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Torniamo alla vita di tutti i giorni

Questa volta voglio essere frivolo e parlare di stupidate.
Prima però voglio dare l’ennesimo esempio di quanto sostengo da tempo.
Elencherò i fatti senza dare giudizi.
Non serve.
Prosperini è un assessore milanese di AN.
Prosperini si definisce cattolico ed anzi si erige a tutela dei valori cattolici in Italia.
Prosperini oggi ha dichiarato di voler “Garrottare tutti i gay”.
Garrottare vuol dire uccidere per soffocamento tramite corde di cuoio bagnato.
La chiesa non ha mai preso le distanze da Prosperini.
Ok, dicevo di voler discutere di cose meno impegnative e così farò.
Ieri analizzavo con una mia collega la nostra generazione. Di solito quando si fanno queste operazioni, il risultato porta costantemente a sottolineare come la propria generazione sia migliore dell’attuale. Nel caso specifico credo che però questo verdetto sia oggettivo. L’esempio da cui tutto è scaturito è il romanzo generazionale.
Mi spiego meglio.
“Jack frusciante è uscito dal gruppo” vs “Tre metri sopra il cielo”.
Cazzo, non c’è proprio competizione.
Volete mettere il mito del giovane bello e ribelle che rimorchia facile le bambine della società bene in sella alla sua sfavillante moto, contro lo sfigato emarginato per i suoi gusti musicali, che si sposta unicamente in bicicletta e che fila per 300 pagine una che poi non gliela da?
Insomma dai, non c’è proprio pargone.
Anche a livello cinematografico. Lasciando stare il confronto Scamarcio/Accorsi che è assolutamente marginale, volgiamo parlare dell’abisso che c’è tra i Faith no More e le Vibrazioni?
Non c’è dubbio, sono arci contento di essere parte della generazione degli sfigati, di quelli che il “punk” lo dovevano ascoltare lontano dai genitori perchè i Punkreas non erano certo i Finley, di quelli che mettevano le allstar perchè costavano 9.900 lire al Bennet, di quelli che robbosi lo erano tutta la settmana e non solo il Sabato sera, di quelli che per provarci con una dovevano armarsi di coraggio e guardarla in faccia (coraggio che nel 70% dei casi non marcava presenza e nel restante 30% era spesso preludio al fatidico due di picche) e non usare il T9.
Insomma, la mia generazione vince tanto a niente nei confronti delle nuove leve e a loro non resta che dire “mi dispiace, ma ve la siete voluta”.
Chiudo l’escursus con una nota assolutamente generazionale: il 30 Aprile ci sarà un live reunion delle Gambe di Burro al Bloom. Speravo la facessero all’A.R.C.I. di Arcore, ma sarebbe stato addirittura troppo revival. Non mancherò.
Tornando ai giorni nostri, ma continuando a parlare di musica mi piace spendere tre parole riguardo il nuovo CD dei Comeback Kid.
Spacca il culo.
Abbandonate le velleità pseudomelodiche del precedente lavoro, i christian-corers americani piazzano un lavoro violento, corposo, ben strutturato, strabordante attitudine e decisamente completo. I pezzi sono tirati, ma non fanno della velocità e dell’immediatezza il loro punto di battaglia come accadeva in “Wake the Dead”, sono piuttosto complessi e dimostrano come si possa suonare HC senza compromessi anche cercando di staccarsi un po’ dalle linee guida.
Lo consiglio a tutti, ma soprattutto a Federico perchè è giusto non lasciar morire la sua anima accaccì.
Oggi Elena mi ha dato le foto della convencion Telethon di Salsomaggiore e dell’aperitivo che abbiamo fatto per festeggiare la mia laurea.
Sono carine.
Eccone una*.
Lab. Rugarli
* da sinistra: Andrea, Paola1, Paola2, Monica, io ed Elena.

15 commenti su “Torniamo alla vita di tutti i giorni”

  1. 1. Prosperini è un omofobo (indizio di ignoranza, e, spesso, omosessualità latente); il fatto che, pur nell’incontinenza di dichiarazioni tipica delle gerarchie ecclesiastiche (e dei loro sodali) nessuno abbia censurato il suo atteggiamento non mi stupisce neanche un po’.
    2. Qualcuno più vecchio di te potrebbe affermare che Andrea de Carlo batte Brizzi 10-0 e che, a sua volta, Salinger batte De Carlo e Fante batte Salinger e così via (dimenticando molti).
    Il mito della degenerazione e del passato migliore del presente è la causa di tutti i conservatorismi e nostalgie: un modo come un altro per invecchiare.
    Se ci pensi bene, non ne hai bisogno.
    3. Le Gambe di Burro, cazzo, le Gambe di Burro.

    gx

  2. Beh, ma io sono vecchio… ;)
    E’ sacrosanto quanto dici rispetto al mito della degenerazione, in toto. Però non posso non sentirmi contento di aver avuto quei miti generazionali e non quelli che circolano ora (per quanto io possa sicuramente prendere le distanze oggi da alcuni di quei miti).
    Per quanto riguarda le Gambe di Burro, beh, nulla da dire.
    Forse, a questo punto, ho anche capito chi sei…

  3. —————
    Diventerai una star, Finley
    —————-
    025613
    Numero di una stronza che
    Dice di aver risposte ai miei perché
    Conosce cose che non so
    Vede un passato che non ho
    Prevede un jackpot ricco al casinò
    Una voce grida dentro me
    “No! No! No! No!”
    Ma con la sua sfera vuole dirmi che

    Diventerai una star (Vedrai)
    Una celebrità (Sarai)
    La gente intorno a te
    Potrà toccare un re
    Diventerai una star (Vedrai)
    Una celebrità (Potrai)
    Trasformar ciò che ora sogni
    In una realtà

    Che storia incredibile
    E’ un’ onda che mi trascina via
    Sento ancora voci dentro me
    “No!No!No!No!”
    Basta la sua sfera per distruggerle

    Diventerai una star (Vedrai)
    Una celebrità (Sarai)
    La gente intorno a te
    Potrà toccare un re
    Diventerai una star (Vedrai)
    Una celebrità (Potrai)
    Trasformar ciò che ora sogni
    In una realtà

    Ogni tua verità non mi va
    Giochi coi miei sogni dimmi perché
    Straccio quel numero e senza di te

    Diventerò una star (Vedrai)
    E con semplicità (Lo Sai)
    La gente intorno a me
    Potrà capire che
    Diventerò una star (Go!Go!Go!)
    E con semplicità (Go!Go!Go!)
    Io vivrò il più grande sogno
    La Musica
    ———-
    Punkreas – Il vicino
    ———–
    Il mio sogno è sempre stato fare il benzinaio
    e cospargere di benza il vicino e il suo granaio
    appicare il fuoco e poi alimentar col grezzo
    e vedrai che prima o poi lo togliero’ di mezzo

    Il vicino e’ il mio nemico, non lo posso sopportare
    in un modo o nell’altro io lo devo eliminare
    al vicino puzza il fiato e gli puzzano le ascelle
    sono queste le due cose che mi rendono ribelle

    Il mio sogno è sempre stato fare lo spazzino
    e riempire di rifiuti il giardino del vicino
    dopo tutto questo so che lui si lamentava
    ma nel sacco lo mettevo e lo portavo su alla cava

    Il vicino e’ il mio nemico, non lo posso sopportare
    in un modo o nell’altro io lo devo eliminare
    al vicino puzza il fiato e gli puzzano le ascelle
    sono queste le due cose che mi rendono ribelle

  4. Grande post! ;)
    Volevo scrivere anche io su Prosperini, ma ogni commento è superfluo. Quello che ha detto è inqualificabile, mi preoccupa solo il fatto che ci possa essere gente che crede in quello che lui dice.
    Jack Frusciante è un libro favoloso, mi ha cambiato la vita. E’ il ritratto di una generazione, è perfetto. Il film non rende come il libro, ma è carino nonostante Accorsi che non sopporto. In ogni caso, meglio Accorsi di Scamarcio. :D
    con le ragazze le nuove generazioni sono troppo facilitate, noi non avevamo il cellulare e nemmeno l’email… infatti i ragazzini di adesso mi sembrano molto vuoti. Ah dimenticavo, loro hanno Mtv noi Videomusic… ecco spiegato il perchè!:D
    Mi ascolterò molto volentieri i Comeback Kid, mi sembrano parecchio allettanti, ho voglia di roba così! ;) la mia anima accacì è ancora viva, lo dimostrerò al concerto dei Rise Against! :D

  5. non concordo sul fatto che fante batta salinger, almeno nel tipo di discorso che si sta affrontando. in termini di quel che viene definito romanzo generazionale credo che il giovane holden sia una pietra miliare, indipendentemente da quel che è venuto prima o dopo.
    sarà che sono refrattario alla generalizzazione in sè, ma credo che sostenere che mito della degenenerazione e elogio del passato (cosa che, sia chiaro, non condivido affatto) siano la causa principe del conservatorismo mi sembra tanto un atteggiamento simile a quello che si sta criticando. credo che chiunque sopravvaluti, forse per nostalgia o affetto che distorcono una determinata scala di valori, quello che sente proprio in contrapposizione con quello che vede appartenere ad altro da sè. è un atteggiamento più che comprensibile. l’importante, a mio avviso, è non arroccarsi o fossilizzarsi su posizioni rigide e stantie, rischiando quindi di cadere negli eccessi a cui l’anonimo si riferiva.
    tutto ciò perchè stamattina non ho volgia di lavorare.
    @manq: scusa se non mi sono fatto entire sabato ma ero strapreso. venerdì serata carina magnolia, sabato festa danzante al bloom. mi trovi ad entrambe. ah, la tua camicia è pessima.

    “…io ho un marziano per amico, io ho un marziano per amico, io ho un marziano per amico e tu no!” (cit.)

  6. Come già detto, prosperini neanche lo commento.
    Sul mito della degenerazione invece credo non sia così assurdo analizzare le differenze tra questa generazione e la nostra. Im mio è un giudizio oggettivo, almeno nell’intento: una generazione si analizza per i suoi simboli. Il romanzo generazionale è uno di questi e Jack Fursciante è immensamente superiore a tre metri sopra il cielo. Punto. Poi magari ci sono seicento romanzi generazionali antecedenti migliori o peggiori di entrambi, ma non è quello che volevo dire. Ho fatto un paragone. Non so se riesco a spiegarmi.

    “Rivoglio la mia astronave (per tornare a casa)”

  7. bastogne:ultrafigo
    il giovane holden:niente di speciale, però è citato in jack frusciante, indi va preso in considerazione!!

  8. manq… 3 metri sopra il cielo è stato scritto 15 anni fa…
    mi spiace tantissimo che sia diventato un romanzetto per ragazzine, perchè è davvero tutt’altro.
    tra l’altro fra un ragazzo che lascia che la vita lo travolga restando inerme con inculata finale e uno che la vita la prende di petto… beh… vedo pochi motivi per prendere il primo come esempio.
    per il resto del post, vedo delle derive di conservatorismo che perfino mio nonno ha arginato (non è ironico).
    al solito, con affetto

  9. J, il fatto è che tu sei di un’altra generazione… ;)
    Scherzi a parte, io non trovo affatto che il “vecchio Alex” vivesse come tu lo dipingi, anzi. Tre metri sopra il cielo è un romanzo per ragazzine perchè è fatto su misura per colpire la loro immaginzazione ed i loro sentimenti. Che poi possa piacere anche ad un altro spettro di pubblico non conta.
    Per quanto riguarda conservatorismo ed affini, io non credo affatto che esprimere un giudizio sia forzatamente da collegare alla volontà di rimanere ancorati nel passato. Un esempio stupido: il lego vince sulla playstation 100 a zero, ma oggi io gioco con la play e non con il lego. E così per tutto il resto. Non rinnego i cambiamenti, nè li disprezzo, nè tantomeno cerco di fermarli in virtù del mio amore per ciò che è stato (non farei il lavoro che faccio, altrimenti). Tuttavia nella vita si possono paragonare le cose ed esprimere il giudizio che scaturisce dal paragone. Io semplicemente mi reputo soddisfatto di aver vissuto la giovinezza negli anni novanta e non oggi, ma se avessi un figlio non cercherei di farlo crescere come fossimo ancora in quel periodo, lo lascerei venire su come si usa oggi. Che conservatorismo e sporadica nostalgia siano due cose diverse lo sapeva anche mio nonno (nemmeno io sono ironico, tuttavia mio nonno era anni avanti a tutti).

  10. j è di un’altra generazione nn sei tu vecchio ma è lui troppo giovane, io nel mezzo ono vecchia invece e troppo conservatrice…

  11. dai proprio di un’altra generazione non direi! io ho letto jack frusciante che ero troppo giovane, e tre metri sopra il cielo che sono troppo vecchio.
    mi sono ritrovato fra i punk in via di estinzione e i ronciosi che usavano (anzi, usavamo) il vestiario solo come forma di dimostrazione, esattamente come i san carlini.
    ho fatto il passaggio dal faccia a faccia a uno strano misto di allusioni a voce, email e sms (e qui scusa manq ma guarda che esprimere in 160 caratteri certe sensazioni a una ragazza è un esercizio di stile degno di ungaretti, che tanto prima o poi di fronte a lei ti ci ritrovi comunque!)…
    insomma una intera no, magari mezza generazione…

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