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On stage: Plus 44

Sono andato a sentire i Plus 44.
Chi sono?
Sono il nuovo gruppo di Mark Hoppus e Travis Barker.
Chi sono questi due?
Beh, questa domanda non merita risposta.
Il disco uscirà a Novembre, quindi mi sono presentato al Rainbow completamente digiuno del loro sound.
Solitamente non è facile assistere ad un concerto di cui non si conosce nemmeno una canzone, o almeno non è facile restarne soddisfatto.
Per questo credo che ci siano buone possibilità che il cd sia un buon lavoro visto che a me il concerto è proprio piaciuto.
In 55 minuti circa il quartetto è riuscito a coinvolgermi e divertirmi grazie ad un sound piacevolissimo e ad una presenza scenica notevole.
Impossibile non fare paragoni con l’altra faccia della medaglia, ovvero gli Angels and Airwaves, ed il verdetto è di una vittoria “tanto a niente” per i prefissi londinesi di Mark e Travis.
Sebbene io sia da sempre fan assoluto di Tom Delonge, credo che questa sera sia arrivata la dimostrazione di dove stava il talento artistico nei defunti Blink 182.
In questo show non c’è stato spazio per scenografie sfarzose, cambi di strumentazione inutili, effetti sonori da Holliwood o pose da rock star. Il palco era striminzito e l’unico effetto scenografico concesso è stata la splendida batteria verde fluorescente che brillava nel buio sotto i colpi di un Trevis in forma smagliante. Per tutto il tempo l’unica cosa che interessa al gruppo è presentare alla gente i nuovi pezzi. Niente cenni a ciò che fu, niente commenti sull’ex socio Tom, niente riproposizione di pezzi vecchi.
Se anche loro sono stati parte dei Blink, il messaggio pare essere che la vita continua e questo non pare proprio essere un problema.
Probabilmente se si è sicuri di quanto si propone a livello musicale, diventa superfluo ogni contorno “fuomoso”. Unica nota forse non felice sono però i due nuovi membri. In realtà solo uno di loro mi ha veramente deluso, il pelato. Non tanto dal punto di vista musicale, invalutabile ad un primo ascolto live, quanto per l’assenza assoluta di personalità. Pareva nascondersi, come avesse paura di rubare scena a ciò che il pubblico voleva in realtà vedere.
Mai una parola, mai un gesto.
Il secondo chitarrista, quello “punk style”, non era poi tanto meglio, tuttavia almeno provava a fare un po’ di show e si concedeva cori e pezzi cantati. Insomma, se realmente si vuole dare l’immagine di una nuova e solida band, cosa che non credo risulterà difficile a questo progetto, è a mio parere necessario che tutti e quattro i mebri se ne sentano parte integrante.
Magari per questo è solo questione di tempo.
Ciò che più mi è piaciuto, però, olte alla maestria di Trevis dietro le pelli, è stato l’atteggiamento di Mark sul palco.
Lo stesso di una volta.
Geniale, simpatico, coinvolgente, ma mai eccessivo o demenziale.
Per fare un esempio, a metà show il ragazzo presenta un pezzo in questo modo: “Kids, this is the pretty one. Are you ready for a pretty song?”.
Casino.
Suonano il pezzo (realmente carino) ed alla fine in nostro eroe cosa dice?
“Ok, the next one is a little prettier.”
Idolo.

11 commenti su “On stage: Plus 44”

  1. L’ultima frase mi ha spezzato.

    Sto pensando seriamente a venire a vedere i my chemical romance prossimamente, anche se mi stanno un po’ dove non batte il sole.
    Tutto dipenderà dal prezzo del biglietto credo.

    Ma non ce l’abbiamo un bel concerto dei lagwagon? =)

  2. Caro bazzu, i Lagwagon sono venuti a gennaio e poi a giugno. Al primo concerto sono andato perchè un ragazzo mi ha regalato il biglietto ed è stato veramente bello (ci ho fatto un post se ti interessa).
    Il secondo l’ho ovviamente saltato.
    Non so se torneranno a breve.
    Sui My Chemical Romance sono anche io in dubbio per un paio di motivi. Il primo è la compgnia, perchè da solo non so se avrei voglia di andare, il secondo è ovviamente il prezzo che però credo sia standardizzato sui 20 euri.
    Vedremo…

  3. visto che i blink mi piacevano un casino, e gli angels and airwaves mi hanno deluso un casino, penso che mi interesserò sui plus 44..
    anche perchè mi piace molto travis, musicalmente parlando.
    grazie della dritta!!

  4. Beh Duck, il CD degli Angels and Airwaves non è poi così male. A me alcune cose piacciono, però devo ammettere che sia piuttosto ripetitivo e alla lunga noioso.

  5. io so ke il talento dei blink si basava sulla batt d travis e sulla voce di mark il resto è trascurabile però vi confesso una cosa ogni volta che penso che i magnifici blink nn esistono + sento come qualcosa che nn so spiegare come una perdita personale!!!!

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