L’Osservatore Romano in questi giorni ha pubblicato un articolo di rivalutazione dei Beatles da parte della Santa Sede.
Ringo Starr ha commentato come da titolo.
Applausi a scena aperta.
Chissenefrega. Era ora che qualcuno facesse presente che non siamo tutti qui ad aspettare che la chiesa dica la sua su ogni argomento. A molti non frega nulla e, devo ammetterlo, si vive altrettanto bene. Ringo Starr riesce con una frase dove intere generazioni di centrosinistra d’opposizione hanno fallito e continuano a fallire, con una semplicità ed una natturalezza che lasciano effettivamente spiazzati, ma solo perchè non si è abituati al fatto che qualcuno dica le cose come stanno quando di mezzo c’è il clero. Di contro, alla chiesa sono serviti quarant’anni per rivalutare i Beatles, qualcuno di più per ammettere il silenzio ignobile sulle leggi raziali. Non oso pensare quanto gli ci vorrà per fare mea culpa sulla pedofilia e magari chiedere anche scusa per aver lasciato parlare uno come Bertone in un momento tanto delicato.
Bertone che, per altro, ogni volta che apre bocca incrina non di poco il mio credo nella non violenza.
Ad ogni modo grande Ringo Starr, da sempre il mio Beatles preferito perchè indubbiamente il meno hippie e, a mio avviso, il più punk.
Oltre che il più brutto, s’intende.
Non apprezzo Ringo, specie quando recita, ma la frase effettivamente rende. Votiamo lui alle prossime primarie, invece che Chtulhu come al solito?