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Dicembre 2006

Google Hit List [Dicembre 2006]

L’anno non poteva certo concludersi senza l’ultima classifica. Questo mese non sono state regalate molte perle dagli internauti, anche se la prima posizione è di sicuro notevole.
Non ho molto da aggiungere, sono un po’ di corsa per via della partenza.
Mi sarebbe piaciuto scrivere qualcosa dell’esecuzione di Saddham, ma sarebbe un discorso lungo e doloroso, quindi eviterò proprio di iniziarlo.
Ecco quindi la top ten.
Ah, dimenticavo, buon anno.

1 – pernacchia wav
2 – wrestling genitali
3 – “disconoscimento familiare”
4 – commenti sulle macchine per pasta marcato
5 – fisco chiesa evangelica
6 – galeone di pirati lego
7 – significato: l’osti
8 – anticamera mobili
9 – bungalow nel monte fumaiolo
10 – montagne lebre solo montagna

Manq Music Awards 2006

E’ assodato che io sia un modaiolo.
E’ assodato che le classifiche di fine anno siano ormai un trend globale.
Assommando queste due indiscutibili verità ecco una delle principali ragioni che mi spingono a scrivere questo post.
La seconda è che fare classifiche è assolutamente divertente.
Eccomi quindi pronto ad analizzare l’anno che sta per concludersi in base a quanto ha saputo regalarmi dal punto di vista musicale.
Si comincia.

Migliori cinque dischi:
1° – Brand New – The Devil and God are Raging Inside Me
2° – (+44) – When Your Heart Stops Beating
3° – BoySetsFire – The Misery Index: Notes From The Plague Years
4° – Bad Astronaut – Twelve Small Steps, One Giant Disappointment
5° – Saosin – Saosin

Peggiori cinque dischi:
1° – Angels and Airwaves – We Don’t Need to Wishper
2° – Taking Back Sunday – Louder Now
3° – Matchbook Romance – Voices
4° – Lostprophets – Liberation Transmission
5° – New Found Glory – Coming Home

Migliori cinque live band:
1° – Hundred Reasons (Milano, 13 Maggio)
2° – Bloodhound Gang (Milano, 9 Febbraio)
3° – BoySetsFire (Milano, 26 Giugno)
4° – Lagwagon (Milano, 18 Gennaio)
5° – Underøath (Bologna, 27 Ottobre)

Peggiori cinque live band:
1° – Angels and Airwaves (Milano, 6 Giugno)
2° – Senses Fail (Bologna, 27 Ottobre)
3° – Simple Plan (Milano, 2 Febbraio)
4° – Taking Back Sunday (Bologna, 27 Ottobre)
5° – The Lawrence Arms (Milano, 4 Maggio)

E adesso è il momento di qualche nomination singola:

Batterista dell’anno:
Derek Grant (Alkaline Trio)

Bassista dell’anno:
Evil Jared Hasselhoff (Bloodhound Gang)

Chitarrista solista dell’anno:
Teppei Teranishi (Thrice)

Secondo chitarrista dell’anno:
Josh Bradford (Silverstein)

Voce dell’anno:
Nathan Gray (BoySetsFire)

Dj dell’anno:
D.J. Q-Ball (Bloodhound Gang)

Direi che è tutto.

Scrivere in questo momento è una cosa di cui non posso certo privarmi

Cazzo.
Ho finito gli esami.
Mi sento leggero, come poche volte negli ultimi tempi.
Gli effetti tremendi di questa cosa sono principalmente tre: non riuscire a smettere di sentire “Calligrafie” dei Gemini, essere piacevolmente alticcio in questo momento e riposare finalmente bene.
Vedo la luce alla fine del tunnel.
E’ lì.
Posso quasi toccarla.
Ieri ho tagliato i capelli, come da progetto.
Via tutto.
Nove millimetri di peluria uniforme avvolgono il mio cranio e mi rendono diverso da come sono sempre stato.
E’ giusto.
Sono diverso da come sono sempre stato.
“One little step for a man, a giant step for humanity”.
Nella fattispecie, thirtyone (not even so) little steps.
Adesso l’euforia la fa da padrona.
Si parla di viaggi oltre oceano, prospettive future, lavoro remunerato, feste.
E’ come aver spento la televisione dopo un brutto film che però alla fine ha saputo dare delle soddisfazioni.
So che dovrei preoccuparmi di scrivere la tesi per tempo, cosa che non è affatto scontata, tuttavia le uniche cose a cui riesco a pensare sono il tatuaggio che mi regalerò probabilmente intorno al 10 di febbraio (il probabilmente è unicamente legato alla data) e l’impostazione dei ringraziamenti della Tesi.
Sono andato.
Probabilmente è un trip che finirà presto e che probabilmente non ricomincierà mai più, tuttavia voglio vivermelo fino alla fine e senza perdere nemmeno un secondo.
Se in questo momento dovessi analizzare la mia vita, la definirei perfetta e questo è straordinario, soprattutto per uno come me.
Avrò tempo in futuro per ricredermi e trovare nuovi problemi di cui dannarmi, ma non ora.
Ora sto bene.
Sto bene.
Cazzo.

Lista delle cose da fare

1 – Finire gli esami
2 – Dormire
3 – Guardare la TV
4 – Dormire
5 – Comprare Ronaldinho alla Masterleague
6 – Dormire
7 – Tagliarmi i capelli
8 – Dormire
9 – Dormire
10 – Dormire

Not a happy ending

Questo vuole essere un saluto ad un uomo che ha sofferto molto e, purtoppo, senza che questo suo sacrificio sia stato utile alla causa che perorava.
Piergiorgio Welby se n’è andato nella notte, alleviato dalla tortura di doversi svegliare nuovamente.
Se n’è andato senza che il diritto di smetterla di soffrire gli fosse concesso.
Addio, Piergiorgio.
Quanta sofferenza
* hai vinto, anche se non nella maniera che avresti voluto.

Niente panico

Il mio capo a Marzo è via per quasi tutto il mese a causa di impegni lavorativi importanti.
Tra il 12 ed il 15 Marzo è stato fissato il secondo appello della sessione di laurea invernale.
L’unico giorno di questi in cui Elena potrebbe presenziare alla mia discussione è il 15.
Niente panico.
Oltre ad informarci sulla possibilità di discutere quel giorno e non in uno degli altri, abbiamo deciso di valutare l’ipotesi di anticipare il tutto al primo appello invernale.
Le date fissate per questo appello sono tra il 7 ed il 9 Febbraio.
Niente panico.
Per poter discutere in quei giorni è necessario che io consegni la tesi in microfiches per il 19 gennaio.
La percentuale di tesi scritta al momento è grossomodo intorno al 10%.
Niente panico.
Alla conclusione del lavoro mancano due esperimenti cruciali che stanno dando non pochi problemi.
Niente panico.
Entro l’8 di Gennaio devo consegnare in segreteria, oltre a scartoffie e soldi, il titolo della tesi ed il libretto.
Il mio capo parte Venerdì e torna proprio l’8 e senza le sue firme non posso consegnare nulla.
Niente panico.
Il limite ultimo per finire gli esami è Venerdì 22 Dicembre.
La mattina di quello stesso giorno ho l’orale di Tecnologie e Legislazione.
Ok, panico.

Un’idea

E’ balenata lì per caso alle 4.00 della mattina.
Faceva freddo, tanto freddo da non sentire quasi più i piedi e le mani.
Eppure l’idea si è fatta strada nelle nostre menti, prendendo sempre maggior corpo e peso.
A quel punto il freddo non era più un problema, perchè il cuore si stava scaldando del fuoco che l’idea portava con se.
Amici, macchine cabrio, camicie a fiori, grattacieli e passaporti elettronici.
New York, Miami e Cancun.
Solo un’idea.
Troppe cose ad impedire che sia di più, per il momento.
Tuttavia è lì.
E’ bello.
Tanto bello da non poter aspettare domani per scriverlo.

Cd da viaggio

Sono a casa.
A causa del presunto sciopero selvaggio lavorerò domani mattina.
Oggi si studia.
Una pausa qua e la però non guasta, così in uno di questi frangenti ho prodotto la prima versione di quello che sarà il mio CD di capodanno.
Non è il caso di dare anticipazioni sulla composizione, tuttavia credo ne sia uscita una compilation abbastanza eterogenea. Dura ottanta minuti scarsi in cui si susseguono diciotto tracce pescate all’interno di quello che più mi piace e suddividibili grossolanamente in tre macrocategorie: 6 pezzi molli, 6 pezzi medi e 6 pezzi duri. Non mi sono concesso divagazioni all’infuori dei miei ascolti canonici, cosa che solitamente faccio quando realizzo una compilation, perchè durante il viaggio ci sarà spazio per altri tre CD realizzati da altrettanti passeggeri e quindi mi è sembrato giusto sfruttare tutti i minuti a disposizione per pezzi che realmente ho voglia di ascoltare.
Attualmente ho selezionato i brani, preparato la scaletta ed effettuato un primo mixaggio per eliminare le imperfezioni e le disomogeneità tra le diverse canzoni.
Questa versione dovrà essere masterizzata ed ascoltata in macchina con calma, per vedere se ancora qualcosa da sistemare c’è e, soprattutto, se la scaletta risulta efficace.
Ultimato il lavoro sui pezzi, dovrò occuparmi della veste grafica.

Cambio

Questo è uno degli ultimi post che scriverò dal PC di casa.
Mi sto infatti apprestando ad una piccola rivoluzione domestica che porterà il sopra citato PC ad essere abbandonato ed affidato in gestione ai miei. Continuerò ad utilizzarlo unicamente per scaricare e guardare la TV, operazioni che non posso fare con il portatile.
Non mi va di intasare il PC con cui lavoro.
Continuare a passare file da l’uno all’altro mi sta facendo impazzire, nonchè accresce le possibilità di perdere roba importante.
Perchè il mio piano prenda forma sono necessarie solo poche operazioni preliminari.
La prima consta nel procurarmi un router aDSL wireless, perchè condividere la connessione sui due PC utilizzando il cavo di rete è scomodo. Max in questo mi è stato prontamente d’aiuto segnalandomi una vantagiosa offerta.
La seconda cosa da fare è trasferire definitivamente tutte le mie cose sul portatile, operazione che ha già avuto inizio ieri. Ho già spostato documenti e musica, ovvero il grosso della roba.
La terza ed ultima operazione sarà la formattazione del PC di casa e la successiva installazione di tutto ciò che può servire ai miei genitori per utilizzarlo.
Fatto questo, la mia rete senza fili domestica dovrebbe essere a posto.
Ho anche trovato un modo facile ed indolore per collegare il portatile allo stereo, in modo da non dover rinunciare alla qualità audio senza privare mia madre della possibilità di vedere ed ascoltare “Friends”.
Vedremo come verrà il lavoro una volta concluso.
Tutto questo fermento tecnologico ha fatto anche sì che installassi Miranda, una piattaforma facile e veloce capace di gestire contemporaneamente i contatti di MSN e ICQ. A questo punto non potevo esimermi dal crearmi un contatto MSN, così sono diventato reperibile a chiunque cerchi manq@hotmail.it.
Vado a farmi una doccia.
Poi esco.

Sosta

Mi voglio prendere qualche giorno di assoluto relax e questo lungo week-end festivo fa proprio al caso mio. Dopo settimane di stress ed insonnia sentivo di dovermi regalare uno stop anche se Lunedì nulla è andato come avrebbe dovuto. L’università a quanto pare vuole darmi gli ultimi colpi prima di lasciarsi sconfiggere ed io ho deciso di porgere l’altra guancia, sperando di assaporare così una rivincita ancora più dolce e tuttavia rischiando di compromettere tutto quanto.
Il primo giorno di riposo è stato ieri e credo proprio di averlo affrontato come si dovrebbe, dismettendo il pigiama alle 19.00 e solo perchè la sera sarei dovuto uscire. Per tutto il giorno non ho fatto che stare a letto a guardare episodi della prima serie del dottor House, prima con la Bri e poi da solo. Come serial non è male, gli episodi sono un po’ tutti uguali però è riuscito là dove avevano fallito illustri suoi simili come Lost, ovvero mi ha appassionato. Molto credo sia dovuto all’adorazione che provo per il protagonista e la sua personalità urticante. Come dicevo prima, la sera sono poi uscito. Era la fatidica serata della sfida di Mafalda, ristorante il cui menù ci era stato presentato come “impossibile da finire”. Come ovvio non ci sono stati problemi nello sconfiggere le tanto temute porzioni e gli unici problemi ci sono stati non tanto per la quantità, quanto per la qualità di alcune portate non proprio prelibate. La serata è trascorsa piacevolmente ed è stata conclusa dalla maggior parte del gruppo al Libra, mentre io e Simo abbiamo preferito tornarcene a casa. Anche la giornata di oggi è stata spesa in assoluto relax tra qualche partita alla playstation e il tentativo di organizzare una visita al Motorshow per domani (Sabato). Purtoppo il proposito di gita è stato presto soppresso per mancanza di adesioni, ma è normale quando si cerca di organizzare qualcosa in una compagnia che passa il 50% del suo tempo a lamentarsi di non fare mai nulla di nuovo e il restante 50% a declinare qualunque proposta si discosti dai programmi standard settimanali. Peccato, ci sarei andato volentieri, tuttavia non è certo una di quelle iniziative che sono disposto a gestirmi da solo pur di portare a termine. Ormai è abbastanza chiaro a tutti che per poter prendere una boccata d’ossigeno dalla routine inarrestabile che ci governa si debba volgere lo sguardo fuori dalla compagnia. C’è chi si affitta una casa in montagna, chi va al cinema con la morosa, chi esce con altra gente, chi va a concerti e chi semplicemente se ne sta a casa sua pur di non dover sopportare la combo venerdì+sabato al pub di turno.
Comunque sia domani ho una giornata da riempire. Dovrò sicuramente preparare qualcosa per la sessione di Lunedì e altrettanto sicuramente vorrò concedermi qualche altra puntata di House. La restante parte della giornata magari la impiegherò nelle prime ricerche dei regali di natale.
Magari.
Più probabilmente dormirò.
A chiudere la sosta quindi sarà il turno della Domenica, dedicata al torneo di Palazzo delle Stelline. Non nutro particolari speranze nell’organizzazione, ma passare un pomeriggio con Sturm, Ace, Darius e Porn ha rappresentato un buon motivo per aderire senza porre questioni.
E’ stato bello tornare a scrivere sul blog e anche l’averlo fatto come una volta era abitudine: in tarda notte.
In sottofondo passano leggere le note di “Twelve Small Steps, One Giant Disappointment” dei Bad Astronaut, colonna sonora quanto mai indicata per questo post e per questi quattro giorni. Il disco sta volgendo alla conclusione e con lui questa pagina e la mia giornata.
Manca un quarto d’ora alle tre e sono sveglio.
Per una volta, tuttavia, sono sereno.