Vai al contenuto

Coldplay live? Ok!

Eccomi qui a scrivere due righe sul live dei Coldplay al Forum di Assago.
Mi tolgo subito il dente e l’annesso dolore: è stato un bel concerto.
Bene, ora posso prendermi il tempo che serve ad argomentare e a raccontare tutta la storia.
Innanzi tutto va detto che nè io nè Ciccio siamo fan sfegatati del gruppo e che ci siamo ritrovati a questo concerto grazie ad una proposta “di quelle che non si possono rifiutare” e per la quale mi sento di ringraziare sia la Simo che il suo amico collocato.
Arrivati sul posto entrambi abbiamo preferito una pizza e due panini con la salamella annaffiati da un paio di birre all’esibizione del gruppo di supporto. Di quest’ultimo non ricordo neppure il nome, non lo ricordavo nemmeno dieci minuti dopo averlo sentito con buona pace del tipo inglese che mi ha chiesto di loro e che si è sentito rispondere da Ciccio che erano i Beatles. Ricordo solo che erano dei sosia degli Artic Monkeys, ma a livello visivo non musicale. Musicalmente ricordavano più del letame.
Finita la cena, abbiamo deciso di prendere posto nella zona del forum che più ci competeva: la zona vip, accesso alla quale era compreso nell’offerta irrifiutabile. Per quanto io sia avezzo allo stare tra personalità di spicco, non ho mancato di dare luogo a buffe situazioni di cui riporto l’esempio massimo:
Manq: “Oh, c’è uno uguale a Luis Figo!”
Ciccio: “Pirla, è Luis Figo.”
Oltre al pallone d’oro mi sono trovato affianco ad altre figure mitologiche quali Alba Parietti (con attempato accompagnatore), Maurizio “Rete” Compagnoni, Le Vibrazioni (che ho stimato per essersi seguiti il concerto in mezzo alla calca e non nel palchetto VIP dove invece io e Ciccio, decisamente snob, ci siamo accomodati), i Finley, il batterista dei Bluvertigo in compagnia di Giorgia Surina (che dal vivo è una figa inumana) e il “105 friend” pelato.
Nota di demerito per il cantante dei Lost che, oltre ad essere inguardabile ed essere vestito con dei pantaloni stretti rossi che nemmeno Orifizio ai tempi migliori, era anche in compagnia di un cesso indecente.
Come io e Ciccio abbiamo subito convenuto, se sei famoso e non sei in giro con una figa, della vita non hai capito un cazzo.
Per questi motivi mi sono anche prso il lusso di una simpatica gag.
Lo fisso.
Mi vede.
Tocco dentro Ciccio.
Lui sorride.
Lo indico.
Lui si stima e si avvicina.
Io lo guardo e gli dico: “Tu sei il cantante di quel gruppo… com’è che vi chiamate?”
Lui si rabbuia in un istante e mi dice: “Lost.”
Poi se ne va a testa bassa.
A quel punto a sorridere siamo io e Ciccio.
Mondanità a parte direi che è il caso di spendere due parole sul concerto in se.
Come dicevo all’inizio mi è davvero piaciuto: buono show, buoni effetti visivi, buone coreografie, tutto sommato buon suono, idee carine: insomma bella prestazione.
Devo ammettere che i Coldplay hanno dei pezzi eclatanti: “Fix You”, “The Scientist”, “Yellow” e “Politik” su tutti. Unica mancanza in scaletta è “Trouble”, ma alla luce dei fatti non ha pesato.
Anche il nuovo singolo “Viva la Vida” presentata in versione suonata e in remix anni ’90 durante l’unico cambio palco ha reso moltissimo.
Dal vivo i Coldplay hanno una sezione ritmica devastante.
Ora due considerazioni/riflessioni. La prima è nata subito dopo il concerto, parlando col mio socio.
E’ indubbio che tecnicamente i Colplay non siano nulla di che. Nessuno fa più dello stretto necessario eccezion fatta forse per Chris Martin, che è un frontman decisamente capace. La questione è questa: il prodotto finito, ovvero la musica dei Coldplay, è nettamente superiore all’abilità tecnica di chi lo crea. Mai mi è capitato di notare un dislivello così pronunciato. La domanda è: sarà veramente tutta farina del loro sacco? Il dubbio è supportato da due annotazioni fornitemi da Ciccio:
1- Anche prima di sfondare i ragazzi erano decisamente ben collocati (mi si dice che Chris sia baronetto) e quindi gli aiuti non sarebbero mai stati di difficile reperimento.
2- L’ultimo album (mi si dice) prodotto da Brian Eno è decisamente diverso dagli altri.
Questa riflessione non vuole togliere nulla al gruppo, che comunque incarna una delle realtà musicali d’ampia portata più innovative e interessanti dei tempi che corrono, ma solo sinsigare un po’ il dubbio che è sempre divertente alimentare.
La seconda riflessione è invece nata il giorno dopo in laboratorio con Monica.
Durante i primi due pezzi del concerto Chris Martin mi ha dato la netta impressione di essere strafatto. Biascicava, cantava male e si muoveva confuso. Poi si è ripreso e ha fatto un grande show, probabilmente anche grazie al fatto che la droga ha iniziato a fare il suo effetto.
Ho realizzato che senza droga la storia della musica sarebbe probabilmente nulla.
Ampliando il discorso direi che senza droga il 90% dell’arte non esisterebbe.
Cazzo.
E poi dicono che la droga fa male.
Post fiume, post d’altri tempi.
Figata.

 

2 commenti su “Coldplay live? Ok!”

  1. vero!! giorgia è fichissima!!! oltre ad essere bella è molto brava! basta pensare che il 29 novembre parteciperà alla serata finale di HIVideo, il concorso video dedicato alla prevenzione dell’aids!

  2. Beh, tutto ciò che va a favore della ricerca contro malattie terribili non può che essere ben accetto dal sottoscritto.
    Quindi hai fatto bene ad usare il mio blog per pubblicizzare l’evento!
    Lei resta una gran figa, comunque… ;)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.