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2006

The day after

E’ passato il giusto numero di ore perchè io possa parlare di ieri sera.
Intendo parlare della mia serata, perchè della partita in se non c’è nulla da dire oltre a quanto ho scritto nel post precedente. E’ anche per quello che a quel post non sarà mai possibile aggiungere alcun commento.
Non serve.
Le emozioni provate ieri, gli episodi e la festa invece meritano di essere annotati, anche se difficilmente potrò mai scordarli.
Come dimenticare l’atmosfera del pre-partita a casa di Simo, le bestemmie a profusione, i rituali scaramantici, la tensione, l’attesa di sapere il risultato da qualcuno vista la scelta di non guardare i calci di rigore* e l’esplosione di abbracci e baci una volta conquistata la coppa?
Impossibile.
Nel 1982 ero troppo piccolo perchè potessi ricordare cosa significa vincere un mondiale.
Ora lo so ed è indescrivibile.
In assoluto la cosa più coinvolgente che io abbia mai visto.
Un intero paese in festa.
Unito.
Splendido.
Questa mattina ho comprato la “Gazzetta dello Sport”.
Non lo faccio mai, tuttavia oggi era necessario.
Andrà incorniciata ed appesa in camera come cimelio così da poter essere conservata e magari riguardata tra vent’anni con il sorriso.
Proprio nel momento di maggiore distacco dal calcio, dopo aver visto i miei due idoli lasciare il Milan, dopo aver appreso di tutte le nefandezze che si nascondevano in seno al nostro campionato, ecco che questo sport è riuscito a regalarmi l’emozione più grande.
E’ proprio vero che il calcio è imprevedibile.
Dopo ieri sera non mi interessa come andranno i processi o la campagna acquisti.
E’ giusto che chi è colpevole paghi pesantemente e se questo significa uno, due o dieci anni in serie B non è importante.
Dopo aver assistito alla vittoria del mondiale sono pronto a tutto.

*guardandoli, a risultato noto, ero comunque un po’ teso.

Let’s talk abuot plus and minus

Sabato mattina.
Sono sveglio da poco e ho appena finito di mangiare.
Tempo di scrivere questa pagina e fare un salto in bagno e sarà ora di andare in laboratorio. Speriamo che la buona volontà venga in qualche modo premiata.
Non ho molto sonno.
E’ vero che sono andato a letto approssimativamente alle cinque del mattino ieri sera, ma è altresì vero che ieri pomeriggio, uscito dal lavoro, mi ero regalato un cospicuo sonnellino.
Non è proprio una sana condotta di vita, ma questo è il massimo che riesco a concedermi.
Tirare l’alba a chiacchierare con Missa era una piacevole abitudine anni fa, ora il suo ruolo è stato ridotto a simpatico diversivo.
Sarà la vecchiaia.
Comunque sia ieri è stato divertente, anche grazie all’Ali e a tutte le sue paturnie.
Giovedì invece sono sato ad una festa a tema Hawaii organizzata da un collega del besta che parte per tre anni alla volta della Germania. Ci sono andato con la Bri e mi sono proprio divertito.
L’ambiente lavorativo in cui mi trovo è decisamente piacevole anche al di fuori dell’orario di lavoro.
Questa è una grande fortuna.
I programmi per questo mirabolante Sabato sera danno in forte ascesa le quotazioni della “Fata Verde” dopo aver seguito la finalina mondiale. Il posto, inspiegabilmente, raccoglie molti consensi tra i miei soci. Dico inspiegabilmente perche si tratta di un locale del tutto fuori da quelli che sono i nostri standard di vita.
Forse è proprio per questo che ci andiamo.
Per sentirci esclusi.
Ho deciso di procurarmi tutte le serie di “Dharma & Greg” in attesa di riuscire ad avere l’ultima di “Dawson’s Creek” e la quinta di “Scrubs”.
Sono tristemente dipendente dai serial televisivi.

One step closer to life

Giungo ora dalla registrazione di Metodi Fisici in Chimica Organica e Chimica Analitica.
Venticinque.
Perfettamente in media.
Il mio compito era l’unico sufficiente su trentaquattro.
Devo ringraziare la professoressa che, sebbene non abbia l’abitudine di fare un orale dopo la prova scritta, mi ha concesso di andare a correggere il compito per migliorare il voto.
Esiste ancora gente degna di ammirazione all’interno dellUniversità.
Tirata quindi la consueta riga rossa sul foglio protocollo che reca l’elenco degli esami del mio corso, mi ritrovo a tre orali ed uno scritto dalla fine.
Come dire che ancora non vedo la luce, ma inizio a sentire dipanarsi l’odore stagnante di chiuso che impregna questo tunnel.
Oggi sono anche arrivati i dati degli esperimenti che ho svolto in questo week-end di lavoro. Neanche a dirlo, sono piuttosto enigmatici.
Credo che appena finito di scrivere queste righe manderò una e-mail oltre oceano al mio capo, chiedendo delucidazioni e possibilmente indicazioni.
Lo stronzo che sputa sulla mia macchina ha colpito ancora.
Era un po’ che non si faceva vivo, il vile, forse anche perchè avevo cambiato parcheggio. Oggi tuttavia sono arrivato tardi al lavoro e l’unico posto disponibile era quello soggetto all’insalivazione dei finestrini. Inutile dire che l’augurio che faccio a questa persona è il medesimo fatto poc’anzi al commentatore anonimo.
In casa continua a non funzionarmi il telefono. Fortunatamente la connessione questa volta funziona, tuttavia iniziano a girarmi fortemente i coglioni. Mio padre mi ha chiesto di informarmi riguardo a Fastweb, ma dalle prime info raccimolate la spesa raddoppierebbe.
Credo sia anche normale, magari con quel 50% in più ci si paga l’eventuale assistenza.
Tra ventisei ore gli azzurri affronteranno la Germania nella prima semifinale mondiale.
Tensione.

E fu

E fu così che andammo dal vecchio a cenare.
Niente di diverso dal solito.
Tanto pesce, tanto vino, tanta voglia di stare bene in compagnia.
Pronostico rispettato appieno.
Eccomi qui, scarsamente capace di percepire la realtà per quello che è, in camera mia.
Solo.
In testa tanti pensieri e poca lucidità per connetterli tutti.
Avrei voluto parlare con qualcuno, ma forse è stato meglio che non ci fosse disponibilità in questo senso.
Spaesato tra ciò che penso e quello che forse dovrei pensare, ma che in realtà è lontano dalla mia mente.
Vuoto.
Tirando le somme sono poche le certezze.
Una è che sono dannatamente innamorato.
Se questo è un bene o un male non è certo il momento per stabilirlo.
Di sicuro adesso senza la gioia di essere totalmente preso da una persona vivere sarebbe ancora più insopportabile.
E allora basta pensare.
Basta riflettere.
Basta scrivere frasi sconnesse che chiunque potrebbe leggere e interpretare in chissà quale maniera.
Credo di desiderare che l’80% delle persone che leggono queste righe non lo facessero.
L’altro giorno mia zia Enza mi ha lanciato una battuta sul blog.
Forse ho frainteso, ma credo di aver capito che i miei ne siano lettori e ne parlino con i loro amici.
Non so perchè ma questa cosa mi fa schifo.
Mi piace l’idea che sconosciuti leggano i miei sproloqui, ma odio pensare che lo facciano persone cui sono così strettamente vicino.
La mia più grande paura è che percepiscano miei eventuali disagi solo leggendo queste righe e non vivendo a contatto con me quotidianamente.
Sarebbe triste.
Come cazzo sono finito a parlare di sta faccenda?
Sto cavalcando l’onda emozionale disinibita che le cene dal vecchio causano sovente e, ad essere del tutto sincero, ora non me ne preoccupo minimamente.
Domani probabilmente sarò imbarazzatissimo da quanto ho scritto.
Sono fatto così e non ci sono parole per descrivere ciò che penso di me.
Forse dovrei rileggere il tutto.
Forse dovrei chiudere e andare a dormire.
Senza dubbio scrivere questa pagina mi è molto piaciuto.
Se qualcuno entrasse nella mia stanza, mi sventrasse e spalmasse su foglio elettronico i miei stati d’animo al momento, sarebbero perfettamente sovrapponibili a questa delirante pagina.
Che immagine orribile.

Google hit list [Giugno 2006]

Giugno finisce oggi e quindi è il momento di stilare la classifica delle “gugolate” più assurde che hanno portato persone su queste pagine. Mattatore del mese è stato sicuramente Tom Delonge, presente in decine di ricerche diverse sebbene nessuna particolarmente degna di nota. In classifica ho inserito la migliore.
Moltissime anche le ricerche inerenti il mio lavoro, tuttavia non essendo divertenti ho deciso di escluderle.
Per finire ho anche estromesso due ricerche che farebbero sorridere unicamente chi conosce i soggetti in questione e quindi non immediate. Vorrei capire tuttavia chi è che finisce sul mio blog cercando “bazzu” o “geometra carlo vergani”.
La gente è strana.
Ecco la classifica.

1 – dulza l’uga
2 – foto di pompini
3 – brugherio satanisti
4 – al mercato dell’arredamento di fizzonasco base musicale
5 – template per blog tom delonge
6 – foto della canalis mentre fuma
7 – balletti imbarazzanti
8 – tartan scozzese annoiato
9 – oi oi oi oi oi oi oi oi pippo inzaghi segna per noi
10 – dormire con bocca aperta

Si riaprono i contatti con l’esterno

Back on the net.
Dopo una settimana esatta, l’Infostrada ha riallacciato la mia linea telefonica e con lei è tornato il tanto atteso accesso ad internet. Senza poter accedere al blog mi sentivo a disagio. Non ho mai così tanta voglia di scrivere come quando non ne sono in possibilità.
In questa settimana sono successe molte cose, ognuna delle quali forse avrebbe ottenuto una paginetta propria su questo sito se ne avessi avuto le possibilità. Così non è stato ed ora sono nelle condizioni di dedicare a questi argomenti solo poche parole.
Ora il problema è scegliere quali e credo che per certe questioni sarà tutt’altro che facile. Come spiegare tutto ciò che mi è passato per la testa riguardo l’immediato dopo cena di Venerdì scorso?
Pensieri contrastanti, riflessioni, paure.
Speriamo vada tutto a finire per il meglio.
Per non parlare del fatto che ha chiuso uno dei locali chiave della mia vita: le Grotte di Realdino. E’ strano ricordare come ai tempi del liceo andarci fosse l’evento, mentre ultimamente passarci la serata era più assimilabile ad una tortura. Eppure il locale è sempre rimasto uguale a se stesso.
Noi no, evidentemente.
Sebbene uno dei sogni ricorrenti fosse vincere abbastanza soldi per comprare quel pub e raderlo al suolo, ora che ha chiuso sono dispiaciuto.
Sono schiavo della malinconia.
Più faccio mente locale più mi vengono alla mente cose accadute in questi giorni di cui vorrei parlare, come il live dei BoySetsFire di Lunedì, senza dubbio il concerto più HC che io abbia mai visto. Mai stato al cospetto di cotanta attitudine, mai visto un gruppo dare così tanto per un pubblico di sì e no cinquanta persone. Stima a profusione per loro.
Fa caldo.
Stare al computer ancora mi diventerebbe un peso.
Per questo dovrò esimermi dal parlare di Pessotto, se non facendogli un “in bocca al lupo” carico di stima, della nazionale che senza sapere bene come si ritrova ai quarti di finale, del “NO” che vince, ma non convince al referendum pur guadagnandosi il mio voto e del lavoro che assieme ai primi risultati porta un carico ancor più gravoso di impegno.
Non è detto che non torni magari nei prossimi giorni su questi temi, ma anche così non fosse non mi spiacerebbe più di tanto.
Non amo scrivere a freddo.

Foto del giorno n°10 – Last but not least
Maledetta Sterla
*In un’immagine, il meglio ed il peggio di Londra.

Frutti della sofferenza

Sono morto.
Dopo l’esame sono passato in lab per piastrare le cellule. Domani trasfetto in triplicato per i miei esperimenti. Se non fossi andato oggi sarebbe slittato tutto a sabato e, oggettivamente, non me la sono sentita di fare il sabato in laboratorio.
Non ho pranzato.
Intorno alle sette di questa sera avevo i crampi dalla fame, ora credo di essere in preda alle allucinazioni. Col regime alimentare che mi sono autoimposto saltare un pasto può essermi letale. Intanto però ho perso 3 chiluzzi, stando a quanto sostiene la bilancia. E’ anche vero che questa mattina mi sono pesato dopo aver epulso dal mio corpo ogni genere di rifiuto organico, quindi pesare meno era plausibile, tuttavia penso di stare lavorando bene.
Questa sera c’è la prima partita di cartello di questi mondiali: Argentina-Olanda. Me la guarderò volentieri sperando di vedere del bel calcio. Ieri sera Inghilterra-Svezia ha deluso molto, non fosse per il supergol di Joe Cole.
Bando alle ciance, dunque, e via al bel calcio.
Almeno spero.

Foto del giorno n°9 – I saw panic in her eyes
Che teneri...
*Hooligans?

Multiple choice

Sono parecchio stanco, fisicamente e mentalmente.
Credo di aver battuto il mio record personale di studio in questi giorni e la cosa triste è che non so quanto possa servire. Il tempo era troppo poco. Avrei potuto non mettermici nemmeno e invece ho deciso per tentare comunque.
Vedremo cosa ne esce domani.
Il prossimo week-end si vota per il referendum senza quorum sulla riforma costituzionale. Dopo l’anno passato il mio rapporto con la massima espressione democratica è un po’ freddino. La delusione, non lo nego, era stata molto grande. Forse anche per questo non mi sono interessato alla questione fino a pochi giorni fa, tuttavia il tempo stringe e mi ritrovo con le idee confuse, poco tempo per chiarirle e l’impossibilità di farlo usando i media a meno che Vittorio Emanuele si pronunci sulla questione.
Da quel poco che ho capito l’abile mossa di unificare tutte le riforme in un unico quesito mi obbligherà ad optare per il male minore a meno che opti per la scheda nulla/bianca. Entrambe le opzioni hanno infatti qualche pro e qualche contro. La devolution sarebbe il caso di farla, ma non certo in questo modo. Sarei quindi per il “No”, ma il rischio è che una vittoria di questo schieramento porti a lasciare le cose come stanno e, così come stanno, non vanno certo bene. “No” senza remore invece alla mutilazione della figura del Presidente della Repubblica, perchè un garante costituzionale in questo paese è assolutamente necessario. Assolutamente “Sì” alla riforma anti ribaltone perchè disprezzo Mastella e quelli come lui, che aspettano il minimo appiglio per formare il tanto da me temuto Grande Centro. Se prendi i voti presentandoti con uno schieramento non dovresti poterti alleare con quelli che alle votazioni erano i tuoi avversari senza reinterpellare chi ti ha dato la preferenza. Questi sono i punti che penso di avere chiari, tuttavia non so nè se ho ben inteso questi, nè su cosa vertano tutti gli altri. Votare al momento non mi sarebbe possibile.
Devo trovare qualcosa per documentarmi.
Odio i quiz a scelta multipla almeno quanto i problemi di Chimica Analitica.

Foto del giorno n°8 – Stanford Bridge
Stanford Bridge
*Niente da dire, flauto magico Sheva si è scelto una bella casa.