Zapping.
Guardo un video su MTV, a quest’ora c’è Brand New. Il video è figo, parecchio, il pezzo non male.
Alla fine scopro che sono i Floggin Molly e penso: “Cazzo, se il BU scopre che mi piace sono finito.”
Forse è il caso di cambiare canale, ma Orlando-Philadelphia non è ancora iniziata e sullo stesso canale parte il video dei Kings of Leon. Questo è un gran pezzo, quindi aspetto.
“Use Somebody” è il genere di canzone che, in momenti come questo, amplifica le emozioni.
Non ho sonno, anzi ne ho parecchio, ma non voglio andare a letto.
Domani non lavoro, sono ospite ad un matrimonio, e spero di poter usare la mattina per pulire casa.
Casamia attualmente fa schifo.
Finisce anche il pezzo dei Kings of Leon, partono i Prodigy e cambio canale.
Non c’è veramente un cazzo in tele. Non ci sono più neanche le pubblicità zozze, quindi piuttosto che porta a porta, matrix o ancor peggio the club, mi guardo coming soon che è sicuramente il programma migliore del palinsesto.
Oggi ho ufficializzato il mio futuro. Chiunque mi conosce sa di cosa parlo e chi non mi conosce credo vivrà bene anche senza ulteriori precisazioni. Scelta più o meno obbligata, ma pesante ripercussione emotiva già dall’arrivo a casa.
La mia casa.
Alla fine, le tue cose ti possiedono.
Questi sono stati anche i giorni in cui ho piazzato una delle mie classiche uscite, una di quelle che creano scompiglio, malumeore, risentimento, ma intanto risolvono problemi che, altrimenti, sarebbero restati tali per chissà quanto tempo.
Sono abbastanza soddisfatto di come ho gestito la cosa, anche se forse qualche ulteriore precisazione andrebbe fatta di persona a chi di dovere. Se capiterà l’occasione lo farò, ma se ho capito come vanno le cose da queste parti in 28 anni, penso che con tutta probabilità nessuno dirà nulla e si andrà avanti come niente fosse successo.
As usual.
E’ iniziata la partita e dai primi giochi Orlando mi sembra imbarazzante. Al momento è sotto di sei in casa con i 76ers, in una serie che sulla carta avrebbe dovuto dominare. Vediamo come evolverà.
Orlando vs. Philadelphia.
Se tutto va come spero le vedrò entrambe tra qualche mese, ma anche da questo punto di vista non è che arrivino tutte ste buone notizie quindi meglio chiudere qui la parentesi per evitare malumori.
La regione Lombardia oggi ha approvato la legge anti kebab.
Io amo il kebab.
Non mi soffermerò sulla ridicolaggine della cosa, perchè è una legge targata Lega e questo dice già tutto.
Le cose che mi fanno riflettere sono due: la prima è che questa legge fa parte di un pacchetto “sicurezza”, la seconda è che alla lega gli immigrati probabilmente danno in culo sia se non lavorano, sia se lavorano tanto.
E poi rompono il cazzo a me se, guardando una partita, mi accanisco con la madre di Balotelli.
Per carità, non è elegante agurarsi saltellando la morte di un giocatore di pallone, per quanto irritante, ma credo che in quanto a razzismo io abbia ancora veramente tanto da imparare da chi mi governa.
Orlando è sopra di tre.
Vado a guardarmi la partita.
Chissà se questa notte i miei Hornets espugneranno Denver…
Kings of leon????KINGS OF LEON?TUUUU???
Come già detto da qualcuno, mi verrà da ridere quando un sacco di gente esulterà al primo gol di Balotelli in nazionale.
Il mio paese è, ahimé, un paese ignorante. E non certo per la legge anti-kebab.
Il concetto che volevo esprimere era differente, ma posso capire che non sia trapelato.
Lungi da me odiare Balotelli perchè di colore, sia arcichiaro. Io “odio” il Balotelli calciatore, esattamente come odio Nedved che la pelle ce l’ha bianchissima.
Per questo non vorrei mai il sopracitato Mario in nazionale, perchè mi da i nervi vederlo giocare.
Detto questo, ciò che volevo realmente dire è che, come per tutte le cose, anche il razzismo in italia è consentito solo ai potenti.
I politici possono fare leggi raziali, ma tu non puoi gridare “negro di merda” allo stadio.
Sai qual’è, a mio avviso, la cosa drammatica?
Chi insulta i giocatori di colore allo stadio non lo fa essenzialmente per razzismo. Lo fa perchè il tifo contro è parte integrante della cultura italiana del tifo. Ai bianchi insulterà la madre con la stessa enfasi. E’ una questione che esula il colore della pelle.
Chi fa leggi di questo tipo invece le fa proprio perchè odia, senza virgolette, chi non viene dal suo stesso paese.
Con questo non voglio fare l’apologia del tifoso medio italiano, anzi, però mi preme sottolineare una delle tante contraddizioni e disparità che sono presenti nel nostro ignorantissimo paese.
Non volevo assolutamente polemizzare, e a dire il vero avevo capito cosa volevi dire.
Il fatto è che non riesco a farmi andar l’idea che lo stadio “autorizzi” la gente all’insulto razzista, che in quel particolare contesto riveste il ruolo di semplice insulto calcistico “aggravato”.
Mi da fastidio chi si nasconde nella massa per sentirsi legittimato a dire quello che gli pare.
Mi da fastidio che se 40.000 persone gridano insulti razzisti, questi perdano il carattere razzista e diventino insulti “normali”.
E la cosa che più mi da fastidio è che, purtroppo, so benissimo che le cose vanno così.
So che dei 40.000 tifosi forse 39.000 non sono razzisti, ma che gridano senza pensare perché si sentono legittimati dal fatto che lo stiano facendo tutti.
Lo so bene.
E’ che non riesco ad accettarlo.