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2008

Facebook

Ho creato un account Facebook.
Non ho capito cosa possa esserci di utile, in realtà, tuttavia il fatto che io sia ancora sveglio alle quattro meno un quarto di notte indica che la questione mi ha preso.
Ci ho trovato un mare di gente che non vedo da anni.
Ma tanti anni.
E’ divertente, al momento lo uso come un incrocio tra “Carramba” e “Chi l’ha visto?”.
La SNAI mi quota 1,35 scoglionato entro pochi giorni.
Vedremo.
Ora forse è il caso che vada a dormire visto che domani tra poche ore avrei in programma di andare a Milano a fare due scatti della città deserta.
Se non piove.
E se non dormo.

Errata:
sono oramai le 5 del mattino e sono ancora on-line.
Facebook è una droga.
Ci sto trovando il mondo.
Tra l’altro, l’assurdo è che trovo gente tramite il profilo di persone con cui non pensavo avessero nulla a che fare. Il giro di parole incomprensibile è dovuto alla stanchezza.
Vado definitivamente a letto.

Questo post è essenzialmente per Bazzu

L’Italia è un paese strano.
I cittadini sentono il bisogno di maggiore sicurezza e la risposta viene data con l’esercito nelle strade.
Se i cittadini specificano che vorrebbero maggiore sicurezza sul lavoro, prima gli si dice che il problema è ingigantito e poi, se insistono, la si risolve mettendo i carabinieri nei cantieri.
Le forze dell’ordine sono ormai diventate la soluzione a qualunque problema.
Non si disperi quindi chi chiede al governo la sicurezza di riuscire a fare la spesa con i pochi euro del minimo salariale e l’inflazione salita al 4%, perchè se non dovesse bastare l’ottimismo consigliato dal premier, La Russa tra poco metterà i carabinieri alle casse dei supermercati.
Polizia, carabinieri, vigili urbani possibilmente armati fino ai denti ed esercito.
Ecco la risposta ai problemi dell’Italia.
Questo ed un ordinata e disciplinata educazione per le generazioni a venire, fornita ovviamente dalla sopracitata panachea in campi estivi “balilla flavour” proposti ancora una volta da quella fucina di idee che è il buon Ignazio (non me ne voglia Accento Svedese per essermi accanito sul suo stesso bersaglio, con tutte quelle che sta dicendo c’è spazio per chiunque si voglia accanire senza nemmeno necessità di sovrapporre le argomentazioni).
Ed in questo panorama di delirio collettivo potrei inserire molte altre citazioni illustri, gran parte per la verità snocciolate da Alemanno, ed andare avanti per ore a dire come questo paese sia ormai diventato invivibile.
Eh sì Riccardo, avevi ragione, forse sarebbe veramente il caso di cambiare aria.
Tuttavia mentre pensi che il tuo mondo stia diventando una palude infestata solo da rigurgiti del ventennio (e dai suoi fan telematici) e che presto ti ritroverai a vivere in uno stato di polizia, ecco che arriva Bazzu e ti apre gli occhi.
Non è vero che la gente vuole sicurezza.
Non è vero che i giovani vogliono sicurezza.
Non è vero che i giovani sono diventati incapaci di sognare, di credere in qualcosa e di mettersi in gioco completamente pur di raggiungere il loro obbiettivo.
I giovani sono pazzi, romantici e sognatori e tu me l’ha ricordato.
Stima piena ed incondizionata al tuo gesto, ragazzo, e te lo dico senza nessun tipo di ironia.
Giuro.
E sappi che ci sarò quando te ne pentirai.

Where is my mind?

Volevo scrivere di quel che mi passa in testa adesso, delle piccole paranoie idiote che mi sto tirando.
Come facevo spesso in passato, come ho sempre fatto da che ho questo diario.
Non ci riesco.
Sono inibito.
E mi fa schifo.
Temevo che avrei avuto prima o poi sto “problema”, poi mi ci sono trovato e ho creduto che invece non mi sarebbe affatto successo.
E invece avevo ragione.
Però la cura c’è, è facile ed è già stata sperimentata. Forse è stata abbandonata troppo in fretta sulla scia di un mood positivo che credevo mi sarebbe bastato.
In questo caso sbagliavo.
Basta.
Da adesso si riparte con la tolleranza zero, con l’intransigenza e con l’autocostrizione.
Fanculo.
Riparto da qui, da ora.
Rigorosamente a tempo di musica.

…These last few years I’ve been struggling
and I’m tired of keeping low profile
so now it’s time to show that I’m alive…

Google Hit List [Luglio 2008]

Il mese scorso tale maancheno mi ha fatto notare come io sia indicizzato benissimo su google per quanto riguarda la chiave “lepecoso”.
Grazie della segnalazione.
In realtà adesso è diventata una mia priorità tentare di occupare anche la prima posizione dell’elenco, tuttavia non so come fare. Forse dovrei scrivere il significato di lepecoso, o forse dovrei scrivere lepecoso molte e molte volte.
Forse potrei tradurre lepecoso in diverse lingue.
Cosa vuol dire lepecoso?
Potrei scrivere lepecoso: definizione.
Insomma, questo è tutto quello che mi è venuto in mente per cercare di ottenere il risultato voluto.
Ora però vorrei sapere perchè maancheno stava cercando in internet lepecoso.
Sono molto curioso in merito.
Parlando della classifica del mese invece, devo riconscere alle prime due posizioni una classe che da un po’ mancava a questo appuntamento. Oltretutto anche le restanti voci della classifica non sono malaccio e quindi torna in me un certo grado di soddisfazione.
Vorrei solo capire perchè un buon 30% delle mie chiavi di ricerca continui ad essere incentrato sul sesso orale.

1 – come si fa a restare incinta
2 – il calcio è uno sport inutile e sciocco
3 – jason mraz è omosessuale?
4 – righe regimental
5 – “tute da nuoto”
6 – accoppiare camicia e cravatta
7 – classifica delle pillole anticoncezionali
8 – cosa vedere a interlaken
9 – un due tre ciapa cal ghe
10 – salmakki

Nota: aggiornata la sezione “musica”

Due righe di quelle che una volta scrivevo spesso

Oggi scrivo in attesa che venga pronta la pasta.
Non la mangerò sta sera, perchè come ormai sanno anche i muri il carboidrato in the evening è molto poco cool, ma potrò gustarla per i prossimi 2/3 mezzogiorni.
Trattasi di amatriciana, aka soffritto di cipolle in un velo d’olio extravergine, pancetta dolce rosolata, peperoncino e salsa di pomodoro in tocchetti.
La passata non è mai stata una mia passione.
Odio i sughi liquidi che lasciano la pasta rosino scondito.
Ho appena assaggiato il prodotto: delizioso.
Per la cena tuttavia il menu propone bistecca alle ormai famigerate erbe provenzali e spinaci bolliti, da cucinare nonappena la pentola avrà finito con la pasta.
Mentre scrivo posso ammirare il mio nuovo soggiorno, giunto in casa già da Venerdì, ma solo da ieri in grado di esprimere appieno le sue potenzialità.
Sono soddisfatto.
I mobili sono belli, il rosso è un bel rosso ferrari e il tutto secondo me si amalgama bene con gli spazi del mio caldo e accogliente bilocale. Al momento ho la casa ridotta come un campo di battaglia a causa dei lavori di montaggio e dei lavori di ristrutturazione della facciata esterna, ma conto che quanto prima qualcuno verrà a prendersi un po’ di euri in cambio di una pulizia generale in grado di ridare alla mia casina il fascino che le appartiene.
Intanto, con i mobili ormai collocati al loro posto, è iniziato lo studio per l’arredamento delle pareti. Ad oggi l’unico “quadro” affisso nel mio soggiorno è l’edizione della Gazzetta dello Sport in cui Cannavaro alza al cielo la Coppa del Mondo.
E’ all’ingresso e credo vi resterà.
Ieri sera tuttavia ho realizzato altre due cornici, sempre destinate al soggiorno.
Della prima avevo già parlato e quindi mi limito a scriverequesto: detto, fatto.
La seconda invece racchiude la prima pagina dell’articolo che è uscito a mio nome e di cui ho già parlato.
Sì, sono megalomane.
Ora credo mi rimanga solo da trovare un modo di occupare la parete sopra il divano. Pensavo di farlo con delle foto, molte foto di luoghi, persone e cose che ho sempre piacere nel rivedere.
A questo scopo mi tornerebbero utili dei portafoto che vidi una volta all’Emporio 31.
Direi che tre o quattro potrebbero bastare.
Bene, vado a scolare gli spianci e ad impiattare la bistecca, visto che aspetto visite.
Stare in lab non è mai stato così difficile.

Pubblicazione

Era nell’aria da un po’, attendevo solo l’ufficialità della cosa.
Un po’ come il caso Ronaldinho.
Direi che mi posso concedere un po’ di autocelebrazione.

One more time with feeling

Sono tornato.
In realtà sono atterrato a Malpensa ieri, ma visto che è solo da domani che riprenderò a lavorare fisso ad oggi il mio giorno di rientro dalle ferie.
L’idea è scrivere un post sul mio viaggio ai Caraibi, ma parto già con l’anticipare che non sarà per nulla facile da stendere, visto che si è trattato del viaggio più bello della mia vita.
Non c’è gara.
Credo di poter affermare di aver visto ogni sfaccettatura di Cuba, ogni suo risvolto, e di averli apprezzati appieno tutti, nessuno escluso.
Ho fatto anche diverse foto di cui sono molto molto deluso, anche se Bazzu su di loro ha espresso parere positivo. Mi piacerebbe sapere perchè gli piacciano visto che io le trovo bruttine, ma confido che presto mi dia le motivazioni del suo pensiero.
Intanto butto on-line il link alla pagina, giusto per completezza e per avere eventualmente ulteriori pareri.
Partirei volentieri con la narrazione della vacanza, ma posso garantire che l’opera è quantomai difficile. Troppo materiale cui attingere, troppi aneddoti, troppi ricordi.
Ci provo.
La vacanza è cominciata a la Habana. 36 ore di immersione nel clima torrido e umido di cuba, nello smog delle macchine anni ’60 e nelle usanze della popolazione del luogo. Posto semplicemente surreale, personaggi anche più incredibili. Si sta in giro, in cinque, tra i cartelloni della propaganda Castrista e i locali Jazz accompagnati da una buona Bucanero (birra e sponsor della vacanza, il cui spot potrete trovare qui) e da qualche simpatico personaggio. Qui facciamo la conoscenza di Roberto e della sua fidanzata, che ci offrono dei sigari, ci portano in un locale a vedere le prove dello spettacolo serale di salsa, si bevono con noi il mojito più caro dell’isola (addirittura 5 CUC aka 3,5 Euri) e cercano in tutti i modi di piazzarci dei Montecristo n°4 alla metà del prezzo cui si comprerebbero nei negozi: 140 CUC per 50 sigari venduti generlamente a 107 CUC ogni 25.
E’ il primo giorno.
E allora di CUC gliene dai 110 per 25 sigari, dicendo che 50 non ti servono e stando a guardare mentre il tipo fa grottescamente finta di sbagliare a contare i soldi per estorcerti altri 10 CUC. A quel punto esci da casa sua convinto di aver preso una solita sonora inculata, ma in realtà hai semplicemente pagato dei sigari il loro prezzo di mercato, permettendo di campare a della gente che altrimenti, se li avessi acquistati in negozio, non avrebbe visto una lira.
Poi ci si sposta a Viñales e li facciamo conoscenza con il mago.
Scrivere tutto riguardo al mago è impossibile.
Il mago è il mago.
E’ quello di cui non sapevamo il nome e che però teneva le nostre chiavi di casa, quello che ci ha portato a mangiare in casa di sua zia dicendo che era un ristorante esclusivo, quello che ci ha fatto da cicerone per una giornata senza volere un solo CUC, quello che ci ha fatto assaggiare la canna da zucchero, quello che ha provato a farci le gomme senza riuscirci, quello che ci ha affittato una finca in mezzo al nulla e gestita dalle tarantole, quello che alle 4 di notte ci ha portato da un suo amico gommista in mezzo alla giungla e che ci ha bucato una gomma per poi ripararcela per portare a casa 10 CUC, quello che per paura di passare dei guai alla fine non ha voluto i 70 CUC dell’affitto della sopracitata finca, quello che ci ha messo 3 giorni a fare il viaggio che noi abbiamo fatto in 4 ore.
Come detto, il mago è il mago e non c’è altro da aggiungere.
E poi c’è stata Maria la Gorda con la sua spiaggia deserta, il suo mare da pelle d’oca, i suoi coralli, i suoi pesci, gli squaletti visti e fortunatamente non riconosciuti al primo sguardo, l’ennesima gomma bucata in mezzo al niente, il viaggio di Peich e Ori sul carro per raggiungere il primo gommista a 16 Km, l’uragano sopportato in mezzo ad una strada con la macchina sul crick e noi sotto l’acqua, l’intero paese (10 persone vecchi e bambini compresi) a tentare di aiutarci in tutti i modi, il testimone di geova che prova a convertirmi sotto l’acqua con una gomma tagliata e l’altra dispersa chissà dove insieme a due dei miei compagni di viaggio, ma soprattutto il tormentone della vacanza: “Ponchada?” “Sì” “E il repureto?” “Ponchado!” “Ohhhhhhhhh!”.
L’avevo detto, troppa roba per essere raccontata.
E rimarrebbero ancora Varadero e il suo all inclusive per ricchi sudamericani, un posto in cui l’occidentale medio ha schifo anche solo a scendere dalla macchina; Cayo S. Maria con il suo all inclusive per signori, in cui ho passato tre giorni indescrivibili (letteralmente, visti i vuoti di memoria causati dalla smodata assunzione di alchool); Trinidad e la sua Salsa in piazza; Cinfuegos e la sua cena problematica; l’Origgi che fraternizza con gli indigeni e canta ad un bambino cubano-napoletano una versione quantomai strana della vecchia fattoria in cui gli animali sono quasi tutti crostacei a parte il leone; la baia dei porci, l’hotel Moka ed il suo rebus (4,4).
Ripensandoci sto ancora male.
Viaggio esagerato.
Tutto ben oltre le più rosee aspettative.
Mi spiace se rileggendo questo post non sarà possibile cogliere il senso o lo svolgimento reale dei fatti, sono disponibile a dare spiegazioni di persona a chiunque le necessiti.
Mi prendo anche una riga o due per ringraziare il Bell’uomo, che andando al concerto dei Bad Religion aveva saputo darmi un gran consiglio.
Uno di quelli che sono molto contento di aver ascoltato.
Alla lettera.
Ora si riprende a lavorare.
Domani mattina ore 9.30 rientrerò in laboratorio conscio di doverci stare per tutto Agosto.
La cosa però non mi tange granchè perchè l’estate non è finita.
L’estate è appena iniziata, anche se ho già esaurito le ferie.
Il grido al momento è uno solo: TOGA!

Nota: aggiornata la sezione “foto”

Riepilogando

Tra poche ore parto per Cuba.
Ho preparato Norge, il mio zaino, e credo di averci messo tutto.
Ho il mio cappello di paglia, la mia collana di palle di legno, i miei ray-ban wayfarer bianchi, la mia borsetta da gay in vacanza.
Ho caricato le batterie della mia macchina foto e ho caricato un quattro giga scarsi di musica sul mio MUVO.
Ho fatto anche il CD della vacanza. E’ estivo, c’è un sacco di roba nuova, un sacco di roba vecchia, un sacco di roba molle e quasi esclusivamente roba che si può trovare a suo agio su una spiaggia caraibica.
Tra pochi minuti Peich, Ori, Max e Paola verranno da me ed inizieremo ad abituarci al fuso orario.
Prima di partire.
L’unica cosa che restava da fare era scrivere due righe sul blog, ma ho ormai fatto pure quello.
Hasta la vista, baby.

How to ruin Vergani’s wedding

Da poco rientrato da una bella serata e a poche ore dalla levataccia per il matrimonio del geometra Vergani avrei potuto tranquillamente andare a letto senza passare dal PC.
Invece sono qui, con ancora addosso i jeans ed il braccialetto fluo, con l’unico obbiettivo di aggiornare la pagina musicale del blog.
Perchè?
Perchè oggi “esce” il CD che abbiamo realizzato per il Vergani’s Wedding.
A parte la musica, sono fiero al mille per cento di come il tutto è venuto fuori: grafiche, video e contenuti extra del DVD sono assolutamente fantastici.
Soprattutto alla luce del fatto che abbiamo realizzato tutto da soli e che nessuno di noi aveva mai provato a fare qualcosa anche solamente di simile.
Ne vado molto fiero.
Per quel che riguarda la musica, beh, non è mai stata al centro di questo “progetto artistico” e non ha mai avuto la pretesa di piacere a chi che sia.
In molti casi non piace nemmeno a noi (io ad esempio odio “Estate”).
Però questo CD è l’immortalizzazione di un quantitativo ingente di divertimento e questo a noi nessuno potrà mai toglierlo.
Oltretutto, grazie alle magie del recordin and mixing, alcune tracce riescono persino a piacermi.
“Carlo e Sara” secondo me è un bel pezzo, nonostante l’intro acustica barbaramente rubata ai Murder, We Wrote e per altro suonata peggio.
Ma anche le altre le ascolto sempre volentieri, perchè ci sono legato e perchè credo di aver ascoltato anche di molto peggio durante la mia esistenza.
Ecco, magari nulla peggio di “Estate”.
E’ un peccato che proprio quest’anno abbiano segato il Festivalbar.
Forse è un segno.
Forse è l’ennesimo segno del fatto che il tempo passa inesorabile e che certe cose sono da lasciare dove sono, nel passato.
Eppure ogni tanto rispolverarle è bello.
E poi, a me mi ha sempre attratta la musica ben fatta come quella del Festivalbar…

Nota: aggiornata la sezione “musica”

Google Hit List [Giugno 2008]

E’ comprensibile.
Se inizi a trascurare il tuo blog non puoi certo biasimarlo quando lui, per ripicca, inizierà a trascurare te fornendoti classifiche di fine mese poco interessanti.
Purtoppo però al momento di tempo per queste pagine proprio non ne ho. Un indice di quanto questo non sia il classico “tanto per dire” è che ieri, Domenica, avevo 38 e passa di febbre ed ero al lavoro.
Oggi pure.
Domani spero quantomeno di non avere più la febbre.
Oltre al lavoro, mi sono tenuto occupato nelle operazioni di completamento del regalo alla futura coppia Vergani-Bassi, dedicando a questa cosa gli unici momenti liberi che ho a disposizione: le notti.
Con zero riposo, un mucchio di lavoro ed una dieta stile bambino del Biafra beccarsi la febbre era effettivamente il minimo potesse capitarmi.
Chiudo questo post di autocommiserazione con la classifica dovuta, anticipando che per questo mese la pagina “musica” del blog verrà aggiornata il 6 Luglio.
Ah, quasi dimenticavo, ieri ho realizzato che Capezzone adesso è parte del Popolo delle Libertà.
Uno spot alla politica italiana.

1 – ho voglia di stare in silenzio a riflettere
2 – è una bella sorpresa proiettare un dvd al mio ragazzo?
3 – cosa fare per ringraziare i dei
4 – test perchè non ho ancora trovato un ragazzo?
5 – la monarchia rappresenta la storia
6 – martin cannas programma naba
7 – naturismo agriturismo
8 – zanzare in alaska
9 – valentino rosso è diabetico?
10 – camping+tenda+nuda

Nota: aggiornata la sezione “musica”