Certo che uno, almeno in casa propria, dovrebbe poter guardare il telegiornale e dire la propria senza venire additato come il peggior delinquente del mondo.
Sarebbe bello, almeno.
Sarebbe anche il caso di smetterla di chiedersi come mai un ragazzo voglia avere una propria vita da solo a 25 anni, senza una lira e senza certezze.
“Ma cosa ti manca?”
“Ti diamo così fastidio?”
Domande fuori luogo, perhè le risposte sono ovviamente “Nulla.” e “No.”.
Questo non vuol dire che allora si possa andare avanti così per sempre.
Io l’ho capito e credo pagherò questa mia consapevolezza a caro prezzo nei prossimi anni.
Ora è il caso che venga fatto lo sforzo di comprendere anche dall’altra parte.
Non nego di pensare spesso al fatto che questa possa essere solo un’esigenza dettata dall’essere un giovane viziato.
Quando uno ha un’esigenza e nessuna certezza di poterla soddisfare, tuttavia, diventa difficile focalizzarsi sul perchè la si ha, mentre rimane molto più semplice sbattere la testa sulle miriadi di problematiche che si frappongono fra se e l’obbiettivo.
Perchè, alle 2.17, sto scrivendo tutto questo?
Perchè è due notti che non dormo causa sogni agitati e convulsi e quindi tanto vale stare al monitor e buttare me stesso in frasi ancora per un po’.
Perchè come sempre scrivere dei problemi è molto più semplice che parlarne.
Perchè sono esasperato dallo stress, dall’angoscia dell’ultimo esame e di una tesi che nessuno sa se mai riuscirò a finire e dal continuo scorticarmi traendone insano piacere.
Spero, conscio di illudermi, che tutto questo possa per un po’ sparire e lasciarmi a riposare come da mesi ormai non sono più in grado di essere: tranquilo.
Vorrei starmene in piedi sotto il diluvio dei miei problemi e sentirmeli scorrere addosso senza che possano bagnarmi.
Quel che accade invece è che sento l’acqua filtrare da ovunque attraverso i vestiti e la pelle, scivolando fino alle ossa e, cosa ancora peggiore, rifletto su come quello che a me pare essere uno tsunami dall’esterno appaia tutalpiù come una pioggerella primaverile.
Pagherei per dormire per due settimane e svegliarmi senza l’ansia di aver perso tempo, ma anzi con la gioia di averlo guadagnato.
Sospiro.
Era un po’ che non lasciavo libero sfogo ai pensieri e, come sempre accade dopo averlo fatto, sono decisamente pentito di averlo fatto.
Sono io, schiavo dell’idea che terzi possano farsi di tutto questo.
Domani però mi attendono le visite mediche per il proseguo dell’attività in laboratorio, comprese di test per l’HIV di cui ignoro uno scopo che non sia discriminatorio, altre ore passate a leggere “tecniche e legislazione” tentando di ricordare anche solo qualcosa ed una nuova giornata in laboratorio.
Domani l’idea che terzi potrebbero farsi di tutto questo non troverà spazio nelle mie preoccupazioni quindi è bene che ne esca anche ora.
Chiudo ringraziando le persone con cui sono uscito questa sera per l’ottima serata che mi hanno fatto trascorrere.
Ora spero di mettere insieme almeno quattro ore di sonno.
mancanza di: privacy e libertà di scelta e di movimento…I genitori, pur lasciandoti fare ciò che vuoi, in fin dei conti entrano per forza nelle tue scelte!L’unico inghippo: i soldi naturalmente ad avercene la mia “bella” casa sarebbe molto lontana.
Sicuramente saresti meno stressato…
beh non ti manca nulla ma l’indipendenza e’ un’altra cosa. anche solo farsi una pasta alle tre del mattino senza le occhiate dubbiose della mamma appena svegliatasi per andare in bagno. non che ci sia niente di male in quelle occhiate, ne’ ti faranno mai cambiare idea sulla pasta, pero’…
l’indipendenza è un bisogno vero, penso che prima o poi lo sentano tutti. Io in questo momento non sento il tuo stesso disagio, quindi magari per me è più facile, ma il desiderio di essere indipendente ce l’ho anch’io
svegliarmi senza l’ansia di aver perso tempo, ma anzi con la gioia di averlo guadagnato
Gran bella frase!!!!
Mi piace molto
Aui
sei + stressato per altre cose una volta fuori di casa.
sì certo: dall’assenza di soldi..
Be’, certo. Dalla mia esperienza in casa non hai nessun problema/preoccupazione. Sei un po’ più ‘polleggiato’.
Fuori cominci ad avere affitto, auto, bollette, cibo etc…
Ma è anche quello il bello (finchè c’è il lavoro e i rispettivi guadagni).