliari sono anche preparatissimi nel indicare all’utente come fare a versare queste somme spropositate senza destare attenzione. Un mio amico mi raccontava che nel suo caso gli chiesero di prelevare 2400 euro ogni venti giorni e, semplicemente, consegnarli. Leggendo in internet si può facilmente vedere come questo tipo di richiesta non sia soltanto comune, ma anche incredibilmente sfacciata e, cigliegina sulla torta, come non si tratti più di un accordo tra le parti, ma di una regola a cui non ci si può sottrarre.
In molti casi o si accetta il nero, o non si compra.
Sempre restando a quanto ho sentito da diverse testimonianze, questo fenomeno è abituale per quanto riguarda le case non ancora costruite, mentre si affievolisce decisamente se si va a trattare per immobili già edificati.
Un’altra domanda che mi sono ed ho posto in merito alla faccenda è come mai nessuno si rivolga alla Guardia di Finanza e la prima cosa che si nota è una scarsissima fiducia del cittadino medio nei confronti delle forze dell’ordine. E’ vero che rifugiarsi dietro la classica frase: “Tanto, anche se denuncio, non fanno un cazzo.” è forse un po’ troppo comodo, ma analizzando le cose con un minimo di calma e lucidità non è poi così incomprensibile questo tipo di rassegnazione. Il fenomeno in questione ha infatti assunto pieghe e dinamiche talmente macroscopiche da rendere difficile per il cittadino l’idea che il tutto sia ignoto alla GdF. Anzi. L’idea che passa è che la piaga non sia insanabile, ma semplicemente non curata e forse a questo contribuisce anche il clima di lassismo e depenalizzazione di cui parlavo all’inizio. Per curiosità personale, tuttavia, ho deciso di provare a guardare sul sito della Guardia di Finanza se ci fosse materiale in merito e mi sono imbattuto in questa pagina. Il concetto, in sintesi, è che non solo la compravendita di immobili con pagamenti in nero sia illegale e gravemente punita, ma anche come questa sia sconveniente da un punto di vista economico. Il tutto non farebbe una grinza, se le cose funzionassero come si dovrebbe, tuttavia il fatto che questo tipo di accordi siano diventati se non consueti, quantomeno molto comuni rende il tutto come dire “retorico”. Quello che manca, almeno stando alle mie capacità di navigare il sito, è una chiara indicazione su cosa fare e a chi rivolgersi qualora “vittime” di proposte indecenti di questa risma. Per dovere di cronaca segnalo tuttavia la presenza sul sito di un numero verde a cui è probabilmente possibile rivolgere le domande in questione ed avere delle risposte. Avrei volentieri concluso questa mia piccolissima “inchiesta” (eddai, ci sono le virgolette, siate buoni) chiamando e facendo qualche domanda, ma non essendo in Italia mi è impossibile farlo.
Chiudo linkando una pagina in cui è possibile leggere una delle tante testimonianze in merito che si possono trovare in giro per la rete. La cosa che ha destato in me maggiore attenzione sono stati i commenti. Cito:

“… Prima di andare dal GDF ragioni sul fatto che facendo una segnalazione potrebbe rovinare l’esistenza ad un essere umano. …”

L’amore vince sempre sull’odio.

1 commento su “Fade to black”

  1. Io trovo piu’ aberrante, all’interno dello stesso post, la dicitura: “Altro suggerimento: a fronte della loro richiesta chieda uno sconto.”

    ah! la cara vecchia pena di morte….

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