Tutto ebbe inizio alla prima di xXx, il filmone di Vin Diesel uscito nel 2002. Fu allo spettacolo dell’una di notte all’Arcadia di Melzo che la mia relazione felice e duratura con il precedente Nokia 3210 finì e lo fece nel peggiore dei modi. Mi lasciò, scappando dalla mia tasca e rifugiandosi tra le mani di qualche altro fan di Xander Cage, il mestiere della cui madre è noto a tutti.
Ritrovandomi solo e con il bisogno di un nuovo compagno Dual Band, andai ad aggirarmi tra gli scaffali del Bennet ed incontrai 8310.
Mi piacque subito.
Piccolo, privo di accessori inutili ad un telefono e discretamente elegante. Lo comprai. Il nostro rapporto è così durato più di 3 anni ed è stata una felice unione fino al sopraggiungere della malattia. Il mio telefono infatti, meno di 12 mesi or sono, ha avvertito i primi sintomi di Distrutio Coveris, patologia cui le popolazioni Nokia paiono essere molto predisposte e che porta ad un lento, ma inesorabile sgretolamento della robustissima cover in plasticaccia che li riveste.
In una società dove le coppie formate da uomini e telefonini si sfaldano alla prima difficoltà, decisi di dare un esempio morale ed invece di instaurare una nuova relazione optai per restare con il mio compagno ora che ne aveva più bisogno.
Furono momenti difficili.
Dapprima perse il totale controllo della chiusura posteriore, ritrovandosi spesso a perdere la batteria, anche in pubblico. La cosa era per lui fonte di grande imbarazzo, ma con adeguate medicazioni riuscii ad ovviare al suo problema e a fargli tornare il sorriso. La sua felicità però durò poco, poiché come un macigno calò su di lui l’effetto più grave della malattia, quello che poi ne ha causato la morte: la perdita del bottone dell’accensione.
Questa sventura rendeva necessarie pratiche dolorosissime ogni volta che dovevo accenderlo, ero costretto ad entrare nell’incavo rimasto aperto dopo la scomparsa del bottone con oggetti acuminati, in modo da poter premere l’interruttore situato al di sotto del pulsante che fu.
Ripensare alla violenza di quelle operazioni mi da i brividi.
Sta di fatto che nessun telefono potrebbe resistere a lungo sottoposto a tali torture e così oggi, alle 15.43, 8310 si è spento. Letteralmente ed irreversibilmente, visto che anche l’interruttore di cui sopra ha ceduto.
Panico.
Non potevo lasciarlo morire così, dentro di lui c’erano milioni di ricordi che, in un modo o nell’altro, avrei dovuto farmi dire prima di poterlo lasciare al suo destino. Per questo, allestita una sala operatoria alla bene e meglio, l’ho aperto*.
Sebbene conscio il mio intervento non potesse sortire effetto alcuno, non potevo fermarmi e continuavo ad operare. Quando ormai tutto appariva perduto, d’improvviso ecco una luce. Non quella del fondo di un tunnel, quella del display.
Si era riacceso.
Ora le cose da fare erano solo due: salvare tutti i dati dal telefono alla SIM e lasciarlo tornare a quel sonno dei giusti cui si era abbandonato. Così ho fatto.
Ora, sebbene ancora scosso dal dolore, mi sto vedendo con un Siemens C-45. Nulla di serio, è solo una soluzione che mi distrae da quanto ho perso.
Forse è già ora che inizi a guardarmi intorno per trovare un nuovo compagno.
* Foto crude e non adatte ad un pubblico impressionabile.
ottimo…
io il mio vecchio telefonino, un motorola vecchissimo, al contrario tuo lo scaraventavo a terra in modo tale che si rompesse e potessi cambiarlo senza rimorsi, è ancora intero…indistruttibile!!!
tu sei stato un po’ violento e quetso è il risultato…
teacher’s corner: “all good phones must come to an end”.
sei proprio un consumista, dalle foto sembra ancora in perfette condizioni…
(ps sai che qui i vecchi telefonini si danno in beneficenza? non so che ci fanno di preciso ma puoi vedere se esiste qualcosa del genere anche in italia)ciao
grazie per la lesson, effettivamente avevo scritto una frase scorretta. Tuttavia preferisco questa forma…
Mitico mi è dispiaciuto anche a me questa primavera, lasciare 8310.
Un consiglio vai nei negozi piu’ vicini tipo a casa di Dani o Fabri li ce ne sono a bizzeffe e a buon prezzo.
Povero 8310 un’altro come lui non se ne trovano in giro!!!!
A per i dati ti servirebbe un cavo dati a infrarossi se vanno ancora,sai ne ho uno che mi balla ma lo sai sei un amico e te lo venderei ad un prezzo più che onesto!!!!
Sai Peppe, sei un ottimo narratore, prendilo in considerazione per un occupazione futura.
cosi com’e adesso e giusta, don’t worry. ho notato solo ora il nome del profilo audio…pregieria (marqui)
molto gustoso :)
Ricordo un sacco di situazioni durante le quali il tuo fu compagno ti scivolò dalle mani dando dimostrazione che la gravità esiste veramente. Ma ancor più nettamente ricordo ogni singola parola che scaturiva dalla tua bocca. Spesso si rivolgevano al Padre Eterno. Raramente udìì turpiloqui più originali.
Comunque condoglianze
Aui