Life is too short to last long
Ciao Manq, hai sentito il nuovo pezzo dei Blink 182?
Questo?
Esatto. L’hai sentito allora!
Beh si.
E non ne parli?
Boh, pensavo di no. Ho scritto davvero un mucchio di post in cui sbraito che per me i Blink 182 ormai sono un argomento chiuso, speravo di evitarmi di pubblicare l’ennesimo. Sai, provare ad essere credibile per una volta.
Quindi nulla? Speravo in un’opinione a caldo. Anche solo due righe eh, giusto per darmi un’idea.
E cosa vuoi che ti dica? Questa mattina quando l’ho sentito ero traboccante di felicità all’idea di poter twittare “Il nuovo dei Blink non è una merda”. Credo questo basti ad inquadrare la situazione.
Madonna che pesantezza… Ho capito il concetto. L’hai detto sa Dio quante volte. Va bene. Io vorrei solo provare a farti fare un passo avanti, svuotare la testa da tutte le tue menate da vecchio e dire cosa ne pensi di QUESTO pezzo. Ma ho idea che non sia cosa…
Ok, scusa. Se vuoi un parere provo a dartelo. Sta mattina, appena ho trovato il link, mi sono sentito il pezzo. L’attacco e la strofa sono una roba alla +44, che a pensarci non vuol dire niente visto che sempre di Hoppus si parla, ma in realtà credo stia a significare che quei suoni, con quella batteria lì e con quell’effetto orrendo sulla voce, siano esattamente la sfumatura che poteva permetterti di distinguere un’operazione dall’altra. A pensarci oggi non ha davvero più senso farlo, non mi stupirei se i nuovi Blink suonassero qualche pezzo dei +44 dal vivo, ma sto divagando. Quel che voglio dire è che il pezzo parte male. Poi però entra un ritornello GROSSO COSI’ e di tutte ‘ste seghe me n’è di colpo fregato zero. Volevo solo risentirlo ancora. E ancora. Talmente preso bene che mi sono digerito senza troppi scompensi pure il finalone coi cori e Travis che spruzza.
Ti basta come commento tecnico?
No. Nel senso, credo di aver capito che il pezzo ti piacicchia, ma non hai detto nulla su questo nuovo suono, su Matt Skiba, insomma su quello che succederà adesso…
E cosa dovrei dirti, di grazia? Il “Suono Nuovo” è esattamente il suono ipertrofico dei Blink del nuovo millennio, con gli effettini di “Feeling this” sull’intro e i muri di suono nel ritornello tipo “Stay toghether for the kids”. Le parti di chitarra potrebbero essere di Tom senza problemi, ad indicare che o anche prima le scrivevano gli altri, o che il buon vecchio DeLonge abbia dimenticato di farsi restituire qualche demo. Alla luce della sbroffata di “uo-oh” che c’è in fondo propenderei per la seconda ipotesi, perchè mi pare proprio roba sua. L’hai sentita la parte in palm mute nel finale? Non ho cazzi di controllare, ma è presa paro paro da qualche altro pezzo pre-scioglimento. Se dovessi basarmi su questo singolo, Matt Skiba potrebbero benissimo averlo preso per scaricare il van.
Ok, quindi nessuna attesa per il disco nuovo immagino…
Non ho detto questo. Insomma, questo pezzo qui ha un bel ritornello, limita tutto sommato l’invadenza di Travis e ha dei suoni gonfi e finti che mi prendono bene. Sai quanto tempo era che non sentivo un pezzo dei Blink capace di prendermi bene, anche se con delle riserve?
Alla luce dei fatti io un po’ voglio crederci.
Non è che poi ci rimani male?
Può darsi, ma molto probabilmente ormai certe robe mi scivolano addosso. Ti dico una cosa. Se quindici anni fa i Blink 182 se ne fossero usciti con un disco intitolato CALIFORNIA proprio l’estate in cui io pianifico un viaggio in CALIFORNIA l’avrei vissuta ai limiti del misticismo. Immediatamente colonna sonora della vacanza, a prescindere dalla qualità del disco.
Oggi la trovo solo una buffa coincidenza.
Non so se ti credo. Te sei quello che mi diceva che vai a San Diego e il tuo primo obbiettivo è andare da Sombrero’s a mangiare messicano. Mi sembra che tutto sommato ne sei uscito per modo di dire. E anche sta cosa del titolo del disco che hai appena detto, beh, uno normale manco ci avrebbe fatto caso…
Non ho altro da dirti.
Ehi, te la sarai mica presa?
Vaffanculo.