Un’immagine di me che non ricordavo
In questi giorni l’Estate mi ha preso di sorpresa.
Io me ne stavo tranquillo per i fatti miei e lei una mattina di questa settimana è arrivata così, senza preavviso e con tutta l’intenzione di restare. Approfittando della partecipazione ad un congresso tenutosi praticamente in Duomo, ieri ho deciso di uscire e farci due passi, con l’Estate.
Io e lei soli.
Ho camminato per un bel po’, immerso in odori, colori e sensazioni che se arrivano di punto in bianco come è accaduto quest’anno ti lasciano realmente senza via di scampo. Credo ne sia stato vittima anche Bazzu, seppur in posti e contesti totalmente diversi.
Sta di fatto che ieri mi sono immerso in questa cosa e mi ci sono perso dentro per un bel po’, tra negozi e gente evidentemente sorpresa alle spalle dalla bella stagione come il sottoscritto.
Ed è così che ad un certo punto, camminando, mi sono visto riflesso in una vetrata.
Stavo sorridendo.
A quel punto ci ho riflettuto un bel po’ su è ho capito che sto bene.
Sto dannatamente bene.
Come non mi capitava da molto tempo.
Molto più di quanto si potesse pensare.
Molto più di quanto io stesso avrei potuto dire.
Camminando ho potuto apprezzare questo mio momento, ma ho potuto anche apprezzare il nuovo Alkaline Trio. Devo confessare di aver detto al BU una mezza cazzata: “Agony & Irony” è un gran disco.
E’ pop in modo imbarazzante, ci sono pezzi come “Over and Out” che potrebbero essere stati scritti davvero dai Finley, però entra in testa e non ne esce più.
Dalla mia, perlomeno, non è ancora uscito.
La canzone che meglio può descrivere questo momento però, è assolutamente “I’m yours” di Jason Mraz. Pezzo esagerato, ora come ora capace di rappresentarmi meglio di qualunque fotografia.
E poi Cuba si avvicina e io ne inizio a sentire il profumo, il gusto.
Cazzo.
Ieri io, Missa e Bazzu abbiamo mixato il video di “Carlo e Sara”. Questo sarà invece senz’ombra di dubbio il Video of the Season.
Capolavoro.
E fanculo alla modestia, tanto non mi è mai appartenuta.